tradimenti
Una svolta inaspettata 1
di selvaggiaindomabile
22.02.2023 |
481 |
18
"Ovviamente mia moglie mi conosce bene e sa quali sono i miei desideri a riguardo, così come riesce ad interpretare al volo le mie espressioni ed i miei..."
Ore 17:00 di un mercoledì qualsiasi, arrivo al pianerottolo di casa, estraggo le chiavi dalla tasca e le inserisco nella toppa per aprire la porta.Se non è scesa per qualche commissione, mia moglie dovrebbe essere in casa, avendo fatto il turno della mattina al lavoro.
Ed infatti è semisdraiata sul divano, cellulare in mano, una leggera vestaglietta addosso, i piedi nudi rannicchiati sotto le ginocchia.
Solleva il capo e mi saluta, mentre io mi tolgo le scarpe e mi avvicino a lei per darle un bacio, senza risparmiarle la solita battuta :"stai sempre con il cellulare in mano ... con chi messaggi ?"
Mi guarda con una certa malizia negli occhi e risponde :"le solite amiche", ma lo scintillio che leggo nelle pupille la dice lunga ed infatti ribatto sorridendo "o i soliti amici ?"
Si tira leggermente su con il busto continuando a guardarmi negli occhi e puntualizza "non ho amici, lo sai, solo uno ... sempre lo stesso"
"allora è con lui che stavi messaggiando ? il tuo sfigato ex ?"
E' quasi una sfida quella che lancio con questa domanda, sfida che lei accoglie con la sicurezza di chi ha un asso nella manica da sfoderare al momento opportuno.
"perchè dici che è uno sfigato ?" chiese.
"beh, uno che da ormai, quanti anni ? tre, quattro ? ... ti messaggia quotidianamente, dice di essere follemente innamorato di te, che non vede l'ora di rivederti (e scoparti n.d.r.), ma che finora rimanere a distanza di sicurezza nella sua casetta, lì a Vattelapesca o dove diavolo abita ... non lo definirei esattamente uno sciupafemmine" ed accompagnai questa mia arringa con una sonora risata, come a farmi beffe di quest'uomo di cui sapevo tutto senza nemmeno conoscerlo.
Mia moglie ebbe una reazione indecifrabile, a metà tra l'essere risentita per la mia affermazione e la sicurezza di chi ha la certezza di poter ribaltare le sorti del discorso.
Si alzò dal divano e mi si pose di fronte a pochi centimentri e, dall'alto del suo metro e sessantadue, alzò gli occhi puntandoli nei miei iniziando la sua controffensiva.
"lo sfigato, come lo chiami tu, mi ha chiamato questa mattina per informarmi che è appena arrivato in città"
Mentre lo diceva lessi nei suoi occhi quasi un senso di ripicca alla mia spavalderia di pochi secondi prima, ma si capiva che c'era altro che desiderava dirmi ed infatti proseguì, mentre la mia baldanza perdeva terreno.
"deve fare un corso di aggiornamento e l'azienda lo ha mandato per le prossime due settimane e ... (facendo una pausa ad arte) mi ha chiesto se e quando possiamo vederci e porre fine a questa lunga attesa"
Detto questo non aggiunse altro, continuando a tenere gli occhi fissi nei miei.
Per qualche minuto nessuno dei due proferì parola, lei con il chiaro intento di dare enfasi a questa novità, ed io perchè stavo cercando ancora di coglierene i contorni e capire quali scenari mi si stavano profilando.
L'unica domanda che mi affiorò alle labbra fu "e tu che gli hai risposto ?"
Il suo viso si illuminò in un sorriso. Sembrava quasi che si aspettasse quella domanda e che, anzi, desiderasse che io gliela facessi, senza considerare che la mancanza di una mia reazione avversa alla notizia, le aveva sicuramente infuso maggior sicurezza.
"beh, gli ho detto che ti avrei chiesto il permesso di incontrarlo"
A quel punto i contorni che cercavo poc'anzi mi furono chiari.
