Prime Esperienze
La prima coppia...non si scorda mai! (Parte seconda)
di MilanoBoyReale
21.05.2020 |
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"“Avanti, dai da bere alla tua Regina”..."
Che dire, da quel momento in avanti la mia mente si era completamente ingolfata di pensieri, immagini, fantasie, tanto da isolarmi completamente dal resto del gruppo intento a cercare di organizzare la serata in spiaggia per la notte di S. Lorenzo.Continuavo a dire di sì e ad annuire ad ogni loro proposta, e nemmeno una bella doccia gelata era riuscita a spegnere il calore che avevo addosso, nella mia mente aspettavo solo che arrivassero le 15.30.
Resisto fino alle 15, quando con la scusa di farmi un giro, raccolgo la mia roba e dico ai miei amici che ci saremmo visti più tardi.
Inizio a camminare, la loro casa non è tanto lontana dalla nostra, circa 10 minuti a piedi, ma complice il passo svelto (anche più svelto del solito) e il mio partire così in anticipo, arrivo con 15 minuti prima.
Avrei anche aspettato se non fosse che nel frattempo Luca che era affacciato al balcone, mi vede arrivare e mi chiama facendo cenno con la mano per farsi vedere: “Ehi Alex, dai sali su” e mi apre il portone.
Salgo su, e trovo Luca ad attendermi alla porta. Mi fa entrare e mi accompagna in cucina, facendomi sedere e dicendomi che Alessia è sotto la doccia e sarebbe arrivata a breve.
Lui inizia ad armeggiare sulla cucina per preparare la caffettiera e mettere su il caffè.
Nel frattempo sento dal corridoio la sua voce: ”Eccomiiiii…”. Spunta Alessia, affacciandosi alla porta della cucina con ancora i capelli bagnati e un asciugamano annodato sul seno che faceva fatica a stare chiuso e la copre a mo’ di vestitino. Mi saluta con un bacio sulla guancia: ”Ciao Alex, scusami ero sotto la doccia non credevamo arrivassi in anticipo…vado a mettermi su un po’ di crema per il corpo e arrivo subito”…e mentre si allontana, girandosi verso di me continua…”oppure vuoi spalmarmela tu?” …e dopo una risatina, mi strizza l’occhio, fa la linguaccia e va via.
A quel punto Luca si gira, mi guarda, e scuotendo la testa mi dice: ”E’ proprio una matta”
Io lo guardo e gli rispondo: ”Fossero tutte matte così…”
Intanto il caffè è pronto, e mentre Luca si appresta a versarlo nelle tazzine eccola che ritorna, questa volta con su un costumino bianco, che copriva poco e niente e che con il contrasto della sua pelle super abbronzata la faceva apparire ancora più splendida, per non parlare poi del suo dolcissimo profumo di vaniglia.
Mi si piazza davanti e con una piroetta mi mostra anche il lato B e mi chiede: ”Che ne dici Alex, ti piace? E’ nuovo l’ho comprato a Padova prima di partire…magari lo metto domani in spiaggia”.
Cercando di distogliere lo sguardo da tutte quelle curve, la fisso negli occhi e le rispondo: ”Posso dirti che sicuramente faresti felici un sacco di persone in spiaggia” …e lei ridendo: ”Esagerato!”.
Si siedono entrambi e mentre beviamo il caffè iniziamo a parlare. Gli chiedo come stesse andando la loro vacanza, se si stessero divertendo, ecc, ecc. Lei prende subito la parola e mi risponde: ”Ma si dai, tutto sommato ci stiamo rilassando e perché no, anche divertendo…ma sono sicura che ci si divertirà ancora di più nei prossimi giorni, o magari già nelle prossime ore”…poi subito mi chiede: ”E la tua vacanza? Come procede? Hai già castigato qualche bella pugliese?”. La guardo e sorridendo le rispondo: “Purtroppo non come avrei voluto, giusto qualche approccio ma nessuna castigata”.
E lei ancora: “Ma come, un bel ragazzo come te, bravissimo a fare i massaggi e nessuna che si è ancora fatta mettere le mani addosso?”...e io: “Come si dice…non è bello ciò che è bello…e poi non possono mica sapere che sono bravo a fare i massaggi…potresti farmi pubblicità tu!”…e lei mimando un gesto di stizza mi dice: “E no caro mio, io sono una molto gelosa delle mie cose, preferisco tenerle tutte per me”.
