Prime Esperienze
Una moglie indipendente di un dipendente
di Performa
16.07.2024 |
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"Sbrodolante di umori e sborra…lei si girò…si sedette sulla scrivania…si slaccio la camicetta…tirò fuori i seni…si girò…si sedette sulla scrivania…si slaccio la..."
Entrò in ufficio e ci presentammo:non alta, un corpo discreto, un bel seno prorompente, una quarta, e un bel culo tondo, gambe un po’ pienotte…insomma non male. Si accomodò sulla sedia i fronte alla scrivania e gli chiesi, il motivo di questa visita. Lei rispose, che come sapevo era la moglie di Giovanni a cui avevo comunicato che non gli avrei rinnovato il contratto, e che quindi era venuto a perorare la causa per il marito. Risposi, Signora, ma lei lo sa com’è tuo marito?
Francamente con tutta la buona volontà, non posso rinnovargli il contratto, ne ha combinate tante che ora è il momento di dire basta. Non devi dirlo a me com’è mio marito, ma è l’unica fonte di reddito che abbiamo e ho due figlie piccole. Come marito mi serve solo per questo, per il resto non ne ho bisogno, anche con me ne ha combinate tante. Mentre finiva la frase accavallò le gambe, con un movimento lento, che non potei far a meno di buttarci un occhio, che mi parve di vedere una peluria come se non avesse gli slip, e finì la frase con… sono venuta fin qua per fargli cambiare idea. Quel gesto mi portò a dire…Se la richiesta me lo fa con quel giro di gambe…e sorrisi.
Al che lei, rifece il gesto ancora piu lento, e quando le gambe furono diritte…le allargò…si alzò la gonna…e disse…volevi vedere questa? Se rinnovi il contratto a mio marito…lo puoi avere tutte le volte che vuoi…
Infatti non aveva le mutande…e si vedeva una folta peluria nera…e io..e tuo marito? E lei…la figa è mia e ci faccio tutto quello che voglio…a prescindere che sono anni che mio marito non la vede e non la tocca.
E continuò…se vuoi posso darti subito un anticipo…così si alzò…mi si avvicinò…mi aprì i pantaloni…e lo tirò fuori…già abbastanza eccitato.
Lo prese in mano…e esclamò…però non male…hai proprio un bel cazzo…e inizio a segarlo un po’…e dopo cominciò a leccarlo e se lo mise in bocca…
..era abbastanza brava ed esperta…se lo ingoiava quasi tutto…facendoselo entrare fino in gola.
Andò avanti per un bel po’…finchè si alzò…si alzò la gonna…si appaggio al tavolo…mostrandomi un bel culo tondo…e disse…adesso scopami, fammi sentire il tuo bel cazzo tutto dentro…
Non me lo feci ripetere due volte…mi alzai…passai una mano sulla figa…era tutta bagnata…gli puntai il cazzo e glielo ficcai dentro in un solo colpo…lei sobbalzò…e….ahhhhhh….si dai…fammelo sentire tutto…spaccami la figa…dai spingi di più…che bello…che bel cazzo che hai…bello grosso e duro…fammi sentire il rumore delle palle che sbattono….
Andai avanti una ventina di minuti…ci davo a tutta forza….lei raggiunse l’orgasmo diverse volte….diceva…dai…dai…dai…siiiiii…vengooooo.
Dopo mi dice….e adesso ficcamelo nel culo….dai…fammelo sentire tutto dentro le visciere….
Appoggiai la cappella al buco del culo…e spinsi. Il cazzo entrò facile…era ben aperto…iniziai a stantuffare prima piano e poi più forte…lei si dimenava…mi spronava a spaccargli il culo…godeva come un’ossessa…la stantuffai a dovere per un bel pà…lei godette diverse volte,
poi mi disse di uscire…mi staccai. Sbrodolante di umori e sborra…lei si girò…si sedette sulla scrivania…si slaccio la camicetta…tirò fuori i seni…si girò…si sedette sulla scrivania…si slaccio la camicetta…tirò fuori i seni…si allungò sulla scrivania…si alzò le gambe…e mi disse…adesso riempimi la figa di sborra…vai tranquillo…non ti preoccupare.
A quelle parole…gli ficcai il cazzo dentro con forza e iniziai a pomparla con violenza…tanto che lei mi poggiò le gambe sulle spalle e con le mani si manteneva alla scrivania data la violenza dei miei colpi…e con i seni che gli sobbalzavano.
Lei godeva e gemeva di continuo….e dopo un quarto d’ora di pompaggio, gli sparai in figa tanta di quella sborra da riempirgli la pancia. Lei scese dal tavolo si chinò e me lo prese in bocca…succhiadolo fino all’ultima goccia e ripulendolo per bene. La sborra gli usciva dalla figa e gli scorreva lunghe le gambe…cosi chiese di andare in bagno.
Io mi ricomposi e sprofondai sulla poltrona…dopo un po’ lei tornò e mi disse…come è andato l’anticipo????
Io senza rispondere presi il telefono e chiamai la mia consulente…e le dissi…rinnova il contratto per sei mesi a Giovanni…
Ecco…fra sei mesi vedremo…dipende da te…gli dissi.
E lei…allora lo puoi già ritenere prolungato…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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