Prime Esperienze
Ida e le lezioni sul piacere

04.07.2016 |
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"Le riempì la bocca e la mollai dalla stretta, l’avevo iniziata alla sua prima venuta in bocca..."
Tempo fa dei vicini di casa mi avevano chiesto di dare delle lezioni private di italiano, storia e filosofia per la loro unica figlia Ida, che frequenta il liceo ed è in prossimità degli esami di maturità... In passato durante il periodo universitario mi era capitato più volte quando preparavo gli esami, di studiare con ragazze coetanee o più piccole per ripetere insieme... quindi il ruolo del prof. mi è sempre piaciuto e mi calavo molto nella parte, ottenendo ottimi risultati sia io che le mie allieve...bei ricordi e belle esperienze che non sto qui a raccontare visto che il racconto parla di altro...I miei vicini sapendo che ero lauretao in tali discipline e considerandomi come una persona seria, decisero che avrei dovuto darle un supporto con tali discipline perché aveva alcune lacune...loro lavoravano entrambi quindi lei rimaneva sola in casa...io avevo proposto loro di farla venira da me dove non saremmo stati soli così la gente del vicinato non avrebbe pensato male..ma loro mi dissero che non c’era problema perché nel vicinato mi hanno visto crescere e io ho visto crescere la loro figlia...quindi potete immaginare il rapporto di fiducia che si è creato negli anni... si fidavano di me ma anche della loro figlia...facevano a bene a fidarsi? pensavano di conoscere a fondo come genitori la loro figlia ma qui casca l’asino... la ragazza ormai diciottenne da pochi mesi...molto carina, bel fisico tonico, pelle curatissima, delicata, liscia e luccicante... dei seni grandi e rotondi, capelli lunghissimi castani, sempre sorridente con uno sguardo molto stuzzicante... I genitori avevano messo al mondo proprio un bel gioiello e come tale la trattavano, volevano sempre il meglio, sia per chi doveva frequentare e sia per la sua formazione culturale... Lei un po’ vanitosa è viziatella come la gran parte delle nuove generazioni, ma sempre con la voglia di curiosare in giro, desiderio di libertà dai genitori di fare esperienze nuove... Infatti durante i nostri numerosi incontri, mi raccontava e mi faceva intuire esperienze che aveva fatto e che voleva fare... più volte toccammo argomento della sessualità... anche lì si liberava molto, ma con garbo e moderazione...mi raccontò di alcune sue espereinze adolescenziali, con qualche amichetto della sua stessa età... ma nulla di serio quindi mi fece capire che non aveva molte esperienze a riguardo... ma io cercavo sempre di essere riservato non raccontando mai di mie avventure sessuali, cercando di darle consigli positivi sulla sua prima volta... che se proprio doveva farlo di scegliere una persona fidata, che possa darti il piacere e non un trauma... vedevo che era molto incuriosita e l’idea che non raccontavo delle mie esperienze forse la stuzzicava... Dopo settimane di lezioni e ripetizioni, ormai entravo e uscivo dalla casa dei vicini, nella normalità... come al solito mi mandava un sms quando era pronta, sempre nel pomeriggio dopo la scuola... avevamo giorni alterni visti i miei impegni, che concordavamo di volta in volta...
Uno dei giorni delle lezioni, mi arriva il solito sms con orario... risposndo ok... quando fu l’ora andai verso casa dei vicini... suono al citofono e nulla... mi arriva un altro sms... arrivo... scusami aspettami davanti la porta di casa mia, poi ti spiego.... dopo 10 minuti che attendevo, era arrivata un po' affannata e sudata perché aveva fatto la strada di corsa perché mi disse che aveva avuto un contrattempo da un amica, cose di donne. Io risposi ok capisco perfettamente... aprì la porta ed entrammo, soli come al solito... mi disse comincia ad accomodarti tanto sei di casa ormai, che mi vado a fare una doccia e cambiarmi... dopo altri quindici minuti tornò bella pulita e profumata con una camicetta attillata e aperta che faceva intravedere lo spacco dei seni e con il suo solito sorrisetto stuzzicante... non vi nascondo che un bel pensierino di andare a spiarla sotto la doccia mi era passato, ma non lo feci...
