Gay & Bisex
Treno d'estate
di LPXX
22.08.2019 |
2.334 |
6
"Le mie labbra e la mia lingua studiano il suo sesso nei particolari, centimetro per centimetro, cerco di penetrare delicatamente nella fessurina della sua..."
Nei mesi estivi, a causa delle code per il mare, di solito preferisco usare il treno per andare al lavoro, la mattina presto. Evidentemente anche lui, un signore ben curato di mezza età come me, come tanti, che sale un paio di stazioni dopo la mia. Talmente pochi i passeggeri e ormai cosi' note le facce che il capotreno manco passa più a controllare i biglietti, siamo tutti abbonati. Dopo una settimana un cenno di buongiorno ci sta, ma i posti liberi sono così numerosi che due parole proprio bisogna cercarle. Ma chi se ne frega, ormai col cellulare leggi il giornale, le mail, ed il tempo passa velocemente. Su quel treno siamo pochi e tutti sconosciuti.
Un giorno il treno ritarda un po', mi preparo a scendere dalla porta che so arrivare più vicina all’uscita della stazione, così forse ce la faccio a non perdere il bus. Passo in fretta, inaspettatamente per il mio anonimo signore, e la coda dell’occhio mi cade sul piccolo display:
riconosco la barra arancione ed una immagine inequivocabilmente gay: annunci69.it. Un attimo, credo che lui non se ne sia nemmeno accorto. Credo...
Niente di che sul momento, ma continuo a pensarci nei giorni che seguono… la cosa mi prende, non so perchè, mi eccita. Penso che con lui lo farei. Lui o anche un altro forse. Cosa? Non lo so, quello che capita. Non sono mai stato un abitudinario, esperienze bsx sì, certo, ma non succede da tantissimo anche perchè poi la vita ti porta ad altre scelte. ‘Sta cosa però ha mosso di nuovo un desiderio fortissimo. Entro nel sito, la password è ancora attiva, e un paio di giorni dopo decido di provarci: quanti saranno on line alle 6.30 di mattina? Quanti potranno dedicarsi a chiacchierare per un’ora? Nessuno che debba uscire di casa, solo chi deve aspettare che il treno arrivi a destinazione.
Pochi giorni di caccia e credo di averlo individuato. Profilo tranquillo, belle foto, desideri assolutamente compatibili. Lo aggancio e chiacchieriamo a lungo in anonimato, mi siedo in altro scompartimento, non vorrei occasione per imbarazzi reciproci in grado di chiudere questa cosa che si sta facendo interessante. Pare una bella persona, riservata perchè sposata come me. Si e' lui, le foto sembrano proprio reali, lo incrocio nel sottopasso quando scendiamo, in genere gli rimango dietro. Sì, decisamente, esperienza che farei.
Nei giorni successivi ci scambiamo messaggi, foto, e diventa insostenibile essere ancora generici ed evasivi.. lo ha capito e gliene ho dato tutti gli elementi, non siamo troppo distanti. Quando una mattina, dopo uno scambio di fantasie hot, mi chiede all'improvviso: “Sei su questo treno?” Ero troppo eccitato per pensare, e gli ho risposto “Si”. Bastava che gli dicessi "Quale treno?" e me la sarei cavata.
Da quel momento qualcosa cambia, diventa più propositivo e deciso, in linea con il ruolo che il suo profilo in rete evidenzia, attivo. Mi propone di scendere tra gli ultimi passeggeri, mi avrebbe aspettato sulla banchina. Lo faccio, perdo l’autobus, una stretta di mano, un caffé e due chiacchere forzatamente normali. Ci salutiamo con un “a domani”, come fossimo colleghi. Eccitazione alle stelle, evidente anche la sua.
Verso le 11 arriva un messaggio chiaro ed esplicito, fin troppo: “Ci sono. Quando vuoi essere cavalcato dimmelo”. Diritto al centro delle mie fantasie, ho resistito a fatica dieci minuti, di più non potevo, ed ho risposto “Ti voglio”. Ma che mi succede? Non pensavo di essere pronto, e invece...
