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famiglia con amante (capitolo 1)


di macchiettadiseta
20.01.2016    |    31.985    |    6 8.6
"Non vedo l’ora di conoscerla di persona per approfondire i dettagli di un piano che ho già in mente per farle conoscere mia moglie..."
Laura e Giorgio sono una coppia come tante, sposati da 5 anni, hanno rispettivamente 33 e 34 anni, hanno un figlio di 3 anni e vivono in una piccola casa di circa 65 mq, con 2 camere, 2 bagnetti e una sala con angolo cottura. Vivono in una piccola cittadina di provincia.

Giorgio è molto porcellino, ha un passato da bisex passivo che ogni tanto si riaffaccia e gli fa vivere qualche avventura clandestina, con maschi maturi e ben dotati trovati su siti di incontri. Sessualmente ha sempre qualche pallino per la testa, un giorno l’anal, un giorno i pompini, un altro farlo a pecora, insomma alla povera Laura fa sempre richieste strane, la quale però puntualmente risponde picche.

Un pallino però che lo eccita da sempre è quello di vederla scopare con altri uomini. Negli anni si è convinto di essere un cuckold, naturalmente ne ha provato a parlare con Laura, prendendo la cosa alla lontana, ma sempre ricevendo il due di picche come risposta.

Un giorno mentre navigava su un sito di incontri sessuali, nella sezione bull, la sua preferita, legge un annuncio di un tizio che pare si rivolgesse proprio a lui. Più o meno c’era scritto che questo bull, maturo , economicamente agiato, sposato con figli grandi, con molto tempo libero, ben dotato, di ottimo aspetto fisico, di grande cultura e che aveva la passione di sedurre, con la complicità dei mariti, giovani e belle mogli morigerate, senza grilli per la testa, diceva tra l’altro, che più la sfida era ardua più la cosa lo intrigava. Infine concludeva vantandosi di aver convinto ai piacere della promisquità un bel numero di mogli e fidanzate piuttosto bacchettone.

A Giorgio non pareva vero di aver trovato un bull che amasse questo genere di situazioni, in passato lui ne aveva contattati tanti, ma alla fine tutti volevano scopare subito e senza perdere tempo. Così senza alcun indugio lo contatta e gli descrive la sua situazione il più dettagliatamente possibile.

Dopo un paio di giorni, il bull gli risponde:
Buongiorno Giorgio, mi ha fatto molto piacere ricevere il tuo messaggio. È molto dettagliato e si capisce che tu hai le idee piuttosto chiare su quello che vuoi. Però è mio dovere informarti che un conto è la fantasia, i desideri, i sogni, l’eccitazione del momento… un conto è la realtà. La vera cruda realtà! Ti faccio un paio di domande, pensaci almeno un giorno intero e se mi risponderai in maniera affermativa la prossima volta mandami anche delle foto a viso scoperto di tua moglie. La prima domanda è la seguente: sei veramente sicuro di voler assistere a tua moglie che scopa con un altro uomo? Seconda domanda: sei pronto a rischiare il tuo matrimonio se poi a lei non basterai più come uomo? Saluti, Antonio.

Giorgio legge questa lettera e sta quasi per rispondere per dire che è consapevole di tutto, in fondo ci ha fantasticato sopra migliaia di volte, si è immaginato situazioni di ogni tipo, per cui è certo di quello che vuole, però vuole ubbidire. Sì lui vuole dimostrare al suo bull il dovuto rispetto per cui aspetta un giorno intero prima di rispondere.