Si sedette e mi disse che oggi non aveva tanta voglia di fare lezione e che voleva fare altro. Cercavo di assecondarla e parlammo di altro...
le chiesi:
- Come ti senti ora che sei diciottenne? se con la maturità ti senti completa o se ti manca ancora qualcosa per completare il tutto...
- Ecco, mi sembra di essere più libera, come se non dovessi più dipendere dagli altri, come se potessi fare quello che fino ad oggi non ho potuto...
- Ti ho visto sempre libera con un controllo dei tuoi non troppo asfissiante...
- Ma figurati! lo sai che mia madre con la scusa dei controlli periodici dal ginecologo mi faceva controllare la verginità?
- Questa è bella! ed io che credevo che la vostra generazione fosse, come dire, della scuola di "Dalla"!
- Fra le mie amiche sono tante quelle che ci hanno già provato, ma io no, se no lo sai che casino con la mutter!
- Quindi niente esperienze da quel punto di vista?
- Oddio niente proprio no, sono ancora vergine... ne avevamo già parlato mi disse...
mi disse anche che aveva letto racconti erotici e visto qualche film porno con amichette, e che si era masturbata vedendo e immagini del film... che in teoria sapeva cosa fare, ma in pratica era ancora vergine appunto... Mi ha parlato anche di come certe notti si stringe al cuscino, si strizza i capezzoli, si massaggia i seni, si soddisfa con le dita odiando quella mano che non somiglia affatto ad un membro maschile eppure amandola perché almeno con essa un poco di soddisfazione riesce a darsela...
Non si è espressa solo a parole, si è molto spiegata con i gesti, infilandosi la mano nella camicetta davanti a me e toccandosi i seni mentre parlava di capezzoli da strizzare; mettendosi a ginocchia divaricate ed infilandosi la mano sotto la gonnella. Toccandosi le cosce e risalendo verso le mutande, quando parlava di mano odiata ed amata. Non solo, ha parlato ed agito fissandomi con insistenza, a volte negli occhi, a volte verso il basso, non per pudore ma per fissare la mia zona inquinale. Spesso ha dischiuso le labbra, ci ha fatto scorrere la lingua in maniera sensuale; altre volte ha inumidito le dita nella bocca, introducendole ed estraendole con gesti lentissimi...Smetto perché mi rieccito al solo ripensarci alle sue pose sensuali, alla cupidigia di quegli occhi alla sensualità di quella bocca...
La guardo con un sorriso, è troppo divertente, un po' titubante ma così sveglia ed aperta. Con la sua camicetta bianca aderente sul seno rotondo, la gonnella a pieghe corta e le sue ballerine. Ormai era chiaro hai miei occhi che era in preda ad una vera e propria tempesta ormonale e io mi trovavo li nel bel mezzo di questa tempesta a combattere come Sigmund Freud con l’isteria femminile...
Poi mi disse:
- Voglio dirti una cosa. Non è che poi mi fai un cazziatone?
- Ok, sarò una tomba, spero che non sia una cosa grave...
- No. Boh non saprei sono confusa, ma devo dirti questa cosa...
- Fai tu, io sarò sempre disponibile ad ascoltarti e a consigliarti per il meglio...
- Ok, mi dice, ti racconto. “Voglio perdere la mia verginità con te”...
Feci come se non avessi compreso bene la frase, ma avevo capito benissimo cosa aveva detto.
- Hai capito benissimo senza che fai il misterioso e riservato... so che ti piace scopare, ho capito che hai molta esperienza e che ci sai fare a letto, per questo voglio farlo con te la mia prima volta...molte mie amiche lo hanno già fatto con coetanei ma mi dicono che non è proprio il massimo...io voglio farlo con te e basta, anche se sei più grande di me...
Fui davvero sbalordito da quelle parole, rimasi per qualche istante di stucco...la verginella si era svegliata a tal punto dal sogno dell’adolescenza che ora voleva toccare con mano la nuda e cruda realtà del piacere del sesso e delle sue sfumature, e mi stava mettendo sul piatto un bocconcino davvero prelibato...
