orge
MAX
di IACTASUNT
02.10.2023 |
6.012 |
13
"Diamo spettacolo credo agli altri clienti..."
All’ inizio leggevo solo i suoi racconti su un sito di scambisti. Poi ho iniziato a commentarli e poi a messaggiare sul sito. Ci siamo scambiati il contatto di Telegram e conosciuti meglio; scambio foto, esperienze ecc.La mia vita sentimentale complicata è dire poco.
Sposata da trent’anni, e nel frattempo risposata di nascosto con… non potrei dirlo. Comunque il “secondo matrimonio” è quello vero. Ho anche una figlia con lui.
E poi arriva Pennabianca. Che dire, i messaggi con lui sono diventati confidenze e capitoli di libri da scrivere sulle mie più svariate esperienze. Sempre più eccitante parlare con lui. Sempre in attesa di risposte o del tempo per scrivergli le ultime avventure. E aspettare commenti o rimproveri.
Finché un weekend ho preso la macchina e mi sono presentata da lui.
Al suo paese.
Lui aspettava i miei messaggi, mi aveva detto che era libero da impegni con moglie e figli perché erano andati via tre giorni.
E quando mi ha risposto al primo sms gli ho mandato la posizione. Eravamo a un km di distanza. Lui non ci credeva io neanche.
Ci siamo visti, guardati da lontano.
Non si era certi forse di essere noi.
Io mi sono lanciata in una corsa e gli sono saltata addosso. Per fortuna eravamo in un parcheggio appartati altrimenti si sarebbe sputtananato in tutto il suo paese. Avevo già il vestito su e lo abbracciavo anche con le cosce.
Ci siamo baciati a lungo sensualmente, sfiorati presi per mano e mi ha portato subito in un bar del paese vicino.
Chiacchere, sguardi, mani che si sfiorano. Come se non ci vedessimo da una vita ma ci conoscessimo da sempre.
Si è alzato, ha pagato il caffè e mi ha preso per mano in silenzio. Siamo andati in macchina e arrivati ad un albergo, entrati, documenti, chiave e due minuti dopo eravamo nudi in piedi a conoscerci. Macché ci conoscevamo già molto bene. Nudi abbracciati lingue,mani e poi a letto come sempre. Come avevamo voluto sempre.
A letto. Con lui. Dopo un anno di messaggi lunghissimi a tutte le ore e infiniti racconti da parte di entrambi sul nostro passato e presente.
E ora il presente è qui.
Dolcezza e possesso. Più vecchio di me ma di questo sono abituata. Due esperti nella stessa camera. E quindi prima dolce poi sempre più spinto. E lui e il suo fenomenale cazzo.
E io che mi do tutta , mi apro a lui come se fosse sempre stato mio.
Instancabile e io pure.
Ci fermiamo sudati, sporchi, ci lecchiamo, ci baciamo, dormiamo. E poi mi sveglio con la testa sul suo torace. Lui dorme io mi abbasso con la testa e lo sveglio leccandoglielo. Grosso anche se non è in erezione. Lo prendo in bocca e lui sospira. Si gonfia nella bocca. Diventa sempre più duro. E inizio uno dei miei pompini e dopo un po’ bevo i suoi schizzi. E poi lo bacio e vado in doccia. Viene anche lui e mi dice andiamo a mangiare e poi torniamo qui.
Mi metto un tubino con lo spacco e due tacchi. Lui mi ammira e usciamo. Chiacchere infinite, sfioramenti, sesso. Diamo spettacolo credo agli altri clienti. Poi mi da la mano e mi porta al suo bar.
Ci sono Marco e Pietro.
Mi squadrano mentre sono in piedi. Se non fosse che mi aveva già detto che li avrei conosciuti sarei scappata per come mi mangiavano con gli occhi.
Max mi aveva detto sei mia, ma i miei due amici sono inseparabili e dovrai conoscerli.
Chiacchieriamo un oretta. Scherzi e battute e anche qualche discorso serio.
Loro mi rendo conto che sanno già tutto di me anche i particolari più spinti. In un momento in cui siamo soli glielo chiedo e lui dice tu sei nostra non solo mia. Io sono il tuo padrone, loro come se fossero miei fratelli.
Alla fine saliamo tutti in macchina io dietro con Pietro, gli altri davanti.
