UN NUOVO MONDO (seconda parte)

Piccolo riassunto della prima parte di questo racconto. Dopo varie titubanze e ripensamenti decido di iscrivermi ad un sito di incontri e, baciato dalla fortuna con tanto di lingua, riesco a mettermi in contatto con una coppia. E che coppia!! Due ragazzi speciali. Speriamo di non rovinare tutto.

Ci ho pensato e ripensato per un paio di giorni. Quale proposta posso fare? Sto sul vago? Mi lancio in qualcosa “di particolare” tipo serata in prive o motel? No, meglio di no; in fondo non ci conosciamo nemmeno, non ci siamo praticamente mai visti. Rischierei di bruciarmi all’istante la loro fiducia. Mille dilemmi passano per la mia testa ed alla fine decido per la semplicità. Li inviterò a cena o pranzo da decidere assieme. Prendo il telefono, mi conetto al sito e, sulle note di “Sensazioni forti” di Vasco, scrivo l’invito. Inviato, ora non mi resta che attendere la loro risposta incrociando le dita.

Per un paio di giorni non mi collego più. Preso dalle mille faccende della quotidianità quasi mi scordo del messaggio con la proposta. Dopo tre giorni, in un momento di relax, rientro nel sito con la curiosità a mille per la risposta che, forse, avrò ricevuto. Nome utente, password e sono dentro. La casella di posta è di color rosso con il numero “1” a lato; c’è un messaggio. Mi avranno risposto? Decido di attendere ancora un attimo prima di scoprire il verdetto, clicco sul loro profilo e vedo che hanno inserito nuovi scatti. La curiosità e la voglia di vederli sono tantissime; apro le nuove foto e mi blocco. Lei è bellissima, senza veli, un corpo sinuoso e slanciato con le forme che sembrano disegnate da un artista. Il seno perfetto, rotondo, sembra fatto per essere accarezzato prima con le mani e poi con la bocca per sentirne il calore, per sentire i capezzoli inturgidirsi mentre vengono solleticati dalla lingua e dalle labbra. E poi un dettaglio, quel dettaglio che non ero sicuro ci fosse vedendo i precedenti scatti, la cavigliera. Per me ipnotica, erotica, eccitante. Blocco i miei pensieri. Caro, stai correndo troppo, magari non vogliono neppure vederti.
Ci siamo, è ora di aprire la chat. Mi avvicino con il mouse all’icona con la busta, clicco e apro. Sono loro, mi hanno risposto. Inizio a leggere. Come nei precedenti messaggi che ci siamo scambiati noto subito la loro estrema gentilezza e sincerità nelle risposte, e sembra anche che la mia idea sia piaciuta. Praticamente accettano il mio invito, mi chiedono se sono disposto a mandare una mia foto per farsi almeno una minima idea di come sono; accetto senza problemi visto che, nonostante ci si sia appena incrociati, mi ispirano fiducia. Dopo aver visionato la foto mi chiedono se sono disposto a sentirmi telefonicamente con il lui di coppia per fare quattro chiacchere e cercare di rendere realtà questo mio sogno. Accetto molto volentieri visto che gli impegni di tutti i giorni e la distanza che ci divide richiedono di organizzarsi bene senza fare le cose di fretta. Lascio il mio numero e li saluto dicendo loro di contattarmi non appena avessero avuto un attimo di tempo. Mi disconnetto dal sito e spengo il pc. Sono contento e anche eccitato all’idea che potrò conoscere questa splendida coppia. Chi l’avrebbe mai detto? Io sicuramente fino ad un mese fa no.
I giorni seguenti passano veloci e decido di non contattare L&N (nomi di fantasia per facilitarmi nella scrittura) per non sembrare troppo invadente e attendo un loro messaggio. Intanto la mia mente è in subbuglio, penso all’invito; meglio a pranzo o la sera per cena? Carne o pesce? Come mi vesto? Mille domande mi frullano per la testa e, sinceramente, non vedo l’ora di essere contatto telefonicamente per sgarbugliare un poco la matassa. Finalmente una mattina, mentre sono al lavoro, il telefono si illumina, un messaggio whatsapp da un numero sconosciuto, apro e leggo – Ciao, sono L, scusami se ti contatto solo ora. Ti lascio una nostra foto e ti chiedo se possiamo sentirci in serata per scambiare due parole. – Rispondo – Ciao L, tranquillo, nessun problema. Complimenti siete davvero una bellissima coppia. Se per te va bene ti chiamo quando esco dall'ufficio verso le 18. – Accetta, così ci accordiamo per sentirci più tardi. Finito il lavoro esco dall’ufficio e salgo in macchina. Prima di partire prendo il cellulare e digito il numero di L. Squilla un paio di volte e risponde. Eccolo finalmente, una voce chiara e rassicurante. Dopo i convenevoli di rito iniziamo a raccontarci di noi. La conversazione procede con estrema tranquillità e naturalezza, sinceramente non me lo aspettavo, sembra di conoscersi da una vita e, senza quasi che me ne accorga, dopo una mezzoretta di chiamata ci accordiamo. Ci vedremo fra una settimana, sabato sera per un aperitivo seguito da una cenetta. Sono al settimo cielo.