Decise di prendere la situazione in mano e si avvicinò sul divano dove eravamo seduti... comincia ad accarezzarmi e io la lascio fare per tastare il suo grado di sensualità femminile... mentre mi accarezza delicatamente mi bacia d’impeto e non oso muovere un dito... forse anche io attendevo questo momento ma non ho mai fatto nulla di volontario per la paura di cosa avrebbero pensato i suoi genitori se ci avessero scoperto, il vicinato ecc.. Pensavo di avere un buon autocontrollo ma mi sbagliavo. Forse non ero mai stato messo così alla prova quando affermavo che un vero uomo se vuole sa resistere. Non ho resistito, diciamo che neanche ci ho provato... e mi sono lasciato andare alle sue carezze e baci intensi...
Mentre mi bacia e vi dico che ci sapeva fare davvero con la lingua...
mi sussurra:
- Prendimi sono tua, voglio che mi svergini, accompagnami nel mondo del piacere...ti prego...
Ormai era pronta a diventare donna a tutti gli effetti lo voleva con tutta se stessa, e al di là delle paranoie, presi la situazione in mano sentendo dentro di me un eccitazione che stava crescendo...
gli risposi:
- Si, ti farò provare qualche cosa che neanche avresti immaginato prima nella tua vita... Sarò il primo ad averti se lo desideri... e non potrai più farne a meno... da questo punto in poi non si torna più indietro...
- Si lo voglio tanto, dai cosa aspetti prendimi... sono tua... mi rispose lei...
Mi saltò in braccio e si mise a gambe divaricate su di me, poggiando la testa sulle mie spalle io allungai la mano e carezzai prima i capelli, e glieli tirai all’indietro... gli aprì la camicetta era senza reggiseno le cominciai a toccare i capezzoli con due dita, dando delle piccole pizzicate, e lei ad ogni pizzico sobbalzava mugolava e gli piaceva molto...
- Oh si continua wow... ed emetteva sospiri intensi che accendevano sempre di più la mia eccitazione...
poi gli tolsi la camicetta e lei mi tirò su via la mia di camicia, carezzandomi e baciandomi il petto...scivolavo con le mani su giù per la schiena e i fianchi...
- cazzo come ci sai fare... continua non ti fermare, disse...
Poi dalla la schiena scivolai con le mie mani di velluto sulle natiche da sotto la gonnella mentre lei strusciava la sua fighetta sul mio pacco sotto i pantaloni, ormai diventato durissimo... e lo sentiva e si strusciava sempre di più mentre mi baciava e mordicchiava le labbra...
poi feci scivolare piano il dito sul solco del suo culetto bello sodo fino ad arrivare alle sue labbra facendomi strada tra le sue mutandine, li cominciai a massaggiargli delicatamente la fessura fino ad infilargli il dito un po’ e muoverlo dentro ma notai che mentre lo facevo Ida stava venendo...era la sua prima venuta con un uomo vero più grande di lei ed esperto, lo aveva deciso lei... e infatti tolto il dito mi riempì subito la mano di umori caldi caldi mentre mordeva ancora la mia lingua che era impazzita nella sua bocca... Spasmi di piacere erano arrivati per lei... l’aperitivo era stato servito... emise qualche gemito, penso che voleva gridare dal piacere, ma si trattenne e gemette silenziosa, affannosa e sudata ovunque...
La presi per i fianchi e lei intuì che doveva cambiare posizione, si mise accanto a me sul divano... per un attimo silenzio tra noi... poi mi alzai di fronte a lei e gli dissi:
- Sbottonami i pantaloni e levameli...
Mentre mi sbottonava mi guardava negli occhi... mi tolse i pantaloni ma ancora rimanevano gli slip che lasciavano intravedere una protuberanza... avevo un cazzo durissimo come il marmo, tutta la situazione mi aveva eccitato fortemente e lei lo aveva capito...
le dissi :
- Toglimi anche l’ultimo pezzo e goditi lo spettacolo... penso che era il primo cazzo che vedeva dal vivo in vita sua... mi levò gli slip e vidi nel suo sguardo attento sul mio affare, uno stupore ed emise una esclamazione:
- Wow... oddio quanto e grosso... tutto questo dovrà entrarmi dentro... non so se ce la farò a prenderlo tutto...
- Non ti preoccupare le dissi... piano piano entrerà tutto...
- Lei... mi farà male?
