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MAGARI CI TRASFERIAMO


di coppianewmax
08.02.2023    |    127    |    2 7.6
"Centimetro per centimetro, fino a sentire il testicoli che sbattono sul mio sedere..."
Giovanni ha accettato un lavoro in subappalto, che durerà circa un anno, e il nostro appartamento in città, ha urgente bisogno di restauri, quindi non rimane altra scelta che affittare un appartamento in zona. Ed ecco che in nostro aiuto, arriva l'offerta di Gianni, un collega di mio marito, che ha una graziosa casetta da affittare a Villacidro, nel Medio Campidano. La casa è molto carina, anche se non nuovissima e ha pure un giardinetto, che per noi di città è quasi un lusso. Il paese è fiabesco, ha cascate, parchi e splendide campagne dove fare delle belle scampagnate. Non credo che un anno basterà per visitare tutto il paese, ma intanto mi godo lo splendido panorama, che la finestra del soggiorno mi offre. Mi sembra di essere in cielo e sotto di me, tante piccole case vicine vicine e il campanile della chiesa che sembra minuscolo. Ne sono certa, sarà un anno bellissimo!!Abbiamo portato con noi solo l’indispensabile, visto che la casa è già arredata e comunque ogni due giorni torniamo in città per vedere come vanno i lavori di restauro, perciò non ho molto da fare, a parte cucinare. Giovanni rientra tutti i giorni alle diciotto, quindi ho il tempo per fare un bagno rilassante e magari lo convinco ad uscire, chissà... Sento il rumore della porta che si apre... Come mai oggi è rientrato prima? E con chi sta parlando? Fa capolino nella porta, tutto sorridente, in compagnia di un bel tipo alto e robusto e di una moretta piccola, snella e molto carina (ecco perché mio marito è così affabile!! Io dico sempre che l'odore di fica gli mette il buonumore!). Li presenta come i nostri vicini di casa, Antonio e Loredana, che, incuriositi dai nuovi arrivati (cioè noi), sono venuti per fare quattro chiacchiere e mangiare il dolce che hanno portato come benvenuto.
Che strano... mi avevano avvisata che la vita in paese è diversa da quella di città, ed è vero! Viviamo da quindici anni in un condominio signorile e non credo di aver mai visto i miei vicini, mentre qui, dopo dieci giorni, ho già ospiti a casa. Li faccio accomodare, scusandomi per l’inevitabile disordine, e iniziamo a parlare del più e del meno, come se ci conoscessimo da anni. L'atmosfera è allegra, tanto che Giovanni fa l'invito un po’ azzardato, di restare a cena da noi. Bella fregatura, non ho nulla di pronto!! Ma tutti sembrano leggermi nel pensiero, e sono d'accordo per mangiare pane e affettati, formaggio, vino e il dolce portato da Loredana. Affare fatto, così non cucino. La cena improvvisata è un successo, da queste parti, il formaggio e il pane sono una delizia, il vino va giù come fosse acqua e riscalda i nostri sensi e il dolce che ha portato la mia vicina, è da gourmet. E i discorsi diventano più piccanti, più intimi... ogni battuta, ogni racconto, ogni barzelletta, riporta al sesso. E nessuno sembra imbarazzato, anzi. I nostri vicini sembrano molto affiatati in quel senso, si stuzzicano in modo sensuale, mentre Loredana accavalla le gambe in modo decisamente arrapante e a mio marito non sfugge neanche il più piccolo movimento di quelle splendide gambe. Mentre parla con Antonio, si accarezza le gambe con sensuale indifferenza, dalla caviglia alla coscia, spostando "accidentalmente" la gonnellina, che lascia intravedere il gancetto del reggicalze nero... e le gambe si danno il cambio e si accavallano di nuovo e ancora si vedono i gancetti, il pizzo... ma solo quello, si, solo quello!! Non ha altro! Non ha le mutandine, non ha peli... solo candida pelle nascosta tra le gambe. I discorsi non li segue più nessuno, forse non stiamo neanche Parlando, nelle orecchie solo la risata sensuale di quella dolce bomba sexy. Antonio sorride, posa la mano su quella della moglie a seguire i suoi movimenti, lenti, languidi, fino a far scomparire le mani sotto la gonnellina, mentre le gambe si allargano il giusto per accoglierle entrambe, per intrappolarle tra le cosce e il triangolo della sua femminilità. Mi sembra di sentire il profumo della sua pelle, il calore che sprigiona dal desiderio. E Giovanni viene dietro di me, una mano sulla zona pelvica e una sul seno, le labbra che mi baciano dietro l'orecchio, l'incavo del collo, il suo respiro caldo che mi solletica la