Luca interrompe brevemente il silenzio per confermare. Lei riprende subito la parola e rivolgendosi nuovamente a me chiede: “Ma quindi alla fine tu e i tuoi amici siete riusciti ad organizzarvi per questa sera? Magari è la serata giusta per colpire…sai, la spiaggia, le stelle, magari un po’ di alcol...”…e io: “A dire il vero non lo so ancora, si stava ancora valutando quando sono venuto via, mi aggiorneranno dopo, tanto gli ho detto che per me va bene qualsiasi cosa. Voi invece avete già deciso cosa farete?”. Lei a quel punto si alza, va verso Luca gli si siede in braccio e mi risponde: “Noi pensavamo di andare a cena fuori e poi dopo magari di fare un salto in spiaggia sperando di riuscire a vedere qualche stella cadente” poi gira la testa verso Luca e guardandolo negli occhi continua: “Sì insomma faremo i fidanzatini innamorati, vero amore?” e dopo avergli posato la mano destra sulla sua guancia inizia a baciarlo.
Io che sono seduto dalla parte opposta del tavolo, resto in silenzio a guardare la scena. Un bacio lungo, passionale che non accennava a terminare anzi, aumenta sempre più di intensità.
Lui inizia ad accarezzarle i seni, facendoli debordare dal costume che già prima faceva fatica a contenerli, lei di tutta risposta gli sfila la maglietta e la lancia verso di me e guardandomi mi dice: “Che fai, ti accontenti di guardare o magari preferisci aggiungerti?”. Io, che già avevo l’uccello che da qualche minuto stava dando testate sotto al tavolo, mi alzo dalla sedia e mi avvicino a loro.
Luca si alza dalla sedia con lei a cavalcioni su di lui e le braccia avvinghiate al suo collo.
Una volta in piedi lei scende e poggiando entrambi i piedi per terra continua a baciare Luca dandomi le spalle. A quel punto mi avvicino a lei, a quel suo splendido corpo, formoso ma tonico allo stesso tempo, e da dietro inizio ad accarezzare delicatamente la sua profumatissima pelle, tanto morbida e liscia che sembrava seta al tatto. Inizio dalle gambe, poi lungo i fianchi, fino a salire verso i suoi enormi seni che afferro da dietro facendomi strada tra i loro corpi stretti l’uno contro l’altro e avvicinandomi ancor di più alle sue spalle fino a chiuderla a sandwich tra i nostri corpi.
Sono eccitatissimo, e lei lo ha sentito molto bene anche perché nello stringerle i seni, premo col bacino contro il suo meraviglioso lato B, che lei a sua volta continua ad agitare di proposito.
Inizio a baciarla sul collo facendomi strada tra i suoi capelli che per fortuna ha legato, ed essendo ancora bagnati non creano un grosso ostacolo. Le bacio il collo e allo stesso tempo continuo a stringerle i seni a piene mani, fino a che non le strizzo entrambi i capezzoli già turgidissimi. Istantaneamente stacca la sua bocca da quella di Luca e inarcando la testa all’indietro, con la bocca semiaperta e i denti serrati emette un gemito di piacere. Vado avanti così per qualche secondo. Quei suoi gemiti ad ogni mia stretta, sono qualcosa di sublime. Ma sono costretto a smettere quando all’improvviso, all’ennesima mia stretta, si gira di scatto afferra il mio viso con entrambe le mani e mi ficca la lingua in bocca. Luca si fa indietro e resta a guardare la scena. Iniziamo a baciarci, un bacio lunghissimo, caldissimo. Le nostre lingue continuano ad intrecciarsi senza sosta. La stringo a me tenendole ferma la testa con la mano destra mentre con la mano sinistra inizialmente gioco ancora un po’ con il suo capezzolo destro, poi scivolando giù per il fianco, porto la mano dietro e afferrandola per il culo, la tiro ancor di più verso di me, facendole sentire tutta la mia eccitazione. A quel punto, si avvicina con la bocca al mio orecchio e mi sussurra: “Sei pronto a vedere il terzo tatuaggio?”…e io le rispondo:” Non vedo l’ora”. Così mi posa una mano sulla testa invitandomi ad andare giù. Mi faccio guidare da quella mano, fino a giungere proprio dove lei voleva. Con entrambe le mani, le tiro giù il costume e scorgo il tatuaggio. E’ proprio sul pube, una piccola Q rossa alla cui sommità c’è una coroncina. Alzo lo sguardo verso di lei, le sorrido e continuo a sfilarle il costume che lei lascia cadere per terra. Una volta libera, mi avvicino con la testa e facendole divaricare leggermente le gambe, inizio ad esplorare il suo fiore con la mia lingua. E’ già grondante, e più cerco di intrufolare la mia lingua, più lei continua a bagnarsi. Liscia, liscissima e che sapore…il sapore del suo piacere.