La risposta di Giorgio il giorno dopo è la seguente:
Buongiorno sig. Antonio, la ringrazio sin da subito per aver preso in considerazione la mia richiesta. Spero, ma sono molto fiducioso in lei, che insieme riusciremo nei nostri comuni intenti. Non le nascondo che fantasticando sopra questi pensieri anche io mi sono posto in precedenza le sue stesse domande, ma sono giunto alla conclusione che sì, io sarei pronto a rischiare tutto, anche il matrimonio, anche se questa la ritengo una remota possibilità. E sì, sono estremamente convinto di voler assistere a vedere mia moglie con un'altra persona. Per cui le invio le foto di mia moglie, che come potrà vedere lei stesso è una gran bella donna. Nelle foto in allegato non si capisce perché vestita, ma comunque è alta 1,65 m per 51 kg, una bella seconda di seno e un bel culetto a mandolino. I capelli di solito sono ricci, come vede, ma ogni tanto si fa uno stiraggio che le cambia totalmente aspetto. Desidero sin da ora mettere in chiaro che il regista di tutto quanto si farà sia io, ovviamente con il suo aiuto, ma comunque l’ultima parola sarà la mia e qualora per un motivo o per un altro decidessi di interrompere il “gioco” in un qualsiasi momento mi aspetto da lei un comportamento maturo e rispettoso nei nostri confronti. Detto questo il mio obbiettivo è quello di vedere negli occhi di mia moglie quella scintilla di passione, e anche di amore se vogliamo, per lei. La voglio vedere felice ed appagata. Resto in attesa di una sua risposta. Saluti
Giorgio
Tel xxxx/xxxxxx

Dopo un paio di ore sul cellulare di Giorgio arriva la risposta di Antonio:
Caro Giorgio, innanzitutto complimenti vivissimi per la bellissima moglie che hai, non ti nascondo che questa situazione mi sta prendendo molto, ho grandi progetti per voi.
Ho apprezzato anche la tua determinazione nel voler essere parte integrante del gioco, assumendo un ruolo di regista e questo dimostra soltanto quello che ti avevo accennato in precedenza e cioè che mi sembri un tipo con le idee molto chiare e precise. Ci tengo a precisare, ma credo non ce ne sia bisogno, d’altronde mi stai dando del lei da quando ci scriviamo, che esigo il massimo rispetto da te e un atteggiamento sempre remissivo.
Vorrei anche un paio di tue foto nella tua prossima risposta.

La risposta di Giorgio con allegate le foto non si fa attendere:
Sig. Antonio, grazie per i complimenti, dal vivo , mi creda, è anche più bella. Non vedo l’ora di conoscerla di persona per approfondire i dettagli di un piano che ho già in mente per farle conoscere mia moglie.

Dopo questo breve scambio di e-mail i due iniziano a telefonarsi per conoscersi meglio e per organizzare un incontro conoscitivo tra loro, dato che Antonio non abitava nella stessa città di Giorgio, hanno avuto occasione di conoscersi di persona solo dopo qualche giorno. L’incontro avviene in un bar e dopo il solito scambio di convenevoli, si siedono un po’ appartati per poter parlare più liberamente. Giorgio fa vedere altre foto di Laura e Antonio è sempre più convinto di poter far sua quella splendida donna. Dal canto suo Giorgio non vede l’ora che questo accada, ormai la notte non ci dorme più, pensa di continuo a come organizzare al meglio l’incontro, spera che a Laura il sig. Antonio piaccia, che gli sia simpatico e che si instauri fin da subito un po’ di feeling. Si mettono d’accordo di incontrarsi casualmente un pomeriggio di sabato nel centro commerciale dove vanno a fare la spesa settimanale Giorgio e Laura, il sig. Antonio verrà presentato come l’ex superiore di un vecchio lavoro di Giorgio e fatte le presentazioni, dopo un piccolo scambio di battute, si saluteranno per continuare la spesa. Ma casualmente si rincontreranno alla cassa e là Antonio ne approfitterà per invitarli a prendere qualcosa al bar, dopodiché Giorgio inviterà a cena Antonio e se la cena avrà luogo improvviseranno qualcosa. Intanto però Giorgio, con la scusa di essersi dimenticato il cellulare a casa chiederà di dare il numero di Laura al sig. Antonio per ogni eventualità, per un contrattempo.
Messo a punto il piano per far conoscere i due futuri amanti, Giorgio fa una richiesta ad Antonio:
- Sig. Antonio, vede , per me è imbarazzante quanto le sto per chiedere, ma deve capire che su internet girano un sacco di ballonari, sono certo che non il caso suo, però come dice il detto: fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Per cui io vorrei essere sicuro di scegliere la persona giusta per mia moglie. Lei fin’ora ha superato di gran lunga ogni mia più rosea aspettativa, ma c’è ancora una cosa che non ho verificato…e non è un dettaglio di poco conto…
- dimmi Giorgio, non aver peli sulla lingua, sputa il rospo… anche se so ho già una mezza idea di cosa vuoi verificare.
- ecco vede, sig. Antonio, vorrei vedere la sua dotazione…se non le dispiace?
- nessun problema caro mio, adesso andiamo in macchina e ti toglierai ogni curiosità. Eheheheh.
Dandogli una pacca sulla spalla lo invita a seguirlo fuori dal bar, entrano nella macchina del bull, un bel Range Rover e si avviano.
- dimmi dove andare, che non sono pratico della zona.
- sì, fuori dal parcheggio giri a destra e subito dopo, saranno un centinaio di metri, sulla sinistra c’è una piccola stradina di brecciolino che porta ad un piccolo boschetto.

