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Michela la barista - 2


di tuogianni
28.08.2018    |    1.136    |    1 9.9
"Gli venni in bocca ma era talmente tanta che lo cacciò dalla bocca e gli schizzai anche i capelli biondi e ricci che aveva..."
Per una settimana insieme a me e Michela, al bar c'era anche sua figlia scesa al paesino per le ferie. La presenza della figlia l'aveva completamente trasformata. Non era più la troia che avevo scoperto essere. Ogni tanto cercavo un contatto fisico e lei mi rifiutava a volte anche in malo modo.
Finalmente sua figlia fini le ferie, e dopo una settimana sarebbe scaduto il mio contratto. Era fine ottobre e non serviva più l'aiuto al bar in quanto ormai c'erano poche persone al paesino.
Il giorno dopo la partenza della figlia ci ritrovammo così nuovamente da soli. Visti gli ultimi rifiuti, decisi di avere con lei il rapporto che avevamo nei giorni in cui c'era sua figlia, quindi un normale rapporto di lavoro.
Dopo qualche giorno, mi chiamò per svuotare il sacco della farina nel contenitore, e involontariamente sfiorai una sua tetta. Mi prese entrambe le mani e le portò al seno dicendomi: che c'è non ti arrapo più? e mi baciò. Il rumore della porta d'avanti del bar ci interruppe e corsi al mio posto dietro al bancone. Non abbiamo più avuto modo di essere soli fino alla sera, quando gli spiegai che i suoi rifiuti mi fecero allontanare da lei. Mi spiegò che aveva paura che la figlia scoprisse qualcosa, ed inoltre in quei giorni aveva il ciclo e quindi era intrattabile.
Dalla mattina successiva cominciammo ad inviarci sms (all'epoca non c'era whatsapp) e notavo la sua voglia di avermi. Il pomeriggio entrammo direttamente dal retro lasciando la serranda anteriore del bar abbassata. Iniziammo subito a baciarci e le mie mani iniziarono a sbottonargli il pantalone e infilai una mano nelle sue mutandine e l'altra la passavo tra i suoi capelli. in un battibaleno me la ritrovai inginocchiata con il mio cazzo tra le mani. Non ci pensò molto ad ingoiarlo tutto. Fu il mio primo bocchino che ricevevo, e che bocchino... Gli venni in bocca ma era talmente tanta che lo cacciò dalla bocca e gli schizzai anche i capelli biondi e ricci che aveva. Me lo ripulì talmente bene che non avevo bisogno di lavarmi.
Mi disse: "preparati che la prossima volta devi farmi godere tu".
Non vedevo l'ora, e il momento non tardò ad arrivare.
La sera stessa, alla fine del mio orario di lavoro, alle 22:30, Michela disse al marito che data la pochissima affluenza di clienti, sarebbe tornata a casa e avrebbe approfittato del mio passaggio.
Arrivati sotto casa sua, io aspettavo che sarebbe scesa ed invece girò le chiavi e spense la macchina dicendomi: "scendi, abbiamo almeno 2 ore per divertirci"
Conoscevo abbastanza bene la loro casa, in quanto ci andavo spesso. Lei corse subito a farsi una doccia per togliersi gli odori di pizza, io ne approfittai per spogliarmi ed entrai nel bagno.Ci mise poco, e appena uscì si infilò l'accappatoio e...
Continua..
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