La cugina che torna dalla Germania epilogo

Terzo ed ultimo capitolo del mio primo racconto, mi scuso per errori grammaticali e/o di battitura, nonché di sintassi e costruzione del periodo ma lo sto scrivendo di getto.

"Riesci ancora a fartelo venire durò?" Dice ridendo e io, colpito nell' orgoglio, rispondo affermativamente. Lei di tutta risposta mi fa: " Speravo rispondessi di no, perché ricordando il passato volevo farti eccitare di nuovo mentre facevo pipì e so che a te piace visto che mi spiavi in continuazione". Nemmeno il tempo di rispondere che mi prende per mano e mi fa sedere a terra difronte al WC, io la lascio fare credendo che di li a poco si sarebbe seduta ed io mi sarei goduto lo spettacolo. Invece, con una gamba appoggiata al bidè si sistema in modo che la mia faccia si trovi esattamente in corrispondenza della sua fica e mi dice:" meglio di questo non puoi vedermi pisciare". Un getto caldo ,quasi bollente mi aveste prima il busto, poi via via che aumenta di intensità sale passando dalla mia gola al mio mento per finire in faccia, io non resisto e con timidezza tiro fuori la lingua per sentire un sapore per me nuovo, amarognolo che non mi fa schifo affatto. Si ferma :" apri la bocca " mi dice.. io obbedisco, si rilassa di nuovo e mi fa pipì in bocca:" bevi!" Finisce ed io gliela pulisco leccandola. Mi alzo intanto noto che sono di nuovo in tiro apro la doccia e mi infilo sotto lei mi raggiunge e messasi di fronte a me inizia a baciarmi di nuovo, ci abbracciamo, i nostri sessi si toccano, mi abbasso quel tanto per farle sentire la punta del cazzo tra le labbra vaginali. In risposta G. Alza la gamba e guida il mio cazzo nella penetrazione. Ora sono dentro di lei ho le farfalle nello stomaco, è calda accogliente e tanto bagnata. Inizio a scoparla dolcemente, ci uniamo siamo soli io e lei, andiamo avanti così per un po'. Ci stacchiamo, ci asciughiamo e raggiungiamo. Letto , la voglio e lei mi vuole, le monto sopra, prima dolcemente alla missionaria, poi sempre con più foga ,prima mi metto la sua gamba sulla spalle poi tutt' e due,mentre la stantuffo sempre più di prepotenza. Le incassa bene sembra ancora più vogliosa, mi stacco voglio sfondarla. Lei geme e ansima, la prendo per i piedi e le allargo oscenamente le gambe, glielo faccio sentire ma non entro. Devo prima togliermi la mia fantasia, le prendo il piede e inizio ad baciarlo lei soffre un po' di solletico, ma appena prendo il piede in bocca geme dicendo che le piace, gioco con i suoi piedi per un po' il mio cazzo non è mai stato così duro e potente la penetro forte, tanto è bagnata che non ho bisogno nemmeno di lubrificarlo. Ci do dentro forte voglio fargli male, deve tornare a casa con le gambe aperte. All improvviso di nuovo quel suo urlo che preannuncia il suo orgasmo che immancabilmente arriva forte ma stavolta meno bagnato. Io non accenno a venire e lei vista che il nostro tempo stava per scadere mi dice ora che vuole darmi una cosa che non ha mai avuto nessuno: "prendi il mio culo, mettimelo prima che cambiò idea!". Non me lo faccio ripetere e dopo averlo leccato bene bene ed essere entrato a fatica prima con uno e poi con due dita mi posiziono dietro di lei che nel frattempo si è messa in posizione fetale su di un lato. Entrò nella figa per raccogliere la sua cremina bianca. Punto il cazzo sul orifizio e inizio a spingere le fa male, ma resistenza. Piano piano ,millimetro dopo millimetro entro ma è stretto e fa male anche me. Dopo un pò sento qualcosa forzarsi, rompersi, e il mio avanzare si fa più facile fino a toccare col mio Pube il suo culo, è tutto dentro e glielo dico. G. Non mi risponde vedo solo che sta mordendo il cuscino, faccio per uscire e lei mi ferma dicendomi,:"ti prego continua!" Così inizio a pomparla sempre più forte, sento piano piano che la sensazione dell' orgasmo mi assale, ma purtroppo in certi casi il fisico fa brutti scherzi e sento salire un odore che mal sopporto. Lei se ne accorge e se ne scusa io esco mi pulisco e fa altrettanto anche lei. Mi siedo sul letto aspettando che torni. È tardi e dobbiamo andare. Lei esce con una luce negli occhi diversa mi viene in contro e si mette al cavalcioni sopra di me. Il gesto è fatto guardandomi negli occhi, mi eccita, lei si sistema e in penetra mi abbraccia e mi dice:" voglio che mi sborri dentro non preoccuparti prendo la pillola". Così inizia a saltarmi sul cazzo incitandomi a scaricarmi. È troppo per me, non resisto, nel giro di tre minuti scarico tutto quello che mi era rimasto dentro di lei il più affondo possibile e viene anche lei di nuovo. Si farma restiamo abbracciati così finché il mio pene non esce da solo dalla figa seguito da un rivolo di sperma. Mi guarda negli occhi mi bacia e una lacrima scende dal suo viso.
"Grazie, di avermi fatto questo regalo di matrimonio, peccato che siamo cugini." Non la vedo più da allora.

Spero che come racconto sia accettabile. Accetto consigli e critiche costruttive.