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La professoressa, il preside e lo studente


di artimione
27.08.2020    |    3.023    |    0 6.0
"Dice anche di essere riuscito a raggiungere un accordo con lo studente per insabbiare tutta la storia..."
Quella che sto per raccontarvi è una vicenda che ha coinvolto mia moglie e che mi ha cambiato la vita.

Lei è una professoressa ed insegna economia in un istituto tecnico della nostra città. Anche se è relativamente giovane ha una discreta esperienza ed è molto apprezzata dai colleghi e dagli studenti.

Il fatto che sia anche oggettivamente una bella donna non dispiace, il suo carattere forte e deciso le consente di mantenere la giusta distanza con gli studenti e i colleghi, confidente e disponibile ma ognuno al suo posto.

Da sempre quando al mattino la vedo uscire per andare al lavoro (è sempre elegante, ben vestita, ama farsi notare senza essere volgare) penso che gli studenti siano molto fortunati, avrei voluto avere anche io una professoressa del genere, probabilmente avrei studiato anche di più.

Comunque niente di particolare fino a qualche mese fa, dopo un periodo difficile nel quale era sempre molto nervosa, abbiamo rischiato di mettere in crisi il nostro rapporto, si è finalmente confidata e mi ha raccontato di essere stata coinvolta suo malgrado in una storia assurda.
Piangendo mi ha raccontato di essere stata una stupida, di avermi tradito.

Io sono rimasto decisamente sorpreso perché non abbiamo mai avuto problemi, non ha mai avuto sospetti e tranne quel periodo di nervosismo tutto andava decisamente bene. Le ho chiesto di spiegarmi, la vedevo davvero sconvolta, magari insieme avremmo chiarito e trovato una soluzione.

Mai mi sarei aspettato una cosa del genere e tanto meno la mia reazione nell’ascoltare i fatti.
Ci mettiamo seduti sul divano, lei con la testa appoggiato sul mio petto, finisce di piangere e comincia a raccontarmi tutta la storia.

Tutto è cominciato con un studente dell’ultimo anno, un ragazzo in gamba ma con nessuna voglia di studiare. Lei lo ha convocato dopo aver parlato con i genitori, le ha spiegato che nella situazione attuale non avrebbe potuto ammetterlo alla maturità. Il ragazzo era affranto e ha cercato di convincerla a mettere un sei politico e chiudere la cosa, ma i suoi voti erano davvero troppo bassi e mia moglie si è dimostrata irremovibile: o lui prendeva ripetizioni private per colmare le lacune (già concordate con i genitori) o non c'era nessuna speranza di essere ammesso all’esame.

Fin qui qui niente di nuovo, le era già successo in altre occasioni. Oltre a dare oggettivamente una mano allo studente era anche un modo per avere qualche entrata extra per lo shopping (i vestiti sono la sua passione) e per togliersi qualche sfizio come cene eleganti in locali esclusivi. Tutto nella norma.

In genere si fermavano a Scuola dopo aver terminato le lezioni per cominciare il ripasso e le lezioni private, il ragazzo si fermava a mangiare un panino al bar della scuola e poi cominciavano la lezione. In maggio e il ragazzo era decisamente migliorato. Con i primi caldi lei al solito era passata all'uniforme estiva, camicetta bianca e gonna nera lunga o vestiti leggeri sopra al ginocchio. Lei mi dice di aver notato una particolare attenzione del ragazzo per le sue gambe e per i vestiti corti, ma anche qui niente di nuovo, stiamo parlando di un adolescente e lei è una ragazza carina.

Un giorno di metà maggio l’aula era occupata e lui ha proposto di non fare la lezione, mia moglie ha insistito, i progressi del ragazzo erano evidenti e anche una lezione in più poteva essere determinante, io ero fuori per lavoro e propone quindi di fare la lezione a casa nostra.
Dopo un primo momento di esitazione lui accetta e si danno appuntamento a casa mia. Quando lui arriva lei lo ha fatto entrare, qualcosa da bere ed hanno cominciato a fare lezione. Lui ad un certo punto si ferma e le dice che deve andare via. Alla richiesta di mia moglie di spiegare il perché lui dice che non ce la può fare. Mia moglie pensa ad un problema legato studio e lo consola dicendo che è evidente che ha fatto dei progressi e che manca poco alla promozione assicurata. Lui sorride ed evidentemente imbarazzato le dice che non è quello il problema, il problema, prosegue il ragazzo, è che lei è estremamente eccitante e che ha il suo odore in testa e che non fa altro che pensare alle sue gambe e alle sue tette.

Mia moglie rimane senza parole, lo studente prende lo zaino per andare via, ma lei lo ferma. Gli chiede da quanto tempo va avanti questa cosa delle gambe e delle tette, è furibonda. Ma io la conosco e immagino il seguito del racconto.

