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Scambio di Coppia

Pomeriggio di Roberta


di Begia
06.12.2014    |    2.659    |    0 6.5
"Si ho voglia di sedermici sopra..."
Pomeriggio di Roberta

Le due si sentono addosso gli occhi degli uomini, e questo le eccita, si avvicinano ed iniziano a baciarsi, prima la bocca facendo ben vedere ai loro spettatori le lingue che si incrociano, poi i seni, indugiando sui capezzoli e poi le fighette e i loro clitoridi, Carlo guarda Gian "e noi, restiamo vestiti?" allora si spogliano, i loro cazzi sono già pronti, Roberta si stacca da Clelia e si accomoda sull'uccello del suo uomo "Roberta sei fradicia, ti piace proprio lesbicare" "senti chi parla, hai l'uccello di marmo, ti è venuto guardando le tette di Clelia e il suo culo, eh porco?!" "si mi piace, ma ancora di più, te con lei, ve la intendete proprio bene"
Seduta sul suo cazzo ci sto bene, ci sono abituata, spingo per averlo sempre tutto dentro e poi mi struscio le labbra sulla cappella appena sembra che esca.
Clelia è in ginocchio tra le cosce di Carlo, la sua lingua, che ho ben conosciuto, gli sta lavorando le palle, è inutile, ….. brava a fare i massaggi e brava anche a fare i pompini.
In effetti Carlo ha un bel cazzo, gli riempie bene la bocca, ma io ora mi godo Gian che seduto sul divano non lo vedo in viso, essendo dietro di me, ma sento le sue dita che giocano col mio buchetto e lo sento molto eccitato; sta guardando Clelia e già si vede tra il suo seno, la sua fica, la bocca e forse ancor piu nel suo culo.
Lo sento il porco come gli piace.
Carlo guarda Clelia ma, anche se non vuole farsene accorgere, a come muovo il culo sul cazzo del Gian; ha una bella voglia anche lui, tutti abbiamo il desiderio di assaporare l'altro o l'altra e io ne ho un incontenibile, quella di farmene due insieme. La puttana che è in me mi spinge parecchio, incontenibile desiderio di trasgressione, spinge me e lui, spinge noi due ad andare sempre più oltre.
Sono qui, senza alcun timore che mi scopo lui e insieme desidero il cazzo di Carlo dentro, che mi sbatta, che percepisca il mio essere puttana.
- Clelia come sei brava! Ti avevo visto all'opera con la mia fica ma col cazzo rendi parecchio.
E Carlo subito riprende:
- Ti piace come mi faccio spompinare? Chissà tu cosa sai fare, eh Roberta?
Non aspettavo altro, ho voglia di toccarlo, di ingoiarlo, di farmi vedere come sono cagna.
- Gian, posso.
- Ho capito, Roberta, ci mancherebbe, ….. sei qui anche per un altro cazzo, o sbaglio?
- No gian , anzi per due cazzi!
Mi sfilo dal suo uccello e mi inginocchio a fianco di Clelia; cominciamo a leccargli l'asta e la cappella, ci guardiamo negli occhi, sempre piu spesso le nostre lingue si scambiano emozioni, ..., mi piace il cazzo di Carlo, ho il buco allo stomaco, lo voglio dentro di me ovunque ma soprattutto nel mio culo.
Ecco ora Clelia si è abbassata, gioca con le sue palle, mi ha capito, ora è tutto mio!
Vedo che lei mi guarda e che anche tu mi guardi, anzi mi sposto leggermente affinchè tu possa vedere all'opera la tua puttana.
Lo afferro con una mano, lo stringo, lo sento pulsare, la cappella è rossa più che mai, è veramente duro; con l'altra mano gli accarezzo il petto, ma voglio la sua bocca, voglio infilargli due dita in bocca, così sentirò il suo piacere ancor meglio quando mi scenderà in gola.
