La prima volta

La mia passione per il sesso, l'erotismo, e le donne comincia fin da giovanissimo, come tutti i ragazzini passavo interi pomeriggi a masturbarmi e a fantasticare.

Purtroppo, crescendo, una ragazza con cui sono stato per tanto tempo non aveva le stesse passioni per queste esperienze e per il sesso in generale, risultato che fin dall'inizio del nostro rapporto facevamo davvero poco sesso, e quindi poche esperienze.

a 20 anni, complice il primo lavoro in cui dovevo andare a visitare a casa i clienti conobbi una signora. Non era una signora avvenente, aveva circa 40 anni ma portati male, lì per lì la prima volta che la vidi non rimasi colpito. Quelli però erano gli albori dei social network e la fine delle varie webchat, e con mia grande sorpresa questa signora mi trovo e cominciammo a parlare.

Complici le sue lamentele riguardo il marito spesso assente e che non le dava attenzioni, la signora si fece sempre più intraprendente nelle chat. Ci si stuzzicava, anche tanto, al punto che non mi facevo problemi a dirle che me lo faceva venire duro quando ci sentivamo.

Andammo avanti così per un po', tra visite a casa mensili, sempre con la massima professionalità, e chat decisamente sopra le righe, così un fatidico giorno, qualche giorno prima della visita successiva, durante una delle nostre chat mi scrisse:

"La prossima volta che vieni ti scopo fino a farti godere".

Personalmente sgranai gli occhi, la buttai sul ridere e poco dopo le diedi la buonanotte.
Dopo tutto io ero un ragazzino, fidanzato da ormai 6 anni con la stessa ragazza, a cui piaceva fantasticare e masturbarsi, e sinceramente non avevo idea di come prendere una dichiarazione del genere.

Il giorno della visita alla signora ero molto ansioso, avevo cercato di sentirla poco da quella sera per non alimentare quel suo messaggio, quando andai ero molto silenzioso, presi l'assegno mensile, e prima di alzarmi sentii la mano della signora direttamente sui miei pantaloni, proprio appoggiata sul mio uccello che iniziava già ad indurirsi.

"Allora? vuoi farmelo assaggiare questo bel cazzo o no" mi disse lei guardandomi dritta negli occhi.
Io mi alzai dalla sedia ma lei mi seguì, continuò a toccarmi l'uccello mentre cominciò a baciarmi senza tregua con la lingua.
A quel punto anche io risposi e cominciai a toccarle il seno, mentre una mano andò subito tra le sue cosce.

La signora si inginocchiò, mi slacciò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo ormai durissimo dopo tutto quello sfregamento. "Che bel cazzo hai!" esclamò lei un secondo prima di cominciare a leccarlo dalle palle fin sulla punta, per poi farlo sparire dentro la sua bocca calda.

Continuò così, a pompare forte per 5 minuti buoni, alternando leccate e pompate meravigliose e io ero lì, in piedi nel suo salotto con di fronte la parete con le foto del suo matrimonio, a farmelo succhiare. Dovetti veramente resistere per non riempirle la bocca di sperma anche se a pensarci le sarebbe veramente piaciuto.

Ad un certo punto tirò fuori il cazzo dalla bocca e si alzò, mi disse "Vuoi scoparmi qui o in camera?"

Andammo così in camera sua, il si sfilò il vestito e si tolse l'intimo mentre continuava a segarmelo, si mise a pecorina su letto e mi disse di scoparla forte fino a godere.
Io mi fermai un secondo perchè pensando di non dover fare nulla non mi ero portato dei preservativi ma lei insistette.
"Scopami forte e poi sborrami sulla schiena" mi disse ancora pronta in posizione in posizione.
Sempre più eccitato non me lo feci ripetere, con le dita sentivo che la sua figa era già un lago, non aveva bisogno di altro se non del mio cazzo dentro, e così glielo infilai tutto senza grandi storie.

Ad ogni colpo la sentivo gemere di piacere, e mi diceva di scoparla sempre più forte e io ubbidivo senza risparmiarmi fino a che, arrivato all'apice del piacere lo tirai fuori e feci un copiosa sborrata sulla sua schiena.

La signora a quel punto si girò e prese a ripulirmi il cazzo, che era ancora bello rigido, con la lingua.

Quando ci rivestimmo, tra sorrisini e baci appassionati mi accompagnò alla porta dicendomi "Ci vediamo il mese prossimo".

In realtà trovai scuse per visitarla ben più di una volta al mese.