Racconti Erotici > Prime Esperienze > La prima coppia...non si scorda mai! (Parte prima)
Prime Esperienze

La prima coppia...non si scorda mai! (Parte prima)


di MilanoBoyReale
16.05.2020    |    7.027    |    5 8.9
"E lei ancora: ”Ma che bravo, allora sei uno che presta molta attenzione ai dettagli”…e io: ”Certo, quando vedo qualcosa che mi piace, lo sono sempre”…e lei:..."
E’ l’agosto di qualche annetto fa.
Come già successo nelle ultime tre estati, anche quella volta si è deciso di passare le vacanze estive con un gruppo di amici e la meta designata è la Puglia, Gallipoli.
Abbiamo preso un appartamento per 15 giorni, essendo in sette (3 ragazze e 4 ragazzi) è la scelta più ovvia.
Le intenzioni di quella vacanza sono molto "bellicose" un po' per tutti (ragazze incluse), e abbiamo già programmato per bene quelli che saranno i nostri spostamenti tra spiaggia al mattino e pub/disco alla sera.
Arriviamo a Gallipoli il 4 pomeriggio dopo un interminabile viaggio in macchina e, una volta sistemato il discorso casa e parcheggiato i bagagli, nonostante la stanchezza ci dirigiamo verso la spiaggia per iniziare a prendere confidenza con il posto.
I primi due/tre giorni volano via abbastanza in fretta senza particolari sussulti degni di nota, giusto un paio di limoni con una delle amiche del gruppo già alla prima sera al rientro da una veloce uscita al pub sotto casa, (eravamo un po’ tutti brilli oltre che stanchi), e la sera successiva con una tipa conosciuta al Rio Bo (una discoteca del posto).
Nonostante le lunghe nottate, mi piace svegliarmi presto al mattino per arrivare in spiaggia in tempi umani e non come il resto del gruppo che si presenta dopo pranzo.
E così faccio anche la mattina del 7 quando raggiungendo la spiaggia, scorgo da lontano adagiata sul lettino accanto al nostro ombrellone, una bella figura di donna, sdraiata a pancia in giù, intenta a prendere il sole, con il suo costumino, o meglio, parte del suo costumino nero...ha infatti solo uno straccio di perizoma a "coprire" un lembo di pelle, mentre i suoi glutei sodi si ergono come due blocchi di marmo che fanno letteralmente sparire gran parte del perizoma. Il pezzo di sopra invece è appeso in bella mostra sul tettuccio del lettino, mentre le sue braccia portate entrambe alla testa tengono su la folta chioma riccia di un bel nero corvino. Sul braccio destro ha un tatuaggio, una sorta di bracciale egizio, e la sua pelle, già molto abbronzata, è tutta ricoperta di olio al cocco (più mi avvicino e più ne sento il profumo) che a favore della luce del sole mette ancor di più in risalto le sue splendide forme. A completare il tutto, una piccola e sottile cavigliera sul piede destro, della quale all’epoca ne ignoravo totalmente il significato.
Mi avvicino all’ombrellone e mentre sono intento a sistemare il telo sul mio lettino, la bella morettina si “sveglia” tirandosi un po’ su col busto e, volgendo la testa verso di me mi saluta con un: “Ciao, quindi tu sei il vicino di ombrellone?” e abbozza un sorriso.
Preso un po' in contropiede da quel inaspettato saluto, rispondo: “Ciao, si anche se non sono solo ma con un gruppo di amici che di solito arriva più tardi”.
Lei replica: “Meno male, speravo tanto non ci avessero messo di fianco a qualche famiglia con bambini chiassosi o peggio ancora ad una coppia di anziani, almeno ci circondiamo di bella gioventù”.
Mi era totalmente sfuggito questo suo parlare al plurale anche perché, nel pronunciare queste parole si è tirata completamente su, mettendosi seduta sul lettino e sfoggiando un seno enorme, bello, sodo anche quello, completamente abbronzato come il resto del corpo.
Mi porge la mano e si presenta: “Piacere Alessia”
Io, ancora un po’ stordito dalla visione di quei due grossi cocomeri, rispondo al saluto allungando verso di lei la mano ma restando seduto sul mio lettino, anche perché alzarsi sarebbe stato davvero rischioso e avrebbe sicuramente notato da lì a poco che la situazione non mi aveva lasciato affatto indifferente.
Cerco di pensare a qualcosa di intelligente da chiedere, anche per cercare di intavolare un discorso sensato, e soprattutto per provare a tenere impegnata la mente e lo sguardo che puntualmente scendeva a puntare i suoi seni, oltretutto avevo incautamente tolto gli occhiali da sole e li avevo posati sul piattino dell’ombrellone…” Perché non li ho tenuti?” continuo a ripetermi.
Lei invece li ha tenuti e notando un certo imbarazzo, ad un certo punto tirandosi su gli occhiali a mo’ di fermacapelli e mostrandomi i suoi occhini verdi mi dice: “Li tolgo anche io così siamo pari”. Sembrava quasi mi avesse letto nella mente. Poi continua: “Se ti da fastidio mi rimetto il pezzo di sopra” …io rispondo: “No, assolutamente…anzi” …e lei ancora: ”Meno male, anche perché odio il segno del costume” …e io: “Lo avevo notato”.
