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Filippo alla carica


di seattle21
02.02.2021    |    2.431    |    3 8.9
"Era, di sicuro, l’ora sbagliata per venire a fare visita, io e mia moglie ci stavamo gustando un film seduti nel nostro divano, ero riuscito quasi a tenere..."
Voglio raccontarvi come si è evoluta la mia vita di coppia dopo la giornata che ci cambio la vita nel set fotografico nella nostra sala pose (vedi racconto La sala pose).
Era passata una settimana da quando mia moglie in occasione di un set fotografico, nella nostra sala pose, si era scopata praticamente tutti i miei amici quando il sabato pomeriggio sentimmo suonare al nostro campanello il mio amico Filippo. Era, di sicuro, l’ora sbagliata per venire a fare visita, io e mia moglie ci stavamo gustando un film seduti nel nostro divano, ero riuscito quasi a tenere lontano dalla mia mente il turbinio di eventi della settimana passata ma adesso la sua presenza mi portava il conto. Mia moglie con gentilezza ed educazione anche se infastidita dalla visita a sorpresa lo fece accomodare e gli offrì un caffè.
Lui esordì dicendo che aveva bisogno che noi gli facessimo una cortesia. Infatti lui è socio di un noto studio notarile della nostra città e nella settimana successiva avrebbero ospitato degli imprenditori americani per concludere un importante affare immobiliare.
Ci racconto che aveva fatto amicizia con questo ricco imprenditore americano in occasione di una vacanza fotografica in Kenya alla caccia di immagini di animali feroci. Si erano ritrovati nella comune passione per la fotografia e da li lui gli aveva proposto un affare per l’acquisto di un intero palazzo ad uso commerciale nella nostra città. La settimana successiva si sarebbe concretizzato l’affare ma l’amico gli aveva chiesto di organizzare uno shooting fotografico con una modella nostrana alla fine del contratto per svagarsi un po’.
Filippo disse che aveva pensato di usare la nostra sala pose e soprattutto Simona come modella ed aggiunse magari facciamo foto di moda al massimo in intimo. Simona rispose che non era disposta lei aveva posato per noi non sapendo come sarebbe andata a finire e che comunque lei aveva un lavoro ed una immagine da salvaguardare. Lui rivolgendosi direttamente a lei, come se io non esistessi, in maniera neanche tanto velata pose la faccenda in tono ricattatorio. Le disse “Dai Simona non fare tanto la difficile non ho altre soluzioni e magari la sera vi potrò far dono di un certo filmino di cui sono in possesso” alludendo chiaramente al filmino girato la settimana addietro.
Lei rimase in silenzio non riuscì a reagire. Lui aggiunse “Ragazzi non voglio una risposta adesso, parlatene fra di voi, la mia proposta è molto vantaggiosa per voi, domani vi chiamo e ne parliamo” coì facendo si alzo dal divano e si avviò verso l’uscita. Era nuovamente passato al tono amichevole e ci saluto sull’uscio.
Appena chiusa la porta mia moglie esclamò “Che stronzo ci sta ricattando con quel filmino”. Io le risposi che c’è lo dovevamo aspettare e che magari c’è la cavavamo con poco, qualche ora di scatti. Inconsapevolmente stavo dando il benestare affinchè mia moglie si facesse nuovamente fotografare, questa volta da un estraneo americano. Lei mi disse “Intendi dire che dobbiamo cedere al ricatto ed andare a fare queste foto? Sei tu che me lo stai chiedendo, magari recuperiamo questo filmino”, facendo ricadere tutta la responsabilità su di me.
Il giorno dopo Filippo chiamò puntualissimo nel cellulare di mia moglie, ormai non mi considerava più, e le chiese cosa aveva deciso. Lei rispose che avrebbe fatto le foto allora lui aggiunse che era necessaria anche la mia presenza perché anche lui voleva fotografare ed io dovevo occuparmi delle luci e della sistemazione dei set fotografici. Ero stato declassato da fotografo a factotum dello studio.
