tradimenti
Buon vicinato
di Andrus61
27.11.2024 |
7.985 |
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"La piccola Laura sostenuta dalle mie mani alza le gambe intrecciandole dietro di me, continuando ansimante a spingermi la sua calda lingua fino in gola..."
È sempre stata mia abitudine portare a spasso il cane di famiglia, un barboncino, appena arrivato a casa verso le 17, quando non sono in giro per il mondo per lavoro ma stanziale in città. Un giretto rilassante sia con il caldo che con il freddo per pensare un po’ tra me e me e ascoltare della buona musica in cuffia. Spesso allo stesso orario incontro Laura, che abita poco distante da casa mia, in giro per lo stesso motivo con il suo bel cane husky, molto carino da cucciolo, e ora diventato enorme. La mia famiglia e quella di Laura si conoscono da tanto tempo: figli più o meno della stessa età, stesse scuole etc. È una donna cinquantenne molto piacevole e sorridente, capelli scuri corti, bassa di statura (non supera il metro e sessanta), ma estremamente tonica fisicamente. Sempre in movimento e in tuta frequenta la palestra e corre spesso nei parchi del quartiere, portandosi spesso appresso Luigi, il povero marito, al contrario un po’ sovrappeso e abbastanza vessato dalla moglie per questo motivo. Il fisico del marito è un po’ tira e molla, lei lo torchia per due tre mesi e diventa un figurino poi, appena lui smette di usarla come “trainer” si allarga nuovamente intristendosi un po’ e innervosendo la moglie sportiva.Ogni volta che ci incrociamo nei nostri giretti “canini” non possiamo avvicinarci a più di 10 metri visto che il mio barboncino rompiballe abbaia aggressivo al lupacchione e lei deve farsi in quattro per trattenere la belva che si papperebbe il mio topo-cane in un sol boccone.
Ci incrociamo, ci salutiamo da lontano e ci allontaniamo per non eccitare troppo i nostri cani.
Al contrario oggi, mentre giravo con la mia piccola “belva” incrocio Laura senza cane.
- Ciao Laura, come mai tutta sola? - le dico, avvicinandomi.
- Per una volta il cane è uscito prima con mia figlia. Almeno non mi esercito al tiro alla fune portandolo in giro….- risponde ridendo.
- … e così posso fare due chiacchiere con te senza dover dividere le due “belve” – continuo io.
Laura cambia espressione e con sguardo complice e un po’ malandrino mi sorride maliziosa
- Per parlarmi non c’è bisogno di aspettare di portare a spasso il cane …. mi puoi invitare a bere qualcosa, così stiamo anche un po’ più comodi! -
Ringrazio sempre la presenza di spirito che mi permette di reagire in modo veloce ai momenti di sorpresa , per cui ribatto subito
- Basta saperlo Laura! Ti può andare bene un aperitivo oggi stesso ? Così mi racconti un po’ le ultime….-
La sorpresa diventa sua e lo noto da come inarca le sopracciglia, ma è solo un attimo perché ribatte da buona giocatrice di poker
- Ok, andata ! Ho solo una piccola commissione da fare, ma mi sbrigo presto. Possiamo vederci alle 19 , se a te va bene. Anche perché tu sei sempre a zonzo per il mondo per lavoro e ora che ci ribecchiamo …. chissà quanto tempo passa!-
Ridendo le rispondo che in effetti non ha tutti i torti e che per le 19 è perfetto, velocemente le propongo un bel locale che fa ottimi cocktail , ha un buon buffet e soprattutto è a 15 minuti di auto da casa ( distanza tattica da occhi indiscreti) uscendo verso la provincia e con nessun problema di parcheggio.
- Il primo che arriva aspetta al tavolo e magari comincia ad ordinare il drink, se tu non hai preferenze particolari. Io di te mi fido…- continuai io
- Bravo, così guadagniamo tempo e mi piacerebbe metterti alla prova! Intendo nella scelta del drink…-
risponde Laura sorridendo, sempre in modo ammiccante, allontanandosi verso casa agitando la mano per salutare.
Torno a casa, doccetta accurata che in tarda primavera fa già abbastanza caldo, cambio con camicia azzurra aperta sul collo e giacca blu di lino, controllatina allo specchio e direi che quasi arrivato ai sessanta non me la cavo certo male. Mi è proprio sembrato che con Laura stessimo flirtando poco fa, speriamo di non sbagliare.
A casa non c’è nessuno (come al solito) e lascio un biglietto a mia moglie che stasera sarò fuori a cena per lavoro. Giusto in orario, mi muovo per andare all’appuntamento.
Arrivo puntuale, entro nel locale e trovo Laura già seduta a un tavolino con due bicchieri davanti. Sono certo che la “commissione” fosse quella di andare a casa a prepararsi per l’appuntamento visto come si presenta. Lei di professione è estetista e lavora a domicilio, con ottima considerazione da parte delle signore della nostra area di residenza.
È perfettamente truccata e i suoi occhi scuri sono ancora più luminosi del solito, la bocca con un bel rossetto rosso fa risaltare i bei denti bianchi e il sorriso che mi rivolge vedendomi mi tocca nel profondo. Ha una camicia bianca dal taglio maschile aperta sul bel seno non esagerato ma sicuramente sodo, visto che non si intravvede reggiseno. La gonna nera con spacco laterale appena sopra al ginocchio allunga le gambe magre e muscolose su un bellissimo sandalo nero intrecciato tacco 12. Sexy senza essere troppo appariscente.
- Ero un po’ in anticipo e ho già ordinato anche per te come d’accordo. Va bene Moscow Mule? -
- Perfetto, non troppo forte ma lo zenzero dicono sia afrodisiaco…- rispondo pronto.
- Lo scopriremo solo vivendo, cantava Lucio Battisti- e scoppiamo a ridere simultaneamente.
Mi siedo e cominciamo a chiacchierare tranquillamente del più e del meno da buoni vicini di casa. I figli, il costo della vita e le solite amenità, sino a quando affrontiamo il lavoro. Io comincio dicendole che prossimamente sarò di più a casa perché il progetto all’estero che sto seguendo da quattro anni volge alla conclusione, poi le chiedo del suo lavoro.
- Va molto bene, anche troppo! Ho scelto di andare a lavorare a domicilio su appuntamento proprio per gestire liberamente il mio tempo, ma ho tantissime richieste-
- Significa che sei brava, anche mia moglie Clara che è tua cliente parla sempre bene di te-
- Anche mentre lavoro su di lei parla bene di te …-
- Cioè, mi vuoi dire che, mentre le fai la depilazione inguinale parlate di me? – rido divertito
- Di questo e altro – continua lei- sai il mio mestiere è un po’ come essere un confessore-
- Oddio, mi devo preoccupare? –
- Assolutamente no. Sono io che mi lamento di Luigi. Clara dice che non si è mai potuta lamentare delle tue prestazioni-
- A dire il vero penso che abbia visto più tu di me la passera di mia moglie nell’ultimo periodo, sarà l’inizio di menopausa o una fase di stanca del matrimonio ma non è che si batta molto chiodo…-
- Beh, almeno lo decide lei, a casa mia quel ciccione di mio marito non ci pensa neanche…-
Il povero Luigi non esce molto bene da questa conversazione e capisco che le pressioni di Laura per fargli perdere peso non hanno motivazioni “estetiche”. Inoltre, tra me e me sorrido pensando che, inconsapevolmente, mia moglie fa marketing per me!!
- Nel tuo lavoro chissà quante ne senti… nel confessionale? –
- In effetti se ti racconto, ti metti le mani nei capelli- dice Laura
- Dimmi, dimmi! –
- A parte che conosco il livello di prestazioni di metà paese, compreso quello degli amanti clandestini, oltre a quello dei mariti. Poi non sai quante avances ricevo dalle signore mentre sono a gambe aperte davanti a me! –
- Non ci credo!! In un paese di periferia perbenista come il nostro, mi dici che siamo come Sodoma e Gomorra? Non riuscirò a guardare in faccia normalmente le signore che so essere tue clienti da oggi in poi! –
- E come allungano le mani… a dire il vero con qualcuna la tentazione mi viene. Ma cerco di essere professionale, meglio evitare. –
- Laura, accidenti mi stai facendo eccitare con i tuoi racconti! La realtà supera la fantasia…-
Lei socchiude gli occhi piegando la testa di lato e sporgendosi in avanti poggia sotto il tavolo la mano sul mio pacco.
- In effetti sento che dici la verità-
E sporgendosi un po’ di più poggia le sue labbra sulle mie, in un bacio che a poco a poco vede le nostre lingue intrecciarsi lentamente.
- Direi che possiamo anche andare – mi dice alzandosi, abbassandosi la gonna
- Pago subito! – rispondo dirigendomi alla cassa
laura mi aspetta all’uscita e guardandomi negli occhi mi chiede quale macchina vogliamo usare.
- La mia. Poi passiamo a prendere la tua – le dico prendendole la mano e guidandola alla mia auto
Arrivati alla macchina, prima di aprirle cavallerescamente la portiera la giro verso di me appoggiandola alla macchina e la bacio con passione. Lei piega un poco la testa all’indietro e abbandona il suo corpo tra la vettura e il mio corpo che preme verso di lei. Ho il cazzo durissimo e voglio farglielo sentire, lei reagisce sfregandosi su di me eccitandomi ancora di più. Mi stacco dopo qualche istante e le apro la portiera facendola accomodare.
Il cocktail bar era strategicamente a 1 km da un motel famoso nella zona, elegante ed eccitante con le solite vasche idromassaggio “matrimoniali” che si usano poi al massimo per 2 minuti per riprendere a trombare.
Le procedure di check-in sono molto veloci e ci affrettiamo alla camera assegnata. Appena chiusa la porta alle spalle ci baciamo nuovamente in modo violento e appassionato senza dire una parola. Io però ora con le mani le accarezzo con veemenza le belle tette, ma soprattutto le metto poi sotto al bel culetto spingendola verso il mio sesso. La piccola Laura sostenuta dalle mie mani alza le gambe intrecciandole dietro di me, continuando ansimante a spingermi la sua calda lingua fino in gola.
Sempre aggrappato alle sue belle chiappe sode la appoggio di schiena sul letto continuando quella limonata selvaggia, al tatto sento che indossa un perizoma finissimo e lo inizio a sfilare dalle belle gambe, così facendo sento che la sua fighetta è già abbondantemente bagnata. Ho voglia di sentire il suo sapore, per cui mi stacco dalla sua bocca famelica e le bacio il collo, slaccio i pochi bottoni chiusi della camicia e comincio a mordere i piccoli capezzoli del suo bel seno alto e sodo. Ce ne fossero di ragazze con un fisico come questa cinquantenne!
Le insalivo bene l’ombelico per poi scendere a una fighetta con una depilazione brasiliana perfetta. Ha un clitoride bello pronunciato e comincio a succhiarlo come farebbe un poppante con il suo biberon. Ha un sapore fantastico!!! Continuo insistente e la sento mugolare e ansimare rumorosamente sino a che si abbandona presto ad un orgasmo potente mentre continuo a forzarle la passera con la lingua, bevendo il più possibile i suoi umori saporiti. In questo modo il suo ventre continua a sussultare a lungo non permettendole alcun rilassamento.
Risalgo a baciarla in bocca tutto bagnato dai suoi umori e le dico
- Chissà se qualcuna delle tue clienti ti soddisferebbe meglio? –
- Dovremmo provare – risponde Laura
- Dovremmo? – la guardo sorpreso
- Tu non conosci cosa dice la parte femminile del paese di te, vero? –
Diciamo che oggi ho scoperto di avere un posizionamento marketing molto buono senza essermene reso conto prima.
Lei si alza e si dirige alla sua borsa da cui prende una pochette.
- Spogliati e girati schiena a letto – mi dice in modo risoluto
Nuda sul suo tacco 12 ha uno charme autoritario incredibile, malgrado la sua bassa statura ha un fisico molto proporzionato. Mi spoglia baciandomi sul torace e poi scende sino al mio membro, ingoiandolo in un colpo. La sua bocca è fantastica, morbida e avvolgente e mentre succhia la sua lingua carezza dall’interno. Nel frattempo, mi carezza le palle con leggerezza e dopo essersi leccata il dito medio torna a sbocchinarmi lentamente sino in gola mentre il suo dito si avvicina al mio buco del culo e gentilmente inizia a forzarlo infilandomene dentro una buona metà e muovendolo avanti e indietro.
- Sei una grande porcellina – le sussurro godendo del bel trattamento
Lei succhiando alza lo sguardo verso di me, schioccando fa uscire il cazzo dalla bocca e sorridendo sale baciandomi ancora profondamente in bocca.
- Gusta anche tu il tuo sapore – mi sussurra all’orecchio
- E adesso voglio che mi scopi forte!!! Ma prima…. – continua
Si volta verso la sua pochette, la apre e prende un plug non certo di misura “mini”!!! Mi fissa negli occhi sorridendo e continua
- Voglio sentirmi tutta piena di te, aiutami –
Si mette in bocca il plug e lo insaliva lungamente sempre fissandomi negli occhi, poi me lo porge sdraiandosi sulla schiena e alzando le gambe lasciando il suo bel culo alla mia mercè.
Mi chino verso di lei e prima insalivo le mie dita, cominciando a giocare con il suo buchetto, infilo prima l’indice e lo muovo e ruoto lentamente, poi aggiungo il dito medio continuando il movimento per allargare e rilassare lo sfintere. Sento che a poco a poco il suo bel culo si rilassa mentre Laura torna a gemere sommessamente e, anche se andrei avanti ad aggiungere dita sino a entrarle con tutta la mano in quel bel culo desiderabile, torno a insalivare il plug e lo punto facendolo entrare lentamente. Lo vedo allargarsi e sento che il dolore le fa tendere i muscoli sino a che la parte larga del plug entra totalmente e lei ha tutto il culo bello pieno.
Salgo a baciarla lentamente e con un colpo di reni la penetro in figa con il mio membro al massimo della tensione. Lei urla di piacere e io comincio a stantuffarla con forza, quasi rabbiosa, tenendola per le caviglie con le gambe alzate e larghe.
Il viso di Laura è trasfigurato dal piacere e il mio spirito dominante vorrebbe entrarle ancora più dentro, il rumore del mio ventre che sbatte sulla sua passera tutta bagnata è forte e violento, sembrano schiaffi e le sue caviglie ancora con i sexy sandali dai tacchi alti contribuiscono alla mia eccitazione.
Laura comincia ad urlare
- Fottimi Andrea, fottimi forte, ti pregooooo!!!! –
L’eccitazione mi travolge, continuo a spingere quel piccolo corpo che mi sta dando un piacere mai immaginato tutte le volte che negli anni lo avevo incontrato per strada, quando con un grugnito bestiale le vengo dentro in quantità come da tempo non mi capitava.
Rallento ma continuo a muovermi dentro di lei. Vorrei continuare ad oltranza e maledico il mio essere uomo e il periodo refrattario che ci contraddistingue. Poi mi accascio sul suo bel corpo sudato e la bacio nuovamente sulla bocca.
- Mi sono sentita completamente piena e felice, grazie –
- Sei fantastica Laura, dico davvero –
- E tu sei ancora meglio di come racconta tua moglie!! –
- Non so se sarebbe contenta di saperlo…-
- E se ti confessassi che una di quelle che mi fa il filo è proprio Clara? –
Il periodo refrattario subisce un forte shock e il mio bel cazzo ha un sussulto improvviso, risvegliandosi. Forse questa storia sta prendendo una piega inaspettata ancora migliore e sorprendente.
Vedremo come procederà…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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