incesto
La cugina che torna dalla Germania per sposarsi1
di Feethunter
27.01.2022 |
468 |
0
"Poi lei è partita per andare dal fratello che lavorava in Germania e si è interrotto tutto..."
Storia realmente accaduta risalente a 3anni fa.Con mia cugina G figlia di una sorella di mia madre abbiamo passato molti momenti insieme abitando io a casa di mia nonna. Bella, formosa con un gran culo e una quarta da fare girare la testa. In adolescenza abbiamo sempre giocato: sfioramenti, provocazioni sue, spiate in bagno e una volta anche un ditalino e una sega. Poi lei è partita per andare dal fratello che lavorava in Germania e si è interrotto tutto.
Non ci siamo ne più visti ne sentiti dopo la morte di mia nonna. Da allora sono passati 8anni. Una mattina, mi appare su Facebook la notifica di un messaggio, apro e leggo: " ciao come va? È parecchio che non ci sentiamo posso farti una videochiamata?" La foto del profilo e il nome non mi dicevano nulla, ma aprendo il profilo resto di sasso. È LEI... Subito le rispondo che mi poteva chiamare tranquillamente,nel frattempo mi chiudo in stanza. Mi chiama subito dopo ed ecco, il video carica e mi appare la sua faccia da porca sorridente. "Ciao Sá" esordisce ed io eccitatissimo (si perché vederla o starle semplicemente accanto mi provoca un erezione) le rispondo in modo molto distaccato:"ciao G. che vuoi?". E lei, cambiando la sua faccia da sorridente a seriosa:" penso che sai che mi sono sposata qui in Germania legalmente e tra poco meno di un mese scendo lì per sposarmi in chiesa." Io la interruppi dicendo che non mi importava nulla.lei dispiaciuta, quasi in lacrime, mi dice:" Lo so che sono anni che sono sparita ma voglio che il cugino a cui voglio più bene sia presente al mio matrimonio. Ci terrei molto, mi faresti davvero felice." Ovviamente mi fece tenerezza e cambiai tono diventando più dolce." Va bene G. Ti faccio sapere perché purtroppo non sto lavorando e non so se riesco a sostenere la spesa del regalo e del vestito, ti farò sapere. Ora scusami ma devo andare." Ci salutammo in modo tenero e per una quindicina di giorni non ci sentimmo.
Una mattina lei mi chiama di nuovo e salutandoci mi chiede se ho tempo per stare a parlare. Io le dico che ho un oretta libera e lei apre subito il video, mi fa vedere la sua casa,mi parla del suo lavoro e della sua nuova vita quando all improvviso inquadra i suoi piedi, bellissimi come sempre (lei conosceva la mia passione per i piedi femminili).Io resto imbambolato e lei percependo la mia eccitazione ed il mio imbarazzo inizia a ridere e mi dice":vedo che la faccia da porco che fai quando vedi i miei piedi non è cambiata:" e io le rispondo che una stronza. La chiamata poi continua chiacchierando del più e del meno fino a quando mi informa che l indomani sarebbe partita per venire in macchina.
Il giorno dopo in piena notte mi scrive dicendo di essere arrivata e di farle sapere se avrei partecipato o meno al matrimonio. Io le rispondo che purtroppo non potevo e per una questione economica e perché la mia fidanzata dell' epoca era gelosissima e sapendo dei trascorsi con una cugina mal sopportava l' idea.
Le nostre comunicazioni si interruppero li ed io me ne dimenticai presto.
Passò una settimana, mentre ero in casa da solo senti il citofono suonare più volte. Di solito non rispondo mai facendo finta di non esserci ma chi stava suonando sapeva che ero in casa, dopo varie suonate mi affaccio e la vedo li col naso per aria che cerca di individuare il mio balcone. La chiamo e le comunico che mia madre non c'è e lei di tutta risposta mi dice che era lì per me e mi chiede di scendere che ha da parlarmi..
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.