- Un po’ le risposi... e la tua prima volta... ma sarò delicato con te mia dolce fanciulla... vedrai che quel po’ di dolore verrà coperto dal piacere e non sentirai più nulla...
Ida non fiatava guardava me con il cazzo gonfio in mano che continuavo a menarlo su e giù scoprendo bene la cappella per regalarle una visione che penso avesse sempre desiderato vedere... Restò senza parole diventando rossa in viso, aveva le guanciotte rosse ma era anche sexy vederla così la mia piccola verginella, ancora per poco...
Esclamò:
- Sembra un fungo così grosso, hai la cappella larghissima mi disse...
- Ti piace? Vuoi toccarlo? Le dissi...
- Non so se sono brava il tuo è il primo pisellone che vedo dal vivo... ed è enorme...
- Non ti preoccupare è facile dammi la mano...
Presi la sua mano e la misi sul mio cazzo aiutandola nel movimento della sega e poco dopo la lasciai fare da sola, notai che le piaceva si mordeva il labbro, aveva imparato in fretta a segare il cazzo guardandomi con i suoi occhioni da cerbiatta... dimostrava qualche anno meno di quelli che aveva e quella sua aria da verginella inesperta adolescente ed innocente, mi faceva tirare il cazzo ancora di più... e cresceva la voglia dentro di me di prenderla per bene per la sua prima volta...ma dovevo essere abile con lei... dovevo mettere in pratica tutta la mia esperienza che avevo accumulato in questi anni... non potevo permettermi errori, non potevo deluderla, aveva scelto me tra tanti per il suo inizio, nel suo cambiamento da ragazza a donna... quindi ero costretto a fargli il suo vero esame di maturità...
Poi la fermai e mi inginocchiai davanti a lei che era seduta sul divano, le levai la gonnella e le mutandine ancora umide del suo umore... aveva una fighetta perfetta, pochi peli una fessura dritta e delle labbra fantastiche... la natura era stata molto generosa con lei nelle sue forme... mi fissava dritto negli occhi per intuire cosa stessi per farle...
le dissi:
- Ora proverai un piacere che non tutti gli uomini che incontrerai dopo di me ti sapranno dare...
Lei non disse nulla... attendeva inerme mentre il suo respiro si stava facendo di nuovo affannoso... ero pronto ad assaporare un suo orgasmo in bocca... non me lo sarei perso per niente al mondo... con tatto ferreo le aprì le gambe e affondai la mia lingua nella sua fighetta, martellandola ininterrottamente con colpi decisi e ben assestati... la sentivo fremere mentre si mordicchiava un dito... le misi uno dei mei diti in bocca volevo tastarla per il prossimo passo... mentre continuavo a leccarla su e giu per la fessura lei succhiava avidamente il mio dito...notai subito che era pronta per il passo successivo... la sua foga era al top si dimenava col bacino verso di me e succhiava il dito mordendolo anche...la sentivo che stava per esplodere per una seconda volta... i suoi gemiti di piacere mi invasero tutta la bocca e questa volta non potè trattenersi dall’urlare, mentre mi teneva la testa affondandola sulla sua fighetta ormai fradicia, io assaporavo quel delizioso nettare di quella splendida creatura, e gli pizzicavo i capezzoli per confonderla tra dolore e piacere...
Dopo una piccola pausa, esclamò:
- ho fatto proprio bene a scegliere te per la mia prima volta... immagino quante ne hai fatto godere con questa tua arte... ancora non mi hai sverginato del tutto e già mi piace tanto... dai prendimi...
- Grazie... tutto frutto di una lunga esperienza... e tu mi dai conferma che ho imparato bene sull’arte del sesso... e tu impari alla svelta mio dolce fiorellino...
Mi misi di nuovo in piedi dritto davanti a lei che era seduta sul divano, con il mio affare a metà erezione... la guardavo negli occhi e lei mi fissava con i suoi e poi scendeva a guardare il mio cazzo...
Disse:
- Ho capito cosa vuoi ora... non lo ho mai fatto prima... non prendermi in giro se non sono brava...
- Fin’ora sei stata eccellente come prima volta... sento di darti un bel 9...
- Wow... grazie prof...