Sto baciando la cappella e con la lingua la sbavo, ora non resisto, lo voglio dentro in bocca fino alle palle; alzo gli occhi per vederti, un solo attimo e sono certa che stai guardando la tua cagna, ti sorrido, ricambi.
Abbasso gli occhi e lentamente lo faccio entrare in bocca, lentamente, non arrivo a metà e ritorno su, tre, quattro, cinque volte, ….. lui ansima, mi lecca e succhia le dita come un ossesso, intanto Clelia ha le sue palle in bocca, Carlo si lamenta e io lo provoco.
- Allora Carlo che dici della mia bocca, della mia lingua, del mezzo pompino, ....?
Mentre glielo dico gli stringo ancora piu il cazzo con la mano.
- Roberta sei incredibile, mi fai morire.
- E non hai ancora sentito la mia gola.....
Non finisco di parlare e ricomincio il gioco di prima ma pochi colpi e lo sento in gola. Lui vibra sotto i miei colpi, i miei affondi, sente la gola, sento che se continuassi mi sborrerebbe, mi vorrebbe scopare la bocca, sento la sua voglia e io la mia di possederlo col mio culo.
Nel frattempo Clelia si è alzata:
- scusa Roberta ma lo voglio un po dentro Carlo
Lascio che esca dalla mia bocca ma continuo a tenerlo saldamente in mano, ben dritto e ben stretto.
- Dai puttana montaci sopra che te lo dirigo io.....apri la tua fica.
Clelia alza una gamba e vedo la sua fica pelosa aprirsi di un rosso vivido, la mia mano la tiene aperta e con l'altra glielo struscio tra le labbra, il clitoride, la cappella appena dentro e lo tiro fuori, gestisco il piacere dei due: mi piace la fica di Clelia, non l’ho ancora leccata a fondo come mi piacerebbe.
- Ti diverti Roberta eh? Dai infilamelo dentro, dai, non resisto…
- Dai Roberta o me lo ingoi o lo metti nella sua fica, non resisto neanch’io
- Cosi Carlo?
Lo prendo e lo dirigo nella mia bocca, in gola, voglio che senta, lo tengo per lunghi attimi piantato in gola, sino a quando mi manca il respiro.
- Gian, la tua puttana mi fa impazzire, se non la smette le sborro in bocca.
- Guarda Carlo che non aspetta altro, la mia cagna ne è golosa, adora la sborra e poi farsi sborare addosso.
Clelia mi supplica
- Smettila Roberta che lo fai arrivare, ti prego!
- Va bene Clelia lo faccio per te, per come mi hai leccato la fica l'altro giorno.
Dirigo il cazzo e lo infilo nella fica fradicia di Clelia e lei con voglia immensa si siede su di lui.
- Clelia non posso abbandonare questo spettacolo, vi aiuto, posso? Ma scopate piano.
- Amore mio, fai quello che vuoi, della mia fica e del suo cazzo.
Mentre Carlo la pompa io gli lecco le palle, lecco l'asta e gli umori abbondanti della sua fica che grondano, sono bagnatissima, come vorrei quel cazzo nel mio culo....
Intanto lecco anche la sua fica aperta, le titillo il clitoride, è matta dal piacere...mi piace la sua fica, ha labbra carnose, pronunciate, …. ma io desidero ora il cazzo che la scopa.
Ogni tanto riesco anche a mordergli l'asta, glielo stringo con la mano, cazzo sta godendo Carlo.
- Roberta mi stai torturando il mio Carlo!
- Ti dispiace?
Lei non risponde.
Alzo gli occhi e vedo sopra di me il cazzo di Gian che si avvicina alla bocca di Clelia. Ora gli tieni la testa per i capelli, le vuoi scopare la bocca e con una mano ti sei già reso padrone esperto di una tetta.
- Carlo la tua Clelia spompina divinamente bene e ha un seno da urlo.
- Ti piace la bocca della mia Clelia eh? E quel suo seno da vacca eh Gian?
- E si, un seno così merita una spagnola.
