Giù la maschera - Triangoli

Ragazzi," disse Nicola, con un sorriso malizioso, "che ne dite di un po' di azione?"
"Intendi...?" chiese Paolo, alzando un sopracciglio.
"Esattamente," rispose Nicola, sbottonandosi la camicia. "Stasera lasciamoci andare, giù la maschera! Voglio sentirvi gemere, voglio vedervi godere. Voglio esplorare ogni centimetro dei vostri corpi."

Paolo e Luca si scambiarono un'occhiata carica di desiderio, e in pochi istanti i tre uomini si ritrovarono abbracciati, le mani che si esploravano a vicenda. Nicola baciò Paolo con passione, mentre Luca gli sbottonava i pantaloni, rivelando il suo cazzo ancora non completamente eretto.

"Oh, Nicola," gemette Paolo, "fammi impazzire."
Nicola gli tolse i pantaloni e iniziò a praticargli un pompino profondo, mentre Paolo ansimava di piacere. Poi, con la punta della lingua, iniziò a leccare il suo culo, provocandogli brividi intensi.
"Oh, sì!" gemette Paolo, "Leccami, Nicola! Leccami tutto! Fammi il culo!”
"Puoi giurarci! È tutto il giorno che aspetto! rispose Nicola, baciandolo con passione. "Voglio sentirti venire."

Nicola, con movimenti lenti e precisi, aveva preparato Paolo alla penetrazione. Con dita esperte, aveva allargato delicatamente l'ano di Paolo, lubrificandolo con cura. Paolo, abbandonato al piacere, gemeva sommessamente, il corpo percorso da brividi di eccitazione.Quando Paolo fu pronto, Nicola si posizionò dietro di lui, il cazzo perfettamente in tiro che premeva contro l'entrata. Con un respiro profondo, spinse lentamente, penetrando Paolo con decisione. Paolo emise un gemito misto di dolore e piacere, mentre il membro di Nicola si faceva strada dentro di lui. “Inculami porco sii! Sono la tua troia!”. Paolo era ormai senza freni.

Nicola si fermò un istante, lasciando che Paolo si abituasse alla sensazione. Poi, con movimenti lenti e regolari, iniziò a spingere, riempiendo Paolo ad ogni affondo. Nicola aumentò gradualmente il ritmo, spingendo sempre più a fondo, mentre Paolo gemeva e si contorceva, il culo che si muoveva in sintonia con i suoi affondi. La stanza risuonava dei loro gemiti e sospiri. Nicola sentì che stava per venire, e si fermò un istante, sussurrando all'orecchio di Paolo: "Sto venendo..." Poi, spinse con forza, riempiendo Paolo di sperma caldo e denso. Paolo emise un grugnito animale, mentre il suo corpo si contraeva in una serie di spasmi.

Sentendosi riempito, Paolo iniziò a masturbarsi con furia, la mano che si muoveva su e giù sul suo membro, mentre gemeva e si contorceva. In pochi istanti, raggiunse l'apice, e un fiotto di sborra caldo e appiccicoso schizzò sul pavimento.
Paolo, esausto e soddisfatto, si abbandonò sul divano, il corpo ancora scosso da brividi di piacere. Nicola, sdraiato accanto a lui, lo abbracciò, baciandolo con passione.

Luca, che nel frattempo si era spogliato e segato alla vista dei due amici, si avvicinò a Nicola e, accarezzandogli il culo, gli disse: “è ora di sostituire questo bel plug con un qualcosa di più reale!”
Nicola si mise a pecora sul letto e Luca iniziò a pomparlo, mentre Paolo, posizionatosi sotto Luca, si godeva la scena in pole position, masturbandosi lentamente e attendo pazientemente il suo turno. Paolo finalmente avrebbe realizzato una sua fantasia, inculare Luca e in contemporanea spompinare Nicola.

Intanto nella camera da letto Sofia e Giulia stavano provandosi vestiti e scarpe che Tiziana, proprietaria di una boutique in centro, aveva portato a casa per la serata. In breve però la prova si rivelò per quello che era: un pretesto per liberare la tensione erotica che serpeggiava durante la cena.

In quel momento Tiziana aveva due obiettivi: sfilarsi il plug anale che iniziava a farsi sentire troppo e soprattutto farsi le sue amiche che da tempo erano protagoniste di suoi ditalini in solitaria.

Allora, ragazze," sussurrò: “pronte a giocare?"