trans
La prima volta
di Barbarasucchiosa
14.10.2020 |
2.601 |
26
"Arriviamo a casa e mio nonno con una scusa perse qualche secondo per ritrovarsi a camminare dietro di me, ammirando il mio sculettare e testando con dei..."
Scrivo questa storia vera, raccontando ciò che cambiò la vita di…Valeria.
Sono Valeria, una giovane trav campana, alta 1,90 senza tacchi, culetto sono e stretto e due gambe da sballo. Questo che sto per raccontare è l’inizio della mia vita da ragazza.
La sera di carnevale del 2014 avevo organizzato con le mie amiche di andarci a godere i festeggiamenti del martedì di carnevale a Nola. Passammo il pomeriggio a prepararci. Carla scelse il vestito da puffetta, Adele da gattina sexy, Amalia invece scelse il classico vestito da infermiera. Io, che onestamente non sapevo cosa mettere, optai di vestirmi da donna. Allora Amalia mi presto una sua gonna nera a tubino, Carla una camicetta bianca leggera che potevo portare molto sbottonata. Io pensai all’intimo, scegliendo delle autoreggenti nere, con la riga dietro, perizoma e reggiseno in pizzo abbinato. Ovviamente non mancò una bellissima decolté nera con un tacco 10. Ovviamente mancava il tocco di classe. Una bella parrucca nera e il tocco sapiente di Adele che mi trucco e mi tolse tutti i peli superflui. Arrivata la sera usciamo e iniziamo a girovagare senza meta per le strade di Nola. Subito notai che io e le mie 3 amiche suscitavamo molta attenzione dai maschietti presenti e qualcuno nel passare cercava anche di allungare le mani per costatare la durezza del mio culetto….mi stavo già accitando, anche se ero ancora allo scuro del mio destino. Mentre la serata volgeva al termine entrammo nell’ultimo bar ed io dovevo andare al bagno. Nel passare tra la folla sentivo sempre più mani che mi toccavano e cercavano di esplorare le mie gambe ed il mio sederino, ma prima di arrivare in bagno un ragazzo, all’improvviso, mi prese e cominciò a limonarmi stringendomi con ardore il sederino. Ero estasiata e allo stesso tempo imbambolata. Non riuscivo più a connettere annebbiata anche a causa dei tanti cocktail bevuti durante la lunga serata di festa…fortuna che venne Carla a recuperarmi. Ormai la serata era finita ed io aspettavo mio nonno, Alberto, 70enne, alto 1,70 panciuto, con capelli brizzolati, e sempre con un sorrisino malizioso stampato sul volto, anche se quel sorriso non era più brillante come un tempo da quando era diventato vedovo, che doveva venire a prendermi.
Salgo in macchina e subito mio nonno inizia a chiedermi come era andata la serata e nel parlare cominciava a stazionare con la sua mano destra sulla mia coscia sinistra…e nel parlare iniziava ad andare su e giù, senza una parola, senza far trasparire nulla. Quei gesti erano naturali e lui li eseguiva con assoluta naturalezza.
Arriviamo a casa e mio nonno con una scusa perse qualche secondo per ritrovarsi a camminare dietro di me, ammirando il mio sculettare e testando con dei sonori ceffoni il mio culetto. Finalmente giungemmo alla porta. Appena entrammo il nonno mi prese e mi accompagnò al bagno per farmi sciacquare la faccia cosi da farmi riprendere dal troppo alcol della serata. Mentre mi lavavo mi inlinavo in avanti e il nonno da dietro apprezzava molto quello spettacolo. Ad un certo punto il nonno inizio a parlarmi “…ho proprio una bella nipote….abbastanza timida in apparenza ma, anche se ancora giovane, molto molto attraente.” Mentre parlava le sue mani andavano sul mio sedere e dopo un po mi ritrovai appoggiato il suo pacco. Il nonno continuava dicendomi: “sai, mi manca tanto la nonna! Mi mancano le sue labbra, le sue gambe, il suo sederino…..ho tanta voglia di lei….e stasera sei arrivata tu che prenderai il suo posto….continua…
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.