tradimenti
Area di sosta
di arturissimo
03.08.2021 |
8.971 |
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"Lei si tolse le scarpe e poggiò le gambe sul cruscotto mettendo in mostra i
suoi piedi curatissimi con smalto corallo e lasciando che il vestitino
scoprisse..."
Ogni viaggio con lei era sempre una sorpresa ma , di fatto , tutta la vitacon quella donna lo era stata sin dall’inizio.
Gio l’aveva conosciuta per lavoro : lei si era presentata a studio da lui ed
era stato fuoco a prima vista.
Quella volta lei indossava una mini , tacchi ed una camicetta
generosamente sbottonata sul suo seno prosperoso . Lui aveva
faticosamente cercato di distogliere lo sguardo dal solco dei suoi seni
mentre lei era stata istantaneamente affascinata da quell’uomo e tra i
due era scoccata la classica scintilla che presto divampa in un potente
incontrollabile fuoco di passione.
Nel giro di qualche giorno , qualche ora sarebbe meglio dire , si erano
trovati a stare insieme e ad iniziare una solida e duratura relazione.
la passione , il sesso , la carne…erano tutti aspetti della loro relazione
tutt’altro che marginali , certamente non centrali ma comunque spesso
presenti nella loro giornata.
Momenti di passione e sensualità spesso erano il culmine dei loro incontri
e poco importava se erano rubati nell’ombra di un giardino durante una
cena tra amici o se accadevano dopo una giornata di mare quando la
spiaggia si spopola.
Lui la adora ed ama mostrarla , non è una relazione cuck ma di sicuro a
lui piace che gli occhi degli altri uomini seguano le curve del suo corpo
che lei , con istintiva fiera sfrontatezza , mostra senza alcun timore con
una naturalezza disarmante ed irresistibile.
Come sempre accade anche quel viaggio verso il mare si preannunciava
“interessante” . Era scesa con un sorrisetto che era tutto un programma
indossando una leggerissima sottoveste bianca ed indossando un paio di
sabot anch’essi chiari mise scelta accuratamente per esaltare la sua
abbronzatura già marcata.
Era salita in auto con un movimento che l’aveva fatta sussultare quando si
era seduta e la cosa non aveva mancato di attirare l’attenzione di lui il
quale , però , ben conoscendo la sua compagna , aveva fatto finta di nulla.
Avevano lasciato la città nelle prime ore della mattina contando di
arrivare a destinazione intorno all’ora di pranzo.
La strada correva veloce sotto di loro e come spesso accadeva al posto del
condizionatore avevano preferito aprire finestrini e panoramico lasciando
che il vento solleticasse i loro corpi.
Ben presto il giochino che adoravano iniziò.
Lei si tolse le scarpe e poggiò le gambe sul cruscotto mettendo in mostra i
suoi piedi curatissimi con smalto corallo e lasciando che il vestitino
scoprisse abbondantemente le sue cosce sode.
Reclinò leggermente il sedile , quel tanto che bastava per allungare bene
le gambe ed iniziò lo show.
Dapprima le sue mani scivolarono sotto il vestito abbracciando i suoi seni
e lasciandoli scoperti e liberi , poi prese una mano di Giò e la portò sulla
sua coscia ed iniziò a guidarla lungo la sua gamba prima sopra e poi
nell’interno coscia fino a portare le dita di lui a lambirle il sesso.
Le carezze dell’uomo le donavano sensazioni incredibili , erano lievi ma
perentoriamente virili e le donavano brividi continui mentre lui scivolava
fin quasi a sfiorare le sue zone erogene per poi riallontanarsene facendole
crescere l’eccitazione ad ondate , come un mare che lambisce la spiaggia
e poi se ne ritrae.
Lei si tolse il vestitino e lasciò al vento il suo corpo nudo accaldato e
leggermente sudato .
Si girò sul fianco destro e fu in quel momento che lui capì il perché di quel
suo sussulto quando era salita in auto: un favoloso gioiello anale le ornava
il culetto, si trattava di un piccolo plug che terminava con una piccola
coppa all’interno della quale era incastonata una rosellina gialla .
Una donna così belle non può , non deve restare imprigionata sotto dei
vestiti ma il suo corpo deve necessariamente diventare patrimonio
estetico dell’umanità alla stregua di una Venere greca.
