trans
Come nasce una troietta

22.02.2025 |
109 |
7
"Aumenta il ritmo e la profondità dei colpi..."
Era il mese di luglio del 2021. Una giornata come molte al lavoro. Da qualche tempo la mia relazione non girava più e si sa che, quando cala l’emozione e subentra la monotonia, è facile che si doni maggiore attenzione a quelle fantasie e a quei desideri che ogni tanto ci sfiorano la mente. Da ragazzino avevo avuto un paio di esperienze veloci con uomini, ma poi non avevo più sentito l’esigenza. Decido di pubblicare un annuncio su un sito: “ragazzo cerca uomo maturo da soddisfare oralmente”. Inutile dire che le risposte sono state parecchie, ma sapevo che molte le avrei scartate, ci tengo a salute e riservatezza. Vedo una risposta di un uomo di 50 anni che dice di essere della mia zona. “ Molto bene! “ penso. Dopo pochi messaggi mi manda la foto del suo pene. Rimango stupito e sento il mio pene indurirsi. Mi chiede “ indossi?” - Gli rispondo che vorrei molto e che adoro il latex e i guanti gli mando una foto di quello che vorrei comprare. “ ti adoro “ mi risponde. Il mio pene sobbalza. “Allora vado a comprare vestitini e guanti e stasera mi vedi cosi” . Così ho fatto. Dopo essere stato in sexy shop, devo dire con non poco imbarazzo, arrivo a casa e decido di indossare gli acquisti. Non ricordo di aver mai avuto il membro così duro e gocciolante come quando, dopo aver indossato autoreggenti e reggiseno, ho infilato i guanti in lattice neri lunghi oltre il gomito. Mi sentivo una gran troia. Decido di partire di casa per dirigermi dal mio uomo, decido di tenere gli autoreggenti sotto i pantaloni. Il cuore mi batteva all’impazzata, per un attimo ho pensato di dare buca, avevo paura. Poi il desiderio mi ha convinto. Parcheggio, suono, mi apre. Faccio le scale. Si apre una porta da cui proviene una luce soffusa. Lui era un pochino più basso di me, rasato. Mi mostra il bagno e mi dice “preparati” e io “ mi serviranno 10 minuti”. Mi guardavo allo specchio e non potevo crederci, lo stavo per fare. “ Sei pronta? “ - “ Si “. La porta del bagno si apre e lui è nudo. Ha il cazzo in mano. Già duro. Non riesco a trattenermi, mi avvicino. Lo prendo in mano e lo accarezzo. Gli chiedo “ ti piacciono i miei guanti?” - “ Mi fanno impazzire “ . Mi prende per il braccio e mi porta sul divano. Mi fa mettere a pecora e comincia e leccare il mio buchino. Infila un dito e poi un secondo. Io gemo e vedevo delle gocce colare dal mio membro. Non resisto, “ voglio succhiartelo”. Detto fatto. Si siede sul divano ed io mi metto in ginocchio davanti a lui. Si infila il preservativo e io ammiro quel cazzo che avevo desiderato nelle foto di qualche ora prima. Era grosso, duro, venoso. E io ero persa. Lo infilo in bocca, lo succhio con passione, mi sbrodolo. Passo la lingua intorno alla cappella alternando velocità e pressione. Lo sento gemere, il mio pene ormai è un rubinetto che perde. Gli stringo dolcemente le palle nelle mie mani guantate, lo guardo negli occhi sorridendogli mentre sbatto la sua mazza sulla mia lingua di fuori. Mi sento una puttana, mi sto divertendo. Lui sta godendo. Mi fa alzare. Io capisco.Lo guardo negli occhi e con un brivido gli chiedo “ ora mi inculi?”. “Si Nicole.” . Onestamente non pensavo di perdere la mia verginità anale quella sera, ma la sensazione che avevo addosso mi faceva sentire desiderosa di avere il mio uomo dentro di me. Mi appoggia la sua cappella sul mio buchino vergine. Lo sento spingere, fa male. “ Rilassati” mi dice. Ci provo. Dopo qualche momento lo sento entrare piano ma deciso. Ancora un paio di colpi. Sento il suo cazzo pulsare, il mio culo cedere. È dentro. È tutto dentro. Mi da colpi decisi. Io sono sua. Mi sta inculando. Lo sento godere forte, io ansimo “ scopami “ “scopami!!”. Mi sculaccia, “ sei una troia “ mi dice e io “ si sono tutta tua scopami cosi”. Lo sento ansimare sempre più forte. Mi stringe i fianchi. Aumenta il ritmo e la profondità dei colpi. Lo sento tremare. Non ci potevo credere. Ero a pecora, con un cazzo vero e grosso nel culo, vestita in latex e con il pisello che perdeva gocce copiosamente da mezzora. “ vengo!!!” Urla lui. Mi ha appena sborrato nel culo. Rimaniamo cosi qualche attimo, io che a pecorina mi succhiavo le dita guantate e lui che scaricava tensione e sperma dentro al preservativo dentro al mio culo. “ sei uno spettacolo “ mi dice “ . “ Anche tu, tesoro” gli rispondo io. Era chiaro, quella sera di luglio era nata una troia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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