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COLLEGA DI LAVORO (2)


di COPPIACONLEICURIOSA
12.05.2024    |    17.000    |    10 9.6
"Mi fa male questo ingresso così violento..."
Luca ti chiedo solo di farmi fare una doccia e poi ti racconto tutto.
Mentre mi lavo cerco di raccogliere le idee su quale fosse il modo migliore per rappresentare l’accaduto. Da un lato volevo eccitare il suo lato cuckold e dall’altro non capivo se fosse meglio dare un seguito a quell’avventura oppure troncarla. Dovevo capire da lui ora cosa si aspettava da me.
Esco tutta bagnata e profumata e lo trovo disteso nudo sul letto, con l’uccello in bella evidenza, estremamente eccitato. Mi dice adesso voglio la mia parte, mi prende per un braccio e mi porta sopra di lui. Ci guardiamo negli occhi, mi bacia con cattiveria e stringendomi il sedere lo porta esattamente sopra il suo uccello. Con le dita si fa largo e manovrando il suo membro me lo infila dietro senza troppe accortezze. Mi fa male questo ingresso così violento. Lo spinge fino in fondo, urlo. Mi dice zitta puttana ora raccontami quello che hai combinato al lavoro.
Mi sentivo una vera puttana, con il suo uccello che pulsava dentro il mio culetto mentre ero costretta a raccontargli esattamente quello che era accaduto.
Lui mi guardava tra l’eccitato e il perplesso. Luca faceva fatica a credere come mi fossi lasciata andare ad una persona che a lui più volte avevo confidato non interessarmi, tanto fosse aldifuori dai miei standard in fatto di uomini.
Alla fine del racconto, mi dice, adesso farai come ti dico io e dovrai registrare col cellulare ogni volta che lo incontrerai fuori dall’ambito lavorativo.
Lo guardo meravigliata, Luca voleva che continuassi questa relazione col collega. Io non volevo, ma lui iniziando a muoversi dentro di me, mi urlava, voglio governare questo tuo innato istinto da puttana, e mentre lo diceva mi sculacciava, e spingeva sempre più forte il suo uccello dentro di me fino a farmi raggiungere un orgasmo fortissimo. Si sono la tua puttana, va bene, farò tutto quello che vorrai amore mio.
A questo punto Luca esce dal mio culetto, mi prende la testa con forza e mi obbliga ad ingoiare una notevole quantità di sperma, e mentre mi schizza il suo sperma in bocca mi dice in tono severo, ingoialo tutto e non fare come al solito che corri in bagno a sputarlo.
Vuoi fare la puttana, benissimo da oggi lo farai sul serio.
Adesso tornerai a scrivere sul sito annunci a69 dopo tanti anni di assenza, ma questa volta non sarai solo tu a scrivere ma una parte, la parte finale la voglio scrivere io e così dicendo noto che il suo uccello era ancora duro, gli chiedo come può essere visto che aveva appena scaricato una notevole dose di sperma nella mia bocca, mi confida che mentre ero in doccia aveva preso una pastiglia che conservava da tempo perché stasera vuol farmi capire chi è il mio maschio e mi farà passare tutte le voglie extra.
Lo abbraccio con dolcezza, lo amo sto uomo, mi fa sentire femmina e puttana come mai nessuno in vita mia.
Tra l’altro stasera siamo a casa da soli per una fortunosa coincidenza dove entrambe le figlie sono fuori fino a dopo cena.
Mi gira e mi mette a pancia in giù, inizia a massaggiarmi come solo lui sa fare, dedicando le attenzioni al mio culetto piccolo e sodo, gli passa sopra e con le dita si insinua in mezzo sfiorandomi il clitoride, sa come eccitarmi, continua così per una decina di minuti, sono in un lago di umori, lo voglio dentro. Glielo dico, lo vedo prendere un cuscino e me lo mette sotto la pancia, così mi si alza in modo da potermi penetrare fino in fondo. Vuole la mia patatina adesso, sento la sua cappella avvicinarsi, la strofina sopra e mentre sto per rilassarmi sento una spinta dentro di me che mi sconquassa, me lo ha messo fino in fondo, lo sento tutto. Inizia a spingere forte e sculacciarmi, continua a dirmi che sono una puttana, mi eccita questa situazione, perché mi sento veramente una puttana in questo momento.
Lo sento che pulsa forte, so che sta per venire, gli dico esci, ma lui mi dice, eh no puttana, qualche ora fa lo hai preso dal tuo collega ora ci schizzo dentro anch’io, così sarai bella piena.
Si ferma, mi chiede cosa sto provando, sto zitta, mi esce una lacrima, mentre lui riprende con vigore e mi sento riempire di nuovo. Una bella e strana sensazione, anche perché erano anni che lo facevamo con il preservativo, tanto che lui mentre gode dentro di me, me lo ricorda, puttana erano anni che con me facevi la schizzinosa, poi è bastato un prosecco per farti riempire dal primo che passava. E così facendo mi spinge dentro gli ultimi schizzi. Esce e mi sculaccia più volte con forza, sei una puttana, ricordartelo.
Mi sento umiliata ma non reagisco, ha ragione.
Andiamo in bagno a lavarci….
Continuerà nella terza parte, e scriverà anche lui…
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