E così dopo questa mia risposta, sorride e si sdraia nuovamente sul lettino, ma questa volta a pancia in su.
Sto per riprendere il discorso quando ad un certo punto sento una voce arrivare da dietro: ”Amore, ecco ti ho portato il caffè”.
Come colpito da un gavettone di acqua ghiacciata, torno rapidamente in me e mi tornano alla mente anche le sue parole di prima…“Ecco perché prima parlava al plurale”.
E’ Luca il marito, che dopo aver portato il caffè alla sua bella si presenta.
Anche lui un bel tipo, simpatico e molto loquace…anche troppo.
Scopro quindi che sono una coppia di Padova, 35 anni lui e 33 lei, lui personal trainer, lei insegnante scuola media, lui di origini pugliesi, lei padovana DOC e che si sarebbero fermati per due settimane.
La mattinata si perde via parlando del più e del meno, fino a che non arriva anche il resto del gruppo e loro (la coppietta) vanno via per andare a casa a pranzare.
Una volta via la coppia di sposini, si sprecano i commenti sotto l’ombrellone tra gli amici con, i maschi da una parte che ovviamente facevano ogni tipo di apprezzamento su di lei e il suo esibizionismo, e le ragazze dall’altra che oltre a trovare qualche pseudo possibile difetto in lei, rivolgevano apprezzamenti al marito.
Passano un paio di giorni, e i due vicini di ombrellone sono ormai diventati “amici di chiacchiere”, con i quali si è creata anche una certa confidenza, grazie anche al fatto che arrivando sempre per primo in spiaggia, avevo la possibilità di stare tranquillo e da solo con loro.
La mattina del 10 come mio solito arrivo in spiaggia di buonora, anche un po’ prima del solito, e trovo Alessia sotto il suo ombrellone, anche lei appena arrivata ma senza Luca.
Mi dice che Luca è passato a salutare dei parenti, che lei non ne aveva voglia e quindi era venuta direttamente in spiaggia, così una volta sistemata la sua roba, si sdraia sul lettino e dopo essersi tolta il pezzo di sopra, brandendo la boccetta di olio al cocco con la mano destra allungata verso di me mi dice: ”Alex, ti andrebbe di mettermi l’olio sulla schiena? Di solito lo faccio fare a Luca ma non c’è!”.
Lo confesso, alla sola richiesta di spalmarle l’olio mi era già venuto duro…e ovviamente non me lo sono fatto ripetere una seconda volta.
Così prendo la boccetta, verso un po’ di olio sulla sua schiena e sulle mie mani, e cerco di distribuirlo il più possibile in modo omogeneo. Inizio a massaggiarla partendo dalle spalle, passando poi al collo dove, dopo averle tirato su i capelli, noto un altro tatuaggio che fino ad allora mi era sfuggito a causa della folta chioma. Era una piccola croce con un occhio sulla parte bassa della stessa.
Mi fermo un attimo e con sorpresa le dico: ”Ah, ma hai un altro tatuaggio qui!”
E lei: ”Sì, si nota meno per via dei capelli…in tutto ne ho tre”
Non mi tornano i conti, in quei giorni l’ho squadrata più volte e in tutte le angolazioni possibili, ma a parte quello sul braccio e quello nascosto dai capelli, non ne vedevo altri e così ingenuamente le chiedo: ”Ma il terzo dove sarebbe scusa?” …e lei: ”Beh, il terzo è solo ed esclusivamente per pochi” …e io: “Ah…”.
Così per cercare di distogliere il pensiero da quel terzo tatuaggio ed evitare che il costume mi esplodesse, provo a riportare l’attenzione sul secondo tatuaggio, quello appena scoperto e, riprendendo il massaggio le dico: ”Beh, comunque bello questo tatuaggio”…e lei: ”Sì, l’ho fatto cinque anni fa…sai, sono molto fissata con la storia dell’Egitto e tutto ciò che ne riguarda”…e io, che nei giorni precedenti l’avevo vista più volte alle prese con la lettura di un libro sull’Egitto le rispondo: ”Lo avevo immaginato”…e lei: ”Ah, si? E da cosa?”…e io: “Ti ho vista più volte mentre leggevi quel libro e poi ho associato anche il tatuaggio sul braccio”...e lei ancora: ”Ma che bravo, allora sei uno che presta molta attenzione ai dettagli”…e io: ”Certo, quando vedo qualcosa che mi piace, lo sono sempre”…e lei: ”Meglio così, speriamo allora che non ti sfuggano anche altri dettagli importanti”, e tira su la gamba destra, muovendo ripetutamente il piede puntando la mia attenzione sulla sua cavigliera, dopodiché con una mezza risata, abbassa la testa sul lettino e resta in attesa del mio massaggio.
Non conoscendo appunto il significato di quella cavigliera, lo interpreto solamente come un gesto giocoso ma comunque allo stesso tempo provocatorio, così riprendo il massaggio.
