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Scambio di Coppia

Il profumo del mare – 1° parte


di testing_the_limits
22.10.2024    |    69    |    1 8.0
"Stiamo andando in un posto pazzesco con una coppia meravigliosa con cui siamo perfettamente in sintonia..."
Dedicato ad una coppia speciale.

L’asfalto scorre veloce sotto la nostra auto, c’è pochissimo traffico. Siamo partiti presto questa mattina, convinti che la meta ci avrebbe ripagato di ogni sacrificio. Tra macchina, bici e scarpinata ci aspettano circa tre ore e mezza di viaggio e vogliamo cercare in tutti i modi di arrivare presto per goderci la spiaggia il più possibile. È una sfacchinata, lo sappiamo, ma Federico ed Anna sembrano proprio le persone giuste per condividere questa piccola pazzia con noi. Siamo in viaggio già da un’oretta e la loro compagnia è piacevolissima, perché come sempre possiamo parlare di qualsiasi cosa.
Le ragazze, sedute dietro come consuetudine, sono felicissime e molto su di giri. Ogni tanto si scambiano qualche carezza furtiva e dei piccoli baci. Questo è un tipo di gioco che appartiene a loro, in cui non è richiesta nè la presenza nè la partecipazione di noi maschietti, se non altro fino a che non ci invitano in maniera del tutto esplicita.
Mentre dietro le nostre signore si divertono, io e Fede parliamo di tutto: è un piacere discutere con lui di qualsiasi argomento. Come se questo non bastasse, guida benissimo. Stiamo andando in un posto pazzesco con una coppia meravigliosa con cui siamo perfettamente in sintonia. Un’incredibile sensazione di appagamento mista ad eccitazione mi pervade: razionalizzo che la vita è strana, perché oltre ogni ragionevole ricerca in modo del tutto casuale può capitare che ti venga concesso di incontrare persone straordinarie, che a loro modo ti cambiano la vita. Il mio sguardo si posa sulle due passeggere in vena di effusioni e mi sorprendo a fissarle inebetito. Claudia se ne accorge e sorride, Anna mi allunga una mano come a ricordarmi che non si sono dimenticate di noi. Io vorrei tanto lasciare Fede a guidare ed andarmi a sistemare dietro con loro. Sto morendo dalla voglia, ma per il momento cercherò di resistere.
Ad un certo punto Claudia tira fuori della borsa alcuni piccoli foglietti e quattro penne. «Cosa ne dite se facciamo un giochino?» domanda con quella sua aria da santerellina a cui è impossibile resistere. Io, completamente all’oscuro di tutto, muoio dalla curiosità di sapere. «Facciamo che ognuno di noi scrive su ogni biglietto una fantasia erotica e si firma. Alla spiaggia faremo un piccolo gioco e chi vincerà vedrà realizzato il suo desiderio con il contributo di tutti, qualunque esso sia». Meravigliosamente allibito dall’intraprendenza della mia mogliettina, obbedisco e mi metto subito a scrivere la mia fantasia. Questa volta però spero di non essere io a vincere: vorrei invece venire a conoscenza dei sogni più reconditi e piccanti dei miei compagni di viaggio per contribuire a realizzarli. Questo mi fa eccitare molto di più dell’idea di fare avverare una mia fantasia personale.
Arriviamo in paese alle nove in punto e vista l’ora riusciamo a trovare parcheggio proprio davanti al noleggio delle bici che abbiamo prenotato nei giorni scorsi. Ci aspettano più di sette chilometri all’andata ed una decina al ritorno, probabilmente con il buio. Per la tranquillità di tutti abbiamo noleggiato delle bici elettriche che provvediamo ad inforcare immediatamente. Dove trascorreremo la giornata non c’è nulla, nemmeno l’acqua potabile. Dobbiamo portare la qualunque e siamo carichi come dei muli, ma siamo tutti sicurissimi che ne varrà la pena. Qualche convenevole di rito e si parte: emozionati come dei bambini delle elementari in gita scolastica!
La pista ciclabile rivela la sua bellezza non appena varchiamo la recinzione di confine del parco, quando una stradina in leggera salita attraversa una meravigliosa lecceta. Arrivati in cima al colle non possiamo fare a meno di fermare le nostre bici: l’odore della macchia mediterranea si fa più prepotente ed appaiono finalmente, in lontananza, il mare e la spiaggia tanto desiderata. «Che ne dite di un selfie?» chiede Anna ed io approvo con entusiasmo il suo spirito di iniziativa, se non altro per approfittare della situazione e stringerla a me. Da quando siamo partiti non l’ho ancora nemmeno sfiorata e sto impazzendo dalla voglia di farlo. Non vedo l'ora che arrivi il momento di intrecciare i nostri corpi, insieme a quelli dei rispettivi partner. Mi rendo conto che è la prima volta in assoluto che ci capita di scattare una foto ricordo con amici così “speciali”, ma con loro è stata la prima volta in assoluto di molte cose e viene tutto spontaneo e naturale. Se ripenso alle timidezze iniziali per difendere la nostra privacy e guardo a come siamo diventati intimi e fiduciosi gli uni degli altri ora mi scappa da ridere. Del resto, io e Claudia crediamo sia giusto così: andare per gradi ed esplorare passo dopo passo questo mondo così “particolare”.
