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JOY'S SINS


di Membro VIP di Annunci69.it Convoi
08.09.2024    |    19    |    0 6.0
"Joy indossava una maglia aderente neri con dei bordi in pizzo e dei jeans attillati mentre lui indossava un completo elegante nero, del resto era venuto a..."
“vuoi venire a cena da noi?”, in quel momento il mio cuore iniziò a battere in maniera incessante quasi volesse esplodere, si fece spazio dentro di me una sensazione sfrenata alla quale non vi era controllo, solo il tempo con i suoi eventi avrebbe potuto appagarla.

Io e Cinzia stavamo insieme da poco più di un anno, io ero poco più che trentenne mentre lei più grande di me di una decina d'anni, i nostri corpi e le nostre anime si erano trovate in un pomeriggio romano dove ero ospite da un amico per sistemare delle questioni burocratiche.
Cinzia era la sua coinquilina, ricordo ancora oggi l'intensità con cui la guardai appena incrociai il suo sguardo, il mio amico che me la descrisse letteralmente come “una signora” oltre che a distorcere la realtà aveva omesso un aspetto molto importante di lei, il suo volto ed il suo corpo erano l'incarnazione della sensualità, carnagione scura occhi grandi e neri, poco seno ben compensato da delle gambe sode e un sedere scolpito con dei fianchi che sembravano invogliare l'accoppiamento.
Infatti non passò molto tempo dal momento dello sguardo a quello dove i nostri corpi si unirono per sette lunghe e gaudenti ore per poi riposarsi e riunirsi ancora, così fino al suo arrivò in quel di Barcellona dove nel frattempo mi ero trasferito per cambiare vita e dove anche lei dopo qualche mese mi raggiunse per ripartire là dove eravamo rimasti.
Il sesso con Joy (così la chiamavo) non era una cosa solo fisica la componente mentale era pressoché fondamentale, lei per me non era solo la mia ragazza era anche la mia troia la mia serva così io per lei, insieme cercavamo di dare vita alle nostre perversioni questo grazie all'enorme complicità che si era creata tra noi due e che ogni giorno cresceva sempre di più.
Avere trentanni e vivere a Barcellona significa essere sottoposto quotidianamente ad un bombardamento ormonale impressionante, oltre alle grandi dimensioni la facilità di conoscere persone nuove e sopratutto fare esperienze nuove era illimitata, così potevano capitare situazioni piccanti che potessero riguardare me o lei, come tentati corteggiamenti, proposte indecenti, baci con sconosciuti/e a delle feste, il tutto sempre confessato, la gelosia lasciava spazio alla malizia più sfrenata, del resto era l'unico modo che avevamo per viverci.
Nel corso del tempo avevo maturato delle fantasie cuck sopratutto da quando una sera la vidi limonare in discoteca con un ragazzo per più di mezz'ora, decisi dunque che era arrivato il momento di andare a fondo e vedere fino a dove era capace di arrivare così con molta calma e un pizzico di spavalderia ci iscrivemmo su un sito spagnolo di incontri per coppie scambiste, l'idea era quella di trovare un bel singolo che giocasse con lei mentre io la guardavo godere, ovviamente a patto che la ricerca fosse fatta da lei e che fossi presente all'incontro conoscitivo.
La scelta cadde su un ragazzo di Madrid un tale Miguel fisico asciutto alto ed un corpo molto ben curato e con un gran bel cazzo, l'incontro era stato fissato alle quattro in un bar di Paralel molto vicino alla nostra casa, io avevo molti dubbi sull'esito positivo dell'incontro ma invece la simpatia del ragazzo mista alla malizia della mia adorata Joy abbatterono ogni pudore sul nascere, facendo si che in meno di un'ora il ragazzo fosse ospite a casa nostra.
La nostra casa nel quartiere di Poble Sec era piccola ma carica di un'atmosfera unica, questo sopratutto grazie al tocco di Joy che ne aveva fatto un gioiellino di stile e sopratutto di pulizia: La cena stava proseguendo alla grande per fare in modo che i due prendessero più confidenza mi ero messo a cucinare due spaghetti allo scoglio nel mentre risa e vino bianco scorrevano a fiumi, tutto questo mentre il mio cuore continuava a battere all'impazzata.
