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LA VACCA SVIZZERA E IL PERIZOMA AUTOGRAFATO - PARTE 4


di melanzo
06.05.2013    |    6.353    |    0 8.0
"No, non lo amavo più, ma avevo diversi torti subiti nel corso degli anni da vendicare..."
Al momento della venuta, Frank ricordò la confidenza fattagli in macchina poche sere prima.
"Amici, alla nostra dama piace bere lo champagne"
Presero una coppa, dalla quale avevamo bevuto il liquore al termine della cena, mi fecero scendere dalla tavola mettendomi in ginocchio per terra, avvicanarono la telecamera per riprendermi in primo
piano, dopo avermi sbattuto per bene i loro membri sul mio volto continuarono a scoparmi bocca e mani fin quando uno dopo l'altro vennero nella coppa.
La portarono accanto al mio volto e mi ordinarono di berla. Assecondai con gran piacere il loro comando, ma loro vollero umiliarmi. Mi arrivò una sberla forte sul volto.
"Vacca, ti avevamo detto di berla tutta fino all'ultima goccia. Non sei stata brava"
Così, sempre immortala dalla telecamera mi costrinsero a tirare fuori la lingua e a leccare il fondo della coppa.
Il loro riposo fu breve. Con il suo fisico forzuto, Frank si inginocchiò, portata la spalla all'altezza del mio pube, affondò le mani sul mio culo, mi tirò a sè e si rialzò.
Mi ritrovai a testa sotto, con la pancia sulla spalla di Frank e il mio culetto in bella vista. Tra le oscenità e i cori che i quattro mi rivolsero fui portata
nella camera affianco, dotata di un bel letto matrimoniale. Mi misero a 90 gradi, Da subito iniziarono a leccarmi e lubrificarmi il buchino posteriore.
Mentre poche sere prima Frank si mostrò in macchina un abile ed esperto amante anche per la bravura con la quale mi aveva preparato al sesso anale, e penetrato
inizialmente con i giusti modi per permettere al mio sedere di abituarsi al suo membro, stavolta invece l'inculata fu spietata e violenta. Iniziai ad urlare dal dolore,
ottenendo come risposta solo l'ulteriore aumento del ritmo della penetrazione.
"Ragazzi - disse Frank il primo a scoparmi dietro - non può urlare così altrimenti i vicini ci sentono. Provvedete!"
Non finì neppure di pronunciare la frase che fui messa a tacere. Mi ritrovai con due cazzi in bocca e senza possibilità alcuna di parlare.
Fortunatamente dopo le prime sofferenze, iniziò anche per me il piacere. Loro se ne accorsero dai miei mugolii e ne approfittarono per coinvolgermi ancora
nei loro giochi depravati che a me piacevano tanto.
"Ragazzi guardate qua che culo divino. Quel fesso del suo ragazzo pensa di scoparselo solo lui e invece se lo è lasciato sfuggire, avvicinate la telecamera
che gli facciamo vedere per bene il trattamento che ha ricevuto il culetto della sua fidanzatina."
Inquadrono le inculate da varie prospettive, ravvicinate, sotto, sopra, nel mentre mi sculacciavano e schiaffeggiavano in volto.
Poi tolsero i loro arnesi e mi chiesero di allargare le natiche con le mie mani.
"Lo vedi il buchetto come è bello largo, guarda come lo stiamo rompendo. La tua fidanzata cacherà per una settimana a spruzzo. Coglione"
E giù via i vari ghigni e sberleffi. Vennero tutti e quattro dentro al mio sedere, riempendomi per bene con i loro semi. I miei di orgasmi invece non si contavano più.
Fortunatamente stavolta la pausa fu più lunga. Avevo bisogno di riposare anche io. Ci accasciammo sul letto e iniziammo a fumare e a chiacchierare.
Loro avevano molte più esperienze da raccontare, io ricevetti grandi complimenti per la mia lingerie e per la cura del mio corpo. Raccontai loro della
passione del mio ragazzo per la biancheria intima e ormai anche della mia, che per renderlo felice avevo un armadio pieno di cosette da fare invidia a una pornostar.
Quando raccontai loro che anche il look della mia fighetta era quello preferito dal mio ragazzo e che io l'avevo adottato per accontentarlo, una luce particolare
si accese nei loro occhi, comunicandomi che la mia notizia aveva dato il via all'ennesima perversione della serata.
