tradimenti
La signora con le perle ed i tacchi
di IACTASUNT
13.03.2023 |
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"Esco e aspetto nel posto prefissato..."
Racconto di avventura reale. Nomi cambiati per privacy.Un pomeriggio che lui dormiva ho preso il suo telefono.
Non era per controllare i suoi messaggi.
Mi era venuta voglia di qualcosa di trasgressivo
Ho aperto le ultime pagine di internet e trovato mille pagine di annunci69 aperti e scoperto che il cornuto mi proponeva a praticamente tutti. Cioè tutti quelli che mandavano un messaggio si fingeva me oppure, direttamente parlando in prima persona, mi offriva o proponeva qualche incontro. Possibilmente ben dotati, gente giovane o più singoli contemporaneamente.
E se il tipo rispondeva proponeva incontri di vario genere e più perversi possibili.
Un po' la cosa mi ha sconvolto, alcune proposte però mi sembravano interessanti.
Anzi mi sono accorta che per alcuni scambi di messaggi addirittura iniziavo ad eccitarmi.
Lui dormiva e però temevo di essere beccata quindi ho iniziato a salvare quelli che più mi piacevano.
Rimesso il telefono a posto sono tornata al lavoro.
Ma il pensiero era fisso su uno degli scambi di messaggi.
Un tipo sui 40 anni.
Fisico e attrezzo notevole. Scolpito nel marmo.
E si proponeva di venirmi a prendere con un amico e portarmi via per una notte intera. I messaggi erano ben più espliciti, rimanendo però sempre non volgari ed era attratto dal mio fisico, dalla mia età e da varie foto e filmati che il cornuto aveva pubblicato.
La mattina di lavoro quindi non era delle più concentrate come si può immaginare.
Alla prima pausa caffè decido di mandare un sms su telegram al tipo fingendo di essere mio marito e spiegando che il numero di cellulare era uno nuovo.
E come le ragazzine di 15 anni sono rimasta a fissare cellulare per vedere un segno di risposta. Ogni due minuti aprivo telegram.
Dopo venti minuti squillo.
E lui saluta e chiede come va.
Rispondo fingendomi il cornuto e saluto.
Lui inizia a elogiare la moglie, come veste, come le piace come vorrebbe..
E io mi eccito e sto al gioco.
E poi propongo incontro con lei. Gli dico che la sera sarebbe libera e che mi occupo io di figli.
E lui: " e quindi mi stai dicendo che posso venire a prenderla e portarla via?"
E io rispondo: " si finalmente. Fammi cornuto".
Io ero eccitatissima in questo nuovo gioco. Fingermi mio marito per organizzare un incontro.
E il tipo: " ok allora alle 21.30 passo a prenderla.
Falla vestire come sa."
Smetto e torno al lavoro.
Sono un lago.
E poi mi viene in mente e se manda messaggio sul cellulare del marito?
Ma sono talmente eccitata che non ci penso più di tanto.
A pranzo dico al cornuto che alla sera ho impegno di lavoro e riunione.
Cena al volo. Prima mi ero fatta una doccia quasi di nascosto e spalmata crema. E primo orgasmo è venuto da solo.
Mi pulsava il clitoride fin dal pomeriggio.
Cena chiacchierando del più e del meno.
Tubino nero e tacchi. Quasi normale per me quindi il cornuto lo nota poco. Apprezza come sempre ma non nota nulla di nuovo.
Sotto non ho nulla. Come sempre. Collana di perle e orecchini e tacchi soliti. In macchina ci sono già quelli da 12 nascosti. Mi chiede come mai una riunione alla sera io rispondo bilanci, commercialista, che è mia cugina e ci copriamo sempre per le scappatelle.
Esco e aspetto nel posto prefissato.
Agitata
Arriva una macchina si affianca alla mia e mi saluta. Mi salutano.
Esco e faccio per entrare davanti.
Il tipo che guida mi fa un cenno e mi fa salire dietro.
