Scambio di Coppia
Voglie Anziane

16.11.2023 |
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"Pepa, tutta d’un fiato allora confessò:
" Si, quando possibile e da due anni almeno, mi faccio scopare da un uomo
un po’ più giovane di me…non è..."
Pepa è una donna anziana ultrasettantenne. Sino a qualche anno prima, alle soglie dei settant’ anni,
era stata una donna irreprensibile, moglie, madre e nonna.
A Milano era giunta da piccola, qui aveva studiato sino al
diploma professionale, poi al lavoro sino a 67 anni compiuti,
quando aveva maturato l’anzianità per godersi la meritata
pensione.
A 17 anni era stata sverginata da un sessantenne vicino di
casa a cui lei da adolescente, faceva le pulizie o un po’ di
spesa per guadagnarsi qualcosa mentre studiava.
L’uomo, un giorno d’estate, le aveva sollevato la leggera
veste cingendola da dietro e abbracciandola le aveva baciato
il collo, poi inginocchiatosi, le aveva leccato la figa mentre si
masturbava. Era andata via senza dire nulla ma le era piaciuto
e qualche giorno dopo, era ritornata dall’uomo che inizialmente
prese a farsi fare i pompini guidandola con esperienza per poi
penetrarla ogni qualvolta voleva.
A 20 anni aveva conosciuto Saverio, un ragazzo autista di linea
di qualche anno più grande di lei e da subito si era lasciata
andare, limonando e praticando rapporti orali anche sull’autobus,
a fine turno o mentre lo riportava in rimessa, dimostrando la sua
bravura e compiacimento nel farlo,per poi farsi scopare spesso
e così per sette anni, prima di giungere al matrimonio.
Il marito non gli aveva mai chiesto nulla sulle sue pregresse
esperienze sessuali e sulla perdita della verginità e lei per
questo le era grata, anche per non averla mai messa in difficoltà.
Verso i 50 anni, casualmente, aveva scoperto che il marito,
di sovente, si recava a casa della Rosina, una sua amica
più grande di lei di almeno una decina d’anni, abitante
nel palazzo di fronte, intrattenendosi qualche ora.
Lo aveva visto uscire da quel portone e, dalla sua stessa finestra, i
in altre occasioni lo aveva notato recarsi da lei.
Forse per quel senso di gratitudine nell’averla presa non vergine,
forse per non mettere in imbarazzo la famiglia, per educazione
o tabù, non aveva mai detto nulla.
A lei il marito non le faceva mancare la sua dose di sesso perché
scopavano regolarmente con intensità e piacere ogni
sette/ dieci giorni come sempre, da quando si erano sposati.
Fu proprio in quel periodo che il marito, un pomeriggio, dopo averle
leccato il buco del culo, la sodomizzò. Sentì la pressione del cazzo
sul buco, la spinta prima leggera poi più forte, lo sfintere sfiatare
e aprirsi al colpo secco mentre dalla sua gola usciva un urlo.
Le aveva dato la sua seconda verginità ed era contenta perché farsi
fare il culo poi le era sempre più piaciuto, dato che squirtava copiosamente.
Una ventina di anni dopo, ormai ultra settantenne, casualmente, in un
supermercato vicino casa, aveva conosciuto un uomo, più giovane di lei
di almeno una dozzina d’anni.
Erano bastati pochi convenevoli, l’uomo le aveva chiesto consiglio
su qualche prodotto, Pepa aveva risposto sorridendo dimostrando
compiacimento e attratta, quando lui le chiese il numero del telefono,
lo pronunciò senza pensarci, quasi meccanicamente.
Il pomeriggio del giorno dopo, l’uomo la chiamò e si videro.
Salì sulla sua auto e si fermarono in un parcheggio fuori mano ove si
buttarono l’uno nelle braccia dell’altro, lasciandosi baciare il seno e
praticandogli subito un godurioso pompino mentre lui, dopo averle
abbassato la mutanda, la sditalinava.
Due giorni dopo andarono in un motel e Pepa si offrì senza vergogna
facendosi penetrare nella figa e nel culo dopo un prolungato e appagante
sessantanove.
i loro incontri divennero frequenti con cadenza quindicinale, più o meno.
In alcune occasioni, non potendosi allontanare o assentare, lo incontrava
nella cantina nel seminterrato del palazzo ove abitava e qui,
consumavano i rapporti in piedi o appoggiati a uno stipite, sfogandosi
reciprocamente. A volte anche solo per fargli un pompino o una sega
o per farsi baciare e leccare.
Per i primi due anni tutto era filato liscio sino a un tardi mattino, quando,
rientrata dopo aver incontrato il suo amante, la borsetta casualmente
le era caduta dalle braccia, rovesciando il contenuto sul pavimento della
cucina. Saverio, notò subito la bomboletta di diluente, la prese in mano e
quasi con un ghigno la pose sul tavolo fissando la moglie.
