Negli occhi no !

Ero giovane e gli ormoni erano impazziti . Con Giovanna ogni momento che lo permetteva era sesso . In tutte le forme e modi ma , sesso . Oramai avevo esplorato con reciproco piacere i suoi pertugi . Bocca e culo erano i ricettori del mio sperma . Nella calda e comoda figa solo in certi giorni mi era permesso sborrare per non rischiare gravidanze anche se a lei non sarebbe dispiaciuto . Mi elettrizzava quel suo essere normale . Non era appariscente ne provocatoria , però emanava quel profumo di donna di casa che mi eccitava . Era diventata una sana e liberatoria abitudine giornaliera godere , per me e lei . Se non trovavamo modo di appagare i nostri appetiti sessuali nei vari locali dove lavoravano , allo scadere dell’orario del turno lavorativo con le rispettive auto , ci recavamo a ridosso del muro di cinta di un campo sportivo . Parcheggiavamo le auto ad una decina di metri una dall’altra per non permettere di associare la nostra presenza se qualche collega passava in quella strada . Il più delle volte era lei a salire sulla mia auto . Visto l’orario , 14,15 / 14,30 non era il caso di scoprirsi più del dovuto . Il tutto iniziava da un limonare furioso , carico di desiderio e passione . Le mie mani si appropriavano del suo seno tirandolo fuori dagli abiti . Succhiavo i suoi capezzoli con bramosia e lussuria . Lei metteva la mano nella patta dei pantaloni sotto lo slip carezzava e scappellava il cazzo per quanto possibile . L’auto , con il muso parcheggiato verso il muro , ci consentiva una velata privacy . Ribaltavo i sedili , posizionavo lo specchietto retrovisore interno in modo che mi permettesse una buona visuale stando distesi . Qualche volta osavo di più , lo ponevo in modo di poter vedere le carnose labbra di Giovanna scorrere sul cazzo fino a farlo scomparire quasi totalmente nella sua bocca . Intanto la sua posizione per sbocchinarmi , mi consentiva di infilare la mia mano destro sotto la sua gonna che saliva ed arrivare a toccare il culo comodamente e , con un po’ di difficoltà anche la figa . Giovanna prima di tornare a casa , mi faceva dei succulenti e salivosi bocchini ed io pre praticavo profondi ditalini nel culo per cercare di mantenerlo largo per le inculate successive e sbrodolare la capiente figa con deliziosi massaggi . La nostra era come una terapia medica . Quotidianamente prima di tornare nelle rispettive case e famiglie le riempivo lo stomaco di sborra o dalla bocca o dal culo , fino a che ………..ora ti svizzero dove non lo hai mai preso! Giovanna terrorizzata pensava le innaffiassi gli occhi , vista la posizione . No , ti prego porto le lenti , non mi schizzare negli occhi
!!! Io allora : se non posso negli occhi ti vengo nelle orecchie e così feci . Lei scappellando con libidine il mio cazzo , indirizzo il getto del mio piacere nelle sua cavità uditiva . Potrà sembrare incredibile ma , godeva tantissimo sentirmi venire nelle sue orecchie . Chissà se , la novità ? La trasgressione ? Il sentire che mi aveva donato un’altra verginità ? Tutto ciò la rendeva femmina e troia all’ennesima potenza ! Il tutto è durato tanto tempo lasciando un bellissimo ricordo tanto che , anche se sono passati tantissimi anni , ogni tanto ci sentiamo e re membriamo queste eccitanti situazioni !