- non ti preoccupare se ne ha voglia ti farà morire mentre a me…… ora fa morire Roberta che non scherza a pompini.
- Lo so è eccezionale, le piace il cazzo……lei vorrebbe essere tutta piena di cazzi ovunque, farli arrivare e poi berli.....cazzo la tua vacca come succhia, me lo sta divorando.
Li sento i due maiali sopra di me e sento la sborrata continua di Clelia, la bevo .... in effetti ha un cazzo in fica, io che li lecco, gian che le scopa la bocca, è il minimo se piscia sborra.
Carlo ansima sempre più, spero che si contenga, io non ho ancora assaggiato il suo cazzo nè nel culo nè nella fica, anche se vorrei che mi aprisse il culo....dio come mi sento cagna e Gian mi vede come li lecco, mi conosce e sente il mio piacere.
Sento le palle di Carlo gonfie, si muovono dentro e lei continua a pisciare sborra, Clelia ha preso i fianchi di Gian e se lo tira in gola, le sue palle sbattono contro il suo mento, lei è una forsennata mentre lui ora ha i due seni tra le mani, gli strizza i capezzoli, sono straordinariamente duri e grossi. Cazzo che bello e ora mi sento che anch'io sto per godere...sento, pur non essendo penetrata il piacere, ora mi aiuto con una mano e la sento bagnata gonfia, pochi movimenti e…. con gran piacere sento che sto sborrando.
Gian mi sente ed esclama:
- che due troie che abbiamo
E Carlo prosegue:
- mai sentito così......sono eccezionali…..la tua gode.....Clelia è una vacca,…… eh?...ti piacciano le tette della vaccona, le senti?
- Si, la tua vaccona, …. se continua così le riempio la gola….sa come prendere il cazzo.
- io no, non voglio sborrare devo ancora incularmi la tua cagna.
- vuoi incularmi la cagna eh? Mah….penso che anche lei non desideri altro.
Penso a come mi percepisci, mi rendi ancor più puttana di quello che vorrei fare io,…..mmmh mi piace questa sintonia….ma sento Carlo che si contorce.
- si, .....si......cazzo.......si......no. no.....non posso sborrare... noooo
Carlo è andato, sta sborrando nella fica di Clelia, sento la sua sborra che gli gonfia il cazzo,.... e no!
Tu ti sei fermato, Clelia ha il tuo cazzo in gola e ti tiene stretto a se sempre per i fianchi, lei ora si sta godendo la sborra calda che la sta inondando.
Gli sto strizzando le palle e gli stringo l'asta, anzi la strizzo e lo sego affinchè tutta la sborra gli esca.
Ora Clelia ti ha mollato l'uccello, la sua testa è appoggiata alla tua pancia, ansima, ha degli scossoni. Sfilo il cazzo ormai molto meno duro dalla sua fica e con una mano le tengo chiusa la fica.
- dai Clelia, alzati e non perdere neanche un goccio di sborra, Carlo levati.
- un attimo Roberta.
- no Carlo alzati, spostati gian.
Finalmente hanno capito, si levano, ho la mano sempre contro la sua fica.
- Clelia, ora io mi distendo sul divano e...... mettiti con la fica sulla mia bocca, voglio la sborra in bocca, tutta la sborra di Carlo..... che...... che poi ci giochiamo.
Mi distendo, Lei è sopra di me, la sua fica tra poco mi riempirà, apro la bocca, ho una voglia matta di farmi sbattere, levo la mano e finalmente la sborra calda è nella mia bocca, lo sperma di Carlo mi riempie la bocca, qualcosa mi scende in gola, ma devo tenerne più che posso in bocca.
Clelia contrae la sua vagina, non le basta si infila due dita, pulisce le pareti interne, cazzo la vacca com'è brava, si infila le dita in bocca e le lecca.
