tradimenti
LA BARCA IN VENDITA
di OldEros
12.12.2023 |
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"(Vi dico la verità, ero molto impaurito da questo genere di approccio, poiché in passato avevo già provato con un'altra coppia la stessa esperienza, ma non..."
Questo che sto per raccontarvi è una storia realmente accaduta come tutti i miei racconti e successe circa un anno fa.Era il mese di luglio e qui sul sito un utente mi contattò dicendo che voleva sorprendere la moglie e che non aveva idee su come fare, da parte mia feci diverse proposte e gli dissi di raccontarmi un po le loro abitudini così da capire cosa inventarci, lui mi raccontò che avevano la passione del mare e le barche le amano entrambi, allora proposi di realizzare una finta vendita della sua barca con la scusa che voleva comprarne una nuova.
Parlò con la moglie dell'idea di cambiare barca, mi informò
che avevano deciso di vendere per comprarne una nuova. Allora feci mettere l'annuncio e mi feci inviare il link e li contattai sul sito di vendita.
Prima di chiamarli presi tutte le informazioni e le schede tecniche sul tipo d'imbarcazione e chiamai fingendomi interessato, stranamente al telefono mi rispose una voce femminile e io con il fare interessato da chi vuole acquistare, chiesi tutte le informazioni e poi chiesi un appuntamento per la visione.
La voce femminile al telefono mi disse che quel sabato durante la pausa pranzo sarebbero andati al molo e mi diede appuntamento per le 14.00. (Vi dico la verità, ero molto impaurito da questo genere di approccio, poiché in passato avevo già provato con un'altra coppia la stessa esperienza, ma non ebbe per niente successo, anzi fu proprio un disastro).
Ma andiamo a quel famoso sabato, puntuale come un orologio svizzero arrivai al molo indicatomi, tutti mi guardavano con aria curiosa (ovviamente si conoscono tutti e quando arriva qualcuno di nuovo... È sempre così), per l'occasione misi una bella camicia con colletto coreano bianca, dei pantaloncini blue e un mocassino in gomma (quelli da barca), sotto indossai un costume e in uno zainetto misi telo mare e crema solare.
Chiamai il numero della Sig.ra, ma sentii il telefono squillare da dietro le mie spalle, non avevo fatto caso a quel tavolo ma lei insieme ad altre persone erano seduti per pranzo. Mi guardavano e chiesi se era la Sig.ra della barca, lei si alzò e avvicinandosi in modo amichevole mi strinse la mano presentandosi:
piacere sono Laura si girò verso un uomo che la seguiva e disse, lui è mio marito Marco, gli strinsi le mani e mi chiesero di seguirli per farmi vedere la barca.
Proseguimmo sul molo, con loro davanti me che facevano strada, guardavo e scrutavo quella donna, capelli biondo/castano, abbronzatissima, aveva un top rosa che copriva il costume superiore e a occhio direi che aveva una bella terza, scendendo lo sguardo, indossava un copricostume bianco in tessuto trasparente che faceva risaltare completamente un bellissimo fondo schiena e un piccolissimo costume bianco a brasiliana. La guardavo su quel molo camminare e sculettare e vedo come tutti se la mangiavano con gli occhi, la cosa mi eccitò molto e all'arrivo in barca fu quasi palese che ero molto eccitato dalla situazione.
Marco da parte sua mi aveva intrattenuto lungo il tragitto, raccontandomi della barca e sul perché volevano venderla, come a rinforzare l'idea che eravamo li per quel motivo.
Arrivammo all'imbarcazione, sotto un sole cocente, vedendomi sudare mi disse che se volevo potevo togliermi la camicia, non me lo feci ripetere due volte, mentre lui armava il tendalino esterno, lei prese la mia camicia e la appese dentro una cabina interna invitandomi a seguirla nel vedere la parte cabinata della barca, nel frattempo Marco accese i motori e iniziò a fare manovra per uscire dal porto.