Si presentano. Guida Marco, credo quello dei messaggi dal fisico. Dietro c è Massimo.
Un altro bel tipo.
Entro come sempre da vamp. Alzo tubino, mi scoscio e mi siedo.
Chiacchere e partiamo. Sono divertenti.
Massimo mi abbraccia e l altra mano subito sulla coscia.
E sale.
L altro guarda nello specchietto.
E sale.
E poi: "l' ha mandata come avevamo richiesta il cornuto".
Marco interessato: " cioè?"
"È praticamente nuda".
Dopo dieci minuti si ferma la macchina. Io non ero attenta. Troppo presa da mani del tipo.
Si ferma, scende apre la porta dietro e sale anche lui. Mi sposta in centro. Iniziano a baciarmi e quattro mani vagano dappertutto.
Dopo poco ho in mano due cazzi favolosi. Duri come il marmo, grossi e lunghi il giusto.
Li masturbo mentre mi baciano il collo e le loro dita si alternano dentro di me che inizio a mugolare e godere. Succhio a destra e sinistra. Quando succhio uno l' altro usa la mia testa per masturbare l'altro nella mia bocca.
A un certo punto quello che guardava mi prende per mano mi fa uscire dalla macchina e solo allora mi accorgo che siamo in aperta campagna. Con un movimento unico mi mette sul cofano a pecora alza il mio vestito stropicciato e senza tanto aspettare mi prende da dietro. Prima piano poi con un ritmo sempre più forte. Affonda il suo pene nella mia vagina e inizio a venire. Di continuo. Si sposta e un secondo dopo si accomoda l'altro. Stesso trattamento. Godo. Mi tremano le gambe, mi accascio sul cofano e non capisco più niente. L'altro mi prende le braccia e mi gira un po' tanto per metterlo in gola e mi scopa anche lui in bocca. Cappella grossa ma ci sta e mi do da fare. E dopo poco rallenta e mi riempie la bocca di sperma che cola in parte per terra.
L'altro contemporaneamente si irrigidisce, rallenta i colpi, mi prende per i fianchi e mi inonda con una sensazione di caldo improvviso.
Cola sulle cosce lentamente lo sperma e intanto solletico l'altra cappella con la lingua e la ripulisco per bene.
Si sfilano.
Marco ancora ansimante esclama: "che grande troia.
Meglio di quello che diceva il tuo marito cornuto".
Massimo approva con un sorriso.
Ci fumiamo una sigaretta. Chiaccheriamo del più e del meno.
Mi fanno risalire.
Questa volta è Marco che sta dietro.
Viaggiamo per un po'.
Lo tira fuori mentre parliamo mi prende la testa e me la spinge sul suo cazzo. Eretto e duro come se non fosse venuto da venti minuti. Mi sussurra: " spompinami".
Volgari anche se eleganti e bellissimi. E come sempre se sono in quei momenti la volgarità mi eccita, mi trasforma in una troia vera. Mi do da fare. Sento una telefonata a cui risponde Massimo. Sento solo la sua voce, ha staccato il vivavoce della macchina.
Sento un orario ma niente di più.
Penso sia mio marito all' altro capo. Ma vengo mentre succhio la cappella senza che mi tocchi. Succede spesso. Uno dei tanti orgasmi spontanei mentre succhio un cazzo. E quindi di fatto la telefonata finisce senza sentire di cosa parlano e anche la pompa. Finisce tutto in gola. E ripulisco avidamente la cappella mentre l'altro mugugna e gode.
Arriviamo in una villa in periferia.
Mi fanno scendere.
Mi accompagnano alla scalinata e mi fanno salire.
Una volta entrati Marco mi segna un bagno e mi dice rimettiti un po' a posto ti aspettiamo li in salotto.
Entro in bagno e mi lavo un po'. Mi ritocco il trucco. Cerco di aggiustare per quello che si può il vestito e cerco di togliere un po' di macchie. Le solite macchie.
Esco e mi dirigo verso una stanza da cui esce della musica soft.
