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La magia della trasgressione


di maxiva06
17.05.2022    |    8.940    |    5 9.3
"“ E’ per questa sera, sono un po’ tesa, è la prima volta che… oh mamma, tre insieme, non ci posso pensare! “ “Stai tranquilla amore, lascia stare..."
Il solito motel ai margini della tangenziale, ormai ci conoscono, è diventato il “nostro” motel, è uno dei luoghi che più di frequente ci vede assecondare la nostra inclinazione per il sesso trasgressivo.
I nostri tre "amici" se ne sono appena andati discretamente, rispettosi del loro ruolo.
Li abbiamo conosciuti e poi frequentati singolarmente più volte fin quando, a seguito di una battuta scherzosa su un possibile regalo per il tuo compleanno ha iniziato a farsi strada nelle nostre teste questa idea un po’ folle della mini gang bang. Presto lo scherzo è divenuto un pensiero sempre più ricorrente dal quale siamo rimasti intrigati al punto di voler organizzare questa pazza serata.
Questa mattina quando mi sono svegliato eri al mio fianco con una mano fra le gambe:
“ Mhmm, che porcella che sei, se il buongiorno si vede dal mattino… “.
“ E’ per questa sera, sono un po’ tesa, è la prima volta che… oh mamma, tre insieme, non ci posso pensare! “
“Stai tranquilla amore, lascia stare l’ansia, di loro ci possiamo fidare, vedrai che sarà un compleanno indimenticabile, proprio come l’abbiamo immaginato! Tanti auguri tesoro! “
“ Grazie amore, ma adesso leccami un po’ ti prego, però mi raccomando non farmi venire, ti fermo io in tempo, mi voglio tenere la voglia per tutto il giorno, questa sera voglio essere carica a mille, voglio farli morire! “
“ Che gran zoccola che sei!!! “

Le ultime ore sono state a dir poco incredibili, oltre ogni aspettativa, uno dei rari casi in cui la realtà supera di gran lunga la fantasia.
Ora siamo qui noi due soli, nudi e teneramente abbracciati, ti stringo un po’ più forte perché voglio farti sentire tutto il mio amore attraverso la pelle.
Questo povero letto sembra davvero un campo di battaglia, è vero che ho sempre detto che al mio fianco preferisco avere una donna più brava a disfare i letti che a rifarli, ma tu mi hai veramente preso in parola. Ci scambiamo un sorriso mentre ti scosto i capelli dal viso, sono tutti scompigliati e su di loro, inevitabilmente, è adagiata qualche traccia di questa nostra ultima pazzia.
Non ricordo di averti mai vista godere tanto come questa sera. Ho perso il conto di quante volte ti ho vista venire, sei stremata, esausta ma mi sorridi appagata come non mai stringendoti a me.