Laura era magnifica e iniziò a farmi vedere la cabina e il bagno, l'imbarcazione non era altissima, si passava da uno spazio all'altro abbassandosi e io ne approfittavo per guardarla per bene, lei sorrideva e faceva finta di nulla continuando nelle spiegazioni di tutti gli accessori della barca. Uscimmo a poppa (parte posteriore della barca), dove Marco oltre ad avere armato un tendalino per coprirci dal sole aveva alzato su un divanetto e un tavolino. Dopo 10 minuti di navigazione, dopo avermi spiegato tutto il quadro strumentazione, Marco si fermò davanti una bellissima parte rocciosa e mi fece vedere come calare automaticamente l'ancora, come a spiegarmi le funzioni della barca, mi chiese se avevo il costume, così in acqua potevo osservare la scaletta e parte dei motori, oltre il sotto scocca dell'imbarcazione e con la scusa ne approfittiamo per fare un bagno.
Così levai i pantaloncini e vidi lei guardarmi con molta malizia, per l'occasione avevo indossato un costume a mutandine color giallo canarino, che una volta bagnato sapevo già diventasse trasparente. Ci tuffammo in acqua e Marco chiese a Laura di passagli la maschera così può farmi vedere sotto la scocca, poggiati alla scaletta sentiamo tuffarsi in acqua, Laura si avvicina uscendo dall'acqua e dice a Marco che un bagno voleva farlo anche lei, gli passa la maschera e Marco mi invita a indossarla e a guardare bene la barca, metto subito la maschera ma il mio sguardo va in direzione di Laura, vedo che si tieni alla scaletta della barca accanto a Marco e con le gambe che si muove in stile rana si tiene a galla.
Vi lascio immaginare, indossa un costume bianco striminzito, alzai lo sguardo in direzione del seno che quasi le usciva di fuori e vidi che aveva un bellissimo seno naturale che riempiva egregiamente il triangolino del costume. Persi un po di tempo facendo finta di guardare bene la barca e vidi sott'acqua che Marco era dietro Laura, si strofinava a lei mentre aspettavano che io uscissi dall'acqua.
Quella visione mi eccitò molto, alzandomi la testa dissi che la barca era davvero in ordine, posai la maschera e feci due bracciate, Marco nel frattempo era risalito a bordo e dal costume si notava che anche lui era molto eccitato, andai verso la scaletta e Laura mi fece il gesto per passare avanti, guardai Marco e dissi, mai, prima le donne e le poggia una mano come ad aiutarla, mi prese la mano e in modo felino salì' dalla scaletta, rimasi in acqua a guardare la scena, lei facendo finta di nulla, tirò fuori il tubo della
doccia e iniziò a spruzzarsi di acqua dolce e accarezzarsi il corpo.
Salito a bordo dopo di lei, mi invitarono a fare la doccia, mentre Laura si accingeva a sdraiarsi al sole. Anche io iniziai a spruzzarmi l'acqua addosso e ad accarezzarmi, soffermandomi molto nelle parti basse e mettendomi in evidenza.
Laura continuava a guardarmi e io guardavo lei.
Marco facendo finta di nulla, ma avendo già capito tutto, mi chiese se per me andava bene perdere un'oretta o se dovevo andare subito, replicai immediatamente che erano davvero simpatici e che non avevo nessun problema d'orario, così' mi invitò ad aprire una birra ghiacciata e a berla insieme a loro.
Laura era sdraiata dietro di noi, magnifica con gli occhi chiusi a prendere il sole, Marco iniziò a farmi dei segnali con gli occhi, io capii al volto che era il momento giusto, mi ero accorto anche io che Laura era davvero rilassata, presi la birra in mano, tirai il telo accanto a Laura e chiesi se potevo bere anche io prendendo il sole accanto a lei. Aprì gli occhi e mi disse di non preoccuparmi e di fare come se fossi a casa mia!
Nello stesso momento chiese a suo marito di spalmargli la crema solare sulla schiena.
Guardai Marco sorridendo, lui si avvicinò e inizio a spalmarle la crema sulle spalle, lei slaccio il costume da dietro, io guardavo la scena sorridendo e Laura ricambiò maliziosamente quel sorriso.
Marco disegnava e massaggiava su quella schiena, ma non si rese neanche conto che aveva messo davvero troppa crema solare, prendendosi un rimprovero da sua moglie, continuava il massaggio su tutto il corpo per finire la crema, che su quel corpo bagnato non si asciugava, anzi scivolava ancora di più', dalle spalle, scese alle gambe, alle caviglie e risalì fino al sedere, dove concentrò gli sforzi per un massaggio di tutto rispetto (iniziavo ad invidiarlo).
