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Scambio di Coppia

Il profumo del mare – 3° parte


di testing_the_limits
24.10.2024    |    51    |    1 8.0
"Ci incamminiamo lungo la spiaggia deserta con un po' di malinconia..."
Decidiamo di fare una veloce merenda a base di frutta fresca. A parte Anna, che si sta lentamente riprendendo, siamo ancora tutti molto su di giri per quanto appena avvenuto. Claudia, per rompere il momento di impasse, lancia il gioco di cui si era parlato al mattino in macchina. Tira fuori dal suo zaino due dadi: Tokio sarà il gioco che deciderà chi di noi sarà il fortunato vincitore dell’ambitissimo premio. La partita inizia in men che non si dica, subito dopo un veloce ripasso delle regole. Il primo ad essere eliminato, dopo pochi tiri sono io, complice una sfortuna eclatante. Anche Anna è costretta a bluffare dopo qualche giro e Federico conoscendola molto bene dubita senza timore: eliminata anche lei. Rimaniamo divertiti a guardare i nostri partner giocare, morendo dalla curiosità di sapere chi sarà il vincitore. Federico non riesce a competere con la fortuna di Claudia, che colleziona una serie di tiri super fortunati.
Quando realizza di aver vinto, mia moglie è al settimo cielo. Come una ragazzina si butta su di me, mi abbraccia e mi bacia. Preso dal trasporto non riesco a trattenermi dal passare distrattamente la mia mano in mezzo alle sue gambe. È bagnatissima. Nonostante la conosca da una vita, non ho idea di cosa abbia in mente, ma tra poco lo scoprirò. Anna recupera i foglietti, apre quello con il nome di Claudia e si mette a leggere: «Vorrei essere bendata e legata. In questo modo voi potrete approfittare di me e fare tutto quello che vorrete. Sarò il vostro giocattolo per tutto il tempo che riterrete opportuno». Mentre Anna legge guardo mia moglie, che nel frattempo è diventata viola dalla vergogna, mentre io provo un mix di eccitazione, sorpresa e timore. Nonostante il dialogo ed il confronto tra noi siano sempre continui, vederla così totalmente disinibita in presenza di altre persone mi fa uno strano effetto.
Allo stesso tempo però mi rendo conto che si sente anche completamente libera, questa giornata ne è la prova. Pure lei lo avverte ed il solo pensiero di ciò che sta per accadere le procura una enorme eccitazione. Inoltre, previdentemente e di nascosto, si era anche messa nello zaino il piccolo kit bdsm che ogni tanto utilizziamo a casa noi due. Mai si era azzardata ad aprire questo gioco ad altri ed evidentemente tutta questa sua preparazione è assolutamente consapevole: è un suo desiderio molto sentito e ritiene che Federico ed Anna siano le persone giuste per fare avverare questo suo sogno.
«E brava la mia mogliettina!» esclamo, mentre le do una piccola sculacciata sul sedere. La bendo, le lego le mani e consegno l’estremità della corda ad Anna, per recarci nella location nella quale il gioco avrà luogo. Non possiamo infatti giocare vicino al mare, sia perché mancano i punti di ancoraggio, sia perché qualche altra persona, nel frattempo, potrebbe arrivare via terra o via mare e con Claudia completamente legata sarebbe molto complicato disfare tutto in breve tempo. Senza contare il fastidio di dover interrompere un gioco così tremendamente eccitante. Decidiamo quindi di recarci verso la pineta che si snoda tra le dune immediatamente alle nostre spalle.
Prima di incamminarci Anna dà un lunghissimo e sensuale bacio a Claudia, che si scioglie completamente. Lentamente, stando attenta a non farla inciampare, la conduce nel nostro posticino. Alla vista di loro due i cazzi di noi mariti rimangono durissimi, smaniando di passare all’azione. Ci tocchiamo alla vista di quel bellissimo spettacolo e ci incamminiamo dietro a loro. Io individuo un pino che sembra fatto apposta per il nostro gioco. A circa tre metri di altezza un robusto ramo si sviluppa quasi perfettamente in orizzontale quel tanto che basta a posizionare Claudia al di sotto di esso, farla rimanere con le mani legate in alto avendo la possibilità di tendere più o meno la corda e, cosa più importante di tutte, lasciare campo libero a noi da ogni lato, con la possibilità di girarla e rigirarla a nostro piacimento. Infine, due grosse pietre ai lati consentono, nel caso se ne presenti la necessità, di immobilizzarle i piedi o le gambe.
Federico, che ha già capito tutto, prepara le corde sull’albero. Io ed Anna ci occupiamo di perfezionare il nodo alle mani di Claudia. Anna ha uno sguardo particolare negli occhi… è irresistibile ed io non posso fare a meno di baciarla. L’idea che a pochi centimetri ci sia il viso di mia moglie bendata mi accende ancora di più. Nel frattempo Federico si posiziona dietro a Claudia e le strofina il cazzo tra le chiappe, appoggiandolo fino al clitoride. Ha tanta voglia di essere scopata, ma non sa che il gioco sarà ancora molto, molto lungo.
Tiriamo la corda e le alziamo le mani in alto, al massimo delle sue possibilità. Consiglio a Federico di legarle subito anche i piedi, mentre io ed Anna cominciamo a riempire il corpo di Claudia di baci e carezze. Tralasciamo volutamente le sue parti intime, mentre ci soffermiamo di più su altre zone erogene come l’interno coscia… le braccia… il collo. Ora è completamente immobilizzata ed alla mercè dei nostri desideri più spinti.
Le metto un dito in bocca e comincia a leccarlo avidamente, simulando un pompino. Racconto agli altri che una sua fantasia è subire del solletico… la eccita terribilmente. Cominciamo lentamente a praticarlo, tutti e tre: ognuno si occupa di una parte del corpo ben definita. Iniziamo molto delicatamente e quando aumentiamo il ritmo uno di noi la deve tenere ben ferma, perché le corde non bastano da tanto che lei si dimena. Qualche volta, distrattamente e senza soffermarci troppo, le passiamo una mano sulla fica, per accertarci che il gioco la ecciti. E dalla quantità di umori si direbbe che non ci sia alcun dubbio. Anna tira fuori dal kit un piccolo e morbido frustino. Comincia a passarlo lentamente sul corpo di Claudia, partendo dalle spalle. Lei appena se ne accorge ha un piccolo sussulto, ma Federico allo stesso tempo le appoggia una mano sulla fica e la bacia, tranquillizzandola. Quindi io ed Anna ci dividiamo i compiti: lei sferra dei dolci colpi, molto lentamente, ed io mi diverto a farle il solletico. Tutto questo mentre Federico continua a dividersi tra la sua fica e la sua bocca.
Ad un certo punto mi accorgo che le sue gambe cominciano a cedere per l’intensità del piacere ed allora le sussurro di scegliere un numero. Senza farmi domande mi risponde «nove», come questo fantastico mese di settembre. Dico agli altri di fermarsi e di immobilizzarla ulteriormente con le loro mani. Mi metto dietro di lei, le piazzo una bella sculacciata e le ordino di contare. Dovrà ricevere nove sculacciate ed ognuna di queste verrà alternata dalle dolci carezze di Anna, che renderà il supplizio più leggero. Mentre la sculaccio le faccio altre domande, voglio che mostri il suo lato più porco, voglio che dica a tutti come vuole essere scopata e da chi, voglio che ci racconti come desidera godere.
Claudia, legata e bendata, si rivela come un libro aperto, mentre le mie sculacciate, le carezze ed i baci di Anna, la mano e la bocca di Federico, in un irresistibile mix la stanno per travolgere. Nove sculacciate sono state sferrate e lei è sempre lì, legata e quasi esanime dal piacere. Chiedo a Federico di scoparla da dietro, mentre Anna si posiziona davanti, sia per sorreggerla che per farle un ditalino mentre viene scopata da suo marito.
L’immagine è potentissima: mi piazzo dietro Anna, il mio cazzo cerca la sua fica e mentre lo faccio mi accorgo che sulla spiaggetta è arrivata una coppia di ragazzi molto giovani. Si baciano appassionatamente, ci guardano ed iniziano a toccarsi. Lo faccio notare ad Anna, sottovoce: non voglio che i nostri rispettivi compagni vengano distratti dalla cosa ed inizino a preoccuparsi. Anche lei inizia a guardarli e mi supplica di scoparla. Vuole fissare negli occhi i nostri nuovi amici mentre la possiedo e mentre lei da piacere a Claudia. È un momento di una intensità indescrivibile.
Claudia grazie a Federico ed Anna ha il suo primo orgasmo, potentissimo. Non sa che una coppia di estranei si è messa vicino a noi e gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo, come se la spiaggia fosse ancora deserta. Dopo essere venuta, ci supplica di continuare a scoparla, entrambi da dietro, ininterrottamente. Io e Federico ci diamo il cambio, mentre Anna osserva la sua bollente amica quasi in trance, forse con un po' di invidia. Continua a baciarla ed a masturbarla, con passione, rivolgendo i suoi sguardi pieni di desiderio a chi le sta davanti ed alla nuova coppietta appena arrivata. Anche loro sono nudi ed anche loro hanno cominciato a scopare con passione. I due fidanzatini hanno dei corpi perfetti ed è un vero spettacolo osservarli.
Anna mi supplica in un orecchio di tornare a scoparla. Lascio mia moglie a Federico e cerco un albero a pochi metri di distanza a cui lei possa sorreggersi mentre la prendo da dietro. Abbiamo una visuale magnifica, sia sui nostri rispettivi consorti che sui nuovi arrivati. Entrambi li mangiamo con gli occhi. «Ti eccita?» le sussurro. «Sì, da matti». La stringo a me mentre la scopo sempre più forte, lei mi bacia e poi cerca lo sguardo di tutti i nostri compagni. Le chiedo di mordermi, dove vuole. Ci sentiamo come due animali: solo istinto, nessun contegno, nessun briciolo di ragione. Mentre scopiamo mi accorgo che la lei della coppia giovane mi guarda, fissandomi, mentre sta godendo sotto i possenti colpi del suo compagno, che ha un cazzo di dimensioni davvero considerevoli. Lancio un’ultima occhiata a mia moglie bendata. Sta godendo a più non posso ed io sento che sto per venire. Lo confesso ad Anna, con un filo di voce: «Non ce la faccio più Anna, o smetto o vengo». «Vieni, vieni… porco che non sei altro» e mi addenta un’altra volta l’avambraccio. La stringo con tutto me stesso, la voglio sentire mia ancora per qualche secondo.
Un orgasmo quasi interminabile ci sorprende tutti, avvolgendoci come in un tenero abbraccio. Mi sento quasi svenire, ma noto che mia moglie sta peggio di me ed è ancora legata. Io ed Anna andiamo in suo soccorso per sorreggerla, mentre Federico la libera da tutti i lacci. È semi svenuta. Ci lasciamo andare ad un bellissimo bacio a tre mentre Federico scioglie gli ultimi nodi. Qualche lacrima di gioia solca il viso delle due ragazze, provate dalla straordinaria esperienza. Notiamo che i nostri sconosciuti giovani compagni di gioco si rivestono e si incamminano con una certa fretta, dopo averci salutati non senza imbarazzo.
Il sole è ormai basso sull’orizzonte. Ci tuffiamo per un ultimo bagno ristoratore, l’acqua è caldissima. Vorremmo rimanere sulla spiaggia per accoccolarci tutti e quattro e parlare dell’esperienza appena vissuta, ma la strada del ritorno è lunga. Propongo al gruppo di raccogliere tutto ed incamminarci e poi, anziché effettuare lo stesso percorso dell’andata, allungarlo un pochino, visto che è tutta pianura, passando dal capanno di avvistamento alla foce dell’Ombrone. Dovremmo arrivarci giusto in tempo per il tramonto. Ci incamminiamo lungo la spiaggia deserta con un po' di malinconia. La nostra breve vacanza sta volgendo al termine e tutti ne siamo sinceramente dispiaciuti. Mezz’ora dopo siamo al capanno, in giro non c’è nessuno. La vista è spettacolare, di quelle che ti rimangono dentro. Ci lasciamo liberamente andare a romantiche effusioni, anche incrociate. Siamo tutti un po’ stanchi ed ansiosi di andare nel nostro appartamento per una bella doccia ristoratrice.
La notte è ancora lunga, la voglia di regalare piacere non è ancora sopita e nessuno di noi sembra essere stanco. Un’eccitazione inesauribile ci pervade. Scattiamo l’ultima foto ricordo di gruppo, sperando che questa possa catturare e rendere indelebile il ricordo delle emozioni provate in questa incredibile giornata di desiderio, passione... libertà!
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