Pepa, tutta d’un fiato allora confessò:
" Si, quando possibile e da due anni almeno, mi faccio scopare da un uomo
un po’ più giovane di me…non è perchè tu ultimamente hai rallentato
e di parecchio, abbiamo un’età e capisco ma è che mi piace proprio,
fare sesso intendo, a tarda età ho scoperto un lato di me che non
conoscevo, un altro cazzo evidentemente, ha rimesso in moto o risvegliato,
sensi che ormai ritenevo assopiti. Sono sempre stata una brava moglie,
anche quando non ti ho mai rimproverato il fatto che per anni ti sei
scopato la mia amica Rosina. Lo sapevo e ho taciuto accettando la situazione.
Ora che vogliamo fare? Siamo genitori di una figlia, nonni di un nipotino,
vogliamo mandare tutto all’aria o divertirci questi ultimi anni della nostra
esistenza ? "
Saverio non rispose, si chiuse in camera e pianse.
Pepa lo attese in salotto, si abbracciarono e gli fece un pompino anche
se era moscio e non si induriva, comunque lo portò al godimento
facendolo sborrare.
Il marito, dopo l’orgasmo, tenendola stretta, gli dichiarò il suo amore e
gli chiese di conoscere il suo amante. Non voleva essere escluso,
sarebbero stati complici e lo avrebbero incontrato insieme,
ma fuori di casa.
Lei, non disse che lo aveva ricevuto più volte in cantina ma poi,
dopo averlo presentato al marito e fatto sesso davanti a lui,
glielo disse, svelandosi.
Ma non era quello l’unico segreto che teneva dentro di sé.
Pepa si era confidata solo con il suo amante per la situazione che si
stava creando in casa da qualche tempo e riguardava suo genero.
Infatti, da alcuni mesi, il marito della figlia aveva preso a frequentare
la sua casa sempre più spesso e quando sapeva che il marito era
fuori o assente, anche solo per essersi recato al vicino bar.
Quando la salutava la baciava sulle guance ma cercando la vicinanza
delle sue labbra, della sua bocca. Ogni occasione era buona per
strusciarla, anche quando erano presenti la figlia o il marito o entrambi.
Pepa aveva avvertito la pressione e ne aveva parlato al suo amante
che aveva sentenziato: " sicuramente ti vuole scopare".
E lei era d’accordo su quel pensiero ma provava vergogna e timore.
Poi era successo. Era andata in bagno e non aveva chiuso la
porta a chiave perché era loro consuetudine non farlo per paura
che la serratura si bloccasse.
Il marito stava guardando la tv quando un corriere citofonò per la
consegna di un pacco e lui era sceso per ritirarlo.
Il genero, approfittando della situazione, era entrato in bagno
con la patta aperta, dicendo che doveva urinare e lo avrebbe
fatto nel lavandino visto che lei era seduta sulla tazza.
Effettivamente pisciò nel lavabo facendo scorrere l'acqua,
ma poi si era girato verso la suocera mostrando il suo cazzo.
Pepa lo notò, spuntava dalla folta peluria, era tozzo, non lungo ma
parecchio largo ed era duro con sotto delle palle grosse e gonfie..
Il genero si abbassò i panataloni, lo avvicinò alla sua bocca e chiuse gli occhi.
Lei avvertì l’odore del piscio, lo saggiò con la punta della lingua ,
il sapore era buono, lo ingoiò e lo tenne in bocca lavorandolo
e succhiandolo con la lingua, facendolo venire con un gemito.
La sborrata, copiosa, gli riempì la bocca.
Pepa si alzò e sputò una parte nel lavabo poi si risedette
sulla tazza mentre il genero usciva, andando a sedersi
in salotto sul divano proprio mentre Saverio rientrava.
Il genero lo salutò e lasciò la casa.
Da quel giorno, il genero scopa Pepa ogni qualvolta è possibile,
nonostante il timore di essere scoperti, incontri puntualmente
riferiti al suo amante, al corrente della situazione.
Pepa, con il marito, di recente, a quasi 77anni, pur con timore,
ha accettato di iscriversi a un sito di incontri per adulti,
per ampliare le sue conoscenze e per tacitare e soddisfare
le sue voglie, introdotta nell'ambiente con il marito Saverio,
dal " suo uomo" suo amante e ormai amico del marito che
li accompagna, quando non si dimenano tra visite e
appuntamenti medici, di uno o dell’altra.
Uno dei primi incontri dei tre - la coppia + amante -
è stato organizzato proprio da Saverio
con la sua storica amante e amica della moglie,
la Rosina, quasi prossima agli 87 anni, ancora vogliosa.
Ma di questi e altri incontri, ne parleremo più in là.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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