tradimenti
LA FIDANZATA TETTONA E I DUE ALLUPATI
di melanzo
22.05.2014 |
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"Lei è tornata a casa accompagnata da due amiche, almeno per quanto ne so io..."
Che sballo avere una fidanzata tettona. Non solo ti puoi godere le sue zizze con spagnolone e giochini vari, ma alle volte ti trovi anche in situazioni particolari ed eccitanti come capitato a me. Fino all’episodio accaduto un paio di settimane fa, non avevo mai realizzato compiutamente quanto il suo seno potesse essere oggetto di desiderio degli uomini, suscitando voglie e commenti da bar. Qualche amico provò a mettermi in guardia parlandone, “oh, ma vedi che alla tua lei con quelle tette che si ritrova, i colleghi le romperanno le scatole ogni due minuti per cercare di scoparsela”; così come anche qualche messaggio di complimenti letto sulla sua bacheca Facebook mi avrebbe dovuto far capire come i maschi, quando vedono due tette come le sue, sarebbero pronti a tutto. Prima di raccontarvi quanto accaduto, lasciate che vi dia qualche info sulla mia compagna. Ha 26 anni, capelli rossi, qualche chiletto di troppo ed una quarta misura di seno. Una sera di due – tre settimane fa uscimmo in comitiva con i nostri amici per andare a bere qualcosa insieme, ma per una serie di circostanze, alcuni amici ne portarono altri, creando un gruppo molto ampio nel quale ci conoscevamo comunque tutti, sebbene con alcuni non potevo dirmi proprio amico intimo. Tra di loro vi erano anche due ragazzi, che chiamerò Gianni ed Umberto, allupati cronici e grandi appassionati di tettone. La mia lei aveva scelto per la serata tacchi molto alti, calze autoreggenti ed un vestitino che, per via di una bella scollatura, metteva in risalto il suo notevole davanzale. Appena la videro, i due arrapati le si fiondarono addosso, iniziando a parlarle di tutto, senza mai lasciarla neppure un attimo in pace. Intuendo le loro intenzioni, decisi di allontanarmi, e iniziai a chiacchierare con amici seduti molto distanti da loro. Da lontano la osservavo divertirsi alle battute dei due e rispondere alle loro domande, interloquendo senza alcun problema, ma in parte era normale perché i due comunque li conoscevamo. Senza dare nell’occhio, dalla mia postazione guardavo attentamente per capire cosa stesse accadendo ma soprattutto fin dove lei si sarebbe spinta. La conferma ai miei sospetti la ebbi quando mi diressi nel lato esterno del bar per fumare un paio di sigarette e fare qualche telefonata. Dopo pochi minuti giunsero anche i due allupati, i quali iniziarono a chiacchierare tra di loro mentre fumavano una Merit. Per la conformazione del lato esterno del bar, io ero seduto ad una parte nella quale ero del tutto coperto ai loro sguardi, ma intanto potevo ascoltare forti e chiare le loro parole.G:”Oh cazzo….non resisto ho il cazzo che mi sta scoppiando…cioè ma hai visto che tette stratosferiche e ha pure una scollatura esagerata…non riesco a guardare altrove”
U:”A chi lo dici…sto impazzendo…a me le tettone mi mandano su di giri lo sai…Hai visto come sono grandi e come scendono bene? Devono essere nostre, dobbiamo mettere i nostri cazzi là in mezzo…sai che spagnolone…slurp!”
G:” Me la immagino seduta a gambe aperte sul divano o in macchina con me e te ai lati che ci divoriamo i suoi capezzoli e nel frattempo le accarezziamo la fighetta con le mani…”
U:” Sai come la faremmo urlare. Dobbiamo trovare un modo ma quelle tettone devono essere nostre, dobbiamo farle il trattamento speciale con mega sborrate nelle tette e quando gliele abbiamo riempite di cremina, le spalmiamo la nostra sborra sulle zizze finquando non si asciuga.”
G:“Si, deve tornare così dal fidanzato con le tette che sanno della nostra sborra. Tra l’altro mi risulta che lui è sempre molto impegnato e di sicuro la trascura. Ci penseremo noi a farle compagnia ahahahha”
U:” Questo va a nostro favore, però…non so…lei è troppo la classica brava ragazza tutta studio, casa e Chiesa…anche se vedo che parla con noi, risponde alle battute”
G:”è brava ragazza fino ad un certo punto. Ascolta io conosco bene il fratello diciottenne, e ti assicuro che alla troietta piace molto fottere ed essere insultata durante, li ha sentiti lui con le sue orecchie. E poi una volta il fratellino amico, che ben conosce la mia passione per le tettone, mi ha portato a casa loro e mi ha fatto vedere con i miei occhi la lingerie e le scarpe con i tacchi della sorella…è roba assurda…guarda…non sai quante ne ha tra autoreggenti, reggicalze, completini, perizomini e tanga…è fornita quasi quanto un negozio e ti assicuro che è tutta roba da gran porca. Non fidarti mai delle brave ragazze!”
U:” Cazzo…ma davvero? Chi l’avrebbe mai detto Ma guarda un po’ te che piacevole sopresa…la signorina è una gran porca”
G: “Ma si, anzi quel giorno eravamo soli casa ed il fratello mi permise di masturbarmi su un suo perizoma e di rimetterglielo tutto sporco della mia sborra nel cassetto. La troietta è andata in giro con la mia sborra..ahhahhahaha…anzi, il fratello ogni tanto quando fa le cene con i suoi amici del cuore porta qualcosa della sorella e tutti si masturbano sopra.”
U: “Interessante, davvero molto interessante. Tra gli impegni di lui che la trascura e il lato porco di lei la cosa si fa interessante. Forse possiamo riuscire davvero.”
G:“Ma si, dobbiamo provare. Io per quelle tette farei di tutto…dobbiamo trovare il modo…sai che divertimento…prima ci facciamo fare una spagnolona come antipasto….poi ce la scopiamo finquando ne abbiamo e poi le sburriamo le tette e gliele spalmiamo come ti dicevo prima…così quando quel fesso del ragazzo gliele lecca il giorno dopo sente ancora il nostro sapore…ahahhahahah”
U: “Urca sai che bello…la rimandiamo a casa con le tette sborrate e senza biancheria…io voglio le sue mutande…le devo mettere in bacheca nella mia cameretta…a te lascio il reggiseno…!”
Nell’ascoltare quelle parole una strana sensazione si impossessò di me. Dapprima fu la gelosia a prevalere, poi l’eccitazione. “Ma guarda un po’ te a quei due stronzi, però…” Mi ritrovai in erezione quando la mia mente iniziò a fantasticare sulla mia lei tra quei due. E l’immaginazione volò ancora più in alto quando lei uscì dal bar per andare a chiamare un’amica che abitava in un palazzo a pochi passi dal locale dove eravamo noi. I due allupati la seguirono immediatamente e a me, ancora nascosto nella parte esterna laterale del bar, non restò altro che osservarla entrare nel palazzo seguita dai due porci. Una volta entrati dentro mi immaginai una storia alla Salieri, con lei dietro le scale di quel vecchio palazzo mentre uno dei due la stantuffava da dietro e l’altro glielo infilava in bocca. La fantasia si spense quasi subito perché tutti e tre tornarono con l’amica dopo pochissimi minuti. Ormai la situazione mi stava prendendo, ed avevo deciso di mettere un po’ di pepe alla serata, così attaccai discorso con uno dei due allupati e con la scusa di mostrargli alcune foto dal mio cellulare feci in modo che “casualmente” gli capitasse davanti agli occhi la foto delle tettone della mia lei scoperte e con il mio seme sopra. Il porco iniziò a balbettare e dopo poco corse in bagno, probabilmente per masturbarsi sui seni della mia ragazza che io gli avevo appena mostrato. Non successe nulla altro di particolare quella sera. Loro ci continuarono a provare attraverso discorsi e battutine. A fine serata avvicinandomi feci in tempo ad ascoltare l’ennesimo tentativo di uno dei due che le disse: “Ricorda per te io farei la guerra”. Quando dopo restammo soli, scopammo con particolare impeto. Io non mi limitai, come spesso amo fare, ad insultarla ma iniziai a fantasticare ad alta voce facendole presente che se si fosse presentata in un locale così scollata un paio di ragazzi le si sarebbero avvicinati e, dopo averla fatta bere, se la sarebbero scopata a tutta forza nello sgabuzzino del locale o nella macchina parcheggiata nel parcheggio. Lei non disse nulla, ma venne con urla disumane appena pochi minuti dopo aver ascoltato le mie fantasie.
Da quella sera me la scopo con il contagocce per fare in modo che la voglia la renda maggiormente ricettiva nei confronti dei due. Ho organizzato un paio di uscite serali in gruppo, nelle quali erano presenti anche i due allupati, mentre io all’ultimo ho disdetto volutamente la mia presenza per impegni di lavoro per fare in modo che lei fosse preda dei due.
Ho trascorso le due serate ad immaginarmela nel locale seduta in mezzo a loro due. Fantasticavo che gli allupati avrebbero approfittato della mia assenza per riprovarci, farla bere e poi offrirsi di darle un passaggio al ritorno, cosa di cui aveva bisogno perché io non c’ero. Una volta giunti nei pressi di casa sua l’avrebbero potuta condurre nei boschetti deserti vicini e lì una volta in macchina le sarebbero potuti saltare addosso. Immaginavo loro due insistere un po’ per superare la sua iniziale resistenza e poi prendere possesso di lei partendo dalle sue tettone e fermandosi di tanto in tanto solo per insultarmi o deridermi. Pensavo a lei sfondata a dovere, uscire dalla loro vettura a fine serata senza biancheria e con le tette piene di sborra. Mi risulta invece che i due ci abbiano provato più o meno come la sera in cui io ero presente, con battutine un po’ più spinte e complimenti ma non siano andati oltre. Lei è tornata a casa accompagnata da due amiche, almeno per quanto ne so io. In questa settimana ci riprovo. Farò in modo che venga organizzata una cena di gruppo a casa sua. La farò vestire con cura, depilare, indossare la lingerie, ma non le mutandine. E io all’ultimo troverò una scusa per non presentarmi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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