Con il suo sorrisetto provocante, si avvicinò cominciò a massaggiarglielo lentamente solo con l’indice che andava su e giù su un lato del pene...Lo fece indurire massaggiandomi le palle e poi scese dal divano e si mise in ginocchio. Prese in mano il cazzo e ne leccò la cappella mentre lo guardava golosa... Io gli sorrisi, e gli dissi:
- Visto che sei una brava allieva, continua così tesoro?
Ida mi stava segando lentamente, poi scappellò il cazzo e si avvicinò col viso, tirò fuori la lingua e iniziò di nuovo a leccarmi la cappella... sentivo la sua lingua che si avvolgeva, circondava il glande prima in un senso poi nell'altro... Non avevo mai visto il mio cazzo così dritto e duro... Ida era bravissima con la lingua, ma quando iniziò ad utilizzare anche le labbra fu la fine del mondo... all'inizio diede qualche bacino alla cappella, poi piano piano fece entrare il glande, poi sempre più a fondo mentre mi pompava e intanto con le mani mi massaggiava le palle... il ritmo era lento, sentivo che mi stava succhiando forte, tanto che avevo il dubbio che mi si staccasse la cappella, ma rimasi zitto e feci fare a Ida, che piano piano aumentò il ritmo, passava dall'usare la lingua alle labbra a suo piacimento mentre sentivo la saliva che mi colava lungo l'asta. Era un lago, litri di saliva e liquidi che mi avvolgevano il cazzo e che Ida aspirava nella sua bocca come una vera maestra della fellatio... e faceva scivolare tutta la mia asta dentro la sua bocca, fino ad arrivare ad averlo tutto dentro, il suo viso completamente addosso al mio corpo, la mia cappella che sfregava nella sua gola... ogni tanto doveva toglierlo fuori perché le mancava il respiro... Continuò a succhiarmelo e pomparmelo, mentre con le mani mi segava e mi toccava le palle, ma io stavo per esplodere:
- Ida vai più piano, sto per venire... Lei mi guarda con un sorriso che era tutto un programma, si mette la cappella in bocca e inizia a fare su e giù sempre più veloce mentre con la mano mi sega... io cerco di trattenermi, e dovetti fermarla, per non venirgli in bocca... la staccai da me, con il cazzo durissimo... mi guardò come per:
- non ti piace? Non sono brava?
- No che dici... sei superlativa tesoro mio...
La feci alzare e mi stesi sul divano, le dissi:
- Vieni ora ti insegno il 69... devi imparare anche questo...
- Wow... Che maestro... quante cose in una sola volta...
- Si, mia piccola allieva, voglio insegnarti tutto quello che c’è da sapere sul mondo del piacere...
Ida mi mise la sua prelibatezza in faccia dimenandosi in una danza di bacino avanti e indietro, mentre segava e slurpava avidamente il mio bastone durissimo, ormai era diventata abile nella fellatio... poi le afferrai i polsi obbligandola a succhiare senza che potesse usare le mani... la sentivo che fremeva e si muoveva sempre più veloce... io le leccavo la fessura mordicchiando il clito, una nuova ondata di liquido stava per inondarmi, e anche io mi stavo lasciando andare ad un orgasmo che non potevo più trattenere a quelle dolci e morbidi labbra che sguainavano la mia spada che più tardi l’avrebbe trafitta... ancheggiavo verso la sua bocca e lei stretta nella mia morsa non potendo opporre resistenza andava su e giù con la testa e si preparava ad accogliere lunghi fiotti caldi di nettare del vero maschio che tanto desiderava... le riempì la bocca e la mollai dalla stretta, l’avevo iniziata alla sua prima venuta in bocca... non ingoiò il nettare ma lo fece scivolare dalla sua lingua sulla mia cappella che a sua volta colava lungo la mia asta ancora in tiro che lei continuava a manipolare con la sua dolce manina impastando la mia crema calda...
Anche lei mi aveva cosparso del suo liquido abbondantemente... era già al suo terzo squirting, niente male per una verginella alla sua prima esperienza...poi si tirò su, io rimasi sul divano nel mio post orgasmo... nell’attesa ero in un turbinio di pensieri, se avevo fatto bene oppure avrei dovuto lasciar perdere dall’inizio... ormai avevo iniziato qualcosa che dovevo portare a termine...già aveva fatto tanto e dato il meglio della sua femminilità, rispetto ad altre donne più grandi di lei che avevo conosciuto su questo piano...ebbi la conferma di quello che avevo sempre pensato di lei... che si nascondeva un vero potenziale erotico dietro l’immagine di una adolescente inesperta quale sembrava...
