tradimenti

Carla


di Giorgio18
30.11.2021    |    198    |    0 4.0
"Mi fermai in una zona fuori città dove nessuno poteva vederci ed iniziammo a baciarci fino ad arrivare vhe lei mi fece un pompino e quando venni , volle che..."
Ho conosciuto Carla che aveva 18 anni, ragazzina alta 1.50 ma aveva un seno ed un culo che mi faceva girare la testa e gonfiare il cazzo. Portavo mio figlio al catechismo e lei era una insegnante. Tra di noi nacque subito della simpatia e con me iniziò a congidarsi di tutto anche di cose intime. E proprio per questo venni a sapere che in casa era la puttana dei fratelli, si faceva sbattere nel culo per rimanere vergine. Durante il catechismo la invitai a prenderci un aperitivo, che lei capi subito cisa volevo, si presento con una minigonna a portafoglio dove potevo inserire la mia mano mentre guidavo senza che nessuno esternamente potesse vederci. Mi fermai in una zona fuori città dove nessuno poteva vederci ed iniziammo a baciarci fino ad arrivare vhe lei mi fece un pompino e quando venni , volle che le sborrassi in faccia, mi disse che voleva sentirsi sporcata. Da allora iniziammo una lunga storia fino al giorno del suo matrimonio con un carabiniere.
Ogni giorno finivamo abbracciati ed in macchina si diceva scopare in culo. Le chiesi se voleva passare una giornata con me e lei contenta rispose di si. Appena trovai un po' di tempo dal lavoro glielo comunichiamo ed il giorno dopo ci chiudiamo in un albergo dalle 9.00 fino alle 17.00. Appena entrati in stanza iniziammo a baciarci come due innamorati e più ci baciavano più ci spogliavamo la presi in braccio e la poggiai sul letto ed incomincia a leccarla la figa , lei si dimena e poi mi disse di prenderla senza sveginarla, inizialmente facevo piano ma ci prese il sopravvento lei mi tirò a se ed io entrai tutto dentro ormai avevo rotto l'imene e la portai all'orgasmo ed io le venni sul pube. Ci fermavo un attimo e lei resosi conto di quello che era successo si scagliò contro me dicendo che dovevo sentirmi maschio ecco perché l'avevo sverginata e giù altre cose. Io l' accarezzavo per farla calmare ed appena si calmo' si avvinghio sul cazzo e si impalo' dicendomi adesso non usciamo da qui finché ne ho voglia ed io ne ho tanta di
te, quindi ti voglio dentro di me visto che non abbiamo più ostacoli. Raggiunse un sacco di orgasmi a lei bastava poco oer godere. Facemmo l'amore avvinghiati senza mai staccarci. Ogni tanto ci andavamo a dare una rinfrescata in bagno ma poi si ricominciava. Volle bermi perché io dovevo insegnargli a diventare una puttana. Ogni settimana ci chiudevamo in albergo e facevamo l'amore, lei si era invaghita di me fino alche veniva a casa mia ogni giorno con qualsiasi scusa anche quando non c'ero e stava solo mia moglie con il bambino.
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