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La prima volta.


di travblond
27.06.2023    |    402    |    3 8.7
"Comincio a darmi della troietta, arrivo anche il primo e cominciarono a spingermi sballottolandomi dall'uno all'altro..."
La mia prima esperienza, fu terribile una violenza.
Ero un ragazzino, e non avevo ancora ben chiare le mie inclinazioni. Mi piacevano le ragazze, ma anche essere come loro, truccate, capelli lunghi abiti femminili, nello stesso tempo i ragazzi non mi piacevano. Avevo trovato dei giornali porno e un libro di sesso buttati lungo la strada. Li avevo presi e li leggevo e guardavo. Ovviamente mi masturbavo, ero attratto dai corpi femminili, ma mi piaceva anche il caz...., piano piano nei miei sogni erotici, mi immaginavo di essere la donna, penetrata con dolcezza e amore.
Sentivo la necessità di farmi vedere nudo, cosi stupidamente una sera mi spogliai, e mi misi a correre in un prato, non lontano da una strada, per farmi vedere. Un esperienza eccitante, che ripetei nei giorni successivi.
Una sera, un auto si fermo, scappai in un campo di mais, ove avevo i vestiti e mi rivestii, il cuore era in gola, stetti fermo per un bel po, poi decisi di uscire (vestito) guardai a desta e a manca, non vidi nessuno ma fatti pochi passi vidi un uomo sui trent'anni mi girai e feci per andare dalla parte opposta, lui mi seguiva, mi misi a correre, e alla fine del campo di mais, sbuco un altro che mi afferro al volo, era sui 50 anni. Comincio a darmi della troietta, arrivo anche il primo e cominciarono a spingermi sballottolandomi dall'uno all'altro. Mi girava la testa,caddi a terra, il più giovane mi tenne fermo, per le braccia, mentre l'altro mi tolse i pantaloni e gli slip, poi mi penetro. Un male terribile che ricordo ancora con angoscia. Per me sembro un eternità, ma deve essere durato poco, perché venne quasi subito. L'altro non mi fece nulla, mi dissero che sapevano dove abitavo e se non tornavo le sere successive l'avrebbero detto a tutti che ero un frocio, per prima ai miei. Passai una notte e un giorno d'inferno, ma ebbi l'intelligenza di non tornare la sera. Per mesi mi sono chiesto, se era quella la mia strada, se davvero ero un frocio.
Quella sera, ricordo la confusione, nella mia testa, la paura, l'essere messo a pancia in giù, mentre il più giovane mi teneva le braccia............il vecchio era sopra di me per impedirmi di muovermi. mi schiacciava.
Il dolore della penetrazione, terribile inizio a farsi strada dentro il mio ano piano poco per volta lacerandomi millimetro per millimetro, sentivo caldo, il sangue che cominciava ad uscire e la cappella del' cazzo dell'uomo, dopo aver superato l'ano entro più decisamente in me.
Piangevo , urlavo a squarcia gola.
Poi comincio a muoversi avanti indietro e cosi poco a poco entro tutto dentro di me, fino alle palle.
Non diede mai colpi secchi, forse anche a lui faceva un po male, visto che ero stretto.
Poco dopo venne dentro. Si fermo un attimo e poi si tolse.
Credo che il giovane abbia avuto pietà di me vedendomi e non approfitto.
Tornai a casa, con un dolore all'ano, avevo paura che i miei si accorgessero. entrando in casa, feci finta di niente dissi solo "...sono caduto e ho battuto l'osso sacro" siccome ero un ragazzo terribile, non ci fu sorpresa.
A cena era con il pensiero a quanto successo, cosi dopo un po dissi non ho fame, vado in camera a studiare, dopo un ora mia madre entro in camera e mi chiese se volevo qualcosa, gli dissi di no, che volevo dormire e basta.
Nei giorni successivi il dolore passo, ma mi sembrava che tutti si accorgessero di me, temevo che nel camminare, si notasse che ero una col culo rotto.
Lo so è stupido, ma allora senza informazione e con nessuno con cui parlarne vissi un periodo bruttissimo.
Ci pensavo e non sapevo se considerarmi uomo o un frocio (come si diceva), mi chiedevo se mi piaceva o meno essere penetrato.
Passo del tempo, e in bagno un giorno provai a penetrami, con il manico di una spazzola per capelli, dopo un primo inizio teso, mi sembro piacermi.
Nei giorni successivi riprovai più volte, ora da rilassato......e finalmente godetti.
Fu una liberazione.
Pochi giorni dopo durante un ballo ( i famosi lenti) con una ragazza, più alta di me.
Mi eccitai, ci fidanzammo e ci feci l'amore.
Ma pensavo spesso a essere penetrato.
Avevo trovato la mia strada, il mio essere BISESSUALE.
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