Ci comunicò che era stata fissata la data del venerdì pomeriggio alle 18:00 in modo di non interferire con i nostri impegni di lavoro e che ci avrebbe permesso di fare più tardi visto che il sabato non era lavorativo per nessuno.
La settimana passo senza che noi ne parlassimo però notai che il giorno prima mia moglie andò dall’estetista come era solito fare ma ci rimase tutto il pomeriggio, in seguito mi resi conto che voleva comunque essere perfetta per cui era andata a fare la depilazione completa in tutto il corpo.
Il venerdì alle 18 andammo allo studio con la mia macchina, Filippo ci avrebbe raggiunto con il suo amico. Arrivammo con il mio suv davanti allo studio praticamente in contemporanea con Filippo che si presento con l’amico anche lui in possesso di un Suv di fabbricazione americana che fece apparire la mia macchina come una utilitaria talmente era enorme. Da li scesero Filippo ed il suo amico, un uomo di colore altissimo e possente, praticamente un gigante.
Filippo non ci aveva avvertito che il suo amico fosse di colore e per noi fù una sorpresa anche se essendo Americano non era una cosa inusuale visto che gran parte della popolazione americana ormai è di colore. Mia moglie accolse la sorpresa con evidente piacere, sul suo viso si stampo un sorriso che non lasciò dubbi. Lei indossava una gonna sopra il ginocchio ed una camicetta bianca con una giacca, fu questo l’abbigliamento che usarono per i primi scatti. L’amico di Filippo che si chiamava Jonh conosceva bene il mondo della fotografia e riuscì a guidare le pose di Simona con grande sicurezza e personalità infatti dopo i primi scatti da vestita le chiese quasi subito di posare in intimo. Simona apparve molto spigliata e rivolgeva il suo sguardo solo al nuovo arrivato sia io che filippo era come se non fossimo presenti sul set. Lui per dettare le pose spesso si avvicinava a lei e trovava sempre il modo di farle sentire le sue mani addosso cosa che a Simona non dispiaceva affatto anzi continuava a sorridere in maniera maliziosa. Lei per l’occasione aveva indossato un intimo molto sexy con un reggiseno a balconcino che copriva a stento i capezzoli un perizoma molto sgambato e le solite calze autoreggenti che ormai facevano parte del suo look da modella. Lui ad un certo punto le chiese di togliere il reggiseno cosa che non faceva parte dei patti infatti quando Filippo le propose di scattare aveva espressamente detto massimo sino ad intimo. Lei non apparve affatto interdetta anzi accolse la richiesta con il solito sorriso malizioso mettendo ben in mostra il suo seno davvero splendido. Lui se prima in un primo momento le chiese pose in cui lei si copriva il seno con le mani le fece assumere pose sempre più esplicite e maliziose non solo a seno scoperto ma con le gambe sempre più aperte o con il sedere sempre più esposto. Dopo qualche minuto di scatti abbastanza espliciti le chiese di togliere il perizoma, non considerò neanche lontanamente che io potessi essere d’accordo o meno anche se Filippo appena ci eravamo conosciuti mi aveva appunto presentato come il marito di Simona.
Lei non fece una piega lo sfilò con naturalezza e continuò a seguire le indicazioni che Jonh le impartiva.
Continuò a chiederle pose via via più esplicite sino a dirle che voleva vedere come lei si masturbava.
Lei non si oppose affatto anzi cominciò a toccarsi e quasi subito era bagnata fradicia, sembrava ipnotizzata da quel ragazzone nero.
Io e Filippo guardavamo la scena come spettatori non avevamo nessuna voce in capitolo, in verità io ormai ero vittima di una erezione importante, ero eccitato da quella scena in cui mia moglie si mostrava in maniera così spudorata.
Jonh anche lui visibilmente eccitato posò la macchina fotografica e si avvicinò al lettone dove mia moglie si stava masturbando, si sfilo la camicia bianca mostrando un corpo davvero imponente, scolpito che lascio mia moglie senza parole.
Le chiese di girarsi e mettersi a pecora e nello stesso tempo si avvicinò al suo zaino fotografico da dove estrasse un tubetto di gel lubrificante.
