lesbo
L’iniziazione lesbica di Marcella Parte seconda
di swan2350
30.05.2022 |
12.447 |
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"Il giorno seguente ringraziò Guglielmo per l’opportunità prospettata e il venerdì sera i due piccioncini si recarono al club Privè..."
Guglielmo era deciso a portare a compimento il suo piano. Svezzare sessualmente Marcella e prepararla alle gioie di un incontro lesbico. Così prese contatto con Carola, la proprietaria di un centro estetico alla moda che per clienti affezionati, in assoluta segretezza si prestava a trattamenti hard.Guglielmo ogni tanto la frequentava per massaggi con happy end, e l’aveva anche coinvolta in un giochino con una coppia.
Nel mezzo di un godurioso massaggio Guglielmo le spiegò la situazione e alla ragazza brillavano gli occhi.
Carola era una porcella che amava svezzare le fanciulle e godere in giochi sempre più invasivi. Dopo aver lavorato tutto il giorno in massaggi irreprensibili era tremendamente eccitata e si masturbava pensando alle sue/i clienti trattati.
Stabilirono l’incontro con Marcella al lunedì successivo, giorno di chiusura dell’istituto. Il copione era il seguente. Carola avrebbe iniziato un normale massaggio con carezze sempre più audaci. Se avesse percepito segnali d’incoraggiamento da parte di Marcella, mentre Guglielmo distraeva la sua ragazza con il cazzo in erezione, la massaggiatrice avrebbe giocato con la figa di Marcella.
Constato il piacere procurato a Marcella, le due avrebbero potuto, senza preamboli, giocare di mano e di bocca. Così finalmente la nostra troietta, assaporato il piacere che una donna può procurare all’altra, sarebbe stata maggiormente invogliata a tentare Giusi ed esporsi. Guglielmo, in attesa del fatidico lunedì, al primo incontro stuzzicò ancor più Marcella nella sua troiaggine.
Le insegnò il pissing, sdraiandosi nella vasca del bagno, facendosi pisciare addosso mentre si masturbava, poi l’aveva invitata ad ammirarsi agli specchi in ogni posa, mentre stava godendo.
Così le parlò dei favolosi massaggi di Carola, senza ovviamente citare l’aspetto hard. Marcella era contenta di ascoltare quei discorsi liberatori che la esaltavano e coinvolgevano in prima persona.
Così il lunedì pomeriggio avvenne l’incontro con Carola. L’accoglienza fu simpatica, senza nulla far trasparire. Anzi la ragazza fu invitata a coricarsi sul futon indossando mutandine e reggiseno. Carola, con molta professionalità le slacciò il reggiseno, per massaggiarle la schiena. Quando nel risalire le gambe, le sue mani lambirono le cosce, Marcella, collaborò nel ripiegare le mutandine nel solco delle natiche e poi a togliere tutto, compreso il reggiseno.
Silenzio tombale e campo aperto, quando le mani esperte di Carola, s’insinuarono nelle chiappe o, per meglio massaggiare il lato alto delle cosce, sfioravano la figa. Intanto Guglielmo, taciturno aveva estratto il cazzo già duro e se lo menava in esercizio. Quando intuì che sempre da dietro, Carola avrebbe profanato culetto e figa della sua preda, si piazzò davanti a Marcella supina per farsi inghiottire il cazzo.
Così la ragazza non fece obiezioni, e le mani esperte di Carola invasero i suoi buchetti avidi.
Il primo assaggio era positivo. Intanto Carola si era spogliata e fece girare davanti, la già goduta Marcella.
Prese così a massaggiarle il collo, il viso in modo sempre più articolato coinvolgendo le orecchie e qui Marcella ebbe un sussulto. Il massaggio proseguì delicatamente sui capezzoli che erano duri e svettanti come il marmo. Nel trattarle in pancino, Carola le si mise a cavalcioni ed un tentativo di leccarle la figa, da Marcella ci fu.
Ma non era ancor tempo di coinvolgimento. Il minuzioso massaggio interessò le gambe, i piedi ed i punti sensibili dei fianchi e delle tette. Marcella si mordeva le labbra, quando il piatto forte doveva ancora arrivare.
Intanto Guglielmo non visto da Marcella, s’impadronì della figa di Carola e le diede una leccata con aspirazione, nel mentre costei stava ancora massaggiando Marcella. Il botto finale avvenne quando Carola si strusciò su Marcella, comprimendole le tette e leccandole voracemente la figa. L’addestrò allo sfregamento delle due fighette, pratica ovviamente ignota a Marcella.
Gran finale con un liberatorio 69 tra le due ed una leccata al cazzo di Guglielmo fatta dalle lingue voraci delle due donne.
Marcella assaporò la goduria di leccare e mordicchiare una figa e di condividere la leccata del cazzo.
Al temine dopo circa due ore, Marcella era esausta e godutissima. Si era felicemente imboccata la strada del non ritorno.
Per non fa passare la voglia del piacere saffico a Marcella, Carola li indirizzò al club privè di una sua amica.
Così senza registrazione, oltre a conoscere l’ambiente, avrebbe potuto proseguire lo svezzamento lesbico di Marcella. Quella notte Marcella si masturbò cinque volte, tanto era goduta e si sentiva coinvolta nel piacere femminile. Il giorno seguente ringraziò Guglielmo per l’opportunità prospettata e il venerdì sera i due piccioncini si recarono al club Privè.
Furono accolti dal sorriso di Astrid, la titolare, già istruita sul da farsi. Nello spogliatoio Marcella già era su di giri a farsi vedere da singole e coppie mentre si denudava. Poi, non perdeva tempo ed ogni volta che incontrava una donna, valutava mentalmente se sarebbe stata lieta di farsela e si eccitava.
Durante il giro dei corridoi scuri, verso le varie stanze, Marcella assaporò i casuali sfregamenti di cazzo sul suo culo o la palpate, da parte di uomini soli. Lo diceva a Guglielmo che le rispondeva, bene, bene.
Si accomodarono in una stanza vuota per rilassarsi e parlare. Poco dopo arrivò una coppia di mezz’età, educati e silenziosi, ma poco dopo, Barbara la compagna dl lui, le fece il piedino e non incontrando resistenze, iniziò a massaggiarla piano piano.
Il registra fu come sempre Guglielmo che avrebbe voluto vedere in azione Marcella con Barbara, per capire se aveva ben appreso la lezione.
L’attesa durò poco e opportunamente stimolata, la troietta si lascò coinvolgere da Barbara e godette in modo intenso, ricambiando con voluttà, le leccate di figa e le succhiate dei capezzoli.
Ormai l’obiettivo era raggiunto. Marcella voleva godere anche con le donne.
Assaporava la leccata alla figa e si donava con trasporto senza nulla tralasciare.
Intanto Marcella, conversando con Guglielmo, passava in rassegna le amiche che avrebbe potuto coinvolgere nella sua nuova passione. All’apice troneggiava Giusi.
Nei giorni seguenti, le due donne si incontrarono con le famiglie e si diedero appuntamento per un pranzo da sole, perchè, precisò Marcella. “abbiamo molte cose da dirci”.
Guglielmo era raggiante , ma per rendere l’incontro positivo, avrebbe dovuto curarne la regia. La troiaggine di Marcella stava estendendosi ed anche l’ambiente dei club privè le stava diventando famigliare.
Quante occasioni di goduria in prospettiva, fino ad un auspicabile incontro a quattro, con scambio di partner e lesbicata tra donne. Tempo al tempo!
La libidine di Guglielmo non conosceva limite e la voglia di servirsi di Marcella era prioritaria.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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