Tornò dopo essersi data una ripulita e rinfrescata, ripulì anche me da cima a fondo con le serviette inumidite, belle profumate, massaggiandomi dappertutto... ero in estasi e in un totale relax indescrivibile, volevo che quella sensazione si bloccasse per sempre... poi si sdraiò al mio fianco, accarezzandomi amorevolmente mi sussurrò:
- Sai, mi sento un po’ sporca dopo questa cosa che non avrei mai immaginato di fare, ma mi è piaciuto tanto... sei più di quello che ho sempre immaginato di te... grazie, per avermi introdotto nel mondo del piacere...
- Grazie a te... mia dolce e deliziosa creatura per avermi scelto come maestro per condurti in questo mondo... ma ancora non abbiamo terminato la lezione...
- Infatti, lo so... siamo in pausa... io aspetto solo te... quando vuoi sono qui... ormai sono tua... ma non farmi attendere tanto...
Esplose in un mondo di baci e slinguate, mentre si avvinghiava sul mio corpo...ero preda di una deliziosa ninfa che mi avvolgeva in vortice con le sue mani delicate che esploravano il mio corpo cercando di risvegliare in me il desiderio di possederla e completare il suo esame...
- Bene... dissi... ora andiamo nella tua cameretta, sul tuo letto... così quando sarai sola nella tua stanza avrai sempre lì il ricordo di questa tua prima esperienza...
- Si, ok... infatti volevo proprortelo io... ma mi hai anticipato, e anche qui si vede che ormai sono in tuo possesso... mi hai in pugno mentalmente e fisicamente e non oso opporre alcuna resistenza...
Mi prese per mano e mi condusse nella sua bellissima cameretta al piano di sopra, ci adagiammo sul letto, con la luce soffusa, che a malapena riusciva ad attraversare le tende... cominciammo ad abbracciarci e baciarci appassionatamente... l’eccitazione stava crescendo in maniera esponenziale... Le diedi un minuto per rilassarsi e poi le dissi:
- Ti voglio, sei pronta a lasciare il mondo della verginità?
- Si, sono pronta... dai non fami attendere più...
Scesi dal letto, la feci scivolare fino al bordo prendendola per le gambe che poggiai sopra le mie spalle e le poggiai l’asta del mio cazzo, perfettamente eretto, duro come il marmo, ma caldo come il ferro infuocato, sulla figa, muovendomi in su e in giù scivolando senza penetrarla stimolandole così il grosso clitoride che era scappellato come un piccolo cazzo...
Disse quasi gridando:
- Scopami, scopami, ti prego voglio sentirti dentro di me...
Non me lo feci dire due volte: le poggiai la cappella sulle labbra della figa, feci entrare appena il glande, piano piano e poi la infilai d’un colpo, arrivandole a toccare il perineo con le palle...
Lei cacciò un urlo che quasi mi spaventò, ma la sua faccia esprimeva chiaramente il suo godimento... Cominciai a pomparla con colpi profondi e vigorosi per parecchi minuti... Io, senza essere un attore porno, ho un cazzo piuttosto grosso, ma scopando Ida, mi sono reso conto di non averlo mai sentito così duro... Mi sentivo maschio e forte... Perfettamente padrone della situazione, deciso a durare un eternità e a farmi una scopata memorabile…
Lei mi chiese di sdraiarmi sul letto e si impalò sul mio cazzo rivolgendomi la schiena ed il bel culo e cominciò a muoversi come una indemoniata come nessuna ragazza diciottenne aveva mai fatto (forse in qualche film porno brasileiro avevo visto qualcosa di simile)... Altro che padrone della situazione... Stavo inesorabilmente per arrivare al capolinea... Glielo dissi, ma lei non cambiò ritmo... dopo alcuni altri minuti di forsennato su e giù, si girò verso di me conil palo dentro... fu lei a venire, nuovamente, rumorosamente e bagnandosi ancora copiosamente... era molto bagnata, eccitata, io assestavo dei colpi dolci alternandoli a colpi più decisi... Lei apprezzava, si dimenava, ansimava sempre di più, partecipava molto! Mi guardava sorpresa ed a tratti – quando riusciva a tenere gli occhi aperti – mi sussurrava all’orecchio, mentre con le unghia percorreva la mia schiena:
- ma cosa mi stai facendo?
