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Ricordi di gioventù II°


di Old-age
14.11.2016    |    5.890    |    0 9.8
"Arrivò Settembre, faceva ancora molto caldo e dopo il bagno, io Gigi e Mario, salimmo sul fienile del papà di Mario e cominciammo a parlare di cazzi e..."
Arrivò Settembre, faceva ancora molto caldo e dopo il bagno, io Gigi e Mario, salimmo sul fienile del papà di Mario e cominciammo a parlare di cazzi e misure quel pomeriggio c'era nell'aria qualcosa di strano e con la scusa delle classica scommessa, vediamo chi c'è l'ha più lungo, cominciammo ad accarezzarci i membri per farli diventare duri io accarezzavo Gigi, lui a sua volta accarezzava Mario e Mario accarezzava me, quando tutti e tre fummo in erezione si passò alla misurazione con una cannuccia di fieno presa da terra, naturalmente tutti tentammo di barare per guadagnare qualche pezzettino in più. Alla fine vinse Mario anche se di pochissimo, per congratularci con lui invece di stringere la mano gli stringevamo il pisello duro e ridevamo euforici, ci rotolavamo sul fienile palpandoci qua e là, forse era solo un gioco ma mi accorsi che la cosa non mi disturbava, anzi era una sensazione piacevole anche se non uguale a quella che provavo col Magda e Stella. Ci accarezzammo a lungo dandoci piacere reciproco senza nessuna eiaculazione vista l'età, non eravamo ancora pronti. Un altro piacevole ricordo che ho di quel paesino sulle colline piacentine è Susanna,17 anni mora capelli corti alla maschietto sorella maggiore del mio amico Fabrizio detto da tutti l'inventore, per le molteplici trovate e modifiche alle biciclette e non solo, era un mio coetaneo con cui passavo del tempo ad aggiustare e costruire un po’ di tutto. Quel pomeriggio eravamo nella sua cantina ad assemblare dei fucili ad elastico che sparavano i chicchi di mais, facendo l'inventario ci accorgemmo che mancavano le mollette (quelle del bucato) per fare il grilletto del fucile, Fabrizio disse: " Andiamo di sopra a prenderle " E salimmo su in casa, non c'era nessuno solo la sorella che dormiva in camera con la porta aperta, passammo davanti alla sua stanza e Fabrizio con il dito davanti alla bocca mi fece capire di non far rumore, si mise a carponi e sgattaiolò nella camera della sorella si voltò e con la testa fece cenno di seguirlo lo imitai e lo seguii fino ai piedi del letto si mise in ginocchio e sollevò il lenzuolo dalla parte dei piedi, un poco ma abbastanza per mostrarmi il corpo nudo di sua sorella che se la dormiva beatamente, due belle gambe affusolate e i mezzo un boschetto di peli neri che ricoprivano le grandi labbra. Che bellissima visione, ero eccitato ma anche terrorizzato dalla paura che poteva svegliarsi e beccarci in flagrante. Fabrizio abbasso il lenzuolo e uscimmo sempre a carponi come eravamo entrati. Tornammo di nuovo in cantina e lì mi confesso che lo faceva spesso di spiare sua sorella anche in bagno dal buco della serratura, una volta aveva visto, nascosto in camera tra l'armadio e la cassettiera, sua madre mentre faceva un clistere alla sorella ha causa di un mal di pancia. Susanna ferma supina di traverso sul letto con in dosso solo una maglietta e con un cuscino sotto la pancia, culetto nudo all'insù. Ha visto la peretta arancione piena di camomilla tiepida e la cannuccia gocciolante lubrificata con del sapone, premere contro la rosetta in mezzo alle chiappe e poi sparire tutta nel buchino tra i lamenti di sua sorella e i rimproveri della madre intenta a strizzare la peretta per fare entrare tutto il liquido nell'intestino, vedeva il culo di Susy agitarsi, le gambe aprirsi e richiudersi oscenamente mettendo in mostra tutte le sue parti intime più nascoste e sentiva i lamenti che diventavano suppliche " Basta non c’è la faccio più, sono piena, basta." Appena la madre ha sfilato la cannuccia dal sedere, Susy è partita a razzo in bagno per liberarsi. Dopo quel racconto, Io ero sudato col cazzo nei pantaloncini che mi faceva male tanto tirava, fortunatamente tornammo hai nostri fucili a elastico e cambiammo decisamente discorso, ma poi la sera nel mio letto ho rivissuto quel racconto e mi è tornato nuovamente duro, mi sono masturbato fino a quando il sonno e la stanchezza hanno preso il sopravvento.
Continua ...
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