Joy indossava una maglia aderente neri con dei bordi in pizzo e dei jeans attillati mentre lui indossava un completo elegante nero, del resto era venuto a Barcellona per lavoro ed il nostro incontro in chat è stato frutto di una serie di fortuite coincidenze come spesso accade quando le cose devono andare bene.
Ricordo perfettamente il momento in cui Joy mi disse “vado un attimo in bagno tesoro, non sparecchiare lo facciamo domani” non detti nemmeno troppo peso alle sue parole, avevo in mano una canna d'erba che stavo assaporando mentre conversavo allegramente con Miguel, non ricordo quanto tempo passò se tre cinque dieci minuti, ricordo solo l'espressione esterrefatta del ragazzo che spalanco la bocca “ostras no me lo puedo creer” il tempo di girarmi e il cuore iniziò a battermi senza più controllo.
Avvolta in una vestaglia di seta nera corta joy si stava avvicinando verso di noi, la mano si avvicino al laccio, slacciò la cintura e molto delicatamente fece cadere la vestaglia a terra restando completamente nuda, senza rivolgermi lo sguardo e con altrettanta delicatezza si mise a sedere sulle sue ginocchia, con una mano li accarezzò il viso, avvicinò la sua bocca alla sua e iniziò a baciarlo come una sedicenne fa con il suo primo amore, io restai pietrificato in preda ad una sensazione che mai avevo provato prima ovvero di imbarazzante goduria.
Le mani del ragazzo iniziarono ad accarezzare il corpo della mia ragazza prima il sedere poi la schiena, poi le gambe, per poi ripeterlo più e più volte, i due sembravano saldati assieme da questo lunghissimo bacio, ad un certo punto vedo Joy staccarsi dal ragazzo e con molta calma iniziare a spogliarlo, con un filo di voce mi disse “aiutami” non esitai un secondo a darmi da fare togliendo le scarpe ed i calzini a Miguel per poi sfilarli i pantaloni una volta che Cinzia li avesse sbottonati, finalmente era nudo come lei, il suo bellissimo cazzo si ergeva in una magnifica erezione, guardandomi un istante negli occhi mi sorrise si avvicino e iniziò a succhiagli il cazzo come se fosse stato l'ultimo che avrebbe visto nella sua vita.
I gemiti del ragazzo non si fecero attendere era visibilmente in preda ad una trance da eccitazione, nel mentre la bocca della mia ragazza piena del suo cazzo andava su e giù la sua mano accarezzava le sue palle, ed io? Beh … anche io ero nudo, nudo come un verme intento a godermi questo spettacolo meraviglioso masturbandomi lentamente molto lentamente.
La mano di Miguel stava masturbando la figa di Cinzia che continuava ad avare il cazzo del ragazzo in bocca, sempre all'improvviso la bocca della mia ragazza si sollevò dal fiero cazzo e senza guardarmi si diresse verso la sua borsa dove prese un preservativo, in quel momento non capì più niente vidi solo che Miguel senza proferir parola e con una destrezza unica si mise il guanto mentre Joy si coricò nella parte verticale del nostro divano a L, nemmeno il tempo di dire “basta così per favore” che lui era già dentro di lei: Oddio! com'erano belli sembravano fatti l'una per l'altro, i suoi colpi si facevano sempre più forti e secchi quasi li volesse venire dentro subito, i gemiti della mia ragazza ben presto si fecero strilli e poco importa se erano le dieci un sabato sera pre estivo, l'importante era vederla così, godere come una cagna troia in calore, “ahhh ahhhh ahhhhhhhhhhhhhh AHHHHHHHHHHHHHHH” ormai ero in preda al loro piacere mi avvicinai e strinsi la mano della mia ragazza che a sua volta strinse la mia nel mentre il suo orgasmo prendeva forma, Miguel spingeva fissandola negli occhi come un maniaco fa con la sua vittima”zorra, puta,puta” si puttana Miguel è una puttana ripetevo io nel mentre gli accarezzavo il culo e le palle avendo premura che il suo piacere si manifestasse quanto prima, ma a dire il vero a iniziare le danze fui io venendo a mo' di fontana sui loro corpi ansimanti e da un certo punto di vista fu molto meglio così, dato che non scorderò mai il momento in cui le grida del ragazzo nella sua venuta liberatoria si fecero largo dentro la mia Joy, il suo corpo rigido nella meravigliosa disposizione dei suoi muscoli tirati fece da anticamera all'urlo di battaglia con il quale si sanciva il culmine della passione tra i loro corpi, un grido di battaglia dicevo ma che di sicuro non ne avrebbe ancora decretato la fine...




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