Mi alzai in piedi mettendomi al bordo del letto facendola sistemare davanti a me a quattro zampe, la penetrai senza rispetto, vedendo che le piaceva spingevo più forte di prima... Non mi preoccupavo di esagerare, ormai non era più vergine... era dilatata abbastanza e non sentiva più dolore... Eravamo in balia dei sensi, abbandonati al piacere, godeva visibilmente ed io ne approfittavo prendendo tutto quel che potevo di lei... Le schiaffeggiavo il culo, le stringevo i fianchi usando più forza del dovuto, e lei ansimava così forte che le ricordai che eravamo in casa e non volevo sentissero i vicini... decise nuovamente di cambiare posizione facendomi mettere sdraiato sul letto, sotto di lei... Imponente, con i suoi capezzoli turgidi, fece un movimento rapido della testa accompagnando i capelli dietro la schiena e posizionandosi sopra di me, era sudata ed anche io lo ero, prese il mio cazzo con la sua mano destra accompagnandolo dentro di sé...
Iniziò a cavalcarmi come se non avessimo fatto altro nella nostra vita, un ritmo perfetto, ci muovevamo in sintonia perfetta, finché io non raggiunsi il massimo dell’eccitazione... Spingeva più forte sopra di me, il mio cazzo la penetrava a fondo, le mie mani si alternavano sul suo splendido culo e sul suo seno sodo... Ero eccitato come non mai e la tirai con forza verso di me... Muovendo il cazzo nella sua fichetta ebbi la conferma di quello che mi aveva detto piangendo, il cazzo era sporco di sangue e io l’avevo sverginata, avevo lacerato la sua carne delicata e rotto quella sottile barriera che da bambina ora l’aveva resa donna... ormai era giunto il momento del mio secondo orgasmo... non potevo più trattenerlo, volevo venire dentro di lei ma avrei combinato un casino enorme... di fretta la tolgo da sopra di me e mi infilo un preservativo, avevo tutta l’asta piena di liquido e sangue della sua verginità ormai perduta... lo rimetto dentro ed esplosi dentro di lei riempiendola tutta nel momento stesso nel quale veniva anche lei contorcendosi sopra di me e mordendomi la lingua...
Rimanemmo in quella posizione senza dire nulla per svariati minuti... La sua testa sul mio petto ed il suo respiro piano piano diventava lento... Pensavo di essere in paradiso in quell’istante, ero totalmente appagato... La strinsi accanto a me e la baciai, vedevo i suoi occhioni pieni di lacrime che supplicavano dolcezza così scesi tra le sue gambe e leccandole piano la fichetta la feci venire ancora una volta... aveva ancora la forza di venire, inondandomi e onorandomi con il suo liquido caldo...
Restammo stretti abbracciati forte forte sentivo il corpo di Ida che si stringeva al mio, ancora tremolante dagli spasmi del suo ultimo orgasmo, i suoi seni morbidi e caldi che premevano contro il mio petto, il suo sudore si mescolava con il mio... e praticamente restammo tutto il pomeriggio così incuranti anche del fatto che potevano rientrare i genitori e coglierci sul fatto.
Continuammo le lezioni del piacere per un lungo periodo... passarono gli esami che andarono benissimo, poi l’estate e la sua entrata in università... ci vedevamo quando avevamo voglia e ci lasciavamo andare al mondo assoluto delle passioni... Ida era diventata una vera maestrina del piacere e pensai a quanti ragazzetti avrebbe fatto fuori, il pensiero mi faceva ingelosire un po’, ma sapevo che prima o poi si sarebbe allontanata nella ricerca di un qualcosa di diverso... gli avevo insegnato molte cose sull’arte del piacere e sui segreti del mondo maschile... anche per me è stata un esperienza fantastica e come tale rimarrà nei miei ricordi più belli...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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