Ecco ora ho la bocca piena, mi guardate, mi alzo, con le mani spingo Clelia sul divano, mi butto su di lei, sulla sua bocca e sento che di nuovo freme, ha capito cosa voglio, apre la bocca e le nostre lingue sono insieme tra un lago caldo di sborra.
Ci baciamo come due cagne, i nostri visi sono impiastricciati di filamenti bianchi, le spalmo il viso, le cospargo il seno, sento che mi infila due dita nella fica, comincio a muovere scompostamente il culo, Clelia spinge le dita dentro di me e sobbalzo. Ho un solo pensiero: vorrei essere posseduta dai loro cazzi.
- ma cosa sono queste due?........ io Clelia non l'ho mai vista così, pensavo che fosse una vacca, ma così.
- Carlo ti dispiace?
Risponde Clelia
- no, lo sai che più sei troia e più mi piaci……….Gian che dici della tua cagna, tu l'avevi già vista così?
- no ma ne avevamo parlato....se fosse successo.
E Carlo riprende:
- che maiali che siete voi due!
- no Carlo, sono solo fantastici…..
Ora mi alzo, sono imbiancata e sento la sborra che tra poco si rapprenderà e tirerà sulla pelle.
Ho voglia di uccello e vedo quello di Carlo moscio e il tuo ancora in tiro.
- Carlo ti vedo soddisfatto eh? mi hai fregato non mi hai ancora scopato! Non volevi il mio culo ?
- Aspetta Roberta, aspetta….
- Roberta andiamo a sistemarci un attimo e tu Carlo accompagna Gian in camera, staremo più comodi, penso che tra non molto ci toccherà assaporare altra sborra, vedo che…….anche Gian è a tiro.
- Non ti preoccupare Clelia, so aspettare il momento propizio…. Andate a ricomporvi, andate.
Ci alziamo, appoggio una mano al culo di Clelia, andiamo in bagno mentre loro si spostano in camera, chissà cosa si diranno.
Noi ci mettiamo in piedi nella vasca e col telefono doccia ci sciacquiamo.
Ho voglia di lavarle il seno, ma prima voglio leccarglielo un po, lavarlo con la mia lingua della sborra di Carlo.
Clelia è disponibile, le lascio la doccia telefono, succhio i suoi capezzoli, lecco l’aureola e con una mano le sfioro la fica e con l’altra ho voglia di scivolare nel suo culo. È delizioso, morbido è già disponibile.
Le mie sollecitazioni le fanno aumentare il desiderio e..
- Ho voglia di farmi inculare da Gian.
- Tranquilla, penso che non durerà molto a scivolarci dentro e…. anch’io ho voglia di farmi riempire il culo da quello di Carlo.
Interrompiamo anche se il piacere era condiviso, ci asciughiamo di fretta, dobbiamo riprenderci i nostri piaceri.
Rientriamo in camera, tu sei sul letto, Carlo è seduto su di una poltroncina, parlate forse delle vostre puttane….. infatti cambiate discorso quando entriamo.
Mi butto addosso a te, ti bacio, ho voglia di farti sentire la sborra di Carlo, ma purtroppo mi sono sciacquata la bocca, vabbè...
Ho voglia delle tue labbra, della tua lingua.
Clelia è euforica, lancia un bacio a Carlo e si butta sul cazzo di Gian, appoggiato su di un lato della coscia.
Eh si, ora io lo bacio e la vacca lo lecca, è il suo desiderio....sento che gli piace da come mi stringe, da come mi mordicchia,..... ma ora lo sento che vibra, sbatte e ora si dimena, sento il suo bacino in un movimento continuo.
Sottolinea la cosa Carlo:
- Clelia, che bello vederti mentre gli fai una spagnola.
Giro la testa e vedo che il cazzo di Gian appare e scompare tra le tette di Clelia, che bello!
- gian, certo che l'ospitalità di Clelia è fantastica, ti sta segando il cazzo con le tette da vera maestra.
- vero tesoro mio, non posso lamentarmi, vedremo più avanti di cosa sarà capace.