La serata è stata tutta tua, ne sei stata protagonista per ogni istante, una cenetta a due accompagnata da poche parole ma molti sguardi eloquenti e poi, come d’accordo, il trovarsi con loro tre in un pub: presentazioni, saluti, qualcosa da bere e un po’ di conversazione, giusto per sciogliere un po’ il naturale imbarazzo e dar loro il modo di fare un minimo di conoscenza.
Era bello vederti civettare mentre ti lasciavi sfiorare da loro. Eri sensuale e provocante: le gambe nude, i sandali gioiello, la gonna svasata e quella camicetta semitrasparente generosamente sbottonata sul seno lasciato libero con i capezzoli già duri che sembravano voler bucare la stoffa, segno evidente della tua eccitazione. Sotto solo un ridottissimo perizoma velato che non fa nulla per nascondere il tuo sesso liscio come la seta.
Prima a casa, mentre lo indossavi ti ho chiesto: “ e quello?… a cosa ti serve?! ”
“ Per il gusto di farmelo strappare di dosso ” è stata la tua maliziosa risposta.
Quando ho pagato il conto il giovanotto alla cassa doveva aver intuito tutto infatti, dandomi il resto, mi ha detto in modo allusivo:
“ Buona sera, complimenti alla signora e… buona continuazione!!! “ rimarcando in particolare le ultime parole, mi sono sentito talmente orgoglioso che per un attimo ho pensato di chiedergli se voleva unirsi a noi.
Appena saliti in macchina mi hai dato un bacio sulla guancia e appoggiato la testa sulla spalla, “ Tutto OK? “ ti ho chiesto. Come risposta mi hai preso la mano e te la sei portata fra le gambe per farmi sentire quanto fosse già zuppo quel triangolino di stoffa.
Il resto del breve tragitto si è svolto in un silenzio carico di erotica tensione.
Dopo le brevi formalità di rito siamo finalmente in questa camera, quel poco che avevi addosso è volato via in un attimo e ora sei finalmente nuda, ammirata e desiderata al centro delle nostre attenzioni.
Eccola, la mia gaudente Regina attorniata dagli scettri che predilige!!!
Quelli di carne calda, tesa e pulsante che le si strusciano contro procurandole piacevoli brividi di voglia.
Adoro stare a guardare mentre ti offri agli altri uomini, lo sai vero?
Eccome se lo sai… adorabile puttana!!!
Per contro dici sempre che ti eccita un sacco farlo proprio lì davanti a me che osservo e mi tocco, che è una sensazione strana che ti fa sentire tanto amata e tanto porca nello stesso tempo.
E’ questo che sancisce la nostra complicità! Quel qualcosa di dissoluto e perverso che ci lega e ci accompagna.
Ti impadronisci dei loro cazzi mentre un vortice di mani, bocche e lingue si abbatte su di te fino a farti sentire la pelle che scotta e l’imperioso bisogno di essere scopata.
Ti lasci cadere sul letto, apri le gambe e ti accarezzi in modo osceno, sei impaziente, non ne puoi più, sei fradicia e pronta ad accogliere il primo cazzo che si fa avanti mentre con le mani e la bocca cerchi avida gli altri due ai quali vuoi dedicare quelle attenzioni in cui sei maestra.
Io un po’ in disparte guardo e mi sego piano, godendomi questo spettacolo che mi voglio imprimere nella mente.
Li cavalchi a turno, ti impali su ognuno con una lentezza esasperante, godendoti ogni penetrazione centimetro dopo centimetro morsicandoti le labbra mentre li senti farsi strada dentro di te.
Cazzo che gran figa che sei !!!
In realtà sei tu che te li scopi, ti cali su ogni cazzo fino a trovare il giusto contatto, vuoi sentirtela piena prima di iniziare a schiantarti su quelle mazze dando così vita ad una corsa estenuante che ti porterà all’apice del piacere dando sfogo a tutta voglia che ti sei portata fin qui.
Questo mette a dura prova il loro vigore e spiega perché abbiamo scelto proprio loro: certamente per l’aspetto gradevole e curato, perché sono educati e simpatici, per il bel rapporto di fiducia che si è creato, ma soprattutto per la loro resistenza, proprio quello che piace a te, dei veri bull con tre gran bei Cazzi con la C maiuscola come li hai definiti tu.
Io invece sono consapevole che quando mi sottoponi ad un trattamento simile non resisto granché, infatti devo smettere anche di toccarmi e chiudere gli occhi per un attimo perché il solo vederti in quello stato di continua eccitazione pre orgasmica rischia di porre fine troppo presto alle mie sofferenze.
Impazzisco quando, ogni volta che stai per venire, mi cerchi la mano. Sento il tuo fremito che cresce mentre me la stringi sempre più forte, mi vuoi materialmente partecipe dell’orgasmo che sta per travolgerti. E’ un gesto che per me vale più di mille “ ti amo “ .
Sei fantastica quando godi: gemi, tremi tutta e guardandomi dritto negli occhi sembri volermi dire:
“ Guarda come godo amore mio… ti piace ehh!?!... Oh sìì… lo so che ti piace… lo vedi come gode la tua troia? “
Adoro quel tuo affanno mentre scossa dagli ultimi spasmi mi sorridi felice, quasi a volermi ringraziare per la mia complicità che ti consente di vivere queste splendide sensazioni.
Sei semplicemente straordinaria, libera, priva di ogni pudore e controllo, sei sesso allo stato puro. Una femmina in balia dei sensi, nuda, compiacente e… incantevole puttana!!!
Ogni volta che ti vedo così vorrei fermare il tempo.
Godo vedendoti godere, mi invento di tutto affinché ciò accada, è come una droga, mi trasmette un piacere immenso di cui non posso più fare a meno.
Conosci le mie debolezze e ne approfitti, ti diverti a gestire il gioco, mi tieni sulle spine e decidi tu quando, se e come posso partecipare ai tuoi amplessi libertini.
Io e il mio desiderio siamo i tuoi schiavi, siamo al servizio di ogni tuo capriccio e da parte nostra non chiediamo di meglio!
Mi fanno impazzire quelle sublimi torture che mi infliggi amorevolmente come quando mi provochi senza lasciarti toccare oppure, arpionandomi sotto i testicoli con le unghie, mi ricordi all’orecchio che sono un porco depravato che gode nel guardare la moglie che si fa scopare dagli altri.
Amo quei momenti dove è la parte più “cuckold” del mio essere che prevale, frangenti in cui mi eccita da morire sentirmi totalmente sottomesso e in tuo potere.

Ora sul tuo corpo, abbandonato su queste lenzuola sgualcite, sono più che evidenti le testimonianze di tutto il piacere che hai donato. Sono i caldi e copiosi tributi alla tua femminilità che alla fine hai voluto che venissero sparsi su di te come meritato compenso.
Così, coperta di sborra che si sta seccando, sei la visione più erotica e sensuale che per me possa esserci.
Mi diverto a coccolarti seguendo quei contorni con la punta delle dita, sembrano degli arabeschi… mamma mia, sei bella da togliere il fiato!!!
Vorrei scoparti anch’io, sono stato relegato tutta la sera nel ruolo di privilegiato spettatore e ho il cazzo duro ormai da ore, ma dici di no, che sei un po’ dolorante e che desideri restare così, intrisa solo di loro tre. Ecco un’altra delle tue torture, la accetto con un po’ di rammarico con l’effetto, se possibile, di farmelo diventare ancora più duro.
Non vuoi che ti scopi ma mi consenti di leccartela, trattieni il respiro e sussulti mentre con dedizione ti bacio e ti lecco fra le gambe, lì dove gli accoppiamenti prolungati ti hanno resa estremamente sensibile. Mhmm… sai di lussuria!
Ci scambiamo un lungo bacio con le lingue che si cercano, ci guardiamo un po’ divertiti per quella curiosa combinazione di sapori e mi perdo nei tuoi occhi, le parole non servono.

Questo è “il nostro dopo”: dolcissimo, magico, intimo e irrinunciabile!!!

Risvegliarsi nudi, dopo qualche ora, in questo letto malconcio, gli orgasmi che ancora riecheggiano nell’aria che odora di sesso, sguardi assonnati e un mio ironico:
“ Buongiorno bella signora, dormito bene? “, carezze, baci ovunque e poi finalmente ti concedi, è un amarsi piano, senza fretta, languidamente.
Ripercorrere insieme ciò che è stato descrivendoci le emozioni e le sensazioni provate che ci rimarranno per sempre nella memoria.
Riconosci sorniona che è ti è piaciuto sentirti così desiderata, ti ha molto lusingata essere la causa di quelle generose erezioni e di conseguenza hai sentito il dovere di prodigarti al meglio per placare quei “grossi tormenti”.
Mi riveli con candida perfidia che è stato stupendo farti prendere e sbattere più volte con forza, ma soprattutto che come sempre ti ha eccitato da morire farlo sotto i miei occhi, che ero lì con il cazzo in mano che sembrava dovesse scoppiare.
Dal canto mio confesso che non potrò mai dimenticare il tuo volto quando si sono alternati a scoparti brutalmente da dietro tenendoti bloccata per i fianchi, una scena dal gusto selvaggio, quasi animale, credo sia il sogno di ogni cornuto consenziente come me. Avevi lo sguardo stravolto fisso su di me, ti scuotevano con colpi decisi e cadenzati mentre tu li incitavi a martoriarti di piacere, a farti subire quegli affondi sempre più frenetici e violenti.
Quella che prima conduceva i giochi è diventata un giocattolo nelle loro mani, una preda, eri completamente partita, ubriaca di cazzo.
“ E’ vero!” ammetti “ mi hanno proprio strapazzata, mi sono sentita usata, dominata…” e poi con l’aria da finta santarellina “ tu dici che è per questo che mi è piaciuto così tanto?”
“ Ah, ho visto bene che ti piaceva, eri tutta sbrodolata fino alle ginocchia!!!”
“ Esagerato! Però secondo me, adesso che ci penso, sai che questo regalo sarebbe adatto anche ad un sacco di altre occasioni?... onomastico, Natale, San Valentino, anniversario di matrimonio… magari si potrebbe festeggiare anche il complimese, tu cosa ne pensi?!?”
“ Sì certo, poi l’esagerato sono io!”

Questo è il nostro gioco proibito, spregiudicato, i benpensanti lo riterranno senz’altro immorale, ma è proprio per questo che ne siamo affascinati!
Un ambito estremo, segreto e magico tutto nostro, tutto per noi, noi che ci completiamo e apparteniamo profondamente.
Tu, mia moglie, sempre al centro del piacere: il mio, il tuo e quello dei fortunati prescelti. Io che adoro condividerti e tu che ti bagni solo al pensiero di esserlo.
Inconfessabili incontri carnali che ti vedono ogni volta assoluta protagonista, contesti cercati, attesi e immaginati sempre con voluttuosa trepidazione da entrambi.
Sferzate di adrenalina che esaltano le sensazioni regalando emozioni e sentimenti fortemente contrastanti, quelle che noi chiamiamo: botte di vita.
E’ passione fra di noi alimentata dalla ricerca del piacere fine a se stesso, espressione d’amore per la vita, voglia di viverla a pieno e apertura ai piaceri che essa può offrire, piaceri tutti da scoprire ed assaporare senza pregiudizi.
E’ voglia di mettersi in gioco e di provare, fottendosene dei cliché perbenisti.

Come sempre poi, la doccia insieme è un rito intoccabile.
Prendi il bagnoschiuma, mi guardi maliziosa e te ne versi una dose decisamente abbondante sul petto poi, mentre cola sulla tua pelle ancora asciutta, te lo spalmi sensualmente sul seno stuzzicandoti i capezzoli, scendi sul ventre e fra le cosce simulando una lasciva masturbazione e ancora, sul viso e sulle labbra socchiuse. C’è un guizzo diabolico nei tuoi occhi, quello che mi stai offrendo è uno spettacolo volutamente osceno, un esasperante “déjà vu” della notte scorsa… sei proprio una gran troia! Poi all’improvviso scoppi a ridere prendendomi in giro per la mia espressione imbambolata.
Mi mandi fuori di testa quando sei così, crudele e volubile al tempo stesso, sono pazzo di te!
Cullarti per un po’ tenendoti stretta sotto il getto caldo, quasi un modo per sottolineare il mio possesso e poi lavarsi delicatamente a vicenda per cancellare, forse a malincuore, le prove di quest’ultima avventura, un po’ come due ragazzini che non vogliono farsi scoprire dopo aver rubato la marmellata.
Ok amore, ora possiamo tornare al volto presentabile della nostra vita, ovviamente fino alla prossima meravigliosa “evasione”!!!
“Ah giusto a proposito, tesoro hai presente quel giovanotto del pub? Veramente simpatico!... sai che ieri sera quando sono andato a pagare ti ha fatto un sacco di complimenti ?!? ………. “
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