Gay & Bisex
Sulla spiaggia
di shock74
17.07.2022 |
6.753 |
7
"L'occhio mi cade sul suo pacco e, beh, notevole! Anche a riposo ha un aspetto possente ed invitante..."
Ho letto di quella spiaggia qui su A69: descritta come luogo ameno, con possibilità di praticare il nudismo e - con un po' di fortuna - di fare qualche incontro gay. Sia chiaro, non sono tipo da luoghi pubblici; certo, in privato non mi dispiace fare qualche... porcata, ma sono uno di quelli definiti "insospettabili" e ci tengo moltissimo alla riservatezza. Tuttavia il posto non è molto lontano da dove abito, e mi dico perché no - almeno mi prendo un po' di sole integrale e mi faccio una bella nuotata.Così ci vado un pomeriggio d'estate. Sulle prime rimango un tantino deluso: ok il paesaggio è bello, ma la spiaggia è piuttosto sporca e trasandata; inoltre non trovo nessuna possibilità di incontro, giusto un paio di coppie etero attempate che si fanno la tintarella ed un ragazzotto decisamente insignificante.
Vabbè, poco male, vuol dire che mi dedicherò al nuoto. Scelgo uno scoglio pulito, mi spoglio e mi dirigo in mare; l'acqua è piacevole, e l'idea di starmene nudo in mezzo a mare e natura mi dà un certo sottile piacere.
Dal largo guardo verso la riva, e noto una persona che dalla mia posizione in spiaggia non potevo vedere. Difficile fare valutazioni da così lontano, ma qualcosa nel modo in cui si muove mi fa pensare ad una persona matura, disinvolta e sicura di sé.
Dopo qualche bracciata me ne torno a riva, e decido che vale la pena quantomeno curiosare. Indosso solo le ciabattine e decido di fare una passeggiata in direzione dello sconosciuto che ha catturato la mia attenzione, così almeno con la scusa di passare di lì potrò dare un'occhiata più da vicino. Gli passo davanti, se ne sta nudo su uno scoglio, e devo dire che l'istinto non mi ha tradito: tra i 50 ed i 60, fisico asciutto e curato, alcuni bei tatuaggi ed uno sguardo luminoso, intelligente. Ma soprattutto... l'occhio mi cade sul suo pacco e, beh, notevole! Anche a riposo ha un aspetto possente ed invitante. Probabilmente lui si accorge delle mie attenzioni, tant'è che mi guarda e mi fa un sorriso sornione. Io abbasso lo sguardo, un po' imbarazzato per essere stato "sgamato", ma un mezzo sorriso spunta anche sul mio volto.
Ritorno al mio scoglio, mi godo il tepore del sole sulla mia pelle e, quando inizia a far sera e tutti i presenti si preparano a lasciare la spiaggia. faccio altrettanto. Sul sentiero che sale verso la strada, mi fermo per ammirare il panorama, fumarmi una sigaretta, e sperare di reincontrare l'uomo che ha catturato la mia curiosità. Cosa che accade. Mi incrocia, ci salutiamo e ci presentiamo (lo chiamerò S). Iniziamo a chiacchierare disinvoltamente, come se ci conoscessimo da tempo. Scopro che è un habituée della spiaggia; gli confido che invece per me è la prima volta, allora si offre per farmi conoscere i punti più ameni di quel tratto di costa, in particolare un piccolo boschetto di pini marittimi che crea un antro suggestivo - e appartato.
Ci dirigiamo al boschetto e appena arrivati, il tempo di uno sguardo, mi ritrovo la sua lingua in bocca, le sue mani sulle mie chiappe e la mia sul suo pacco! La cosa mi lascia intontito ed eccitato - per essere sincero molto più eccitato. Lo sono talmente che, in barba ai miei scrupoli sul sesso in luoghi pubblici, sento irrefrenabile l'impulso di gustarmi quel cazzo che si sta ingrossando robusto sotto la mia mano; mi chino, gli abbasso i pantaloncini e mi godo la vista di un uccello maestoso, già bello duro con le vene in evidenza e la cappella luccicante; glie lo bacio, gli do qualche sapiente leccata dopodiché inizio a succhiarglielo.
