Prime Esperienze
Onde di passione.
di ilcasononesiste
21.08.2024 |
1.701 |
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Sara arrossì leggermente, abbassando lo sguardo per un istante, quasi a nascondere l’emozione che tradiva la sua timidezza..."
Le onde si infrangevano dolcemente contro la riva, accompagnando con il loro ritmo tranquillo la brezza leggera che portava con sé il profumo salmastro del mare. La casa al mare di Marco e Sara (nomi di fantasia) era una costruzione elegante ma semplice, con grandi finestre che si affacciavano sull’orizzonte blu, lasciando entrare la luce dorata del tramonto.
Era un rifugio perfetto, lontano dal trambusto della città, dove ogni dettaglio era pensato per trasmettere una sensazione di pace e intimità.
La porta d’ingresso era aperta, segno che mi aspettavano.
Entrai accolto dal suono rilassante della musica di sottofondo e dal tepore di una serata estiva. L’arredamento era sobrio, con mobili in legno chiaro e toni neutri, che si armonizzavano perfettamente con il paesaggio esterno. Una parete interamente vetrata si affacciava su una terrazza che dava direttamente sulla spiaggia, dove il mare sembrava fondersi con il cielo infuocato dal tramonto.
Li trovai lì, sulla terrazza, immersi nella luce soffusa dell’imbrunire.
Sara era seduta su una chaise longue, i capelli scuri che le ricadevano sulle spalle, mossi appena dal vento. Indossava un abito estivo bianco, semplice ma raffinato, che risaltava la sua carnagione ambrata. Ha all’incirca la mia età, intorno ai quarant'anni, e trasmetteva un'aria di compostezza che la rendeva insospettabile.
A prima vista, nessuno avrebbe potuto immaginare che quella serata avrebbe preso una piega tanto passionale.
Marco era accanto a lei, appoggiato al parapetto della terrazza, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte. Al mio arrivo, si voltò con un sorriso amichevole, alzando il suo cocktail in un gesto di saluto.
"Benvenuto," disse, la sua voce serena come l’ambiente circostante. "Sara era molto ansiosa di questa serata."
Sara arrossì leggermente, abbassando lo sguardo per un istante, quasi a nascondere l’emozione che tradiva la sua timidezza. Quel dettaglio non mi sfuggì, e lo trovai incredibilmente affascinante. Presi posto accanto a lei, mantenendo una distanza rispettosa, ma sufficiente a farle percepire la mia presenza.
"È un posto davvero incantevole," dissi, sorseggiando il Gin Lemon che Marco mi aveva offerto. "Capisco perché vi piaccia passare del tempo qui."
"È il nostro rifugio," rispose Sara con un sorriso timido, finalmente incrociando il mio sguardo. "Abbiamo sempre amato il mare."
L’atmosfera era rilassata, quasi idilliaca, ma c’era una sottile tensione nell’aria, un gioco di sguardi e silenzi che iniziava a prendere forma. La luce del tramonto ammorbidiva i contorni di tutto, rendendo l’ambiente quasi irreale, come se fossimo sospesi in un mondo a parte, dove ogni cosa era possibile.
"Sei nervosa per questa serata?" chiesi con tono gentile, avvicinandomi leggermente a lei.
"Un po'," ammise, giocando con il bordo del bicchiere. "Non sono abituata a... questo tipo di situazioni."
"Non c’è nulla di cui preoccuparsi," risposi, il mio sguardo che cercava di rassicurarla. "Siamo qui per goderci il momento, senza pressioni."
Il suo sorriso si fece più rilassato, e iniziai a percepire un cambiamento in lei. La sua timidezza si stava lentamente dissolvendo, lasciando spazio a una curiosità più intensa. Il tocco leggero della mia mano sul suo braccio fece scattare qualcosa in lei. Un gesto semplice, ma carico di significato.
"Sei sicura?" sussurrai, quasi sottovoce, mentre il mio pollice tracciava piccoli cerchi sulla sua pelle.
Sara annuì, il suo sguardo che si faceva più sicuro, più deciso. Era come se avesse finalmente deciso di lasciarsi andare, di abbandonare quella maschera di compostezza che aveva indossato all’inizio della serata.
Marco ci osservava, divertito ma rispettoso, mentre io mi avvicinavo lentamente a Sara, lasciando che fosse lei a fare il primo passo. E fu proprio lei a prendere l’iniziativa, le sue labbra che si avvicinarono alle mie con una dolcezza inattesa, prima di abbandonarsi completamente a quel bacio. La sua timidezza iniziale si dissolse come neve al sole, rivelando una passione che fino a quel momento era stata tenuta ben nascosta.
Il resto della serata si svolse come in un sogno, con i confini tra realtà e desiderio che si mescolavano in un crescendo di emozioni e sensazioni. La casa al mare, il suono delle onde, la complicità di Marco, tutto contribuì a creare un’atmosfera perfetta per un incontro che sarebbe rimasto nei nostri ricordi.
Quando la notte si avvicinò al termine, Sara mi guardò con occhi luminosi, il sorriso di una donna che aveva scoperto una parte di sé che non sapeva esistesse. "Grazie," sussurrò, con una voce piena di gratitudine e soddisfazione.
"Il piacere è stato tutto mio," risposi, accarezzandole dolcemente il viso, sapendo che quella serata non sarebbe stata dimenticata facilmente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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