- Clelia non so se hai capito, ma traduco il suo giro di parole, vuole il tuo culo.
- Scusate ma se è per quello non ho assaporato neanche la sua fica ad ora!.
Interviene Carlo.
- Tranquillo…..meritano, fica stretta e culo aperto.
Gian risponde:
- non avevo dubbi e tu vedrai cosa riserva Roberta.
- Lascia che mi riprendo e vedrai che culo e fica di Roberta non avranno più segreti....
Ho sempre più voglia di Carlo, è li sulla poltroncina che se lo mena.
Interrompe Clelia, mentre continua lentamente con la spagnola e ogni volta che il cazzo di Gian le arriva a tiro di bocca gli schiocca un bacio sulla cappella.
- Ma cosa siamo al mercato delle vacche? Roberta rispondi!
- O clelia, dai,..... siamo qui più puttane di quanto ci si possiamo immaginare noi stesse……. per farci sfondare....la cagna e la vacca vogliono i loro cazzi.
Clelia sorride, si solleva, io guardo il cazzo pendulo di Carlo.
Intanto la sua spagnola ha rinvigorito veramente bene il tuo cazzo e la vaccona ora ci si è seduta sopra, lei ti sta montando, sento il suo culo che sbatte sulla tua pancia ma io continuo a baciarti, godo del tuo piacere, e a pecorina sul letto, ti bacio e sento che ti piace. Armeggi con i fianchi di clelia, corri sulle sue natiche e probabilmente qualche dito ha già apprezzato il suo buchetto.
Carlo non è più seduto, si è alzato e ora mi sta leccando fica e culo, sento che provo piacere, molto piacere.
- Gian,….mmmmmh….. Carlo mi sta leccando.
- ti dispiace?
- no! Anzi..... dai Carlo la cagna è messa bene per essere presa dove vuoi.
Mi sto offrendo davvero come una cagna, volevo dire inculami ma mi sembrava troppo.
Clelia si sbatte bene sul cazzo di Gian, le sue tette che sbattono di qua e di la mi fanno impazzire; mmmh mi sembra che Carlo non ce l'abbia ancora duro.
Mi lascia, sale in piedi sul letto e lo infila nella bocca di Clelia.
- Carlo,......potevo farlo io, fai godere troppo lei, così ha due cazzi dentro.....
Fortunatamente Gian mi viene in soccorso.
- Clelia, alzati un attimo che ti riprendo dopo, dai Roberta, salta su!
Si mi piace, Gian mi scopa dietro le mie spalle e io spompinerò Carlo. Mmmmh che puttana.
Mi sento il suo cazzo nella fica con gran piacere e Carlo comincia a scoparmi la bocca, Si che bel gioco, ....anche se Clelia è nella mia posizione di prima e sta baciando Gian che sicuramente armeggia o con la sua fica o con le sue tette o forse si sta gia slargando il suo prossimo culo.
Mi sto godendo entrambi, il cazzo di Carlo è ora duro che mi potrebbe sfondare e non resisto, la cagna vuole il cazzo che ha in bocca altrove.
- Gian, …vi scambiate posizione?
Mi sollevo dal tuo cazzo, vedo gli occhi di Carlo brillare…. ma tu vedi i miei, la mia voglia.
- Roberta, è tutto per te!
Carlo si distende.
Non vedevo l’ora, di farmi scopare da lui e di farti vedere come mi piace esagerare.
Ecco ora mi ci siedo sopra, piano, piano, ….dio come mi riempie; è caldo e lo sento bene, finalmente lo posseggo.
- Carlo non ti muovere. ci penso io. Gian scopami la bocca dai.
- No puttana, ora mi scopo la vacca.
Clelia che guardava il nuovo accomodamento:
- eccomi gian, la tua vaccona è qui…dai....
Hai preso Clelia per i fianchi, da dietro. Ti vedo rude nei movimenti, non hai dolcezza, la vuoi montare. E le imponi subito:
- chinati e se ti va, ….. lecca la fica della cagna.
