Prime Esperienze
Una seduta dal ginecologo

29.09.2023 |
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"" Rispondo con un minimo di affanno..."
Come d'accordo, è venuta a prendermi verso le 14:00. Siamo partite subito e, passata da lei per cambiarmi i pantaloni con gonna e intimo, un abbondante lavaggio alla fica e all'interno, dietro, via: lei non sa dove andro, crede dal mio
solito amante, ma poi mi lascia alla fermata del 52, così da lì vado in centro, per poi cambiare e, con il 58 barrato,
vado dal ginecologo.
Arrivo da lui che sono le 15:00 passate, causa traffico, ma lo avevo già avvertito che ero in viaggio ed in ritardo.
Come sempre, mi accoglie coperto dal camice, con sotto, non si sa mai, i soli slip. Una volta entrata, controlla che
nessuno mi abbia visto nell'androne del fabbricato e chiude a chiave. Mette il telefono fisso in modalità "segreteria" e
stacca il campanello.
Io vado nello spogliatoio ed inizio a togliere gonna, slip, e indosso le babbucce con un minimo di tacco, che lui ha
destinato solo per me.
Esco in reggiseno e nulla sotto, lui e gia in camice aperto con sotto solo i boxer.
"Prego, signora, si sieda" solito giochetto perche gli piace tanto vedermi seduta a culo nudo sulla sedia, mentre mi
interroga sul come va, se avverto qualcosa di fastidioso, ecc., poi si alza e viene dietro di me a palparmi i seni,
affermando che li trova giu di tono e che sarebbe opportuno ricorrere a dei massaggi. Se lo ritengo utile, potrei
fornirmi l'indirizzo di un ottimo massaggiatore, coadiuvato da una assistente slovacca molto brava..
Accetto il suggerimento. Mentre fa questo, i boxer mi urtano contro la schiena e sento che e gia di marmo. Lui
continua il massaggio, elogiando il seno e pian piano, scende sulla pancia. Dopo un po' di palpeggio dolce, dice:
"Bene, signora, si accomodi sul lettino".
Per alzarmi, mi volto e, col viso, mi trovo all'altezza del suo pacco: un profumo di maschio mi solletica il naso e lui,
facendo apparire il suo come un movimento casuale, nello spostarsi me lo passa sotto il naso.
Aspiro quel forte odore che emana (non e cattivo, capiamoci, e quell'odore che, percepito in momenti come quello, ti
manda in tilt) e ingoio l'abbondante salivazione prodotta.
Mi faccio forza per ad alzarmi e, lentamente, quasi da vittima sacrificale, mi avvicino al lettino, faccio per togliere le
babbucce, ma lui mi ferma, mi viene dietro e, con le mani ai fianchi, mi guida sul predellino e mi aiuta a salire.
Mi volto e mi siedo sul lettino, coperto di morbida carta profumata, levo le babbucce e mi distendo; lui mi aiuta ad
alzare le gambe sin sugli appositi supporti, accarezzandomi i piedi nudi ed abbronzati.
Con calma accosta la sedia girevole ed il carrello con gli strumenti, che, al solo vederli, mi provoca un groppo allo
stomaco, ma non di paura.
Si sistema gli occhiali muniti di luci, per scrutare dentro di me. Si siede....
"Ora, signora, le esplorero l'intimita; con il gel, la preparero all'intrusione della telecamera, per verificare se vi fossero
dei papillomi o qualcos'altro di anormale".
Dal carrello prende un tubetto e spreme una generosa dose su due dita ed una leggera dose sulle labbra interne,
partendo, credo volutamente dal clitoride. Dopo di che inizia un lento strofinio sulle pareti intorno al foro e, pian
piano, inizia ad inserire le dita. La tortura dura solo qualche minuto, nel quale resisto alla tentazione di lasciarmi
andare all'orgasmo e rilasciare liquidi.
"Tutto bene, nessun fastidio, signora?"
"No, tutto ok .... almeno credo".
"Bene, qualora dovesse avvertire un qualche fastidio, me lo dica ora, che e pronta all'ispezione interna: vado?"
"Ok ... vada pure...."
Sento le dita; capisco che son due, perche me le sta inserendo toccandomi le due pareti; con la mano sinistra si
appoggia sulla pancia e mi preme sulle dita messe a cucchiaio. Arriva al punto critico ed inizia a tastare la rugosita, vi
preme sopra, ho un sobbalzo, ma con l'altra mano mi contrasta, imponendomi a star ferma ed accogliere le dita, che
iniziano un lento sfregamento in senso rotatorio.
"Tutto bene, signora?"
"Per ora si ... tutto bene".
"Ha fastidio, se premo qui?"
"No, assolutamente, nessun fastidio..." Rispondo con un minimo di affanno.
"Bene, bene... per ora nulla di anormale, ma, se non le da fastidio, tasto ancora un po', giusto per sicurezza".