Notte quasi insonne, desiderio e paura, ma non avrei perso il treno quella mattina neanche ci fosse stato un tornado. Trovo il suo scompartimento e mi siedo vicino, non troppo. Gli chiedo “dormito bene?”, sorride e aggiunge “poco”. Iniziamo a chiacchierare del nulla finchè dopo nemmeno un minuto improvvisamente si alza, mi dice “scusami un attimo” e si avvia verso la toilette. Un secondo dopo, mentre pensavo che qualcosa doveva succedere prima o poi, arriva un messaggio: “Vieni”. Non me lo aspettavo cosi', ma non gli rispondo nemmeno e lo raggiungo, trovo la porta socchiusa ed entro.
Spazio impossibile, siamo uno di fronte all’altro. Nessuna parola, una sua mano va subito dove deve andare ed io faccio lo stesso, con foga ingiustificabile. Mi stringe, faccio fatica a staccarmi dalla sua presa e dal suo movimento ritmico, ma ho paura che mi anticipi. Lui capisce e mi fa spazio, mi inginocchio e libero completamente la sua asta turgida. Una cappella bellissima, proporzionata, una lancia che mi impressiona e che vorrei sentire affondare lentamente. Lo prendo in bocca, lo stringo e da quel momento è tutto chiaro quello che ambedue vogliamo. Si inarca e cerca di rimanere fermo nonostante l’ondeggiare del treno che corre veloce. Io non riesco, con una mano mi tengo ad una sua coscia e con l’altra afferro il suo uccello alla base quando la mia bocca non lo contiene profondamente. Mi lascia fare, ma è difficile essere ritmici, la carrozza vibra e si muove, ed ogni sensazione è casuale. Ho paura di fargli male, ma non è vero, con una mano dietro la nuca mi incita a prenderlo ed io non lo mollo un attimo. Lo sento in estasi, ma lo sono anch’io. Vorrei che si invertissero le parti, ma anche no. Vorrei sentirlo spingere dietro, questo sì. Le mie labbra e la mia lingua studiano il suo sesso nei particolari, centimetro per centimetro, cerco di penetrare delicatamente nella fessurina della sua punta turgida, ma è difficile tenerlo fermo… io talmente eccitato che mi pare di essere lì per venire, lui invece non molla e io insisto con forza. Stringo la sua corona con dolcezza ma resisto alle sue spinte, come dev'essere. Cerco di immaginare come saprebbe muoversi senza il mio controllo, quando gli chiedero' di possedermi. Ovvio che lo faro'...
Non sento gemiti, c'e' molto rumore. L’eiaculazione arriva all’improvviso mentre la mia lingua solletica il suo frenulo. L’ho preso in bocca tutto subito, lo aspettavo, mi ha riempito ma qualche goccia l’ho persa. Ha lasciato che lo lavorassi per bene, con calma. Esausto (meno male, stavo cominciando a preoccuparmi per l’impegno nel ruolo che vorrei avere con lui...) si accascia sul WC chiuso, mentre io mi rialzo voltandomi verso il lavandino per pulire quella traccia rimasta sugli occhiali. Dovevamo pur uscire da quel posto, e avevamo un po’ di cose da pianificare per pareggiare i conti… :-)
L’ho sentito in piedi, afferrarmi saldamente per i fianchi ed appoggiare delicatamente il suo sesso ancora turgido esattamente dove avrei voluto. Ero vestito, inarcato fino a sentirlo innestarsi su di me, divaricando leggermente le gambe. Lui un po’ più basso di statura, perfetto per darmi modo di accogliere e resistere ai suoi colpi. Nonostante i pantaloni leggeri lo sentivo, eccome…
Sensazione travolgente, ho chiuso gli occhi e la sua mano ci ha messo un attimo a trovarmi e a innondarsi del mio liquido. Non ha lasciato la presa finche' non mi ha sentito assolutamente appagato, continuando con spinte ritmiche del bacino a premere dietro di me, spinte leggere ma precisissime, mescolando in me per qualche secondo piacere fisico, mentale, realta' e fantasia.
E' stato molto sensuale, ha ricambiato le mie attenzioni con un gesto dolcissimo che ho goduto e apprezzato.
E una cosa era chiara ormai, alla prossima occasione da lì avremmo ripreso….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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