"Ragazzi, ma pensate anche voi quello che penso io? - stavolta a parlare era l'altro quarantenne, il coetaneo di Frank - Se è così, il cornuto non la deve riavere
solo aperta per bene. Rifacciamole il look e rimandiamola a Napoli con la fessa come piace a noi!"
Discussero vari minuti sul da farsi, cercando soprattutto un accordo tra le varie preferenze sul look che avrebbero dovuto farmi.
La situazione era per me del tutto inedita e un pò mi eccitava, anche se i soldini spesi dall'estetista richiedevano vendetta!
"Suvvia, Sono stata appena oggi dall'estetista per un'aggiustatina"
Pronta fu la risposta:
"Se non taci ti strappiamo i peli della fessa ad uno a uno con le mani!"
Detto questo, mi presero con la forza, mi portarono le mani dietro la schiena e le legarono. Mi fecero stendere così sul letto, mettendomi a pancia all'aria.
Divaricarono le mie gambe, le alzarono fin quasi all'altezza delle mie spalle e legarono singolarmente i due piedi alla spalliera del letto, in modo da avere la mia figa
completamente libera per ogni operazione.
Ero simile ad una vacca destinata al macello, completamente legata e in attesa del suo destino. Del resto questo ero per loro, una preda da scopare il più possibile
e rimandare al fidanzatino bella piena. La cosa mi eccitava non poco, doveva essere sesso e solo sesso,
ma soprattutto una volta che avevo deciso di prendermi una rivincita all'insegna dello svago, volevo viverla al massimo senza lasciarmi sfuggire l'opportunità
creatasi.
Con la coda dell'occhio vidi Frank avvicinarsi con bacinella, asciugamano, acqua, rasoio e tutto ciò che occorre per una depilazione. Le operazioni furono lunghe
perchè spesso intervallate dall'azione delle loro sapienti lingue sulle mie labbra. Immobilizzata e in loro completo dominio, ricambiavo con gemiti e imboccando
i vari cazzi che mi si portavano accanto alla bocca e con un consiglio:
"Al cornuto non piace depilata completamente. Fatemela così."
La depilazione fu ampiamente ripresa, fotografata e commentata.
Appena slegata vidi, infatti, una fighetta perfettamente liscia. Non ci fu tempo di pensare ad altro, perchè riniziarono subito a montarmi.
Stavolta avevano deciso di farmi provare la doppia. Fu la prima volta per me, ancor oggi non so come descriverla se non con il termine devastante.
Superato il dolore iniziale, provai una goduria indescrivibile, mi sentivo completamente piena, con i tre cazzi nei miei buchi che mi soddisfacevano
completamente. Decisero poi di lasciarmi la bocca libera, ma sol per registrare anche l'audio della mia goduria. Avrei voluto che quegli attimi non finissero mai,
godevo come una maiala. Mi trovavo impalata in mezzo ai due, in una specie di sandwich, con gli altri due ai miei lati per essere masturbati.
I loro insulti, le loro sculacciate, la loro saliva sul mio corpo mi facevano sentir ancor più troia, e in questi momenti non c' è nulla di più gratificante per una
ragazza.
Senza alcun tipo di limite e porci fin dentro l'anima, approfittaste della mia eccitazione per la vostra depravazione: dopo aver registrato la doppia da varie
angolazioni, portaste ancora una volta la telecamera davanti al mio volto e mi ordinaste di fare il segno delle corna con le mani. Accontentai immediatamente
la vostra richiesta, aggiungendo anche un messaggio per quel fesso del mio ragazzo:
"Cornuto, guarda come si fotte una donna vera. Hai una vacca per le mani e pensi al lavoro. Fesso!"
I quattro gradirono, dopo una rapida consultazione decisero stavolta di venirmi tutti dentro la patatina per omaggiare la depilazione appena avvenuta.
Ero felice, ma distrutta. Avevo i buchetti indolenziti. Pensavo la serata fosse finita lì, e invece dopo il dovuto riposo, venni scopata una quarta volta, ricevendo
i loro semi sui seni e in faccia.
Con i loro membri mi spalmarono la loro sborra, in modo che seccasse più rapidamente. Frank aggiunse anche un pò di pipì sul mio corpo.
Rimasi così, impiastricciata e aperta sul letto. Ero talmente distrutta che non riuscì ad alzarmi neppure per lavarmi. A malapena afferrai un cuscino, ci posi
la testa su e mi addormentai quasi di colpo.
Prima di chiudere gli occhi sentivo loro parlare di un pennarello, ma non capì molto.
