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La seconda volta con Vanessa e Paolo


di wolfsolitary
10.01.2018    |    299    |    0 6.0
"Era calda, era pronta, aveva voglia, Vanessa se lo aspettava e non aspettava altro..."
Avevo organizzato tutto nei minimi dettagli e la coppia con cui ero in contatto e già incontrato da solo in un’occasione, aveva tramite il lui di coppia approvato interamente il mio progetto. Noi siamo tre amici a cui occasionalmente piace mettere in pratica tutta la nostra intraprendenza, mantenendo sempre un clima di serenità e la giusta allegria abbinata alle fantasie più perverse da mettere in pratica nel rispetto reciproco. Quella sera Paolo, il lui della coppia, aveva il compito di accompagnare la moglie Vanessa, al nostro party privato. Non doveva essere però come la precedente volta, ma come da nostro accordo, una volta uscito dal casello autostradale Paolo doveva fermarsi, far accomodare la moglie bendata sui sedili posteriori della sua auto ed attendere l’arrivo di qualcuno di noi. Già prima di partire mi ero sentito con Paolo che oltre agli aggiornamenti vari, nei minimi dettagli mi aveva raccontato i preparativi della moglie per la serata (anche lui non vedeva l’ora). Vanessa è una Donna meravigliosa, alta, mora, prosperosa, un viso da fata, un seno da favola per non parlare della sua patatina gustosa e con umori che ti mandano in estasi). Il solo pensiero di rivedere Vanessa dopo un mese dal nostro primo incontro, immaginarla come me l’aveva descritta il marito mi eccitava a tal punto da voler modificare il programma prestabilito, per andare subito al sodo. Ormai era troppo tardi, Alessio e Fausto i miei due compari di gioco erano già arrivati da me a casa ed anche a loro avevo raccontato il programma che avevo in mente e che avevo condiviso con Paolo, non tralasciando i dettagli descrittimi sulla preparazione e soprattutto vestizione di Vanessa prima di partire, giusto per far venire l’acquolina in bocca anche a loro. Era ormai giunta l’ora e a quel punto, ho incaricato Alessio e Fausto di raggiungere Paolo e Vanessa al casello autostradale dando l’indicazione che fosse Fausto ad accomodarsi sul sedile con Vanessa per dare il via ai giochi, con un primo approccio soft. Intanto Alessio alla guida della sua auto, seguito da Paolo avrebbe dovuto fare da staffetta dirigendosi verso casa mia dove in trepidante attesa attendevo senza sapere precisamente come ingannare il tempo. Trenta minuti dopo, finalmente Alessio suonava al mio campanello dicendomi che a minuti sarebbero arrivati anche gli altri. Sembravano interminabili quei cinque minuti prima che la porta si aprì e la vista di Vanessa con il suo vestitino che a mala pena gli copriva il seno e sui suoi tacchi vertiginosi, illuminò il mio sguardo. Gli andai incontro, presi il suo viso tra le mani e quasi in modo affettuoso gli accennai un bacio sulle labbra, sussurrandogli che era la benvenuta, di stare tranquilla, di rilassarsi e che il gioco era tutto per lei. Capì subito che ero io, mi disse: “Massimo, ho voglia di godere, fatemi godere”. Cercò il mio viso, lo tastò e raggiunse le mie labbra con le sue, questa volta con un bacio di passione, con le nostre lingue aggrovigliate e con le nostre braccia che ci legavano e stringevano in una calorosa unione. Era calda, era pronta, aveva voglia, Vanessa se lo aspettava e non aspettava altro. La girai continuando a baciarle il collo, toccandogli il seno. La presi per i capelli, per indurla a scendere sulle ginocchia. Invitai Alessio a questo punto a mettersi davanti a lei, e lei, senza bisogno di indicazioni cercò subito la cinta dei suoi pantaloni, liberando in men che non si dica il suo cazzo, maestoso e dalle dimensioni considerevoli che naturalmente venivano subito apprezzate con lappate come se dovesse consumarlo. Io nel frattempo scesi gustandomela con la lingua, passando dal buchino al suo clitoride, la sentivo gemere e respirare con affanno ad ogni ingoio che il cazzo di Alessio gli provocava, creando un onda di piacere da me a lei, da lei a lui. Momenti infiniti, momenti d’alta eccitazione, mentre Paolo e Fausto se ne stavano a guardare seduti in prima fila, degustando ottime bollicine, ma già con le patte aperte e la loro erezione pronta a passare all’azione. In un attimo di lucidità Vanessa, si fermò, alzandosi per mostrarsi interamente a tutti noi, togliendosi la bendatura ed accarezzandosi il corpo come per dire venite a prendermi. Preferì, guardando il suo compagno tornare a carponi e avvicinandosi a lui, lo baciò per poi ingoiare il suo cazzo menando nel frattempo quello di Fausto seduto vicino. Io e Alessio, senza far passare troppo tempo tornammo vicino a lei. Io la penetrai subito e cominciai a scoparla dandogli la possibilità di continuare a lappare quei membri che davanti a lei le davano piacere. Non era sottomessa, ma la situazione era tutta nelle sue mani, nella sua bocca ed ora anche nella sua fica, fradicia e con un clitoride turgido che le provocava fremiti continui. Era lei che a turno ci faceva avvicendare, era lei che ci faceva cambiare le posizioni, era lei che veniva continuamente scopata da qualcuno di noi tre, fin quando volle una doppia salendo sul marito ed invitandoci a turno di abusare da dietro, di lei, e pregandoci poi di riempirgli tutti e tre la schiena del nostro seme contemporaneamente.
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