Però, io sono su Carlo, Clelia ha la bocca davanti la mia fica e lei vede il suo cazzo che entra ed esce dalla mia fica, me la sta toccando .... la vacca mi piace.
- Brava Clelia, continua,...e tu Gian che le fai?
- Mi monto la vacca con piacere.
L'ha presa da dietro e la sbatte, le tengo la testa affinche agitandosi non finisca contro la mia pancia, la stai montando come un animale; è proprio un porco dentro, ti sposta di lato, in alto in basso per fargli sentire bene l’uccello, la stai slargando.
Clelia è soddisfatta come noi tutti.
Eccolo il mio porco, ci sta arrivando, fa colare la saliva su due dita, le sta umettando il buchetto, Clelia apprezza e apre maggiormente le cosce. Gli ordina:
- Clelia, sbavami le dita.
- Mmmmh, com'è ubbidiente la vacca. E come si apre bene.
Continui a far colare saliva e vedo che le dita si muovono agevolmente nel suo culo.
Vedo che hai sfilato il cazzo dalla sua fica, ora lo sbatti sulle sue natiche, nella canaletta, glielo riapri ancora, Clelia geme, ora gli appoggi la cappella, spingi piano, ti fermi, riesci, spingi ancora......Clelia si irrigidisce.
- Cazzo gian com'è bello averti nel culo.
La inculi piano, ogni tanto un colpo piu forte.
- Clelia ti fa male?
- No Gian continua, mi piace, …… sbattimi …… come piu ti piace…...
La vedo che se lo gode e anche lui affonda sino alle palle. In effetti sentirti nel culo è un sogno, ne so bene qualcosa.
Carlo mi sta scopando lui, io sono intenta a vedervi, sento il suo cazzo che mi sbatte, le sue mani sui fianchi, spinge anche con le reni per essermi sempre piu dentro..
Stiamo scopando tutti con grande piacere.
- Clelia ha un bel culo, poi dallo specchio vedo come sbattono le tette della vacca e mi viene ancora piu duro.
- Lo sento maiale, mi stai aprendo in un modo....e io mi faccio aprire.....la vostra vacca è qui apposta.....e tu Carlo te la godi Roberta?
- La sento, ….. la sento veramente bene.
Penso: no mio caro Carlo, ora mi sentirai meglio, vedrai anche gli altri come mi sentiranno godere, la mia fica è piena del tuo cazzo e mi piace ma io voglio che mi scivoli nel culo. Mi faccio colare piu saliva che posso sulle dita e mi apro piano piano il culo, prima un dito, poi un altro,...si ho voglia di sedermici sopra.
Penso di averlo sufficientemente aperto ma faccio piano.
- Carlo stai fermo!
Ora mi sollevo, glielo prendo in mano, lo avvicino al mio buchetto, ancora per poco, e me lo sento scendere dentro lentamente. Carlo sta zitto, tu parli con Clelia e la sbatti con vigore, ma io sono troppo concentrata sul cazzo che mi sta entrando, sento un leggero dolore, ma so che tra poco sarò in paradiso.
- Ecco ora è tutto dentro!!!
- Cosa Roberta?
mi chiedi
- Il cazzone di Carlo è nel mio culo!...finalmente!
- Brava, ora siamo tutti pari, i vostri culi sono pieni e godranno, vero Carlo?
- Roberta mi fa sentire le sue contrazioni, me lo stringe in un modo....
Mi sento piena, ora comincio a far su e giu, lui è fermo, mi inculo da sola, straordinario.....Entrambi vi state godendo i nostri culi.
In silenzio godiamo, ti guardo e tu guardi me, si stupendo. Assesti colpi sempre più duri alla povera Clelia, non riesco a tenerla.
- alzati clelia
- gian!....non continui? Non mi sborri nel culo?
- Aspetta, sarà più avanti,.....spostati......Roberta, stai un attimo ferma, butta le gambe avanti, e cerca di non farlo uscire.