Mi fu chiaro che lei desiderava vederlo, così come mi fu chiaro che non lo avrebbe mai fatto senza la mia approvazione.
Mi fu chiaro che negarle tale permesso l'avrebbe ferita, ma lo avrebbe accettato perchè mi amava profondamente (avrebbe tranquillamente potuto incontrarlo senza chiedermi nulla, lasciandomi allo scuro di tutto).
Compresi che questa cosa di rendermi partecipe alla piccola trasgressione che mi chiedeva, la eccitava, così come compresi (punto cruciale) che darle il mio consenso avrebbe comportato inevitabilmente il giudizio da parte del suo ex che, probabilmente, mi avrebbe etichettato come cornuto consenziente, dal momento che senza il mio permesso, il loro incontro non avrebbe mai avuto luogo.
Incredibilmente, proprio il fugace passaggio tra i miei pensieri della parola cornuto, ebbe un effetto determinante nei minuti successivi.
Immaginare mia moglie al cospetto del suo ex, con il quale aveva scambiato messaggi negli ultimi quattro anni dal contenuto spesso molto piccante, mi fece pensare a risvolti molto più hot di un semplice saluto tra due vecchi amici.
Ovviamente mia moglie mi conosce bene e sa quali sono i miei desideri a riguardo, così come riesce ad interpretare al volo le mie espressioni ed i miei silenzi, così come io percepivo bene lo stato d'animo che la animava in quegli istanti.
Mi si fece più vicina aderendo con il suo corpo al mio.
La sua mano si poggiò sulla mia nuca attirandomi in un bacio leggero, ma carico di passione inespressa, poi scese lungo il torace e più giù fino a tastare la mia erezione che tradiva il mio reale stato d'animo.
Con una luce quasi perversa negli occhi, sempre fissi nei miei, iniziò a flettere le ginocchia fino a raggiungere l'obiettivo.
Slacciò la cintura dei pantaloni, abbassò la cerniera e fece saltare fuori il mio membro ormai al massimo della sua erezione.
Contrariamente a quanto mi sarei aspettato, non lo prese in bocca, ma con l'indice ed il pollice ad anello lo impugnò saldamente alla base, con una pressione crescente che faceva aumentare il gonfiore delle vene e la cappella, che ora appariva quasi tumefatta e lucida.
I suoi occhi erano sempre fissi nei miei che la guardavo quasi supplicandola di fare qualcosa.
Il suo sorriso mi apparve perverso, vi si leggeva una sorta di compiacimento per l'imminente vittoria in quella piccola scaramuccia.
Sempre con la mano ferma e stretta con forza alla base del mio cazzo, avvicinò le labbra alla cappella, tirò fuori la lingua e la fece saettare un paio di volte sul frenulo, per poi allontanarsi appena, giusto per potermi rivolgere la domanda che tanto desiderava farmi
"amore ... mi dai il permesso di vedere Ignazio ?" mentre, contemporaneamente, chiuse le labbra sulla cappella ed agitò energicamente le dita strette ad anello sul mio uccello.
In una frazione di secondo nella mia mente si materializzò l'immagine di mia moglie messa a pecora, con il suo ex alle sue spalle che la penetrava energicamente e lei che mi sorrideva facendomi il gesto delle corna.
Esplosi in pochi secondi in una delle più formidabili sborrate della mia vita.
Sembrava di essere tornato alla vigoria dei vent'anni, malgrado fossi ormai un maturo ultracinquantenne.
Mia moglie continuò a suggere allentando lentamente la presa sul mio membro, fino a ricevere l'ultima goccia nelle sue labbra chiuse a ventosa sulla mia cappella.
Quindi lentamente recuperò la posizione eretta, fronteggiandomi nuovamente con un'espressione di trionfo sul viso.
Mi guardò ancora per qualche secondo poi mi baciò posando le labbra sulle mie e dicendo semplicemente "lo prendo per un si" e corse in bagno a prepararsi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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