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The Squirt Club


di DiamondHeads
22.08.2024    |    4.466    |    12 9.5
"Le sue mani accarezzavano i due e presto arrivarono a stringere con desiderio i due sessi..."
Spesso le serate cariche di aspettative sono quelle che poi lasciano insoddisfatti. Come i singoli che si millantano esperti e duraturi e poco ci manca che vengano nelle mutande, o le coppie trasgressive e di classe che arrivano direttamente dalla spiaggia. La serata protagonista di questo racconto nacque come una semplice cena a base di manicaretti sardi e acqua naturale. Una cena tra "amici+", come Sara, Tim e Alessandro amavano definirsi, priva però del buon vino che sempre ha accompagnato i loro incontri. Quella sera infatti, per validi motivi, l'alcool era bandito. Poco male, invece che con una bottiglia Sara e Alessandro si presentarono alla porta di Tim con dei dolci di una pasticceria molto rinomata del padovano. La cena alcool-free si svolse comunque in maniera piacevole e rilassata e gli ospiti trovarono le varie specialità isolane, seppur speziate, molto saporite. Spostati in soggiorno per il caffè, molto "scialli" continuarono a chiacchierare stravaccati sul divano. Lavoro, meteo e musica moderna gli argomenti salienti. Poi all'improvviso l'arrivo di un video whatsapp sul cellulare di Tim diede la svolta ad una serata che sembrava promettere al massimo Netflix e popcorn. Nel video si vedeva Angela, una delle frequentazioni di Tim, che si masturbava davanti alla selfie-cam. A dire il vero si vedevano solo la passera e le dita che massaggiavano le labbra esternamente ed indugiavano sull'ingresso della vagina. Angela aveva una particolarità anatomica molto significativa per Alessandro: se non fosse per un neo mancante sul monte di Venere, non avrebbe distinto la sua fica da quella di Sara. Quel video ridestò la sua libido un po' sopita e diede il via alla SERATA. Angela dopo poco penetrò con medio e anulare la sua fessura bagnatissima e con movimenti sapienti cominciò a stimolare l'interno del suo sesso, sempre più velocemente fino a squirtare. Alessandro da lì in poi non capì più nulla.
In 20 anni Sara aveva squirtato una sola volta, lasciandolo di stucco e senza più ripetere, come una Paganini dei giorni nostri. La vista di quel video creò in Alessandro grande eccitazione, come se fosse stata Sara la protagonista del video. La sua mente cominciò a viaggiare mentre tra le sue gambe un pene di granito era lì a chiedere soddisfazione, ed in tempi brevi. Fu così che il focus dei discorsi si spostò repentino sullo squirt e Tim affermò con sicurezza e un velo di orgoglio che qualsiasi donna con la sua guida sarebbe stata in grado di sperimentarlo.
"È solo una questione di rilassamento e resistenza." - Asseriva il padrone di casa con convinzione - "Il dolore/fastidio dipende solo da questo. Le donne sono spesso preda di complessi: hanno vergogna! A volte semplicemente di sporcare o altre di lasciarsi andare completamente al piacere, ancor di più se alla mercé delle mani di un altro"
"Amore mio, ti andrebbe di provare?" Chiese di getto Alessandro e Sara ancora una volta lo stupì quando quasi sottovoce rispose "Va bene!"
Il dado era stato lanciato.
Curiosità e senso di sfida si rincorrevano nella mente di Sara mentre si dirigeva alla stanza da letto, si spogliava del suo corto vestitino e si adagiava sul lettone. Alessandro nel frattempo si dedicò a creare una atmosfera favorevole socchiudendo la porta per rendere la stanza quasi del tutto buia. Unica eccezione la fioca luce del suo smartphone settato al volo su una stanza di musica sexy lounge.
Sara nella penombra intravide l'avvicinarsi dei due che quasi all'unisono cominciarono a baciarla sul collo e ad accarezzarle i seni procaci e dalle punte reattive. Poi baciò il marito che nel frattempo era risalito dal collo mentre Tim indugiava sul suo seno, mordendo delicatamente e succhiandone il capezzolo. Il bacio ad un certo punto diventò a tre, con lingue che si incrociavano fuori e all'interno della bocca di Sara. Le sue mani accarezzavano i due e presto arrivarono a stringere con desiderio i due sessi. Erano così diversi pensò Sara, eppure entrambi di lì a poco eran lì davanti alla sua bocca, mentre lei vi si dedicava in un gioco di dolce alternanza. Tim fu il primo a ritirarsi, forse per non dover abbandonare i giochi troppo in fretta o forse perché da molto tempo non assaporava i dolci umori di Sara. Alessandro capì dal cambiamento del ritmo di Sara cosa Tim stesse facendo e si immaginò come la stesse divorando con passione. Non sbagliò di molto. Sara stava godendo di una stimolazione multipla, la lingua che si dedicava alla vagina e al clitoride mentre le dita massaggiavano l'ano inserendo ogni tanto solo la punta, come d'accordo. I due ragazzi si dedicarono completamente a lei per un tempo indefinito finché Tim non reputò che il momento fosse arrivato. Stese un asciugamano sotto le natiche di Sara e le sussurrò qualcosa all'orecchio. Poi inserì delicatamente medio e anulare in Sara, si posizionò comodo in ginocchio ai suoi fianchi e cominciò un movimento verticale che divenne presto molto veloce e dal suono inconfondibile. Alessandro era di fianco alla sua compagna, le accarezzava i seni e le sussurrava frasi dolci ed eccitanti. Sara si sentiva sopraffatta dal piacere e Tim con quel movimento pulsante ed ipnotico la portò quasi inconsapevolmente a lasciare andare ogni freno. Si sentì aperta e abbandonata alle correnti di piacere che provenivano dal profondo ventre e in men che non si dica zampillò più volte sulla mano di Tim inzuppando l'asciugamano. Entrambi le dissero "Brava Sara, sei stata bravissima" ma fu solo Alessandro che subito la penetrò con un impeto a cui Sara non era abituata. Le sembrò che il suo cazzo avesse vita propria, che volesse possedere ogni centimetro della sua intimità e sovrappensiero com'era non si rese conto di quello di Tim che entrò di soppiatto tra le sue labbra socchiuse. Aveva un sapore particolare, i lunghi preliminari e lo squirt avevano eccitato a dismisura anche il loro amico. Succhiò forte la punta dell'asta per poi arrivare con le labbra alla base facendolo subito contorcere dal piacere e appena si accorse che si stava già per allontanare, gli bloccò con le mani le natiche. Era lui in quel momento alla sua mercé, e non potendo fare altro cominciò ad assecondare i movimenti della testa che teneva con delicatezza. Il ritmo si fece man mano più veloce e quando le schizzò addosso Alessandro sentì un urlo liberatorio. Fu allora che questi si lasciò andare del tutto, una discesa senza freni, fino a provare un orgasmo di incredibile intensità. Sara lo sentì pulsare a lungo mentre dentro di lei fluiva fino all'ultima goccia il caldo seme del marito.
Esausti rimasero qualche minuto distesi senza proferire parola, inebriati questa volta solo dai liquidi dei loro corpi, finché Alessandro non scattò in piedi gridando:
"I PASTICCINI!!!"
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