Prime Esperienze
Settembre 2024


09.11.2024 |
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"Diciamo che questo è sempre stato un po' il mio desiderio quello di essere un oggetto per una donna..."
Tratto da una storia vissuta in maniera autenticaSvuoto la cassetta della posta un paio di volte la settimana e sfortuna vuole che, ogni tanto, trovo l'avviso di una qualche raccomandata. Tradotto sono punti di patente e euro buttati nel vespasiano.
Solitamente sbricio velocemente tra le offerte volantino e in un supermercato della zona c'è la birra che più amo in promo, non so dire di no alla "bionda messicana con la fetta di limone".
A distanza di qualche giorno, verso le 18 mi reco al super con carrello alla mano e dopo una ventina di minuti esco con 4 cartoni, noi rugbysti ci teniamo tanto agli amici un po' per indole e un po' perché so bene che la birra è un toccasana, quasi come un' amante.
Lungo il tragitto verso la macchina e spingendo il carrello a mo' di "macchina da mischia" noto una signora davanti a me a circa una decina di metri che fatica a mantenere in linea il carrello bello pieno e dopo aver cozzato contro un auto si ribalta il carrello con lei sopra.
Figuriamoci se non corro a soccorrerla, lei si alza subito, le recupero gli occhiali e raddrizzo il carrello, le chiedo se si è fatta male e mi dice di no. Le chiedo dove ha l'auto e mi offro di accompagnarla la quale mi ringrazia ma mi indica che "non serve, grazie". Mi ringrazia nuovamente e ci salutiamo scambiandoci la "buona serata".
Carico le birre, riposiziono il carrello nel box, salgo in auto e parto passando davanti alla signora per riguardarmela un'ultima volta ma la noto che armeggia con della carta sul baule dell'auto. Cadendo il carrello della spesa si era rotta la bottiglia dell'olio il quale stava scolando dal baule fino in terra.
Le chiedo se va tutto bene e mi dice "mica tanto, ho fatto un casino", parcheggio e vado a vedere, mi avvicino e mi dice "stasera la sfiga mi ha preso di mira", ci facciamo 4 risate e le dico che nel centro commerciale c'è un lavaggio automatico e di andare li subito in quanto se togliamo la spesa dal baule e la tappezzeria salviamo il salvabile.
Arriviamo al lavaggio, io ne approfitto per lavarmi esternamente l'auto sotto il tunnel, lei nel frattempo scarica tutta la spesa e toglie la tappezzeria del fondo del baule, un po' di detersivo e un colpo di idropulitrice mentre lei pulisce la spesa dall'olio.
Onestamente, arrivato a questo punto ero concentrato sulla buona azione più che su di lei ma se dovessi descriverla era piccolina e minuta con stivaletti scuri, panta-collant neri, giubbotto nero lucido corto, sederino piccolo ma i panta erano talmente tirati su che le chiappette si dividevano quasi in maniera sofferente, viso minuto, credo sui 30 anni e occhialini rotondi, denti vistosi e bianchissimi. I capelli non li ho visti in quanto non si è mai tolta il berretto rosso bordò.
Appena il rivestimento si è asciugato un po' lo arrotolo e lo carico nel baule, lei si ricarica la spesa, mi ringrazia più e più volte tanto che mi da un abbraccio (ho dovuto abbassarmi un bel po' per riceverlo) e ci scambiamo due baci sulla guancia e durante questo gesto accade il fattaccio, io credevo dovesse baciarmi sulla guancia sinistra e invece va a destra... morale della favola ci baciamo quasi in bocca, un casino che risolvo con un po' di ironia e le dico che "non avrei mai usato la lingua, specie con una sconosciuta", la sua risposta? "Peccato, se lo facevi me lo tenevo il bacio alla francese", rimango un attimo confuso e ammutolito, ci guardiamo e la prendo con una mano dietro la nuca e la limone in profondità, lei risponde succhiando la mia lingua. Mi stava facendo un pompino alla lingua.
Dopo un paio di riprese mi dice se può salire in macchina da me in quanto ha freddo, le dico ok, io salgo davanti mentre lei sale dietro... "Ma che diavolo sta facendo?" mi chiedo... mi chiede di spostarmi nella parte più nascosta dell'auto lavaggio e di lasciare l'auto accesa con il riscaldamento attivo. Cerco il posto nei paraggi, metto in P, e salgo dietro.
Mi sale letteralmente sopra mi bacia con foga e comincia a mettere le mani ovunque, come se volesse gestire un uomo più del doppio di lei, mi dice che non posso toccarla e che avrebbe fatto tutto lei, non dovevo muovermi. Diciamo che questo è sempre stato un po' il mio desiderio quello di essere un oggetto per una donna.
Il continuo è presente sul testo in progettazione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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