Mi tiro su e torno a baciarla per farle assaporare direttamente dalla mia bocca i suoi umori, dopodiché fissandola negli occhi le dico: “Ciao mia bella Regina”…e lei: “Esatto, sono la vostra Regina e oggi voi siete i miei Re, quindi datemi i vostri scettri”. Così dicendo infila la mano nel mio costume impugnando il mio scettro, lo tira fuori e si inginocchia. Fa altrettanto con Luca che nel frattempo si è avvicinato dopo esser rimasto un po’ in disparte a gustarsi la scena.
Impugnati entrambi gli scettri li porta a sé aprendo la sua bocca vogliosa e inizia a gustarli uno per volta. Inizia da me, partendo dalla base, con la lingua sale su lentamente e, una volta arrivata con la punta della lingua in cima, lo lascia scivolare dentro la sua bocca. La sua bocca avida non conosce pause, e le sue morbide labbra si posano sulla punta del mio scettro ogni volta che dopo un affondo torna su. La passione con cui lo fa, è ancor più eccitante dell’atto stesso. Ripete la stessa cosa con Luca e va avanti così alternandoli prima e insieme poi, cercando di far entrare contemporaneamente le nostre grosse cappelle nella sua boccuccia. Sento che sto per scoppiare e lei lo intuisce, così mentre con una mano continua ad impugnare lo scettro di Luca, con l’altra afferra il mio, lo porta alla bocca spalancandola e, fissandomi negli occhi mi dice. “Avanti, dai da bere alla tua Regina”.
Detto, fatto. Un’esplosione di caldo latte bianco la raggiunge, e lei pronta ed assetata, è lì ad accoglierne ogni singola goccia.
Una volta terminato di bere la Regina si tira su, ci prende entrambi per le mani e ci guida precedendoci verso la camera da letto.
Una volta entrati in camera, finisce di spogliarsi togliendosi anche il pezzo di sopra del costume e si adagia sul letto in attesa di essere raggiunta.
Io e Luca facciamo altrettanto, togliendoci rispettivamente la maglietta e il costume.
Luca la raggiunge per primo, ha ancora voglia della sua bocca e così le dona ancora il suo scettro.
Io invece ho ancora voglia del suo dolce nettare, così mi fiondo tra le sue gambe spalancate e inizio a leccarla e gustarla. La mia lingua si intrufola sempre più dentro di lei, e ad ogni passaggio raccoglie tutti i suoi umori in un dolcissimo cocktail del quale già ne sono pazzo. Porto in basso le mie mani, che inizialmente erano intente a tenere ferme e ben aperte le sue gambe, per aprire meglio il suo bel fiore e, mentre la mia lingua spinge sempre più a fondo, lei preme la mia testa verso di sé con la sua mano.
Proseguo prendendo di mira il suo bel clitoride gonfio e duro. Con la punta della mia lingua inizio a solleticarlo e ,più solletico, più lei si contorce. I suoi gemiti e mugugni, parzialmente soffocati da Luca, si fanno sempre più intensi e ripetuti, così come il suo contorcersi. Continuo a farle sentire la mia lingua, alternando penetrazione e solletichio mentre lei diventa sempre più fradicia, e fino a sentirla letteralmente esplodere in un urlo di pieno e appagato godimento. Il mio viso viene investito da un timido zampillo che con prontezza lascio terminare nella mia bocca. Il nettare della Regina. Anche Luca viene quasi nello stesso momento ricoprendo i suoi enormi seni.
Una volta ripreso fiato, Alessia mi tira per un braccio verso di lei e inizia a baciarmi e a gustare il suo sapore. Nel farlo nota che ero già nuovamente eccitato e guardandomi negli occhi mi chiede: “Hai ancora voglia vero?”…e io: “Perché tu no?”. Così girandosi sul fianco, mi da le spalle prende la mia mano sinistra, la porta sul suo seno sinistro e mi dice: “Allora adesso scopa la tua Regina”.
Il tempo di mettermi un cappuccio che Luca mi ha prontamente passato, e sono già dentro di lei.