La sera prova a mettermi a letto a leggere qualcosa ma la mia mente continua a viaggiare pensando all’incontro che avverrà tra una settimana. Sono agitato, dubbioso, titubante in quanto non ho la minima idea di cosa fare, di come comportarmi. Penso e ripenso e mi dico che in fondo e solamente una cena in cui ci conosceremo e chiacchiereremo raccontandoci le nostre esperienze e poi, nonostante non abbia mai incontrato L&N, il solo scambiare qualche messaggio mi ha trasmesso di loro una gran semplicità e gentilezza. Speriamo. Prima di dormire faccio un salto sul sito e vado a dare un’occhiata, l’ennesima, al loro profilo. Cavolo N è una meraviglia, ormai avrò visto le foto cento volte ma è come se fosse sempre la prima. Con vestiti sexy e tacchi, in ambito “lavorativo”, nuda a mostrare le sue grazie, mi sembra ogni volta diversa ma ogni volta più bella. E poi quelle labbra, quel sorriso che si intravede in qualche scatto, ogni volta è una sfida con la mia fantasia per immaginare come sia dal vivo. Senza accorgermene, scorrendo le foto, la mia mano ha iniziato ad accarezzare il mio sesso che in un attimo ha raggiunto una potente erezione. Chiudo gli occhi e con una mano inizio a masturbarmi in maniera vigorosa mentre con l’altra mi accarezzo il petto insistendo sui capezzoli. Non penso di resistere a lungo, son già bagnato e la cappella inizia a pulsare con insistenza, ma di colpo mi blocco. Non posso fare questo a N. Riprendo fiato e mentre la mia voglia si placa spengo il pc e mi metto a dormire abbandonandomi nelle braccia di morfeo in pochi minuti.

La settimana scorre velocemente ed in un attimo arriva il sabato. La mattina faccio qualche commissione e, appena finito di mangiare, inizio a prepararmi per la serata. Mentre sono in doccia inizia a salire l’agitazione, prova a rilassarmi buttandomi sotto il getto bollente ma sembra tutto inutile. Ultimato il lavaggio mi metto alla ricerca dei vestiti da indossare e naturalmente non ho la minima idea di cosa scegliere. Opto per un pantalone blu molto semplice abbinato ad una polo e sopra una giacchetta visto che la sera il clima è ancora un po' freschino. Finalmente sono pronto, mi metto in macchina e parto. Sono le 15:30. Ci siamo dati appuntamento per le 18:00. Avendo due orette di viaggio decido di partire un po' prima per non incappare in qualche problema. E visto la dose di sfiga che aleggia attorno alla mia figura è facile che qualcosa mi capiti. Imposto una stazione rock a palla, è una delle poche cose che mi tranquillizza. Il viaggio procede sereno e senza intoppi ed alle 17:40 sono nel luogo dell’appuntamento. Chiamo L per avvisare e anche loro stanno arrivando. Previdenti come me con gli orari. Scendo dall’auto e aspetto. Eccoli arrivare, la loro auto si ferma davanti alla mia, scende L. Vederlo dal vivo mi dà le stesse impressioni che ho avuto vedendolo in foto, si avvicina e ci stringiamo la mano sorridendo a vicenda. Scambiamo due parole ma all’improvviso la mia attenzione si focalizza su N che sta scendendo dalla macchina. Mi blocco e la fisso come se fosse una potentissima calamita per i miei occhi. Scarpe con tacco, un pantalone semplice ma che avvolge in maniera perfetta delle gambe sinuose slanciate ancora di più dai tacchi, una camicetta leggere che si intravede sotto una giacca che arriva alla lunghezza dell’inguine. Il viso è splendido, lineamenti fini e delicati che però restano impressi come un marchio infuocato nella mia mente e capelli mossi che accarezzano delicatamente le spalle. Si avvicina a me e, baciandomi delicatamente sulla guancia, si presenta. Rispondo balbettando qualcosa; iniziamo bene! Vedendomi un pelino in difficoltà L prende in mano la situazione e mi dice che, mentre aspettiamo l’ora di cena (ha già prenotato lui un ristorantino), l’aperitivo lo beviamo in un locale lì vicino. Mi invita a salire in macchina con loro e partiamo. Mi sento un po' più tranquillo e, mentre iniziamo a parlare, mi accorgo che la tensione sta sparendo. Bene, per fortuna. Arrivati al locale prendiamo un tavolino un po' appartato in un angolo e ci accomodiamo. Io sulla poltroncina affianco a N e L di fonte a noi. Ordiniamo, due birre medie ed un calice di vino rosso per N. Mentre aspettiamo iniziamo a raccontarci un po' di noi, delle nostre vite e delle nostre esperienze piccanti. Tolgo la giacca e lo fa anche N. Non posso non notare le trasparenze della sua camicetta che risaltano un intimo in pizzo nero da capogiro che non nasconde alla mia vista – sarà voluto o no? – le forme di due splendidi capezzoli. La mente viaggia e fortunatamente arriva da bere. Afferro la birra media e dopo aver brindato ne bevo un bel sorso. Ci voleva proprio. Appoggio il bicchiere ed il mio sguardo cade nuovamente su N.; le gambe accavallate in modo sensuale, la mano che afferra il bicchiere e piano lo porto alla bocca. Vedo il vino che accarezzare delicatamente il bicchiere fino ad appoggiarsi alle sue lucenti labbra che si aprono delicatamente per accogliere il rosso nettare. Un big bang erotico.
[CONTINUA]