Entro.
Mi blocco.
Marco e Massimo stanno bevendo del vino.
E chiacchierano con altri due tipi.
Mi si blocca tutto. Tremo.
Un nero giovane e un tipo vecchio credo sessant'anni superati da un bel po'.
Mi presentano: " signori, eccola."
Io balbetto all'inizio.
Poi valuto e penso che tutto sommato a parte il "vecchietto" la cosa mi eccita.
Mi avvicino mi offrono un po' di vino.
Presentazioni, chiacchere. Occhiate. Occhiatacce.
E otto mani iniziano a muoversi. Tutte assieme. Prima sfioramenti poi più energiche.
Io bacio tutti a turno. Lingue che si intrecciano e ovunque collo, spalle e mani e dita.
Marco ferma tutti. Si mette dietro di me, mi abbassa cerniera del vestito e lo fa cadere.
Nuda.
Tacchi e perle.
E, cazzo, sono a mio agio. Bagnata all'inverosimile. Escono i primi cazzi. Mi inginocchio. E sono già tutti quattro li a portata. Belli. Tutti. Uno su tutti fantastico. E incredibilmente non è il nero ma il vecchietto. È il doppio degli altri.
E lecco e succhio. A turno. Ma sono impazienti. Mi lasciano un cazzo in bocca dieci secondi. Poi uno lo sposta e ci mette il suo e così tutti. E con le mani cerco di toccare tutti gli altri ma sono tanti. Poi si calmano. Si appoggiano tutti al muro e io mi ingonocchio davanti a tutti e spompino tutti con calma. Lenta, bene.
Cazzi belli. Duri.
Il nero con gocce sul glande. Depilato.
Lo lecco, gli lecco le palle. Mi piace.
Buon sapore. Lascio per ultimo il vecchietto, Mario. È enorme.
Lo guardo da sotto.
Mi copre tutta la testa.
Ci provo, lecco e non finisce più.
Lo metto in bocca.
Ma va.
Ci provo.
Entra un po' di cappella. Le labbra sono tirate. E lui si eccita di più e si ingrossa ancora.
Entra un po'.
Solo la cappella niente di più.
È veramente mostruoso ma gode.
Mi dimenticavo io in ginocchio così a succhiare continuavo ad avere orgasmi.
Senza toccarmi.
E poi mi danno alzare e sedere sul divano.
In due mi fanno sedere sul bordo e ognuno prende una gamba e mi divaricano come se fossi da…
Come se ce ne fosse bisogno.
Mi lecca Massimo, meglio dire che beve un po' perché io non credo di essere mai stata così bagnata.
E iniziano tutti a scoparmi. Bellissimo.
Godo come una matta. Abbraccio chi mi scopa. Metto le mani sul culo e li tiro ancora più a fondo. Bellissimo.
John il nero è un atleta. Pelle e muscoli.
Lucido. Fantastico.
E scopa benissimo. È il primo che viene.
Dopo tre miei orgasmi lo toglie e mi viene addosso schizzando ovunque.
Getti lunghi violenti.
Marco mi viene dentro.
Mi riempie proprio
Una fortuna perché subito dopo si mette fra le mie gambe Mario, il vecchietto. Pancia molto grossa. Penso per fortuna così non mi sfonda..
Entra.
No anzi appoggia la sua cappella sulla mia vulva.
La massaggia, allarga le grandi labbra e poi con un colpo secco mi penetra.
Mi irrigidisco e cerco di scappare ma mi prende le mani e mi tiene fermo.
Entra tutto.
Forse no perché la sua pancia un po' lo ostacola. Ma è tantissimo.
Enorme mi sembra di partorire.
E poi piano piano inizia a scoparmi.
Mi adatto subito ovviamente.
E inizio a godere di continuo.
Non c'è più l'orgasmo.
È una sensazione che ogni tanto mi succede.
Tipo un orgasmo che dura venti minuti.
Contrazioni muscolari di ogni muscolo. Tremo. Godo. Rido.