Riparto dal collo, e da lì lentamente inizio a scendere sulla schiena alternando forza e delicatezza un mix che sembra molto gradire stando ai suoi respiri sempre più rilassati.
Continuo con i pollici lungo la colonna vertebrale fino ad arrivare alla base della schiena e nel risalire porto entrambe le mani lungo i fianchi in modo molto leggero, tanto da sfiorarli appena.
Si intuisce chiaramente che le piace, sia dal totale rilassamento che si percepisce dai suoi respiri, sia dalla pelle d’oca presente sulle sue braccia. A darne ulteriore conferma, è proprio lei quando terminato di oliare/massaggiare la schiena, mi dice: ”Però, te la cavi bene con i massaggi, già che ci sei dai una passatina anche alle gambe?”.
Inizio a sudare, e non solo per il caldo… “Certo!", le rispondo, e cercando di fare il simpatico aggiungo: “Mi raccomando non ti addormentare” …e lei, marcando il tono delle ultime due parole e scandendole molto lentamente mi risponde: “Addormentarmi? No, no anzi, sono MOLTO SVEGLIA”.
Quindi riprendo la boccetta di olio, ne verso un po’ sulle gambe e inizio.
Questa volta parto dal basso, proprio dal piede destro…risalgo piano, piano lungo la caviglia, il polpaccio, fino ad arrivare alla parte posteriore della coscia prima, e interno coscia poi, facilitato anche dal suo leggero divaricamento di gambe, che quasi guidava le mie mani…mani che però non si spingo oltre fermandosi il più possibile alla base di quel meraviglioso lato B.
Prima di spostarmi sull’altra gamba, intuendo che non mi sarei spinto oltre, interrompe il silenzio e mi dice: ”Non vorrai mica che torni a Padova col culo bianco!”.
E’ un chiaro invito a salire anche più su, e così faccio…allungandomi con le mani, continuo a salire passando dalla gamba al gluteo destro che al tatto è ancora più sodo di quanto già la vista lasciava immaginare.
Passo poi alla gamba sinistra, e anche in quel caso parto dal basso. Gli step sono gli stessi come per la gamba destra, prima il piede, poi caviglia, polpaccio, parte posteriore della coscia e interno coscia, ma a differenza di prima, questa volta non mi fermo e dall’interno coscia, passo direttamente al gluteo sinistro sfiorandola con la mano destra tra le gambe. Si è trattato giusto di un attimo, un secondo, che però provoca in lei un leggero tremolio e un sospiro profondo.
Continuo ancora per qualche minuto a massaggiarla, fino a che l’olio non si è ormai tutto assorbito.
A quel punto mi fermo e le chiedo: ”Che dici, sei abbastanza oliata?”…e lei con un filo di voce sospirando risponde: ”Direi di sì, anche se in certi casi non è mai abbastanza”…”A chi lo dici”…penso tra me e me, e con una risata mi tiro su e mi dirigo verso il mio ombrellone cercando di nascondere il più possibile la vistosa erezione che ormai perdurava da un’oretta abbondante.
Cerco di ricompormi un attimo, prendo il telo lo adagio sul mio lettino e lo posiziono vicino al suo in modo da poter prendere il sole e scambiare quattro chiacchiere.
Passiamo un’altra oretta a parlare di un po’ di tutto, fino a che non torna Luca e dopo aver scambiato una chiacchierata anche con lui, mi alzo e vado a farmi un bagno lasciandoli soli.
Dopo qualche minuto che ero entrato in acqua, vedo arrivare anche Luca che dopo qualche tuffo e un paio di bracciate mi si avvicina. Inizia a parlarmi: “Proprio caldo oggi vero? Per fortuna c’è anche un bel mare…Fatto una bella nuotata?”. Non faccio in tempo a rispondere alle sue domande che riprende e, con un mezzo sorriso mi dice: ”Alessia mi ha detto che sei molto bravo con i massaggi”…io, un po’ balbettando e con evidente imbarazzo rispondo: “Ehm, beh si…mi ha chiesto di metterle un po’ di olio e…” …e lui mi interrompe dicendo: ”Ma si tranquillo, lo avrei fatto anche io al posto tuo…mi sarei preoccupato di più se non lo avessi fatto” e ride…a quel punto lo seguo nella sua risata e mentre mi avvio ad uscire dall’acqua mi chiama e mi dice: ”Alex hai da fare oggi pomeriggio? Ti andrebbe di venire a prendere un caffè da noi?”…un po’ confuso ma sorridente gli rispondo: ”Ma certo, perché no! Ci vediamo sotto l’ombrellone”, ed esco.
Qualche minuto dopo anche Luca torna sotto l’ombrellone, mi lascia il suo numero, mi spiega dove abitano e fissiamo l’appuntamento per le 15.30 di quel pomeriggio. Poco dopo raccolgono le loro cose e vanno via lasciandomi con i miei amici che nel frattempo sono arrivati alla spicciolata come loro solito all’ora di pranzo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La prima coppia...non si scorda mai! (Parte prima):

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni