Racconti Erotici > tradimenti > Viaggiando per Lavoro
tradimenti

Viaggiando per Lavoro


di Membro VIP di Annunci69.it Andrus61
25.11.2024    |    7.813    |    4 9.6
"Lei lanciò un urlo di piacere e godendo cominciò a squirtare abbondantemente..."
Durante i miei viaggi all’estero per lavoro capita di fare incontri piacevoli. Il Direttore Commerciale di uno dei principali fornitori della mia azienda in Belgio, italiano e residente lì, è sempre stato negli anni oltre che professionale, cordiale e simpatico. Alla fine della riunione di lavoro del mio ultimo viaggio in quel paese mi ha chiesto se ripartissi subito o pernottassi a Bruxelles. Gli risposi che non volevo arrivare troppo tardi a Milano e che mi sarei fermato nel solito albergo.
-Allora stasera sarai ospite mio e di mia moglie a cena! -
mi disse con tono allegro.
Io cercai di evitare dicendo che non volevo togliere tempo al suo stare in famiglia, ma lui rispose che non dovevo fare complimenti e voleva invitarmi già altre volte in passato ma non c’era mai stata l’occasione. Prenotò il ristorante, mi diede l’indirizzo e ci accordammo per vederci direttamente lì, alle 20.
Arrivai una decina di minuti prima (odio ritardare) e ordinai una coppa di prosecco al bancone del bar del ristorante in attesa della coppia.
-Eccoti! -
disse una voce allegra e cordiale facendomi voltare e così potei salutare la coppia che mi aveva invitato.
Lui elegante informale e la signora con un leggero vestito rosso, gonna al ginocchio che rivelava due gambe magre ma toniche da palestra e scollatura che metteva in risalto il seno, non grande ma sodo (non portava il reggiseno). La carnagione chiara e il rossetto rosso davano alla moglie un’espressione giovanile e sfrontata, anche se aveva passato la quarantina, e il tacco da 10 cm su una scarpa decolleté nera (senza calze, tanto era maggio) slanciava la figura femminile malgrado non fosse molto alta di statura. Le lunghe unghie rosse perfettamente curate erano il giusto complemento finale per presentare una bella donna, sexy in modo semplice e non eccessivo.
-Finalmente- mi disse lei -mio marito ha parlato molto spesso di te e non vedevo l’ora di conoscerti- continuò passando direttamente al tu e dandomi modo di tralasciare convenevoli inutili.
-Invece tuo marito mi ha nascosto la fortuna che ha avuto di sposare una donna così charmant - risposi.
La cena nell’ottimo ristorante proseguì in modo allegro e sereno e mi ritrovai ogni tanto a guardare la signora con curiosità, soprattutto quando piegava la testa all’indietro per una risata esponendo il bel collo oppure quando maliziosamente abbassava lo sguardo con un sorriso da bambina alle battute mie e di suo marito. Era sicuramente una donna simpatica ed affascinante.
Alla fine del pasto io non ordinai il dessert a differenza del marito e la signora si alzò dicendo
-Scusa Andrea, dovrei andare in bagno e mio marito non ha ancora terminato. Mi potresti accompagnare che non amo andare da sola in toilette nei locali pubblici? -
-Senza alcun problema-
risposi lasciando la mia sedia per spostare gentilmente la sua all’indietro per farla alzare comodamente.
Seguendola verso la toilette non potei fare a meno di guardare i suoi fianchi e il suo bel culetto ancheggiante mentre camminava sui tacchi. La toilette era al piano interrato non molto vicina alla sala e arrivati alla porta delle “Signore” la donna si avvicinò a me e abbassando lo sguardo mi chiese
- Ti prego entra con me e fai la guardia alla porta, ho sempre il terrore che entri qualcuno-.
Io, un po’ perplesso, non riuscii a dire di no e furtivo entrai con lei nella toilette. Chiusi la porta a chiave rimanendo girato verso la porta intendendo rispettare la sua “privacy”, quando sentii una voce innocente ma stuzzicante dire
-Dai siamo adulti e vaccinati, non stare con il naso appiccicato alla porta che soffochi, girati pure…-
Mi girai e incontrai i suoi occhi mentre lei, con il solito sorriso intrigante, si sollevò la gonna e lentamente abbassò il perizoma nero di pizzo mostrando un ciuffetto di pelo scuro sopra alla passera ben depilata. Si abbassò sul wc e cominciai a sentire scorrere il suo “nettare”. Ho sempre avuto la passione per le “golden showers”, sia darne che riceverne, e mi sarei gettato sotto a quella fontana per sentire il calore e il profumo della sua orina. Bloccato dalla strana situazione, che onestamente non mi aspettavo, tutte le mie reazioni erano, per così dire, offuscate malgrado sia solitamente pieno di iniziativa in materia di sesso e porcherie varie.
Continuando a guardarmi negli occhi, alla fine della sua pisciata mi disse
-Vuoi pulirmi? -.
Non me lo feci ripetere due volte e mi chinai a mano aperta a palma in su carezzando la sua fessura bagnata per poi portarla alla mia bocca e leccare avidamente il suo nettare.
Il mio gesto la sorprese e, mettendomi una mano dietro alla nuca mi tirò a sé e mi baciò profondamente gustando la mia saliva mista al sapore del suo piscio. Staccandosi da me e sorridendo, sempre seduta sul wc disse
- ma cosa vedo qua ingabbiato……-
e velocemente tirò giù la zip dei miei pantaloni afferrando il mio cazzo che, in quella situazione, era clamorosamente imbizzarrito dall’ eccitazione.
Mentre con la mano destra giocava dentro ai pantaloni con le mie palle, subito cominciò a leccare la mia asta sino a ingoiarla quasi completamente. Il sangue mi pulsava a mille nelle tempie ma dopo poco si staccò e mi sussurrò
-Meglio uscire ora, siamo qui da troppo tempo-.
Si alzò, tirò su il perizoma calò la gonna e spostandomi aprì la porta uscendo velocemente tirandomi per un braccio dietro a lei.
Io ero ancora frastornato quando, tornati al nostro tavolo, lei sorrise al marito che stava saldando il conto della cena, dicendomi che ero chiaramente loro ospite.
- Amore, passiamo da casa per il bicchiere della staffa, vero? Tanto l’hotel di Andrea è poco distante e non è ancora molto tardi…-, cinguettò lei
-Ma certamente- rispose il marito, -sempre che Andrea non sia troppo stanco!!-.
Io sempre un po’ confuso dissi -No, no, come volete voi. Però non vorrei disturbare…-
-Ma quale disturbo! - continuò lui e uscendo dal ristorante ci dirigemmo verso la loro auto.
La loro casa era distante solo 10 minuti dal ristorante e, in effetti, si trovava a soli 300 metri dal mio hotel. Entrati nel loro elegante appartamento, la moglie chiese il permesso di andare a mettersi “in libertà” e lasciò me e suo marito in salotto. Lui mi fece accomodare e si diresse verso un mobile bar,
-Un buon whisky con ghiaccio? Invecchiato 10 anni …-
io accettai e mi sforzai di iniziare una conversazione normale con lui, sempre chiedendomi se fosse consapevole di quanto fosse troia la moglie.
Appena raggiunta un po’ di tranquillità interiore e mentre chiacchieravamo di amenità varie come sport e politica, la moglie tornò in salotto. Al posto del bel vestito rosso indossava una leggera vestaglia azzurra di seta che arrivava a stento a mezza coscia, stretta in vita da una cintura che faceva risaltare ancora più del vestito precedente la scollatura. Al posto delle scarpe indossava delle stuzzicanti ciabattine con pon pon in tinta con la vestaglia con un tacco di 5 cm, abbastanza per far comunque risaltare il bel culetto. Prese il bicchiere di whisky con ghiaccio che il marito aveva preparato anche per lei e si sedette sulla poltrona di fronte alla mia accavallando le gambe in modo appariscente, facendo risalire la vestaglia abbastanza da mostrarmi chiaramente che le mutandine non facevano parte dell’abbigliamento.
Le chiacchiere continuavano ma io non riuscivo chiaramente a mantenere l’attenzione quando dopo poco la donna si alzò e disse al marito
-Caro ti spiace se ti rubo Andrea per qualche minuto che devo mostragli una cosa che gli ho promesso al ristorante? -
-Ma certo cara, fate pure- rispose lui.
La donna mi prese per mano e io la seguii fuori dal salotto. Lei mi guidò sino alla porta della stanza da letto e, non appena entrati, mi buttò le braccia al collo infilandomi la lingua in bocca in modo violento. Io risposi immediatamente e continuando a succhiarci avidamente le stringevo i fianchi e il culo sodo con violenza.
-Ma se arriva tuo marito? - le chiesi
- Non ti preoccupare, arriverà fra un po’- rispose enigmaticamente lei.
Sempre con le lingue che si arrotolavano l’un l’altra mi guidò al letto matrimoniale e si sdraiò di schiena tirandomi a sé. Mi liberai di giacca e camicia e le aprii la vestaglia mostrando il suo seno sodo e il pancino bianco. Cominciai a baciarle, succhiare e mordere i capezzoli per scendere pian piano sul ventre leccando sino al ciuffo di pelo che avevo visto nella toilette e poi il clitoride ben turgido. Continuai a leccare, baciare e succhiare il suo sesso per diversi minuti entrando con la lingua e godendo nel sentirla ansimare di piacere, poi risalii per infilarle la lingua in gola.
-Senti il tuo sapore, troia. Ti piace? -
-Si !!- rispose mugolando lei.
Io cominciai a infilarle un dito nella passera, poi un secondo e un terzo dito. Tenevo il palmo rivolto verso l’alto e muovendomi avanti e indietro con le tre dita ad aprirle bene la figa con il pollice le schiacciavo e massaggiavo il clitoride. Negli ultimi tempi la pratica sessuale che più mi divertiva era giocare manualmente con le donne arrivando al fisting vaginale e, se possibile, anche anale. Mi piaceva sentirmi al comando nel penetrare una donna avendo la piena possibilità di godermi lo spettacolo del loro sesso aperto e sfondato. Se ci fosse stato il tempo e la preparazione giusta anche questa puttanella avrebbe potuto accogliere tutte e cinque le mie dita nella figa e sentirsi completamente piena. Il suo respiro divenne sempre più affannoso e cominciò a gemere e mugolare, io non mi fermai e anzi aumentai la velocità di penetrazione delle mie dita della mano destra mentre con la sinistra cominciai a sfregare velocemente il clitoride della troia. Lei lanciò un urlo di piacere e godendo cominciò a squirtare abbondantemente. Questa volta fui pronto ad avvicinarmi e ad assaporare almeno parte di quel succo forte e profumato. Dopo di che tornai a baciarla per farne parte anche con lei.
-Hai bagnato tutto il letto!- le dissi
- Vediamo di bagnarlo del tutto – lei sorridendo rispose.
Girandomi schiena a letto mi liberò di pantaloni e mutande e solo in quel momento mi accorsi che il marito era in camera , seduto con il whisky in mano sulla poltrona di fronte al letto e si godeva la scena.
Sinceramente non mi preoccupai
- si vede che lo sa quanto è puttana sua moglie-
dissi tra me e me e tornai a concentrami nel match sessuale che stavo combattendo.
La donna tornò a giocare con il mio cazzo , mentre con le mani mi carezzava sapientemente le palle con la lingua insalivava bene tutta l’asta per poi ingoiarla avidamente , muovendosi lentamente in un pompino sapiente. Mi abbandonai a lei, ma prima che venissi lei si staccò e guardandomi negli occhi in quel modo conturbante e curioso che aveva usato tutta la sera salì a cavalcioni su di me e con la mano introdusse il mio cazzo dentro di lei. Era calda e bagnata e cominciò a muoversi lentamente per poi accelerare e rallentare nuovamente, non voleva venissi presto.
Si fermava anche ogni tanto con tutto il mio cazzo dentro che pulsava e spostandosi in avanti con il busto strusciava forte il clitoride e il ciuffetto di pelo sul mio addome gemendo goduriosamente. In uno di quei momenti che era chinata su di me le misi le dita in bocca che lei leccò avidamente, dopodiché portai la mano sulle sue chiappe e tenendole allargate cominciai, con il dito medio ben insalivato, a forzarle il buco del culo. Non fece molta resistenza e riuscii a introdurlo quasi tutto. Lei sembrava apprezzare, emettendo gemiti e grugniti.
A un tratto sentii una mano afferrare la mia e gentilmente estrarre il dito dal culo, il corpo della donna chinato su di me mi impediva di avere una buona visuale ma intravvidi il volto del marito alle sue spalle e simultaneamente da dentro la sua passera percepii il suo cazzo che le entrava nel culo. I nostri due cazzi erano quasi a contatto separati solo dalle pareti della figa della donna e sentivo perfettamente il marito stantuffare l’ano della moglie che cominciò ad urlare che la stavamo facendo impazzire. Io tornai ad infilarle le dita in bocca così lei ebbe modo di sentire anche il sapore del suo culetto e cominciai anch’io a spingere velocemente il cazzo nella sua vagina bagnatissima. Con il marito stavamo andando praticamente alla stessa velocità nello sfondare gli orifizi della moglie e la donna sembrava ormai completamente in balia del piacere. Di colpo esplosi nella sua figa con un orgasmo potente essendo ormai allo stremo e dopo pochi secondi percepii anche il marito venire abbondantemente nell’ano della sua signora. Lei ormai stremata si era abbandonata completamente sopra di me. Mi baciò il petto e guardandomi nuovamente negli occhi disse
-Cerca di venire più spesso a visitare mio marito-.
Ho programmato visite lavorative in Belgio a scadenza mensile.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Viaggiando per Lavoro:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni