La moglie dell’amico

Erano mesi che aspettavo quel messaggio, una conferma sudata da tempo; fin troppo vista la pazienza che ho sopportato.
Poche righe scritte ma iniquivocabili :”finalmente ha accettato “.
Erano le parole del mio amico Simone che mi aggiornava sulla sua ultima conquista di Cuckold. Finalmente la moglie Serena aveva deciso, dopo innumerevoli tentativi da parte del compagno di una vita, a lasciarsi andare e provare questa nuova esperienza con me, un quasi sconosciuto, un uomo che non fosse il marito compagno di sempre.
Mesi prima Simone era stato bravo ad organizzare un incontro conoscitivo tra me e Serena in un posto pubblico, senza che lei sapesse nulla, per verificare cosa pensasse di me e capire se potevo essere la persona giusta o meno, e quindi lasciare perdere o continuare.
A Serena piacqui, ma mangiò la foglia capendo benissimo le nostre reali intenzioni. Fu così che pensò a lungo se lasciarsi andare o rinunciare a regalare al marito le emozioni di un sogno lungo una vita.
Nonostante l’incertezza della situazione e del gioco, decise di provare quest’esperienza nuova a patto che prima ci scambiassimo alcuni messaggi in una chat a tre, in modo da capire chi fossi e che intenzioni avessi con lei, e per mettere in chiaro alcuni aspetti del gioco sotto la gestione del marito.
Passarono così diverse settimane in cui ci scrivemmo quotidianamente e capimmo che poteva esserci dell’intesa tra di noi. Arrivò il momento di fissare un incontro serio, in modo da poter dare inizio al gioco fisico .
Fu così che per l’incontro proposi di vederci in un bar per poter stemperare le emozioni , soprattutto di Serena visto che quella sarebbe stata la prima esperienza del genere, per poi andare in un motel vicino . Io e Simone avevamo pensato di prenotare una stanza tripla con jacuzzi per l’occasione, in modo che non fosse così squallido l’incontro (sapete, la coppia in una stanza che attende l’arrivo del bull dalla stanza accanto non c’è mai piaciuta come idea...anche se mi è già capitata come situazione).
Arrivammo al bar e quando la vidi scendere dall’auto rimasi incantato . Durante tutti questi mesi l’avevo vista una volta dal vivo e avevo ricevuto diverse sue foto , sia da vestita che nuda, ma per quell’occasione si era messa in tiro ed era più bella che mai, splendida e raggiante in quel vestitino corto, rosso con inserti neri, accompagnato da autoreggenti mozzafiato e due scarpe rosse con tacco 12. Il décolleté attirò la mia attenzione perché mostrava un seno enorme, quasi in procinto di esplodere stretto in un reggiseno taglia 4 abbondante, ma fin troppo piccolo per tutto quel ben di Dio.
Al bar la guardavano tutti , ma chiacchierando tranquillamente del più e del meno cercammo di non prestare attenzione agli altri. Il marito mostrava una certa fretta, non vedeva l’ora di assistere allo spettacolo della moglie scopata da un altro, così fu lui, dopo pochissimo tempo, a chiederci di andare.
Io e Serena ci guardammo negli occhi, i suoi brillavano come gemme, e acconsentimmo ad andare.... ci piacevamo molto.
Entrati al motel io e Simone iniziammo a baciare e ad accarezzare Serena che a sua volta fece scivolare le sue mani sui nostri membri turgidi e sul punto di esplodere dai pantaloni. Ci spogliammo un po’ per volta finché non ci trovammo completamente nudi. Le nostre lingue non si fermarono mai, avvinghiandosi tra loro, prima con me poi col marito e viceversa. Volli da subito provare uno dei suoi pompini, così mi coricai sul letto ad acqua e le chiesi di prendermelo in bocca mentre il marito le lubrificava i buchi con la lingua preparandola alla monta. Il mio cazzo, decisamente più grosso di quello di Simone, faticava ad entrare nella sua bocca non abituata a tanta abbondanza . Non resistivo più, dovevo provare quel corpo divino, così infilai un preservativo mentre le chiesi di mettersi alla pecorina a succhiare il cazzo del marito. Leccai un po’ anch’io tutto quel popò di roba che aveva tra le gambe, un’abbondanza di grandi e piccole labbra come non mi era mai capitato di vedere. Madre Natura era stata generosa con i suoi genitali e con le sue tette. Quando ne ebbi abbastanza di leccare e la mia bocca fu piena dei suoi umori infilai il mio arnese tutto dentro. Ricordo che le mancò il fiato ma si lasciò sfuggire un “quanto è grosso” soffocato. “Lo sentirai bene quando te lo infilerò bel culo” le risposi, ed iniziai a stantuffarla forte come mi chiese di fare. Il marito sborrò quasi subito scaricandosi nella sua bocca , e lei prontamente ingoiò tutto senza problemi; poi si mise al suo fianco a baciarla e a toccarla mentre io la scopavo in tutte le posizioni. Ad un certo punto mi fermai per leccarle il buco del culo e per lubrificarlo con del gel che le spalmai fin dentro infilando le dita fino in fondo. Inizialmente feci piano, nonostante l’avesse già preso da tempo e per parecchie volte, il mio cazzo faticò non poco ad entrare , ma una volta dentro lo scopai a mio piacere e a lungo, stantuffando forte e assestando colpi decisi fino a sentire le palle che picchiavano contro le sue grandi labbra . Rimasero stupiti da come la scopavo e per quanto tempo. Mentre il marito quel giorno sborrò quattro o cinque volte io lo feci una sola volta dopo quasi due ore di scopata ininterrotta che causò molti orgasmi ad una moglie non del tutto soddisfatta sessualmente....almeno fino a quel momento.
Ci salutammo ripromettendoci di rivederci presto con l’intenzione di sperimentare giochi sempre nuovi .....ma questa è un’altra storia