Tempo neanche di uscire dal parcheggio e Pietro mi prende per la spalla mi tira verso di lui mi fa piegare e mi mette in bocca il suo pene. Io rido e lavoro. Durissimo, sottile, lungo. Mi do da fare. Lui mi spinge la testa e me lo ficca in gola. Non mi spaventa ne ho presi di peggio o meglio come si vuole. E dopo un po’ con il suo accento dice ai due amici:” ragazzi questa batte tutte. Ne vedremo di belle.”
Senza preavviso mi riempie la bocca e ingoio tutto. E vengo senza toccarmi. Una delle mie caratteristiche.
Marco si gira sentendomi godere. Parlotta con Max alla guida e lui dopo poco si ferma. Viene alla mia portiera mi fa uscire, mi appoggia al cofano e mi prende così in piedi. È enorme. Per fortuna ero appena venuta. È possente, a ogni colpo mi alza da terra. In cinque colpi vengo di nuovo e lo abbraccio con le gambe e lo tiro più dentro.
Max mi guardava. Ogni tanto si avvicinava e mi teneva una mano. I suoi occhi erano felici.
Quando anche Marco si è scaricato dentro di me mi ha preso per mano, piuttosto bruscamente, e mi ha detto sali in macchina troia.
Io ho baciato l’ amico e mi sono avvicinata a lui . Mi ha detto sali davanti e voi dietro. In silenzio ha guidato fino al bar e li ha fatti scendere senza dire una parola. Sempre in silenzio siamo tornati all'albergo. Io non capivo ma ero eccitatissima. Mi colava tutto sulle cosce e sul sedile della macchina. Non conoscendolo però non ho detto nulla e pensavo a quello che era appena successo ed ero molto eccitata. Scesi e saliti subito in camera. “Vai in bagno a lavarti sgualdrina” io l’ho guardato con un sorriso e sono andata in doccia. Sono rimasta un po’ e solo a sfiorarmi sono venuta di nuovo. Lui mi aspettava fuori. Io sono uscita con un asciugamano in vita e basta. Sempre in silenzio mi ha baciata con violenza e poi presa per i capelli mi ha fatto inginocchiare e mi ha violentato la bocca per cinque minuti finché è venuto senza uscire. Due grossi fiotti in gola diretti quasi a soffocare.
Poi si è sdraiato mi ha accarezzato e ha iniziato a parlare.
“Sapevo, immaginavo che eri una troia, una a cui piace il cazzo.
Ho visto i miei amici con sguardi e parole fra loro come non li avevo mai visti. Mi hai fatto ingelosire tanto anche se ti conosco da sei ore. Sei la donna ideale per me ma devo darti alcune regole.”
Io ascoltavo un po’ allibita ma tutto sommato mi piaceva. Sono abituata nella vita ad avere un padrone vero, un uomo che ho amato sempre da prima di mio marito e di cui sono la sua donna-schiava.
Ma questa è un'altra storia (ve la racconterà lui spero).
E dopo un po’ di chiacchiere abbiamo iniziato.
Due mostri del sesso che si incontrano.
Nessuno dei due che cede nulla, tutti due a dimostrare all’altro chi è il migliore.
Ne sono uscite tre ore di sesso fantastico ma ogni tanto si sfociava in tanta dolcezza e direi amore.
Come se ci fossimo sempre conosciuti.
Direi che confidarmi con lui su tutta la mia vita sessuale dal primo cazzo che ho preso in mano a qualunque esperienza seguita nella vita, dalle più belle alle più allucinanti e violente, è servito a togliere i freni inibitori del primo incontro.
Siamo stati assieme un weekend ed è stato come se fosse un revival fantastico.
Quando mi ha accompagnato alla macchina perché dovevo tornare a casa dal mio padrone mi ha salutato e baciato.
Poi mi ha fatto girare messa sul sedile a pecora e mi ha inculata per dieci minuti e alla fine mi ha fatta girare e mi ha schizzato in faccia e sul vestito pulito appena messo.
E come saluto: “ ora vai a casa così. Voglio che ti veda così. Ed anche se ti fermi per un caffè in un’area di servizio devono vederti così”.
Io l'ho baciato e sono partita felicissima di avere un altro padrone.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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