Rimontiamo in sella e cominciamo una veloce discesa che si snoda tra un magnifico oliveto secolare custodito splendidamente. Arriviamo finalmente a destinazione. Ci aiutiamo gli uni con gli altri nel legare le nostre quattro bici e ci avviamo così lungo la passerella di legno che conduce alla spiaggia. Lo spettacolo che si apre ai nostri occhi è di quelli da togliere il fiato: il maltempo che ha imperversato sulla zona fino a ieri sera ha completamente spazzato il cielo dalle nuvole. La spiaggia è immacolata e siamo i primi della giornata a calcarne le orme. La bellezza dei colori vividi del primo mattino mista all’odore della salsedine è qualcosa di indescrivibile. Ci incamminiamo, desiderosi di arrivare quanto prima ma godendoci ogni attimo di quella passeggiata in luogo così incantevole.
Arrivati finalmente alla nostra meta completamente deserta, il “campo base" viene allestito in poco tempo. Due grandi teli legati a sei grossi pali ci proteggeranno dal sole nelle ore più calde. Immediatamente ci liberiamo dai vestiti e ci tuffiamo in acqua in cerca di refrigerio… e forse di qualcos’altro. Giochiamo ad inseguirci, a prenderci… ma la voglia è talmente tanta che ben presto questi giochi prendono una piega ben diversa. Federico insegue Claudia fino a prenderla in braccio ed approfitta dell'occasione per accarezzare tutte le sue forme, appoggiando le sue labbra voraci ma esperte sui capezzoli rosa sporgenti ed eccitati. Claudia dal canto suo risponde con dei piccoli gridolini di piacere e si aggrappa sempre più forte al suo amante momentaneo.
Da parte sua Anna, immersa fino alle spalle, se ne sta immobile ad occhi chiusi ad ascoltare sulla propria pelle le mie carezze, che si fanno sempre più audaci. Tenendola abbracciata con una mano su una natica e l'altra dietro la nuca, avvicino le mie labbra alle sue, mentre i nostri rispettivi partner ci osservano. Come a prendersi la sua piccola rivincita, Claudia comincia a scorrere le sue dita sottili lungo il cazzo di Federico, ormai durissimo.
Anna con un cenno della mano invita Claudia e Federico ad avvicinarsi, dopodiché Federico comincia ad accarezzare delicatamente il clitoride di Claudia, strappandole qualche gridolino di godimento. Ormai è ad un passo dall’orgasmo, ma Federico vuole fermarsi: in perfetta sincronia Anna appoggia la sua mano tra le cosce spalancate di Claudia. In un istante le sue dita esperte ed estremamente abili si impadroniscono della sua fica completamente aperta ed eccitata. Il piacere che sta provando è talmente intenso che deve sorreggersi a me, sempre impegnato a baciare Anna. Dai suoi gemiti sento che Claudia è prossima all'orgasmo e non posso fare a meno di guardarla affascinato.
Mi cerca per le coccole del post: la bacio perdutamente, con in bocca ancora il sapore di Anna. Dopo qualche secondo, mi rispinge tra le sue braccia, eccitata a mille: Anna in pochi secondi viene circondata da tutti noi e dalle nostre mani che la avvolgono completamente. Ci muoviamo come una sola persona, ognuno di noi sa perfettamente quello che deve fare, leggiamo il suo sguardo ed il linguaggio del suo corpo. Le difese di Anna crollano dopo pochissimo ed un orgasmo improvviso, veloce e violento la scuote. Ricambia le nostre carezze con i suoi baci senza risparmiarsi e distribuendoli equamente tra l'affiatatissimo terzetto.
Tutti provati ci avviamo verso la riva, io e Fede con i cazzi durissimi e le risatine delle ragazze in sottofondo che ci sorridono maliziose e divertite, in vena di ulteriori effusioni tra loro due che non fanno altro che alzare ulteriormente la temperatura di noi maschietti, ancora in attesa della tanta desiderata “ricompensa". Ho una voglia matta di possederle entrambe, non saprei neanche io bene in quale ordine… e vorrei farlo con forza, in modo quasi animalesco, come per punire quella loro sfacciataggine. Con un rapido sguardo io e Fede capiamo che non è ancora il momento e che possiamo dimostrarci superiori alle loro provocazioni. Così, sforzandoci di mostrare indifferenza lanciamo la proposta di pranzare e, vista la fame e l'ora, in un attimo la “tavola" è imbandita con quanto condiviso. L’aria è davvero rovente e per mangiare dobbiamo rifugiarci all’ombra della nostra tenda, creata per l’occasione. Siamo tutti affamatissimi e non vediamo l’ora di festeggiare con il menu scelto per l’occasione: insalata di riso, formaggi magri, frutta a volontà ed un bel dolce. Il tutto annaffiato da un ottimo vino bianco gelato.
Il pranzo è un’occasione per piccole attenzioni tra i componenti di ciascuna coppia, cortesie, scambi di tenerezze e, talvolta, anche gesti sensuali. Un po' di marmellata cade su un seno di Anna e Federico si affretta a pulirla con le sue labbra, soffermandosi particolarmente sul capezzolo. Io e Claudia ci scambiamo una sorsata di vino baciandoci in bocca. Questi piccoli giochi mantengono la tensione giusta, rivelando sentimenti di grande intensità. Terminato il pranzo desideriamo sfruttare ancora l’ombra del gazebo e, complice anche la levataccia della mattinata, ci addormentiamo tutti e quattro beatamente. Federico abbraccia da dietro la sua bella mogliettina rassicurandola con una mano sul seno, mentre Claudia, più sfacciata, si addormenta con una mano sul mio cazzo, rimasto molle e tranquillo nonostante il suo tocco esperto.

Continua…
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