Fu così che iniziarono a superare camionisti increduli i quali , dall’alto
della loro cabina , vedevano lo spettacolo incredibile di quel corpo di
donna nudo e voglioso che senza ritegno si carezzava e si avvinghiava a se
stessa godendo per ogni colpo di clacson che le facevano quasi fosse stato
un nuovo amplesso che iniziava mentre il precedente non si era ancora
concluso.
“Amore , ho una ideuzza” , disse lui
“Tesoro , lo sai bene che adoro le tue idee specie se sono del genere che
penso” , gli fece eco lei.
Accostarono al primo grill che trovarono avendo cura di puntare verso la
zona dedicata ai mezzi pesanti , si avvicinarono al lato del piazzale che
dava verso la campagna spensero l’auto ed aprirono lo sportello dal lato
di lei.
Scesero entrambe , lui girò attorno all’auto e , preso un pareo , lo stese
sull’erba per lei .
Angy nuda e voluttuosa ci si stese sopra ed iniziò a carezzarsi sotto il sole
del mattino estivo.
Le sue mani correvano tra le gambe e si strizzavano i seni mentre con gli
occhi socchiusi si mordicchiava il labbro inferiore.
La scenetta che avevano fatto non mancò di attirare l’attenzione di
qualche camionista che timidamente si avvicinò per godersi quello
spettacolo incredibile.
Dapprima un paio , poi altri due poi uno nuovo poi ancor di più …nel
breve volgere di qualche minuto un nutrito gruppetto di uomini fu
attorno a lei che intanto si carezzava come niente fosse.
Gli uomini erano davanti a lei , increduli e bloccati , come statue di sale ,
in preda ad una eccitazione che montava mentre Angy continuava a
godere di quegli sguardi che lascivamente correvano sul suo corpo.
Poteva avvertire quasi le loro occhiate che come lingue bramose
bevevano piacere e davano orgasmi ad ogni fibra del suo corpo sempre
più desideroso di lussuria.
Bastò che fosse il primo degli uomini a non resistere tirandosi fuori dai
pantaloni il suo sesso eccitato che tutti gli altri lo seguirono .
Angy si alzo in piedi , divaricò le gambe ed iniziò a masturbarsi decisa
stavolta a non fermarsi per nessun motivo mentre quello stuolo di maschi
dinnanzi a lei stava segandosi con una frenesia incredibile .
I volti di tutti cominciarono ad assumere smorfie di piacere mentre
mugolii e gemiti iniziarono a diffondersi nell’aria.
La regola era una sola inderogabile , lei era la dea e loro gli schiavi del suo
piacere quindi nessun contatto se non voluto da lei.
Gio era vicino a loro e si godeva lo spettacolo della mogliettina che
sempre più eccitata si masturbava mentre quei tizi si segavano con una
crescente frenesia.
Per dare ancor più carica allo spettacolo lui le passò un piccolissimo dildo
vibrante che lei accese e si poggiò sul clitoride.
Oramai sentiva una frenesia orgiastica scuoterla dall’interno e venne
gemendo di piacere e lasciandosi andare si accasciò a terra negli ultimi
spasmi dell’orgasmo.
Gli uomini , sempre più eccitati non seppero più tenersi ed iniziarono a
venire spruzzando il loro seme in direzione di lei che , facendo un passo
indietro , lo lasciò arrivare fino a qualche centimetro da se.
Vennero , mugugnando e grufolando e poi , esaurita la loro carica erotica
restarono con i loro cazzetti mosci in mano davanti alla dea.
Lei li guardò dall’alto della sua bellezza e poi si avviò a passi ampi verso
l’auto lasciando sull’asfalto le impronte dei sui sandali che avevano
intanto calpestato le bianche strisce di piacere altrui .
Il gruppetto si aprì facendo ali alla dea che sempre completamente nuda
avanzò fino all’auto , vi entrò , si affacciò e con un sorrisetto
angelicamente satanico esclamò :” ciao ragazzi…non segatevi troppo in
cabina oggi al ricordo di questo momento “
Poi , rivolgendosi a Gio , “ andiamo amoretto…ci attende ancora un lungo
viaggio e potremmo voler fare ancora altre soste.”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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