Appena lei si girò prese un pugno di lubrificante e glielo mise sulla figa e sul buco del culo cominciando a massaggiarla con la sua mano nera ed enorme. Inizio ben presto a penetrarla in entrambi i buchi con le sue dita e lei godeva visibilmente.
La fece nuovamente girare verso di lui e lei gli sbottono i pantaloni ed abbasso i boxer, venne fuori un cazzo di dimensioni impressionanti un vero big black.
Lei estasiata dalla vista lo accarezzo in tutta la sua lunghezza e cercò di prenderlo in bocca anche se con la bocca spalancata non riusciva a prenderlo in tutta la sua circonferenza per cui optò per una lunga leccata.
In un primo momento il cazzo nero non era completamente in tiro appariva si grandissimo ma non proprio duro ma dopo il trattamento che mia moglie gli riservò divenne duro come il marmo.
Jonh che comandava il gioco a piacimento la fece nuovamente girare, la mise a pecora e le infilò quel cazzo enorme prima solo la punta e gli occhi di mia moglie raccontavano già il piacere di sentirsi così piena ,poi pian piano lo infilò tutto dentro , avevo l’impressione che mia moglie dovesse sentirlo sino in gola.
Lei ormai stava venendo in continuazione sembrava essere in preda ad un orgasmo continuo ed ad ogni colpo che lui le assestava si sentiva il rumore degli umori di mia moglie che schizzavano fuori dalla sua figa.
Dopo circa dieci minuti di questo trattamento lei era praticamente distrutta lui al contrario non sembrava affatto provato anzi il suo cazzo era ancora in tiro come dall’inizio.
Le sfilò il cazzo dalla figa, prese nuovamente il tubetto del lubrificante e lo pose nel culo di mia moglie posando una quantità esagerata di quel gel. Inizio a penetrarla prima con un dito poi con due per allargarlo ben bene.
Dopo qualche minuto di questo trattamento sfilò le dita e punto il suo enorme cazzo sul buco del culo di mia moglie che non si sottrasse al trattamento.
Appoggio il cazzo al buco del culo di mia moglie e pian piano comincio a spingere, il buco che era ben lubrificato si allargo in maniera impressionante e nel suo viso si leggeva un misto di dolore e di piacere ma lei gli disse di continuare perché non si era mai sentiva così piena. Dopo pochissimo il cazzo era tutto dentro non credevo che un cazzo di quelle dimensioni sarebbe mai potuto entrare dentro.
Jonh una volta entrato dentro comincio ad andare avanti ed indietro prima con movimenti lenti poi via via più veloci sino a sbatterla con una forza impressionante.
Nel viso di lei si leggeva che ormai era sfinita da quante volte era venuta ed ormai sembrava una bambola nelle mani di quel gigante che dopo averla praticamente distrutta intensificò il ritmo e venne copiosamente dentro di lei.
Dopo di che usci dal suo culo lasciando l’ano di mia moglie completamente aperto, sicuramente in quel momento sarebbe potuto entrare dentro una pallina da tennis senza sentirla.
Lei rimase distesa di lato nel letto distrutta e dal suo culo comincio a grondare una grande quantità di sperma, l’aveva farcita ben bene.
Lui fece un cenno a Filippo dicendo che si era fatto tardi e gli chiese di essere accompagnato, non un cenno verso mia moglie che fu lasciata li senza un cenno come una puttana.
Filippo ancora stordito prese le sue cose e mi disse di occuparmi di chiudere la sala e di sistemare tutto, così andò via con lui senza neanche salutare.
Una volta che loro uscirono dallo studio mi rivolsi a lei dicendole “ Ma che fai Simona ti sei fatta trattare come le peggiori delle troie?” lei mi rispose “E’ vero ma anche tu ti sei eccitato a vedermi scopare quindi adesso vieni qui e puliscimi di tutto questo sperma con la tua lingua. So che non vedi l’ora di farlo cornuto!!!” Così mi avvicinai a lei e come lei aveva immaginato cominciai a pulirla ben bene cominciando dal suo buco del culo.
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