La penetro da dietro, mantenendo quella stessa posizione in cui mi si era concessa. Con la mano sinistra continuo a stringerle il seno e il capezzolo sinistro, mentre con la destra la tengo per il viso, infilandole di tanto in tanto nella bocca l’indice e il medio che poco prima sono stati a far visita al suo fiore e sono ancora pregni del suo dolce nettare. La colpisco ripetutamente e ad ogni affondo la sento sempre più bagnarsi. I colpi aumentano di ritmo ed intensità, così come aumentano le sue urla di godimento e i suoi incitamenti a non fermarmi e a colpirla sempre più forte. Luca che nel frattempo è tornato anche lui operativo, dopo essere rimasto per qualche minuto seduto sul letto a gustarsi la scena, si avvicina. A quel punto io mi sposto e gli faccio spazio. Lui la prende per i fianchi, e tirandola su, la posizione in una splendida pecora e dopo averla penetrata, inizia a martellarla anche lui senza tregua.
Io in un primo momento mi metto seduto sul letto dove prima era Luca, poi mi sposto posizionandomi davanti a lei, per gustarmi meglio la scena e cercare comunque di partecipare in qualche modo.
Vedere quei due enormi seni ballare ad ogni colpo che Luca le infligge, è uno spettacolo meraviglioso, così come lo è l’espressione di Alessia completamente estasiata. Mi libero del cappuccio e, sistematomi meglio, mi siedo in cima al letto con le mie gambe aperte davanti a lei che non perde tempo e con la mano destra afferra nuovamente il mio scettro e lo infila avidamente in bocca. C’è un’intesa perfetta, un feeling pazzesco tra tutti e tre, come se non fosse la prima volta.
Lei non molla la presa su di me facendomi letteralmente impazzire con quella sua meravigliosa bocca, mentre Luca continua a colpirla forte tenendola per i fianchi e stimolandola analmente con le dita, quando ad un certo punto rivolgendosi ad Alessia le chiede: “Che dici amore, facciamo provare ad Alex anche il tuo bel culetto?”…lei alza lo guardo e guardandomi fisso negli occhi gli risponde: “Vi voglio entrambi…ora!”.
A quel punto Luca si ferma, si sposta, fa segno di tirarmi su, mi passa un altro cappuccio e prende il mio posto. Lei monta su di lui ed insieme iniziano una bella cavalcata mentre io finisco di prepararmi. Una volta pronto mi avvicino dietro di lei, poggio la mano sinistra sulla sua schiena mentre con la destra impugno il mio scettro iniziando a puntarlo nel suo secondo buchino. Ci gioco un po’ prima di iniziare a penetrarla ma è tanta la sua voglia che con la mano destra cerca di afferrarlo e di guidarmi alla meta. Lei è sempre più bagnata, tanto che le sue cosce grondano rigoli di piacere. Questo gioca a mio favore, infatti approfittando del suo continuo bagnarsi inizio a penetrarla lentamente con la punta. Luca interrompe per qualche secondo la sua cavalcata per permettermi si completare la penetrazione, mentre lei porta entrambe le mani sui suoi glutei e li spalanca. Spingo ancora per avanzare sempre di più, fino a lasciarlo scivolare lentamente tutto dentro. Nello stesso momento lei toglie le mani e le poggia entrambe sul petto di Luca inarcando la schiena. Una sensazione fantastica, lei è così calda, vogliosa, e piena…piena di noi. Riesco perfino a sentire la pressione dello scettro di Luca che preme contro il mio dentro di lei. La prendo per i fianchi e lentamente inizio la mia cavalcata. Luca resta fermo ancora per qualche secondo giusto il tempo di farle prendere fiato, dopodiché riprende anche lui. I nostri corpi sono così stretti, attaccati, da essere in quel momento una cosa sola. Col passare dei minuti la sua iniziale sensazione di dolore mista a godimento, si trasforma piano piano in totale godimento. Ad ogni colpo i suoi gemiti sono sempre più forti e profondi. L’afferro per i capelli tirandola a me mentre aumento l’intensità dei colpi e Luca mi segue a ruota. Una sensazione meravigliosa. I sensi e l’eccitazione in quel momento portati all’ennesima potenza. Andiamo avanti per qualche minuto, fino a quando la sento contrarsi. Ci siamo! Prende entrambe le mani di Luca, le porta sui suoi seni e gli dice: “Amore sto per venire” ...e lui: “Brava amore, facci sentire come godi”. Un istante dopo un meraviglioso urlo liberatorio fuoriesce dalla sua bocca: “Vengooooo!”