pelle... Mentre Antonio apre le gambe di Loredana e libera la mano intrappolata nel caldo rifugio della sua intimità, si mette in piedi senza degnarci di uno sguardo, con gli occhi intrappolati in quelli della moglie, le prende una mano per attirarla a sé, i corpi si incollano, le bocche si cercano, le lingue si intrecciano... lui è visibilmente eccitato, ma il suo fratellino trova presto la libertà quando Loredana apre la cerniera dei suoi pantaloni e abbassa un angolo del boxer. Il pene decisamente duro, esce fuori come se avesse una molla collegata... una visione molto eccitante che , anche senza volerlo, mi fa pulsare la vagina, facendola bagnare non poco... e la mano di Giovanni si intrufola tra i miei leggings, e più giù, tra le mie gambe... sposta le mutandine già bagnate... il tocco per lui è afrodisiaco, sento che il suo pene preme sulle mie chiappe, la mano si muove tra la mie grandi labbra, mentre l'altra lascia il seno e libera il suo cazzo inturgidito dal desiderio. Lo sento spingere tra le mie natiche, mentre la sottile stoffa dei mie pantaloni entra quasi fino al mio buchino. Le mie mani, automaticamente, tirano giù i panta e le mutandine, le gambe tremano, ma Giovanni mi sorregge tenendomi per i
Fianchi, mi spinge verso il tavolo, facendomi piegare in avanti. Anche i suoi pantaloni scivolano giù...i boxer li seguono... Un fruscio... E Loredana è al mio fianco, con la gonnellina sollevata fino alla vita, mentre Antonio la spinge ancora più vicino, verso il tavolo, l'una vicino all'altra, gomiti sul tavolo, gambe divaricate... e Giovanni mi tiene per i fianchi, spinge il pene tra le rotondità del mio culetto sodo e più avanti, fino all'umidità della mia vulva, che si apre alla dolce spinta di quel membro caldo e duro, la carne si schiude accoglie l'ospite molto atteso, lo avvolge e lo risucchia, attirandolo sempre più in fondo, fino a sentirlo sbattere dentro di me. La vescica è stimolata dalle spinte, la vagina pulsante e il cazzo sempre più gonfio...Antonio apre le natiche di Loredana con entrambe le mani, spinge il pene tra di
Esse, lo vedo penetrare per metà e poi tirarlo fuori, per poi spingerlo dentro (non so in quale orifizio) e sparire del tutto, tra le sensuali curve della moglie. In testicoli sbattono ad ogni pompata, ma non è rude, anzi, i colpi sono decisi ma delicati e allora capisco... Loredana gradisce quell'inserimento anale, tanto da aprire ancora di più le gambe, mentre si tiene con una mano al bordo del tavolo e l'altra va sotto, tra le sue gambe... la vedo armeggiare con le dita, velocemente, mentre il bacino si muove avanti e indietro, sbattendo contro il bordo del tavolo...Sento che la mia fica sta per esplodere, mi tengo ai bordi del tavolo, ma Giovanni ha altri progetti per me... toglie il pene e senza perdere il ritmo, lo infila dritto dentro il mio culetto e continua a avanzare dentro ... centimetro per centimetro, fino a sentire il testicoli che sbattono sul mio sedere... ho quella strana voglia che sento sempre quando... devo... fare... pipì... vorrei urlare "Continua! Continua!", ma la voglia aumenta, non ce la faccio... lascio il bordo del tavolo e la mano va veloce tra le mie gambe, nella mia patatina, trovo subito il mio clitoride, le dita lo sollecitano dolcemente e velocemente, mentre il cazzo di Giovanni è sempre più grosso... Antonio aumenta le spinte, asseconda i movimenti di Loredana, che continua a premere la mano tra il tavolo e la sua fica... la sento respirare velocemente, mentre gridolini di piacere riecheggiano nella stanza... il marito si blocca per un attimo, respira profondamente, spinge tutto il membro dentro quel buchino trepidante e un "aaah!" esce dalla sua bocca, mentre rivoli di piacere scendono tra le gambe di Loredana. Il mio clitoride è al limite della sopportazione e il culetto sembra squarciato dalle spinge del cazzo di mio marito...e ancora quella voglia assurda, Che non trattengo più... caldi schizzati bagnano la mia mano, scendono lungo le mie cosce... il pene di Giovanni si gonfia, riempiendo il mio buchino di caldo sperma, che, spinta dopo spinta, esce dal mio culetto stanco e appagato. Sono piacevolmente stremata. Anche Loredana ha quel sorrisetto appagato di chi sta tornando alla realtà. I nostri vicini sono simpatici, il paese mi piace... potremmo anche decidere di trasferirci qui, chissà...
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