- non ti preoccupare, ci sono sopra col mio peso.
Seguo i sui ordini.
- Ecco ora buttati indietro su di lui, Carlo tienila.
Sono stesa sul corpo di Carlo. Le sue braccia mi tengono ferma. Ora ti avvicini, sbatti il tuo cazzo sulla mia fica e poco dopo, lentamente entri dentro di me. Mi sembra d’impazzire, sono piena, lui è fermo e sento il tuo cazzo che mi sbatte.
Di fianco Clelia bacia suo marito, bacia me, i miei capezzoli, sembra un sogno....
Ecco ora vi muovete entrambi......non ci posso credere, ho un orgasmo in corso, la lingua di Clelia è ovunque su di me.
- Come mi sento cagna, sono….veramente……sfondata bene da voi due.
Ormai hanno trovato una bell'intesa: stanno montando la cagna. Vedo i tuoi occhi brillare, capisci cosa provo.
Continuiamo per alcuni minuti, alternando pause, spesso tu esci e rientri e ogni volta godo sempre di più.
- Carlo prova ad entrare e ad uscire anche tu dal suo culo dai Clelia, aiutalo....dai, facciamola morire di piacere questa cagna.
- Si dai, però poi anch'io…… poi fatemi stà roba, è fantastica, voglio essere scopata da voi due così.
Gian risponde
- no clelia, ti faremo altro e penso che godrai comunque di più….
Clelia risponde;
- cazzo Roberta ma che porco di uomo hai?
- Hai visto? un vero porco,.........dai sbattetemi….non volete sfondarmi ancora di più fica e culo?
Mi accorgo che parlo con voce convincente da puttana, mielosa e vogliosa.
Vedo che tu stai pensando ad altro e infatti:
- Fatemi vedere quanto è dilatato il suo culo, voglio vederlo....cazzo Roberta sei ben bene aperta.......bene.......dai Clelia, tieni il suo cazzo appena fuori.......ecco così...
Ti abbassi, vuoi vedere il mio culo aperto.
- Roberta sei aperta che ci entra una mano, sicuramente quella di Clelia.
Sento le tue dita che lo accarezzano ai bordi e dentro, sento che sputi nel mio culo.
- Clelia avvicina la cappella di Carlo al suo culo dai, e sputaci sopra, più che puoi.
Ti alzi in piedi e…
- Gian fermati.
Sento le due cappelle contro il mio culo, stai cercando di farle entrare entrambe.
- Ma sei matto, mi vuoi sfondare? Cazzo non esagerare
- Zitta Roberta,......fidati, ti faccio morire.....Carlo tienila ferma
Lui ubbidisce. Le sue braccia mi stringono ancora più forte, non posso muovermi, cosa fà, mi vuol violentare, cos'ha in mente, vuole sempre andare oltre, ma non così. Sento che è deciso, mi sento aprire, mi fa male....
- No smettila Gian, non si può…..mi fai male, mi fate male…
Clelia:
- Dai Robertina, vedo che le due cappelle sono quasi dentro, ora ti ci faccio colare altra saliva.
Ho il respiro corto. Ho la vista annebbiata.
Clelia cerca di attenuare il dolore della doppia penetrazione, non pensavo che potesse succedermi una cosa del genere, mi sento un dolore forte, sento che spingete, sento sempre più strapparmi,.....sento che non ti fermerai.
- piano ragazzi, non facciamo dei danni alla mia cagna, piano, molto piano,…carlo spingi piano, molto piano, clelia fai colare saliva dai….
- Robertina, hai due cazzi, quasi per interi. nel culo.
Non posso reagire ma comincio a sentire che i cazzi pulsano dentro di me, mi sento aprire e dilatare, riprendo mentalmente la situazione,.. lentamente il dolore si attenua si fa sempre piu docile, ora lo domino e sento un senso strano che mi prende allo stomaco e ammetto che il piacere avanza e cresce.
