tradimenti
Le prime 12 miglia
di Coppiandiamo
10.09.2021 |
9.426 |
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"Sapeva di un dopobarba ben conosciuto e aveva un odore pungente..."
Quando mia moglie decide qualche cosa è molto difficile che non riesca a convincermi. Quindi quando mi disse … “mi piacerebbe andare in Crociera” mi misi subito alla ricerca del giusto compromesso tra la mia pigrizia e la sua esuberanza.Crociera ai caraibi sia…
Lavorando per una famosa casa di spedizioni marittime, mi rivolsi a contatti e oltre a uno sconto sostanzioso sul biglietto, riuscimmo anche ad avere numerosi benefit.
Venne coinvolto addirittura l’armamento, che coinvolse l’ufficio equipaggio, che coinvolse lo stato maggiore della Nave e senza nemmeno essere ancora partiti avevamo una rigida scaletta da seguire.
Per cominciare dopo l’imbaco… avremmo ricevuto il benvenuto a bordo da parte del Comandante e poi molti pranzi e cene sarebbero state servite sempre in sua compagnia.
La cosa creava un certo imbarazzo in me, non sono di certo un tipo da serata elegante e anche mia moglie fu presa da una certa agitazione, quell’ansia tipicamente femminile su come vestirsi, senza apparire troppo sfacciata, o troppo castigata, troppo esuberante o poco d’incontro… insomma “Non ho nulla da mettere”!
La ricerca dell’abbigliamento fu spasmodica, per lei. Le settimane precedenti la partenza erano una sfilata continua, abbinare sandali con gonna, tacco e pantalone, tubino e scarpa elegante non era cosa semplice evidentemente.
Visto e considerato che la nave era di nuova costruzione e quello sarebbe stato il suo primo viaggio fummo invitati alla serata dell’inaugurazione dove si prevedevano concerti, balli e l’immancabile giro della nave.
Com’è ovvio, non eravamo l’unica coppia a cui veniva riservato un trattamento particolare e ci fu indicato orario e luogo in cui attendere la presentazione dello stato maggiore, Comandante in primis, e in cui avremmo avuto la possibilità di toglierci alcune curiosità sulla nave, la sua gestione e il viaggio che ci attendeva.
Le sfilate delle sere prima non erano state uno spreco di tempo, anzi, quando mia moglie si muoveva, anticipata dal suo profumo, i presenti non potevano fare a meno di osservarla rapiti.
Mogli che sgomitavano mariti ipnotizzati, uomini ammiccanti che sfrontatamente la seguivano con lo sguardo, insomma almeno per quella sera aveva fatto centro!
Fummo tutti distratti da un applauso crescente, segno che il Comandante e il suo equipaggio erano appena entrati. Eravamo leggermente defilati e ci avvicinando conquistando con facilità le prime file.
Il Comandante prese la parola presentando i suoi uomini e snocciolando le qualità di questa nuova nave. Ma vidi quasi subito il suo sguardo posarsi su mia moglie troppo spesso. Lei seguiva rapita.
Era il classico comandante. Sui 50 anni, con un fisico curato, la divisa impeccabile, la pelle abbronzata, le mani molo curate, i capelli brizzolati e uno sguardo intenso e penetrante e una voce calda e profonda.
La guardava. Spesso. Molto spesso. E lei probabilmente doveva essersene accorta perché mi prese sottobraccio e si fece più vicina.
Conclusa la presentazione tutti presero a complimentarsi con lui e si formò una lunga fila per stringergli la mano. Arrivato il nostro turno... non fece in tempo a stringere la mia mano che si cimentò in un teatrale baciamano “Mia Signora, sarà un onore averla a bordo… Un marinaio trova sempre la Sua Stella, in mezzo a milioni di Stelle”!
Senza mollare la presa sulla sua mano, ruotò su sé stesso e senza curarsi delle altre persone ancora in fila, presa sottobraccio fece strada “Lasci che le mostri la plancia di comando, cuore pulsante della nave e da cui si gode una vista mozzafiato”
Presa la porta da cui era entrato e salita una breve scala ci fermammo davanti a un piccolo ascensore … vi era lo spazio per due persone ed entrati loro due si richiuse lasciandomi insieme all’equipaggio in attesa del mio turno.
Salirono prima gli ufficiali, poi i sottoufficiali e alla fine riuscii a conquistare l’ascensore dopo 10 minuti abbondanti.
Nella luce accecante del giorno che muore, quando si aprirono le porte vidi la sagoma di mia moglie cinta dal braccio del comandante… molto vicini che si godevano il tramonto “… e nelle giornate in cui il cielo è più terso si vede anche la Corsica…”
Mia moglie ha da sempre adorato i tramonti trovandoli estremamente romantici, ed evidentemente anche in questo caso si ritrovò a pensarlo perché chinò di lato la testa sulla spalla del Comandante che per tutta risposta la cinse con maggior forza carezzandole il fianco.
Io non sono un uomo romantico e anzi… ho sempre preso in giro la sua necessità di attenzioni che reputo infantili... e nonostante una fitta di gelosia mi sembrò fuori luogo rovinarle quel momento… e feci finta di interessarmi alle mille luci presenti sulla plancia.
Esaminai l’impianto radar, interessantissimo, il GPS e cercai di individuare le sagome delle navi con le navi presenti in rada e all’ormeggio, ma con la coda dell’occhio seguivo i loro movimenti.
Rimasero a lungo nella stessa posizione. Mia moglie poté riconoscere il nome di ogni promontorio, insenatura, banchina. Era realmente curiosa di conoscere i segreti del mestiere e non appena il Capitano faceva una pausa lei si affrettava a chiedere chiarimenti circa “quella torre dalla forma strana?” e “quelle enormi gru che si vedono in lontananza?” e ancora “quella montagna di sabbia nera?”. Scoprì così l’esistenza della torre piloti e la sua funzione, le gru per caricare containers e il terminal in cui veniva scaricato il carbone.
Il Comandante venne informato che era giunto il momento del brindisi nel salone delle feste e quindi si dovette accomiatare “Mia Signora, vorrei poter proseguire con lei ma il dovere mi chiama altrove. Spero che durante la Crociera avremo altre occasioni per poter derimere le sue curiosità. Daro’ disposizione poiché mi venga comunicato non appena salirete a bordo. Per il momento è stato un vero piacere e mi auguro che si goda la serata che stiamo per offrire e la cena e ovviamente che la Crociera corrisponda alle sue aspettative”.
Mia moglie rimase senza parole e senza il suo cicerone, mi feci avanti e mi chiese dove fossi finito. Capii che non mi aveva nemmeno visto tanto era presa dalla situazione e mentii. “Sono appena arrivato, mi hanno trattenuto in basso”.
E lei sprezzante “Per fortuna il Comandante ha saputo prendersi cura di me da vero Gentiluomo”
Per tutto il resto della serata tutto rientrò alla normalità, con l’unica eccezione che se volevo sapere dove di trovava il Comandante mi era sufficiente seguire lo sguardo di mia moglie e per individuare mia moglie mi era sufficiente seguire lo sguardo del Comandante!
Lui ci tenne a venirla a salutare non appena ci vide conquistare la direzione dell’uscita. Nuovamente il baciamano e uno scambio fitto di battute sussurrate all’orecchio per contrastare il caos della sala.
“Che uomo affascinante” commento mia moglie... probabilmente dando voce più ai suoi pensieri che alla voglia di comunicare qualche cosa.
Sono sempre stato abituato all’incontenibile esuberanza di mia moglie. La sua passionalità è ciò che mi ha rapito da subito ed è un lato del suo carattere con cui ho sempre fatto i conti e con cui sono sempre sceso a compromessi.
Negli anni ho fatto finta di non accorgermi della sua simpatia per un collega, con cui faceva spesso straordinario, per il suo istruttore di fitness con cui organizzava spesso cene con “quelli della palestra”, e anche per un vicino sposato che invitava spesso a prendere il caffè quando erano entrambi da soli.
Sapevo di non dover fare troppe domande, lei concedeva il minimo sindacale di risposte e la nostra vita proseguiva in tutta semplicità.
La sera dopo la presentazione della crociera, rientrammo a casa per ultimare i preparativi visto che il giorno dopo ci saremmo imbarcati. Non parlammo più di tanto, ci fu qualche ultima variazione nei suoi abiti… sparirono quelli più lunghi e quelli più corti... insomma, scelse di essere più provocante.
Rifacemmo più volte l’elenco di tutte le cose necessarie e lei con fare ammiccante aggiunse anche i suoi fidatissimi sexy toys… “Non posso pensare di rimanere senza godere per tutta la crociera!”. Farfugliai, “Mi pare giusto!”.
Il giorno dopo, lei con un tubino nero attillato e sandali bassi io Jeans e camicia salimmo sul taxi dopo aver chiuso accuratamente casa e raggiungemmo il porto senza troppe difficoltà.
Le procedure d’imbarco furono abbastanza veloci e non appena varcammo la scaletta, letti i nostri nomi il Comandante venne informato del nostro arrivo da uno zelante marinaio che comunicò via radio “E’ arrivata!”.
L’arrivo del Comandante fu anticipato dal profumo del suo dopobarba e dall’agitazione dell’equipaggio presente, segno evidente che non era consuetudine che si occupasse del benvenuto agli ospiti.
Il copione ormai era quasi scontato, il baciamano, lui che la prende a braccetto per guidarla, l’ordine perentorio di occuparsi dei bagagli della signora all’equipaggio presente… e lui che guida la salita verso “La sistemazione che spero sarà di Vostro gradimento, proprio accanto alla mia modesta cabina”.
Tornammo nuovamente da quel stramaledetto ascensore… e prima che le porte si chiudessero si senti dire da lui “L’attesa di una donna come lei vale ogni ora insonne trascorsa questa notte…” e lei “Lei mi imbarazza, tutte queste attenzioni mi sorprendono e mi lusingano”.
Altra interminabile attesa… anche perché con il mio trolley devo aspettare di essere da solo a salire.
Fortuna che il Comandante aveva specificato che la nostra cabina sarebbe stata vicino alla sua perché non era rimasto nessuno a potermi guidare e a cui chiedere indicazioni ma la pulsantiera indicava chiaramente la scritta CAPTAIN e CH OFFICER e quindi fu intuitivo risalire al piano.
Li trovai sul ballatoio con la porta della nostra cabina aperta e anche quella del Comandante. Lei si reggeva al braccio del comandante in preda a un’incontenibile euforia… lui stava tenendo banco e la stava facendo ridere.
E mia moglie quando ride illumina la stanza.
“Non è solamente affascinante e galante, ma ha anche il senso dell’umorismo. Non fossi già sposata potrei decidere di lasciarmi corteggiare”, e lui “Beh, anche io sono un uomo sposato; pertanto, la cosa potrebbe essere ancora più interessante, e non sono un uomo che si scoraggia facilmente”.
“Comandante, mi sa che lei è proprio il classico marinaio, con una fortunatissima donna in ogni porto!”
“Mi piacerebbe mostrarle la mia Cabina, le potrebbe far piacere?”
“Ma certo, volentieri. Amore, vado un attimo con il Comandante puoi sistemare tu i bagagli?” La porta si chiude, con tanto di doppia mandata.
Dopo circa un ora e un quarto, sento bussare alla porta della loro cabina e a quanto capisco il Comandante è richiesto in plancia.
Il rumore purtroppo non mi ha permesso di origliare come avrei voluto per il tempo che rimasi solo, ogni tanto qualche risatina… e molti silenzi…
Dopo circa 10 minuti bussò mia moglie che come se nulla fosse entrò, “ma che bella la stanza del Comandante, e che vista… guardando sotto mi ha preso un capogiro e il comandante mi ha fatto sdraiare e si è preso cura di me solo che il tubino mi impediva di respirare liberamente, che imbarazzo non avere il reggiseno… fortuna poi mi sono ripresa”
Mi avvicinai per baciarla e sulle prime sembrò essere di diverso avviso .. ma poi prese a baciarmi con molta foga…
Finsi di non accorgermi dell’odore che aveva sul viso... sapeva di un dopobarba ben conosciuto e aveva un odore pungente.
“Vado a farmi una doccia, il Comandante ci ha invitati a Cena al suo tavolo.”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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