Prime Esperienze
passeggiata primaverile nel parco
di FUOCO5
26.03.2020 |
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"Cosi'una domenica decidemmo di prendere il battello che dalla ns cittadina sul mare portava ad una piccola frazione incastonata tra le rocce del parco e da li..."
Allora non avevo ancora compiuto 18 anni e con il mio inseparabile amico di poco piu' giovane sentivamo arrivare la primavera e con essa la voglia di uscire , di festeggiare ,di rivivere dopo un inverno piovoso come quello.Cosi'una domenica decidemmo di prendere il battello che dalla ns cittadina sul mare portava ad una piccola frazione incastonata tra le rocce del parco e da li su mulattiere antiche arrivare dall'altra parte del promontorio per poi ritornare al punto di partenza con i mezzi pubblici.Dopo una visitina veloce all'antica abbazia ed alle tombe di un antica famiglia nobiliare ,consumata una rapida merenda ci inerpicammo nel primo tratto della mulattiera.Un profumo di macchia mediterranea ,di finocchio selvatico ,aglio e menta ci arrivava alle nari portato dal vento di mare e devo dire scatenava in noi una bufera ormonale ,tanto che ben presto i ns discorsi finirono a parlare di sesso.Salvo pochi escursionisti ,gran parte del sentiero era deserto ,ma arrivati ad un punto abbastanza impegnativo,trovammo un donna ,che a noi pareva anziana ,forse 58 60 anni,vestita come un escursionista straniera con tanto di zaino e scarponi,foulard ed occhialoni scuri ,seduta su una roccia ,sembrava ci aspettasse ,ma questo non lo capi' subito.Ci saluto' e ci disse che aveva difficolta' a risalire quel tratto ripido e che aspettava qualcuno che l'aiutasse a superarlo.Forte della mia eta' ,mi offri di portarle lo zaino ,cosa che mi passo' subito,ma volle anche che le dessi la mano mentre risalivamo.A suo discapito devo dire che quel tratto era veramente ripido e si concludeva con un passaggio sopra dei grossi tubi a strapiombo sul mare ,dove ci si teneva con una corda alla parete.Superato questo, lei ci chiese di aspettarla un'attimo ,mentre si allontanava per un suo bisogno dentro ad una macchia di corbezzoli.Devo dire che eravamo proprio due ingenui e quando lei ci chiamo ' improvvisamente ,fummo sorpresi .Andai per primo e dopo una piccola curva la vidi accosciata ,con i calzoni abbassat,i che faceva pipi',lei sorrise e mi chiese se avessi dei fazzolettini di carta perche' i suoi erano dentro lo zaino che aveva lasciato in ns custodia .Non sapevo che fare ,blaterai qualcosa e cercai nella tasca dei jeans,dove tirai fuori solo il fazzoletto di cotone e glielo porsi.Lei mi prese la mano ed alzandosi mi disse:-"Asciugami tu dai."-Inizia a tamponarla ,ma lei disse di farlo piu' forte sempre piu' forte ,iniziavo a sentire il suo odore ,urina, sudore ,umori ed in piu' il cazzo cresceva fino a farmi male contro la zip chiusa dei jeans.Ci volle poco perche' si giro' mi sbottono' la patta e lo prese in bocca.Succhiava e leccava rumorosamente, inginocchiata mentre con un dito mi stuzzicava il buchino.Ti piace vero? non so ,si ,ma ........intanto sentivo i merli cantare e il mio amico che mi chiamava .Ora vengo ,veniamo stai tranquillo.......esplosi nella sua bocca e lei bevve tutto.Avrei voluto scomparire o forse restare non so .Ebbi solo la forza di dire:-" devo andare e' tardi ,lei si mise a ridere ,ma si volto'per rivestirsi ed io fuggi' di corsa , arrivai dal mio amico e via veloce, ora giu' in discesa ,senza dire nulla per un paio di km ,dove iniziava una stretta pedonale ,solo li mi accorsi che il mio amico aveva ancora sulle spalle lo zaino della signora.Lo lasciammo li contro un muretto di ardesia .Non sono piu' tornato su quei sentieri!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarā nostra premura riesaminare questo racconto.
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