Prima di andare via, mi leccarono delicatamente la passera nella quale erano venuti. Furono così bravi che non mi svegliai neppure ma rimasi in un eccitante stato
di dormiveglia.
Il giorno dopo venni svegliata dal ghigno e dall'applauso di mia cugina Renè.
"Brava, ti hanno certificata"
Continuava a urlare e a saltare, mentre io non capivo.
"Ne ero certa, del resto appartieni alla mia famiglia!"
Girai il capo e sul letto vicino alla mia testa vidi il mio perizomino di pizzo. Guardandolo bene notai che era stato autografato dai 4 con un pennarello indelebile.
Avevano aggiunto anche una V all'interno di un cerchio.
Mia cugina mi spiegò che era il trattamento che Frank e gli amici riservavano alle migliori scopate, alle donne più vacche incontrate. Insomma era una sorta
di riconoscimento perchè ero stata di loro gradimento. Ora ero a tutti gli effetti una vacca DOC certificata.
Trascorsi il giorno successivo tra il letto e il bidet per cercare sollievo.
Appena tornata in Italia seppi subito cosa fare. Avevo capito che non amavo affatto il mio ragazzo ma ormai questa nuova esperienza mi aveva stravolto,
aperto un mondo completamente nuovo. Decisi così di divertirmi un pò, consapevole che appena avrei incontrato un nuovo amore sarei ritornata la brava
e premurosa brava ragazza di sempre. Mi riappacificai e tornai a tutti gli effetti con il mio ragazzo. No, non lo amavo più, ma avevo diversi torti subiti
nel corso degli anni da vendicare.
Mi presi subito qualche rischio, per mettere alla prova la mia voglia di trasgredire. La prima volta che rifeci l'amore con il mio fidanzato, appena tornata in Italia,
indossai subito il perizoma autografato. Fui molto incauta, se lui mi avesse fatto qualche domanda non saprei neppure cosa avrei risposto.
Il fesso però non se ne accorse, tutto preso dalla mia fighetta.
"Tesoro ma cosa hai fatto? Sei completamente depilata!"
A questa domanda però ero pronta
"Feci l'occhio lucido, l' abbracciai forte e con voce singhiozzante aggiunsi:
"Tesoro scusami, ma sai come siamo fatte noi donne. Nei momenti di crisi cerchiamo qualche piccola novità per distrarci e superare il periodo"
"Ma si non preoccuparti, tanto ricresceranno"
Fesso, se avessi saputo che a depilarmela erano stati quattro porci che per nulla paghi dall'aver domato la tua donna in tutti i modi avevano deciso anche di farti un dispetto.
Con te cercavo di essere premurosa e dolce come sempre, ma nel frattempo intrecciai delle relazioni parallele. Mi attrevano soprattutto
gli uomini di potere, i facoltosi e i dotati.
In genere cercavo sempre qualche collegamento però con la tua persona. Come quando decidesti, nonostante il già poco tempo a disposizione,
di gettarti in politica, trascurandomi ancora di più.
Il 10 Aprile di quell'anno la sala convegni di un noto albergo del nostro posto ospitò il tuo incontro con gli elettori, una specie di convegno aperto a tutti.
Mentre tu spiegavi alla gente le tue idee, le tue proposte, il tuo impegno, anche la tua donna si impegnava molto in una stanza del terzo piano dello stesso hotel con il tuo principale avversario politico
per ripassare tutte le posizioni del kamasutra. I nostri ruoli, io ero la tua donna e lui il tuo nemico acerrimo, resero ancor più eccitante ed elettrizzante il nostro incontro.
Ricordo ancora una delle sue depravazioni. Con una telecamera amatoriale volle girare con me un paio di finti spot elettorali hard, valorizzando il fatto che io fossi
la tua donna. Nel primo ero nuda con solo i tacchi, mi chiese di piegare le gambe tenendole al tempo stesso spalancate . Lui mi iniziò a scopare la bocca
e voltandosi verso la telecamera esclamò una specie di spot elettorale del tipo: "Anche le donne dei nostri avversari hanno scelto noi. Alle prossime elezioni vota..."
Nel secondo mi dominava analmente, non ricordo più con precisione il messaggio dello spot, era una roba tipo:"in culo ai nostri avversari"
Da lui mi feci autografare la biancheria, così come facevo con i migliori amanti, riproponendo una mia personale versione dell'usanza di Frank.
In quel periodo ne collezionai diversi di perizomi autografati.

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