Dopo un paio di minuti erano fermi nei pressi di un gruppetto di alberi.
- allora… ci siamo…. sei pronto per vedere, senza falsa modestia, ad un gran bel cazzo?
- si prego.
Visti i trascorsi di Giorgio, trovarsi in quella situazione lo eccitava terribilmente, si stava chiedendo o forse in cuor suo lo sperava che il sig. Antonio fosse stato bisex, magari attivo… in fondo in quel breve tratto di strada di strada si era domandato perché Antonio avesse voluto andare ad appartarsi così bene, lui gli aveva solo chiesto di farglielo vedere, bastava salire un attimo in macchina e mostrarglielo per pochi secondi per vederlo e poi ognuno per la sua strada fino a sabato.
Antonio abbassa il suo schienale fino quasi a rimanere sdraiato, si slaccia la cintura, poi il bottone, si cala giù i pantaloni fino alle ginocchia. Già da così, anche se coperto, Giorgio poteva vedere benissimo che si trovava di fronte ad un uomo con un cazzo fuori dal normale.
Invece di togliersi le mutande il sig. Antonio si sdraia per bene e si mette le mani dietro la testa. Giorgio lo guarda con fare interrogativo.
- bè, che c’è? Non lo volevi vedere? E vedilo, no?
- ma…veramente ci sono ancora le mutande…
- embè? Toglile, no, se ti danno fastidio… mica ti farà schifo togliermi le mutande? Guarda che stiamo organizzando di farmi scopare tua moglie, di scoparcela insieme, di diventare intimi, ci dev’essere sintonia e complicità tra noi… forza dai, abbassami ste mutande!
Al che Giorgio, si fa coraggio e prendendole dal bordo dell’elastico gliele tira giù, per dargli una mano a farle scendere, il sig. Antonio alza il bacino e lo inclina leggermente verso il viso del ragazzo.
Giorgio non crede ai propri occhi, per una piccola frazione di tempo poi, quel cazzo gli è stato proprio vicino al viso ed ha anche potuto sentirne l’odore di bagnoschiuma alla vaniglia.
- allora? Che ne dici? È di tuo gradimento? Ahahaha
- sì, sì, è veramente grosso e bello. Ne avrà fatte felici tante?
- qualcuna…eheheh
Giorgio era rimasto davvero sorpreso e stava ancora là, con la bocca aperta a guardarsi quella meraviglia, quando dopo qualche secondo il sig. Antonio gli dice:
- ora lo hai visto da moscio, ma credo che tu voglia sapere se mi drizza ancora, giusto? In fondo pensi che ho una certa età e chissà se non faccio cilecca. Vero Giò?
- no, no, ma che dice? Non ci pensavo proprio.
- bè, comunque già che ci siamo mi pare giusto che tu lo veda in tutto il suo splendore ahahahah, voglio farti vedere chiaramente con che cosa farò godere tua moglie.
- ah, ok , va bene…
- bene, siamo d’accordo, datti da fare allora, toccamelo un po’.
- mah!?
- niente ma, e sbrigati che tra non molto devo tornare a casa per cena.
Giorgio, dopo quest’ordine perentorio, si appoggia al poggia braccio e lentamente porta la mano destra a contatto con quell’enorme cazzo. Ne percepisce subito il calore, sembrava che scottasse, poi la sensazione di velluto e la possenza di quell’organo, ancora moscio, ma nonostante ciò tanto largo da impedire che pollice e indice si toccassero. La pelle ancora tutta sul glande, gliela tira giù e ne esce la cappella più grossa che Giorgio abbia mai visto ( e ne ha viste di cappelle grosse, non dimentichiamocelo).
Inizia un lento su e giù, che viene interrotto dopo neanche un minuto dal sig. Antonio