"Come vuole lei..."
Lui insiste con piu forza con la rotazione e, intanto, col pollice sinistro titilla il clitoride; ora mi e impossibile non
sentir l'effetto "piacere"; mi mordo le labbra, mugolo piano e mi concentro: non voglio schizzargli addosso.
La tortura dura minuti, interminabili per me: sento che ho iniziato a secernere umori, lui non commenta . Con la
sinistra prende un pennello ed inizia a passarlo intorno al clitoride, sembra lo stia facendo con del velluto.....
"Tutto ok, signora?"
"Sìììì..." riesco appena a dire.
"Bene, vedo che reagisce bene: ha anche una buona produzione di liquidi che mi fa presumere che tutto e a posto".
"Bene, son contenta ..." faccio eco alle sue conclusioni.
Continua ancora per qualche minuto nella sua visita, poi estrae le dita, posa il pennello e, con un tampone di carta,
asciuga culo e figa....
Prende lo speculum, uno di quelli a tre punte e, come se lo contemplasse per capire come introdurlo, lo rivolge verso
di me, senza parlare.
Il mio respiro ora è accelerato: l'attesa mi mette ansia...
"Ora introdurro lo strumento che gia conosce... stia tranquilla e rilassata, mi raccomando..." Effettivamente, per me
non e la prima volta..
"Sì, sono tranquilla..."
Si alza, lo appoggia al foro lubrificato, appoggia la mano sul pube e schiaccia dolcemente, poi, col la destra spinge lo
strumento con delicatezza, ma senza fermarsi, sin che la pinza esterna arriva a contatto con il buco del culo.
"Tutto ok, signora, fatto: ora, con calma, lo dilatero; se dovessi provocarle fastidio o dolore, mi avverta..."
Sento il metallo caldo dentro che mi riempie senza tocca l'utero, ma sento che e molto lungo. Forse sara di una
quindicina di cm; lui si sistema meglio nella sua posizione, preme con le dita i bordi e, con l'altra mano inizia ad agire
sulla vite, agendo lentamente; i rostri iniziano a premere sulle pareti, due sulle pareti dx e sx ed il terzo preme sul
pavimento pelvico, quello a contatto con l'ano.
"Tutto bene, signora..."
"Sìììì...." riesco a dire, concentrandomi con forza, per non schizzare.
Continua a dilatare ... piano piano.
"Siamo a buon punto, ha una perfetta elasticita, credo che apriremo l'intera cavita, cosi, con la fibra ottica, potro
visitarla per bene....ok?
"Certo, continui pure ..." rispondo.
Come ultima azione, apre completamente la vite, stringe le maniglie e blocca lo strumento. Lo scatto da ancora una
spinta alla stecca che preme sull'ano. Quel premere contro le pareti, mi provoca un forte stimolo ad espellere i liquidi
prodotti.
"Bene. Non si preoccupi, signora, è tutto normale; i recettori sono stimolati dallo strumento per cui... non si preoccupi,
anzi, è indice di buona sensibilita".
"Se lo dice lei...?"
Lui continua... dopo di che prende una sonda luminosa, accende il monitor e, deciso, me la introduce dentro.
Esplora con dovizia, spiegando il tutto e, passando sul punto g, si sofferma a strofinare (bella l'immagine che proviene
dal monitor di quella piccola porzione rugosa a pochi cm dall'entrata).
Terminato il lento giro ispettivo e posata la sonda, si alza e premendo la mano sull'inguine, estrae lo strumento senza
chiuderlo.
"Uuhhhmmm" è il mugolio che mi scappa.
"Mi scusi, non volevo, ma ho di proposito eseguito quella indagine, allo scopo di verificare la bonta delle sensazioni
che percepiva. Ora lo richiudo ed esploreremo il retto, per verificare che non ci siano polipi .. tranquilla... ok?"
"Sì, tutto ok, ma se mi asciuga è meglio: sto bagnando tutto il lenzuolo".
"Oh, non si preoccupi"
Intanto mi tampona per bene e mi aggiunge altri fogli di carta sotto il sedere.
Si posiziona seduto dinanzi alle mie intimità; sento il tocco del ferro e del gel sulla punta dell'orifizio: le sue dita mi
allargano per permettere alla punta di cominciare ad entrare.
Con una spinta decisa, lo ficca tutto dentro, facendolo aderire al mio corpo.
"Ooohhhoooomuumm" è quanto mi sorge dall'animo di getto. Lui, con decisione, agisce stringendo le maniglie e le apre
al massimo...
Il mio mugolio si fa piu sonoro e prolungato... per il repentino e deciso allargamento totale dell'ano.
"Ottimo; ottima risposta, quindi ritengo che le reazioni siano percepite al massimo, come realmente dovrebbe essere".
