Prime Esperienze
il prof di ripetizione ...continua

02.05.2020 |
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"Lui si strinse ancora piu’ vicino a me e a bassa voce mi disse “ Questo latte e’ prelibato, va gustato caldo appena munto, dopo si raffredda e diventa..."
Io rimasi immobile, quasi stupito. Lui si risedette accanto a me, prese un fazzolettino e si puli’ un poco le labbra, mi rimise il braccio dietro al collo fino alla spalla. Rimanemmo in silenzio per qualche secondo poi mi chiese se tutto ok.Io lo guardai e gli dissi: “ Ma hai bevuto tutto?”
“Certo” rispose. “E’ la cosa piu’ bella che ci sia”. Parlava con tono molto pacato, come se avesse raggiunto la pace dei sensi, era come ubriaco di piacere.
“Sai” dissi io “ a volte quando mi masturbo e mi rimane un po di succo nella mano, penso cosa provino le ragazze che inavvertitamente si fossero bagnate le labbra, ma mai avrei immaginato che si potesse bere”.
“Sai, dovresti provare” rispose “ e’ una sensazione unica, un gusto particolare, un odore che ti fa andar fuori di testa”.
Ed ecco che stupidamente risposi come mai avrei dovuto.....” beh, la prossima volta che mi masturbo in bagno, provero’ ad assaggiarlo un pochino”.
Lui si strinse ancora piu’ vicino a me e a bassa voce mi disse “ Questo latte e’ prelibato, va gustato caldo appena munto, dopo si raffredda e diventa flaccico. Credo che dovresti approfittare ora di provare “ .
Mi prese la mano e se la mise sui suoi pantaloncini, Aveva gia’ una bella erezione, mi disse “dimmi se ti piace”, se li tiro’ giu’, non aveva le mutande, e subito svetto’ fuori una stanga piu grande della mia. Mi riprese la mano, mi fece prendere la cappella con il pollice e l’indice e mi disse “vai giu’ lentamente”. Eseguii e subito la pelle scese per far uscire il glande in tutto il suo splendore.
Iniziai lentamente ad andare su e giu sempre con le sole due dita e ogni volta che battevano sotto la cappella lui aveva come un piccolo sussulto.
“ Non credo che resistero’ molto, meglio se ti dedichi subito a lui” sentii la sua mano dietro al collo che iniziava a spingermi giu’. “Fai conto di leccare un gelato” disse.
Iniziai a toccare con la lingua la cappella, prima a colpetti per poi leccare dall’alto verso il basso e viceversa, fin quando una gocciolina fece capolino. “E’ solo la pre sborra” disse “ non aver paura leccala” . Cosi’ feci. Francamente non sentii niente, solo un po ‘ di roba appicicosa, ma niente piu’.
“E’ ora che inizi il lavoro” disse “ sposta la mano sulle mie palle e carezzale molto delicatamente, apri bene la bocca e io ti guidero’ con la mano dietro al collo, tu devi solo usare la lingua. Quando sto per arrivare te lo dico e avrai qualche secondo prima che il latte ti arrivi in bocca. Non aver paura, bevi tranquillamente, sara’ caldo e un poco salato”.
Iniziammo. La sua mano mi spingeva verso il basso e quando mollava capivo che dovevo tornare su. Io ero seduto accanto a lui e la mia visuale era verso il basso per cui l’unica cosa che vedevo erano i suoi piedi. Lui indossava le infradito e mi accorsi che le sue dita si muovevano in base ai movimenti della mia lingua: piu’ provava piacere e piu le dita si inarcavano. Capii subito che il punto migliore dove far strusciare la lingua era quel filo che tiene attaccata la pelle alla cappella: ogni volta che mi soffernavo li’ le dita dei piedi letteralmente si piegavano e lui ansimava sempre piu forte.
Naturalmente non fece in tempo ad avvisarmi che il tempo stava per scadere, la sua mano si fermo’ impedendomi di tornare su e almeno due forti schizzi di sperma inondarono la mia bocca, non feci in tempo a ingoiare che altri due piu piccoli arrivarono quasi subito. Il forte orgasmo gli fece stendere le gambe e lui emetteva come dei grugniti che mi facevano quasi impressione.....
seguira’ la prossima puntata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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