Lui imbarazzato continua a voler andare via ma lei lo blocca e come in preda ad un raptus lo prende per la mano e lo porta in camera, devo spiegarvi che mia moglie per qualche strana ragione si eccita quando è sotto pressione, e per quanto possa sembrare assurdo scopare diventa un modo per lei per scaricare questa pressione. In genere riesce a controllare questo impulso (tranne che con me per fortuna) ma in questo caso, in questa situazione completamente assurda, beh, non è riuscita a controllarsi.

Mi racconta che davvero non sa cosa le sia successo e che in breve si è ritrovata sul letto con quell’adolescente, lui non aveva molta esperienza e si è lasciata andare divertendosi con il suo imbarazzo, era probabilmente più sorpreso di lei. Comunque poca esperienza ma tanto entusiasmo, lei l’ha costretto a sfilarle le mutande e a leccarle la fica, rigorosamente depilata, lui non si è tirato indietro ed ha iniziato a leccarla con una foga tipica della sua età facendolavenire in pochissimo tempo. Poi si è alzato e si è spogliato, un bel fisico per la sua età e un bel cazzo, hanno cominciato a scopare, lei immaginava venisse subito ma in realtà l’ha scopata a lungo (effetto collaterale delle milel seghe di un adolescente) per poi girarla e prenderla a pecorina, sembrava instancabile. Lei era in preda all’estasi, scherzando prometteva un dieci se avesse continuato così. In effetti la cosa è andata avanti per oltre un ora, perdendo ill conto degli orgasmi, hanno scopato sul letto, sulla scrivania e pure con lei appoggiata all’armadio. Per ricambiare l’entusiasmo del ragazzo alla fine le ha preso il cazzo in bocca, è moto brava con i pompini e la divertiva l'idea di far provare al ragazzo un vero pompino. Gli ha leccato le palle, lo ha preso tutto in gola come non le succedeva da tempo e alla si è fatta sborsare in faccia, sui capelli e quelle tette tanto desiderate. Poi sono rimasti sul letto, come due amanti, vicini, godendosi la pausa. Lui poi è uscito, non ne hanno mai più parlato e non ha voluto più fare lezioni private.

Lei ora piange, interrompe il racconto, mi dice che non capisce cosa le sia preso e che è stata la follia di un momento. La capisco, non riesco ad arrabbiarmi ma immaginarla con lo studente mi fa uno strano effetto, se non fosse così assurdo penserei a quello come ad un racconto eccitante.

Mi dice però che non è finita così, il rendimento del ragazzo è peggiorato e nonostante tutte le raccomandazioni e le attenzioni riservate lo studente è stato bocciato, niente maturità.

E qui, mi dice lei, cominciano i problemi, quelli seri. Non so cosa pensare, c’è qualcosa di peggio di essere stato cornificato da uno studente delle superiori? La rassereno, le passo le mani tra i capelli e le chiedo di raccontare.

Quello che è successo dopo è talmente assurdo che potrebbe essere la trama di un vecchio film porno anni 80.

Per farla breve lei mi racconta che lo studente ha deciso di vendicarsi per la mancata ammissione. Lo ha sempre ritenuto un ragazzo molto sveglio e tale si è dimostrato. E’ andato dal preside, con una scusa è riuscito a farsi fissare un appuntamento per un colloquio.

Quando si sono trovati da soli in ufficio lui ha cominciato a parlare delle difficoltà che ha avuto durante l’anno, che c’è stata in particolare una situazione che l’ha sconvolto e che prima di parlarne ai genitori gli sembrava giusto confrontarsi con il preside. Ha detto che il suo calo di rendimento era dovuto ad un abuso che ha subito da parte di una docente.

Potete immaginare il preside, l’idea di una denuncia nel suo istituto e in particolare di una denuncia per violenza sessuale su minore e il peggior incubo per un dirigente scolastico.

Si trattava comunque di un dirigente di esperienza e ha messo subito sotto torchio lo studente, era sicuramente sua intenzione capire quanto quella minaccia fosse da prendere sul serio o quanto fosse un semplice tentativo disperato di ottenere la promozione. Il ragazzo però è stato convincente, l’indirizzo di casa della professoressa, i dettagli della casa, le lezioni private e alcuni dettagli intimi della docente che la potevano rendere facilmente riconoscibile, la situazione era oggettivamente seria.

Quello che è successo dopo tra lo studente e il preside lei poteva certo immaginarlo, certa invece è stata la convocazione urgente nell’ufficio del preside.

Lei si è presentata in orario come al solito, gonna nera aderente e camicetta bianca, scarpe con i tacchi, la sua classica versione estiva. Il preside le è sembrato da subito accigliato, l’ha fatta accomodare e con un espressione molto preoccupata le ha detto di essere venuto a conoscenza di una cosa molto grave che la riguardava. Lei è caduta dalle nuvole, la storia con lo studente lontana anni luce e ormai rimossa, quando lui le ha descritto la situazione e le ha parlato della minaccia dello studente di denunciare ai genitori la loro relazione beh, è rimasta senza parole. Non ha perso il controllo e ha negato la versione dello studente, definendola probabilmente una ritorsione per la bocciatura. Lui l’ha lasciata parlare e poi le ha detto che il purtroppo il ragazzo le ha fornito elementi oggettivi e particolari che sicuramente avrebbero spinto la magistratura ad aprire un’inchiesta che avrebbe portato alla denuncia per abuso su minore per lei e ad un danno di immagine per l’istituto di enorme portata.

Mi ha detto di essere rimasta senza parole e senza fiato, sul punto di esplodere in un pianto di disperazione. Il preside ha lasciato passare un minuto interminabile di silenzio e in quel momento ha avuto la certezza che lo studente stava davvero dicendo la verità.

Poi ha cominciato a parlare, molto calmo, spiegando che la situazione era estremamente grave, ne andava della sua carriera e del buon nome dell’istituto. Dice anche di essere riuscito a raggiungere un accordo con lo studente per insabbiare tutta la storia. L’accordo era molto semplice: lo studente avrebbe chiesto ai genitori di avviare una causa per valutare i voti nella materia di mia moglie, lei avrebbe fornito agli avvocati la piena disponibilità ed avrebbe ammesso di aver commesso errori nella valutazione del ragazzo, di ufficio poi avrebbero corretto i voti in modo da ammetterlo all’esame. Questo avrebbe garantito il silenzio. Mia moglie è molto testarda e la proposta l’ha in parte tranquillizzata ma sicuramente non le andava a genio di dover cedere ad un ricatto. Evidentemente non era lucida e non ha capito bene la situazione.

L’accordo per ammettere lo studente all’esame era una parte del prezzo da pagare, il resto è arrivato dopo quando il preside si è alzato è andato alla porta e ha chiuso a chiave. Lei è rimasta di sasso, lui si è avvicinato e si è seduto davanti a lei sulla cattedra. Le ha spiegato che c’era un’altra cosa chiesta dallo studente in cambio del silenzio, voleva passare un’altro pomeriggio a casa sua. Mia moglie si è alzata di scatto per uscire dalla stanza ma il preside l’ha bloccata. 'Si rende conto che ho in mano la sua carriera e che potrei farla arrestare? Sono in grado di controllare lo studente', le dice lui, e aggiunge che rispettare l'accordo garantirebbe a tutti di uscire da quella situazione senza avere problemi, lo studente ammesso agli esami, la carriera di mia moglie salva e il buon nome dell'istituto preservato.

Il mio intervento, aggiunge il preside, è stato fondamentale e volendo potrei rifiutare l’accordo e lasciare avviare la denuncia per abusi, tutto sommato oltre al danno di immagine per lui non ci sarebbero state gravi conseguenze, i problemi erano solo per mia moglie.

Detto questo dice che anche lui ha le sue condizioni e senza che mia moglie possa rispondere (era completamente ammutolita) sbottona i pantaloni e le mette davanti al viso il suo cazzo già in tiro. Lei si tira indietro e lui le ferma la testa e la preme verso il suo cazzo, le dice di pensarci bene, o quello o la denuncia di abuso.
Lei sta piangendo ma non sa che fare e comincia a succhiare il cazzo del preside, di quell’uomo calvo e grassoccio che ha sempre stimato con un buon dirigente, quasi un padre. Racconta di aver cominciato a pompare il preside, ricorda ancora il sapore misto al salato delle lacrime.

Io a questo punto sono senza parole, sobbalzo, ma che cazzo, pure il preside. Le chiedo di finire, decisamente mi sto eccitando.


Lei mi dice che le ha fatto sbottonare la camicetta bianca e ha cominciato a carezzarle le tette, lei ha continuato a pompare, la rabbia mista all’eccitazione e la voglia di finire velocemente l’hanno spinta ad andare già a fondo, a stuzzicarlo, il tutto è durato un'eternità, quasi dieci minuti e poi lui le è venuto in bocca e l’ha costretta ad ingoiare tutto. Poi l’ha fatta alzare e appoggiare con il petto sulla scrivania, si è messo dietro e le ha sollevato la lunga gonna nera fino a scoprire il culo, ha spostato lo slip e ha cominciato a toccarla, lei era completamente fradicia, lui le ma messo un dito nella figa e poi nel culo, con i suoi stessi umori le ha allargato il culo e poi le ha infilato lentamente il cazzo dentro. Lei era ormai in balia degli eventi e si è fatta fare il culo senza opporre resistenza, le chiedo se le è piaciuto e lei mi conferma che la situazione strana e la rabbia e l’eccitazione si erano fuse, come le succede di solito, per scaricare la tensione. Alla fine il preside ci sapeva fare e l’ha pompata a lungo nel culo, quando è arrivato al pinto per venire l’ha fatta girare, l'ha messa in ginocchio e l’ha costretta a riprendere tutto in bocca e ad ingoiare premendole la testa sul cazzo, con forza.

Come se nulla fosse poi si è tirato su i pantaloni, si è agganciato la cintura e si è seduto sulla sedia. Mia moglie si è ricomposta, si è pulita con i fazzoletti che porta sempre dietro e si è seduta senza dire niente. Non le sembrava possibile ma aveva anche avuto un orgasmo pauroso.

Lui con naturalezza le chiede di farle avere un giorno da indicare allo studente per l’appuntamento a casa sua. La rassicura che è la cosa migliore da fare e che lui ha studiato un modo di impedire allo studente di fare ulteriori richieste. A questo punto non le rimane che fidarsi e dopo quell’appuntamento tutto tornerà come prima e tutti avranno avuto solo vantaggi)

Io sono clamorosamente eccitato, non riesco ad immaginarla pecora sulla scrivania del preside, non riesco ad immaginarla che lo prende in bocca allo studente, anzi non è vero, ci riesco benissimo e la cosa mi eccita ancora di più, glielo dico, lei sorride, se n’era già accorta e con la mano mi accarezza sui pantaloni.

Com’è finita la storia? Beh, potete immaginarlo o quasi, lei indica la disponibilità al preside per l’appuntamento con lo studente, io sono fuori per lavoro e quindi la casa è libera. Quello che non poteva (neanche io a dire il vero) immaginare è che all’appuntamento si presentassero lo studente ed il preside. Lei mi racconta di aver aperto la porta e di averli visti tutti e due sorridenti, si era messa un tubino rosso, le scarpe bianche eleganti con il tacco, sexy come piace a me, senza mutande, pronta all’uso. Si è sorpresa ma ha capito subito che c’era poco da fare e allora li ha fatto entrare ed accompagnare sul divano.

Il racconto che segue è quello che vede mia moglie in balia dei due, da una parte forzata ad accettare qualsiasi proposta e dall’altra eccitata per la situazione assurda che si trovava a vivere. Ha cominciato con un pompino ai due uomini già nudi sul divano per poi essere scopata a turno da dietro dai due mentre lei pompava l’altro. Il ragazzino si è sfogato chiedendole posizioni assurde apprese in chissà quale video porno mentre il preside si è dedicato in particolare al suo culo. Alla fine si sono divertiti a venirle in faccia insieme, cercando di centrare quei magnifici occhi azzurri della loro professoressa. Non è scesa troppo nei dettagli, anche forse per rispetto nei miei confronti.

Io mi sono sorpreso quando mi è venuto spontaneo chiederle se le avessero proposto una doppia, lei ha sorriso maliziosamente e mi ha detto che non è stato per niente male, un po’ complicato da gestire ma sicuramente piacevole.

Sono davvero senza parole, spero stavolta sia finita, lei sorride. Le chiedo se è stata l’ultima volta o se ci sono altre puntate. Mi dice che questa volta si era preparata, aveva messo una camera nascosta in salotto e ripreso tutte le due ore di scopata. Con quel video aveva poi ricattato il preside minacciando di mandare tutto alla moglie e alla magistratura (c'era pur sempre un minorenne nel video) mentre lo studente promosso e felice di quell'esperienza sicuramente non aveva la benché minima intenzione di denunciare la cosa.

Pure il video dico io? Lei mi sorride, si alza, prende il suo tablet e lo mette sul tavolino, avvia il video, si siede vicino a me, mi sbottona i pantaloni e comincia un meraviglioso pompino.

Ragazzi non so cosa mi è preso, ma il pompino di mia moglie mentre guardavo il video di lei scopata da due uomini è stata l’esperienza più eccitante che mi sia mai capitata. Vederla sottomessa completamente alle richieste dei due era qualcosa di sconvolgente.
Quando poi l’ho vista prendere in doppia penetrazione, i suoi capelli svolazzanti, non mi sono più trattenuto, le sono venuto copiosamente in bocca, una cosa mai vista.

L’ho perdonata, tutto è tornato nella norma, il sesso è tornato ad essere ottimo, quel video lo guardiamo spesso e lei mi chiede di commentare quanto troia sembrasse in una certa posizione. Le rispondo che mi piace molto vedere quanto può essere troia con gli altri.

Probabilmente le prossime puntate gliele organizzerò io.
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