Ansimando per il piacere, confermo quanto da lui detto, mentre avverto altro liquido secreto dalla fica e prolungarsi
sotto., ed arrivare al buco sottostante.
Intanto riprende la fibra ottica e la inserisce per esplorando le pareti interne. Viste sul monitor, appaiono rosee e mi
fa notare anche la posizione dei tre rostri che inserisce, sino a che sento toccare in fondo, con delicatezza sfiora le
pareti interne, soffermandosi di tanto intanto, torturando il retto con pazienza, strappandomi gridolini di piacere: poi
ritrae la camera e, sempre con determinazione estrae lo speculum da aperto.
Emetto un nuovo mugolo di piacere, lui sorride. Lo richiude e, con decisione, lo rificca dentro; appena in fondo, lo
apre, provocandomi un mogulio di piacere misto a dolore, mentre lui sembra soddisfatto mi domanda.
"E' piacevole quanto le sto facendo, signora? Se ne ha fastidio, lo dica".
Un flebile no, mi promana dalla bocca e lui:
"Bene, ottima elasticita direi.. di fare ancora qualche movimento cosi sara piu distesa , nn crede?"
" Come deve essere fatto faccia .... e lei che sa cosa fare"
La piacevole penetrazione con dilatazione dura per alcuni minuti... poi cessa
A questo punto si alza, sposta tutto e mi si avvicina; con voce calma, dandomi del tu, esordisce:
"Anna, è da molto che ci conosciamo e, sin dalle prime volte, mi sei piaciuta e mi hai fatto... insomma capisci... non ho
mai avuto coraggio di chiederti di far l'amore con me. Ora, pero, posso scoparti e venirti dentro? Sei in ottima forma
fisica e perfettamente sana, vuoi?"
Io non rispondo, ma gli estraggo il cazzo che e li a portata di mano.
Prima di leccarglielo, glielo preparo masturbandolo delicatamente. Poi me lo ficco in bocca, sino alle palle, facendogli
provare il calore della mia bocca.
Poi, quando si sente pronto, si sposta: il lettino si trova alla giusta altezza e percio me lo abbocca: sono talmente larga
che non lo sento entrare, sebbene sia grosso. Mi chiava lentamente e, avendolo curvo e in piu esperto, me lo passa sul
punto che ti fa sballare; insiste, mentre spinge e vi si sofferma; ritornano i brividi di piacere, sono molto intensi,
sospiro e lui commenta favorevolmente il mio modo di godere. Prosegue nella sua penetrazione ed il mio piacere dura
a lungo, molto a lungo; poi lo estrae e sollecita il clitoride, gli sbatacchia sopra con la cappella, strappandomi gridolini.
Scivola sino alla fica, poi sotto, stuzzicando anche l'ano, senza penetrarlo. Vorrei afferrarlo per le spalle e tirarlo su,
cosida farmi penetrare, ma non posso: ho le gambe bloccate sui sostegni.
Lo imploro di entrarmi dentro, aprirmi tutta, mentre colate di umori si spargono sul lettino; lui ci gioca ancora un po'
e poi ritorna alla figa. Con un colpo secco, tremendo, mi penetra arrivando a toccare l'utero..
""Huuuummmm, sìììììììììììì" è cio che mi scappa; lui spinge forte quasi volesse penetrare con tutto se stesso nel mio
corpo; poi riprende il martellamento forte, tanto da farmi sobbalzare la pancia: ad ogni colpo, uno schizzo del mio
squirt lo colpisce addosso...sinche " aahhhaaoo, sìììì" che bello! Ancora".
Se ne è uscito e di colpo me l'ha messo tutto dentro nel culo. La repentina dilatazione mi ha provocato una fitta al
buco del culo che ho avvertito sino al cervello; non capivo piu nulla; lui entrava ed usciva, senza sosta, animando per
lo sforzo ed io non riuscivo a connettere, tranne che continuare con il mio "Ssììì .... ancora, ancora". Alla fine,
mugolando forte:
"Arrivo ..... Arrivo...." lo toglie dal culo ed entra in fica, facendomi sobbalzare.
Mentre rantola, mi sborra dentro tutto il suo seme... Spingendo quanto piu puo, mi comunica con un suono gutturale:
"Finalmente, era da tanto che desideravo riempirti .. grazie .."
Mi accarezza pancia, seni e cosce, sinché, sfinito, esce dalla fica....
"Vieni, ti prego, lascia che te lo ripulisca" gli chiedo e lui si sposta e me lo offre alla bocca. Con evidente ingordigia e
fare certosino, glielo ripulisco tutto. Faccio scorrere la lingua attorno al bordo della cappella, godendo dei sapore dei
suoi umori e dei miei.
Appena finito, avrei voglia di chiedergli di infilarmelo ancora dentro per poterlo ripulire, ma si sta sistemando. Ok,
sara per una prossima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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