Lo sperma di Marco per fortuna lubrifica ed ogni pompata ne esce un po'.
E poi si ferma mi guarda negli occhi.
Lo tira fuori e mi inonda la faccia.
Non schizza, gocciola di continuo.
Lo mette sopra ai miei occhi e ricevo un bicchiere di sperma a gocce sulla faccia, le tette la pancia. Lo lecco e gode come un matto.
Pausa.
Mi alzo e corro in bagno. Mi siedo sulla tazza.
E piscio.
Mi asciugo poi mi lavo sul bidet.
Non ho più una vulva, ho una buco sfondato, aperto. Gocciolante.
Mi lavo e torno fuori eccitata come non mai.
Mi avvicino a loro che parlano di lavoro.
Mi prende per mano Mario che ha cazzo mollo e però è lungo fino al ginocchio. Fa impressione.
Mi porta in una camera. Luce soffusa e un letto in mezzo. Mi fa sdraiare poi mi dice girati.
Mi metto a pecora e sono subito in due dentro.
Bocca e figa.
Gli altri guardano aspettando il loro turno. Godo più volte poi il cambio. Mario nella figa a pecora. Cioè come essere sventrati senza capire se finirò in ospedale o godrò e basta.
E il nero in bocca.
E così per va avanti per circa mezz'ora.
Cambi continui.
Anche in tre ovvio.
Si fanno tutti il mio culo. Anche Mario.
Io e tre di loro.
I miei fori dilatati e usati a più non posso.
E poi si fermano.
E Mario dice a tutti: "ora il solito premio finale della nostra gang".
Io penso chissà che cazzo succede ora.
Nulla. Si mettono davanti a me che sono seduta sul bordo del letto. E si masturbano davanti alla mia faccia.
E vengono tutti quattro assieme aspettandosi a vicenda.
In pratica quatto cappelle a cinque centimetri dalla mia faccia che vengono tutti assieme.
Praticamente affogo di sperma.
Ma bello. bellissimo. Schizzi ovunque.
Cappelle da leccare, pulire. Fantastico.
Sono un bagno di sperma. Capelli occhi faccia collo e tutto il resto.
Si siedono.
Io mi inginocchio e ripulisco.
Arrivo al nero.
Cazzo ancora grande non duro. Lo lecco e passo alle palle le lecco le mangio. Lui mi guarda io lo sfido. Si spinge in avanti con il sedere e io lecco anche quello. Passo la lingua intorno all'ano e gliela infilo. E lui apprezza molto.
Solo che la scena viene notata dagli altri. Si alzano mi prende per mano uno. Si mettono tutti a pecora sulla tavola e chiedono stesso trattamento.
Ed ecco la signora per bene tacchi e perle che passa la lingua sull'ano a tutti e la infila a tutti. E loro ringraziano con un sonoro: "la miglior troia che abbiamo frequentato". Un applauso ed io vado in bagno.
Ci penso ma non faccio la doccia.
È l'unico modo per fare passare incazzatura al cornuto.
Rimanere sporca e sgualcita.
Esco con il tremore che non mi lascia come sempre quando ho questo tipo di incontri.
È rimasto solo Massimo.
Mi dice che mi accompagna a casa.
Sono le tre di notte.
Prendo il cellulare e vedo tre chiamate del cornuto e una serie di messaggi.
È incazzato.
E vabbè poi vorrà annusarmi toccarmi guardarmi.
Solite menate che finiscono che si masturba eccitato.
E così è stato quando sono arrivata a casa.
Era con i jeans.
Aveva un, bozzo mostruoso.
Mi ha chiesto incazzata dove ero stata.
Io lasciato cadere vestito, misno messa a gambe aperte sul letto.
Mi ha annusata, toccata, guardata.
Ha visto la mia vulva rovinata e gonfia.
E si è masturbato davanti a me mentre gli rispondevo alle domande sulla serata.
E il giorno dopo tanti messaggi su telegram.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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