Immaginatevi la scena, avevo lei sdraiata accanto e suo marito che mi sorrideva mentre con le mani continuava a stringerli e allargagli il culo. Inutile dirvi che avevo il cazzo duro come il marmo che svettava in aria, mi avvicinai e chiesi se potevo prendere un pò di crema da quel corpo e usarla anche io.
Lei mi guardò e con la testa mi fece cenno di sì, mi avvicinai e iniziai a toccarla anche io, presi quella crema e la poggia sulle mie cosce, ne presi un altro po e la poggia sul petto, lei allungò una mano sulla mia coscia, alzandosi un poco dalla posizione in cui era e regalandomi la visione del suo seno, iniziò a stringermi le mani sulle cosce, guardandomi e provocandomi, con la scusa di aiutarmi anche lei con la crema, mentre con il braccio si strofinava sul mio cazzo.
Marco guardava e rincalzando, mise le mani in mezzo alle sue gambe, lei si morse il labbro e chiuse gli occhi, il suo volto emanava piacere e liberazione, contemporaneamente mi afferrò il cazzo duro, si girò vero il marito e lo guardò sorridendo.
Non parlammo, ma quegli sguardi e quei sorrisi dicevano più di mille parole.
Laura si alzò e mi tirò verso il cabinato, appena dentro si abbassò in ginocchio facendomi sbalzare il cazzo fuori dal costume e iniziò a leccarmi dappertutto, arrivando alle palle per poi risalire per tutta la lunghezza del cazzo, Marco era dietro di noi, aveva anche lui il cazzo di fuori e iniziò a segarsi, guardando Laura alle prese con il mio membro.
Rischiavo di venire subito, ero troppo eccitato, Laura era magnifica e mi stava facendo un pompino con i fiocchi, la tirai indietro prendendola dai capelli e mi abbassai sul suo corpo, iniziai a leccarla e baciarla, partendo dal collo, afferrandogli i seni e scendendo in mezzo alle sue gambe, era profumata e la sua fica grondava di umori che si mischiavano al profumo del solare e rendevano tutto inebriante.
Volevo a tutti i costi soddisfare quella femmina, continuavo a leccarle la fica, mentre con le mani le stuzzicavo il clitoride al punto tale che mi venne in bocca in un suo primo magnifico orgasmo.
Io e Marco ci guardavamo e sorridevamo nel vedere Laura sdraiata nel letto della cabina a gambe aperte e con il viso che sprigionava soddisfazione, la visione di Lei era super eccitante, mi avvicinai al suo collo e continuai a baciarla, mi tirò verso di lei e mi spinse sotto, mi saltò addosso e iniziò a cavalcarmi, prima con dolcezza e poi aumentò il ritmo, da sotto decisi di prendere in mano il gioco, le bloccai i fianchi e la iniziai a sculacciare, mentre con il mio ventre le assestavo dei colpi diretti alternandoli a degli schiaffi sul culo.
Da quella posizione invitai Marco ad avvicinarsi facendogli un gesto con la mano, con un dito le penetrai il suo secondo buco, giocando a ritmare colpi, schiaffi e dito nel sedere, mentre Marco era ormai dietro di lei, pensavo volesse penetrarla e invece si abbassò e inizio a leccare tutto, levai la mano, ma mentre Laura riprese il controllo saltandomi addosso, Marco iniziò a leccare la moglie nel profilo della fica e nel buco del culo, sentivo anche io sul mio cazzo quella lingua che passava su di noi.
Non riuscii più’ a controllarmi e dissi Laura che stavo per venire, lei si levò da sopra e fiondandosi con la bocca sul mio cazzo, continuò a pomparmi per qualche secondo prima di venirle direttamente in bocca. Lei continuò a ripulire tutto con la lingua, mentre Marco guardando la scena venne per terra gridando dal piacere. Era stata una delle scopate più’ belle e inaspettate che le esperienze di a 69 mi abbia mai regalato.
Sudati e accaldati ci tuffammo in acqua per farci un bagno e rinfrescarci, Marco se ne uscì dicendo che la barca non voleva più venderla perché aveva troppi ricordi con la moglie.
Risalimmo a bordo e dopo esserci asciugati al sole, tornammo al molo concludendo il nostro incontro, ad oggi sono ancora in contatto con la coppia in questione, hanno sempre la stessa barca e Marco sostiene che la moglie non ha mai capito e mai saputo che era tutto organizzato nei minimi dettagli.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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