. Un orgasmo forte, intenso, che le produce un leggero tremolio per alcuni secondi, oltre che un’abbondante venuta, dopodiché si abbassa su di Luca, gli afferra il volto con le mani e lo bacia appassionatamente. A quel punto lentamente mi sgancio “scappucciandomi”, lei si adagia sul letto mettendosi proprio al centro tra noi due che siamo in ginocchio. Afferra entrambi gli scettri tirandoci a sé e, mentre con un lento movimento di mani inizia a segarci, rivolgendosi ad entrambi dice: “Siete stati bravissimi…ora tocca a voi!”. Così dicendo si tira un po’ su e col la sua meravigliosa bocca inizia ad alternarsi tra me e Luca. E’ proprio Luca che dopo qualche istante inizia a vacillare, lei intuisce e, senza comunque mai mollare la presa su di me, volge la testa verso di lui e spalancando la bocca gli dice: “Dai amore, dammela tutta”. Ripetuti schizzi le inondano il viso fino a colarle giù sui seni e, per non lasciare che qualcosa vada perso, avvicina la sua bocca ancora spalancata per ingoiare interamente il tutto e lasciarlo libero qualche secondo dopo completamente ripulito. A questo punto con aria di sfida si gira verso di me, mi guarda dritto negli occhi e mi dice: “Ora voglio la tua…porco!”. Fa giusto in tempo a spalancare nuovamente la bocca che un’altra ondata di schizzi la centra e le ricopre il viso. Con gli occhi chiusi e ricoperti di caldo latte, così come aveva fatto un attimo prima con Luca, si avvicina con la sua bocca e con dolcezza fa sparire ogni traccia. Sfatti, stravolti, sudati, e pregni dei nostri umori, ci ritroviamo sdraiati tutti e tre sul letto, e mentre i nostri sguardi si incrociavano (quello di Alessia con qualche comprensibile difficoltà) accompagnati da altrettanti sorrisi, Luca interrompe il silenzio e dice: “Allora Alex, ti è piaciuto il caffè?”…e io: “Certo, anche se non credevo che Alessia lo preferisse così macchiato”…risata generale e risposta di Alessia che non tarda ad arrivare: “Sono una ragazza piena di soprese mio caro Alex”, e mi morde sulla guancia. Restiamo ancora lì sul letto per una bella mezz’ora abbondante a “coccolarci” un po’ e mi raccontano di come in pratica avevano pensato di tirarmi in mezzo già dal primo giorno, su pressioni di Alessia che aveva insistito con Luca affinché si trovasse un modo per capire se la cosa potesse andare in porto in qualche modo. Da lì, le battutine sempre più frequenti soprattutto nei nostri dialoghi mattutini quando ero solo con loro, e soprattutto il suo essere sola quella stessa mattina in spiaggia. Luca era andato sì a trovare i parenti ma lei, ovviamente in accordo con lui, era rimasta di proposito a casa per poi venire in spiaggia da sola e cercare di (testuali parole di Alessia) “smuovere la situazione”. Ovviamente era studiata anche la storia dell’olio da spalmare, ma aveva dato per scontato che il messaggio fosse stato poi da me recepito per via di quella cavigliera che aveva ostentato per tutta la durata del massaggio. E così, manifestata la mia “ignoranza” sull’argomento, vengo prontamente istruito a dovere da Alessia. Mi racconta anche delle loro esperienze, della loro prima volta, del mondo dello scambismo, dei privé e di tante altre cose di cui conoscevo sì l’esistenza, ma fino a quel momento erano state sempre per me solo fantasie seppur molto eccitanti. Si erano fatte le 19, era ora di andare. Così ci rialziamo dal letto e dopo esserci riassestati un attimo, raccolgo le mie cose, saluto Luca e mi avvio verso la porta. Alessia mi fa strada e prima di aprire la porta, mi dice: “Allora ti aspettiamo per altri caffè?” …e io: “Sarete il mio bar per i prossimi 10 giorni”, dopodiché mi bacia ed esco. Purtroppo non furono proprio 10 giorni causa arrivo della “marea rossa” come la chiamava lei, ma riuscimmo comunque a prenderne altri di caffè prima della mia partenza, caffè che venne poi replicato anche in un paio di occasioni durante l’anno, quando per due week end fui loro ospite a Padova. Grazie Ale e Luca.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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