- bacialo, forza, mettitelo in bocca, lo so che lo vuoi…
Giorgio lo guarda negli occhi e lentamente si abbassa per prendergli in bocca la cappella, lo inizia a baciare, gli da giusto un paio di bacetti, ma poi la voglia di sapere che sensazione da avare la bocca piena di quella cappella la fa da padrone e inizia a ingoiare cappella, cerca di farsela entrare in bocca, ci sta a malappena, ha paura di fargli male con i denti, ma invece no, anzi , sente la mano del sig. Antonio spingergli la testa affinche ne prenda in bocca di più. Intanto il cazzo inizia a crescere, a farsi duro, sente la vena centrale sul dorso del cazzo diventare durissima, si stacca un po’ sia per riprendere fiato sia per ammirarlo in tutta la sua potenza. Continua a segarlo mentre lo ammira, ora è anche lucido di saliva, è enorme.
- pensi che piacerà a tua moglie?
- si penso di sì…
- pensi che poi si accontenterà più del tuo?
Lo guarda negli occhi e alza le spalle.
- a proposito, fammelo vedere, abbassati pantaloni e mutande.
Giorgio, lascia a malincuore quel maestoso cazzo e si sposta tutto sul suo sedile. Fa per appoggiarsi allo schienale ma sente che sta scendendo, si gira e vede il sig. Antonio che tramite un pulsante sta facendo scendere il suo schienale. Quando arriva giù, ci si sdraia e si abbassa pantaloni e mutande.
Quello che esce fuori è un vermicello ridicolo in confronto al mostro che gli sta accanto e poi del liquido prespermatico uscito in quantità lo ha reso lucido e bagnato. Tra se e se pensa che si è bagnato peggio di una puttana.
- ahahahah come immaginavo, ce l’hai piccolino, un piccolo clitoride ahahahah… dai continua col bocchino
Giorgio, si rimette giù e ricomincia a pompare. Dopo un po’ il sig. Antonio gli dice:
- togliti le scarpe, pantaloni e mutande e sali sopra il sedile dando il culo verso il finestrino.
Giorgio si stacca a malincuore dal quel cazzone, si spoglia e si mette come richiesto.
- guarda guarda, non hai neanche un pelo sulle gambe, bene bene…
Ricomincia a pomparlo e sente che il sig. Antonio fa alzare un po’ il suo schienale, poi lo ferma e sente che lo sta toccando, gli accarezza la coscia destra. Passa sotto, gli sfiora le palle, lui allarga le gambe e il sig. Antonio con un dito gli solletica l’ano, lo preme, lo saggia con le dita, con uno cerca di spingerglielo dentro, ma non è lubrificato e non entra, allora si sposta, va a toccargli il cazzo, si umetta il dita con il liquido prespermatico che tra l’altro continua a uscire, torna indietro, e stavolta aiutato dal quel lubrificante naturale glielo infila con forza fino in fondo.
- oh siiii
- mmm…vedo che non sei vergine, però sei abbastanza strettino per me, un giorno, molto presto, te lo sistemerò io questo culetto.
Mentre il sig. Antonio lo sditalinava nel culo, Giorgio lo pompava alla grande finche ad un certo punto sente prendersi la testa per i capelli e il cazzo diventare durissimo e inondarlo di sborra direttamente in gola.
- non ti azzardare a sputare una sola goccia!
E Giorgio, non può far altro che ingoiare e ingoiare fino all’ultima goccia.
Quando il sig. Antonio gli toglie la mano dai capelli libero di muoversi, si stacca, guarda quel meraviglioso cazzo e poi lo riprende a leccare tutto per pulirlo bene.


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