Ti guardo.
- Porco, volevi questo eh, hai trovato i maiali come te eh.....cazzo. sei un bastardo, mi hai aperta a tuo piacimento. Tu sei il padrone, vero? Fai sempre di me quello che vuoi? Ora dai continua, dai sfondami davvero, fai tutto quello che vuoi.
Non posso mentire, sento il piacere, sento i due cazzi che all'unisono si muovono nel mio culo, Carlo ha allentato la presa, ora voglio che continuino, cazzo se lo voglio, il porco ha visto giusto e ora sento che Clelia mi sta lavorando il clitoride. Dio non potevo pensare a tanto. Ti guardo, gli altri sono strumenti e basta, mi stai divorando con gli occhi.
- Ti piace puttana…..ora eh….il tuo porco lo sai che asagera sempre e vuole andare sempre oltre, vero?
Con voce bassa devo ammetterlo.
- Si Gian, dai sbattetemiiii.....siiii….
I loro cazzi mi fanno godere come non ho mai goduto, mi sento davvero piena e quando si fermano per qualche istante li stringo o penso di stringerli, ho contrazioni continue e piacevoli.
Clelia si interessa a me:
- Roberta, stai pisciando sborra dalla fica, dio com'è buona.
- cosa volevi che la cagna non godesse.....dai gian, sbatti la tua puttana,.....Carlo volevi il mio culo, non pensavi che potessi godere così eh?
Mi sbattono come ossessi e più lo fanno e più godo, vorrei urlare, Clelia mi tiene la mano sulla bocca e se non mi bacia beve la mia sborra o mi lavora il clitoride.
I due continuano, ti vedo grondante di sudore, Carlo che mi stringe, mi morde il collo, mi tiene ferma, come fa il cane quando monta la sua cagna.
Ho una sequenza di orgasmi, sento una tempesta dentro di me, non riesco a star ferma, sbattono le mie gambe, tutto diventa incontenibile. Sento Clelia presa dal piacere di noi, il tuo viso che gronda sudore.
- Io sono in fondo, Carlo sfiliamoci e sborriamole in viso dai.
- si, sborratemi, fate quello che volete.
Si sfilano dal mio culo, Carlo mi solleva, mi lascia andar giu, ecco ora vedo i vostri cazzi, turgidi, rossi, le cappelle lucide, alcune gocce scivolano sul viso, cerco di catturarle con la bocca aperta, continuate a menarmelo sul viso e sento la tua voce.
- Ora ti sborro in viso cagna, …. siiii,….. sarai ricoperta….
Cosa possono volere di più?
- Gian la voglio tutta…..
Ma non è finita e imploro Clelia:
- si dai continua......siiiiiiii
Clelia ha una mano nel mio culo e mi monta e non capisco più nulla.
- Roberta sono dentro di te con la mano
- siiiiii non ti fermare, siiiiii.........
Ecco, una pioggia di sborra, mi ricopre, inconfondibile di chi sia, è densa, calda devo tenere gli occhi chiusi, la sento che cola, sono incredibilmente felice, sento che la mano di Clelia è uscita dal mio culo, sento che mi lecca la fica, ora scivola su di me, le sue tette strusciano sulla sborra, sento che mi lecca, beve, .... mi bacia, rispondo con forte passione ai suoi baci.
Lei ora mi lecca il viso, il seno e sento una cappella che vuole entrare nella mia bocca, la accolgo, è bollente, la succhio, la lecco, ...un dito mi deterge la sborra dalle orbite, riesco ad aprire gli occhi, sei tu,.... è il tuo cazzo, avidamente lo lecco, sento altre gocce di sborra che fuoriescono.
- Ti adoro
- Roberta, non si parla a bocca piena.
Chiudo gli occhi e sento che spingi, vuoi ancora la mia gola ....



















































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