Una nuova vita

La vita è veramente strana. Passano giornate, settimane o mesi senza che accada nulla di rilevante e poi, tutto d'un tratto, enormi cambiamenti accadono in un momento.
Sara ed Alessandro erano la classica coppia Istat: sposati con prole, un lavoro e una casa in quartiere residenziale, cane, gatto e tv da 55". Tutto scorreva liscio come l'acqua, dopo quasi 20 anni insieme il meccanismo era ben rodato e consolidato e ad entrambi sembrava andasse bene così.
Un bel giorno però Sara confessò al marito che sebbene l'amore nei sui confronti fosse rimasto immutato sentiva la necessità di risentirsi viva e desiderata. Aveva nostalgia delle emozioni forti, della scoperta, della novità! Alessandro comprese il suo disagio, che peraltro condivideva ma che mai si sarebbe sognato di esternare, e insieme decisero di aprire la coppia. Entrambi avrebbero potuto vivere delle esperienze al di fuori del matrimonio ma senza sotterfugi, poiché di comune accordo.
Non passò molto che Sara confessò di aver ricevuto delle attenzioni inequivocabili da parte di un bel papà che incontrava al parco di tanto in tanto. Le avevano fatto piacere, ma soprattutto non le aveva dovuto declinare per rispetto del marito ma anzi aveva preso in mano quella situazione intrigante con grande eccitazione.
Mr. Smith era un ragazzo molto curato, alto e più giovane di qualche anno rispetto a lei e con lui si divertì per un po' al gioco del gatto col topo. Ci fu un breve incontro clandestino dove si baciarono e fecero un po' di petting e la scarica di adrenalina che Sara provò la convinse a proseguire fino in fondo per vedere quanto profonda fosse la tana del bianconiglio.
Si accordarono per incontrarsi una sera per bere qualcosa e il marito la appoggiò e rassicurò dicendole che avrebbe gestito lui i bambini senza problemi, quindi Sara si preparò a lustro per l'occasione. Alessandro in cuor suo dubitava che Sara sarebbe arrivata fino in fondo e quando ricevette una telefonata verso le 23 rimase in po' interdetto. Lui l'aveva invitata a casa sua e lei era un po' incerta sul da farsi. Anche Alessandro era incerto sul cosa dirle. Una parte di sé voleva che tornasse a casa da lui ma l'altra invece era curiosa di vedere cosa sarebbe successo. Alla fine la spronò ad andare oltre alle sue paure e a prendersi ciò che voleva.
Alessandro si era ormai assopito quando sentì il portone di casa aprirsi e percepì gli inconfondibili passi felpati di Sara. La raggiunse in cucina per accoglierla e l'abbracciò. Mentre la stringeva notò un profumo diverso e quando la guardò fissa negli occhi CAPÌ CHE ERA SUCCESSO.
Sara gli sorrise e con l'entusiasmo di una ragazzina monella cominciò a raccontare: Mr. Smith aveva pensato a tutto. Appena entrati aveva estratto dal frigo una bottiglia ghiacciata di Ferrari e riempito due calici per festeggiare l'occasione. Le bollicine erano finite in fretta, e mentre la stava mangiando con gli occhi si era alzato e le aveva chiesto di seguirlo. Non si erano fermati in camera come Sara aveva pensato ma Mr. Smith l'aveva fatta entrare nel bagno padronale dove era presente una grande vasca già piena di schiuma profumata. Si erano spogliati ed entrati rimanendo uno di fronte all'altro, il desiderio di entrambi era palpabile, e si erano baciati con foga e passione. Lui le aveva chiesto di girarsi e in men che non si dica le stava stringendo i seni e mordicchiandole le orecchie mentre il pene in erezione strusciava contro la sua fessura, fremendo per entrare dentro. Istintivamente Sara aveva inarcato la schiena e inevitabilmente la punta e poi tutto il resto erano entrati in vagina. Era veramente bello averlo dentro, Sara si sentiva riempita nel ventre e soddisfatta nel cervello, padrona della situazione e di quel bel ragazzo che conosceva appena. Inaspettata però era arrivata una scarica di seme sulla schiena lasciandola praticamente all'inizio del percorso verso il piacere. Sara ci era rimasta male ma non s'era persa d'animo: di ritorno in soggiorno l'aveva spinto sul letto e, rianimato il pene con le sue sapienti labbra, l'aveva fatto di nuovo suo. Si era seduta sopra al cazzo di Mr. Smith e l'aveva sentito penetrarla fino in fondo, e con il giovane ragazzo completamente alla sua mercé finalmente Sara stava cominciando a godere. Madre Natura era stata generosa con Mr. Smith e Sara ne stava raccogliendo i frutti mentre sinuosamente alternava salite e discese con movimenti di rotazione del bacino. Sentì il sesso di lui gonfiarsi sempre di più e ancora una volta il vero piacere di lei si interruppe sul nascere quando il liquido di lui fuoriuscì nuovamente troppo presto. E allora lo aveva lasciato là, disteso sul letto e se ne era tornata a casa."
Alessandro, seduto di fronte a Sara, ascoltò tutto il racconto senza dire una parola, dentro di sé le sensazioni più contrastanti sembravano tirargli le viscere in mille direzioni. Emozionatissimo si avvicinò in ginocchio alla sedia dov'era seduta Sara, la tirò sul bordo e la baciò con grande intensità. Non servirono altre parole quando lo spinse dentro la bagnatissima fica della compagna, spostandone solo di lato le mutandine tale era la foga di rientrare dentro di lei, di riprenderne il "possesso". Fecero l'amore a lungo per terra, sul tavolo, ovunque la passione li portasse finché una Sara esausta non raggiunse il meritato orgasmo tra le braccia dell'uomo della sua (nuova) vita.