Mentre vado su e giù con la mia bocca sulla sua asta, inizio a fantasticare che sarebbe meraviglioso farmi scopare da un calibro del genere, ma sarebbe senz'altro impegnativo: la mia mascella si sta già sforzando per accoglierlo e, per quanto provi a cacciarmelo in gola più a fondo che posso, ne rimane fuori quasi la metà.
Probabilmente S sa leggere nel pensiero, perché dopo pochi minuti del mio appassionato pompino mi prende il viso tra le mani, mi tira su, mi bacia e guardandomi suadente mi chiede:
"Ti va di prenderlo in culo?"
"Beh, ecco..." balbetto io, "Non saprei, mi va anche ma... Potrebbe arrivare qualcuno... E poi non so se ce la faccio... Così grosso... Dovrei prepararmi, ho il culo un po' stretto..."
"Tranquillo" risponde calmo, "Te ne dò un pezzetto, tanto per assaggiarlo. E se arriva gente sospendiamo."
Non mi serve sentire altro. Come un bravo schiavetto mi giro, mi calo gli indumenti alle caviglie, mi chino ed inarco la schiena pronto a farmi infilzare. Da un suo sussurro capisco che apprezza la vista del mio buchetto che inizia a schiudersi. Sento le sue dita inumidite di saliva che mi accarezzano lo sfintere e si insinuano dentro le sue pieghe; poi è il turno della punta del cazzo, che sfrega e preme sul buco del culo. Un attimo dopo lo sento scivolare dentro di me; un pezzettino, come promesso, ma la facilità con cui mi sta penetrando mi lascia piacevolmente sorpreso - molto piacevolmente. Entra ed esce lentamente per una manciata di centimetri, come se stesse tagliando il burro con un coltello caldo, nonostante io sia pieno di sale marino che, si sa, non è proprio il miglior lubrificante.
A pensare che un fascinoso, perfetto sconosciuto stia giocando col più sacro dei miei buchi, per giunta in un luogo così ameno, mi sta facendo infoiare di brutto; tant'è che decido di derogare ai propositi iniziali: mentre S sta per introdurre delicatamente il pezzetto pattuito, inarco di più la schiena e spingo col mio culo contro il suo cazzo. Il risultato è che la sua verga sparisce fin quasi alle palle nelle mie viscere.
"Aah, non te ne basta più un pezzetto, eh porco?" mi bisbiglia lui nell'orecchio, "Vedrai ora quanto te ne do..."
S rinsalda la presa sui miei fianchi, pronto ad aumentare ritmo ed affondo, ed io sento l'ano che si bagna e si dilata maggiormente, seguito da una botta di calore che dal basso ventre risale fino alla testa dandomi una meravigliosa vertigine. A questo punto vorrei che mi chiavasse fino a farmi fondere il cervello!
Ma...
Passi. Che si avvicinano. Più persone. Cazzo c'è gente! E mi beccheranno mentre sto per farmi aprire come una troia!!
E' un attimo: lui esce dal mio retto talmente veloce che quasi si sente il "pop!" di una boccia di champagne stappata; ci ritiriamo su mutande e calzoni e pochi istanti dopo passa una famigliola, in esplorazione lungo la costa. Non ci degnano di uno sguardo, forse non ci vedono nemmeno. Tiro un respiro di sollievo, ma ho ancora i battiti a mille. Viste le premesse, sarebbe plausibile che ora sarei io quello che si tira indietro; ma succede l'esatto contrario:
"Beh, è andata. Che facciamo, riprendiamo? Magari ci spostiamo un po' più in là?" gli chiedo tutto chioccio, col culo che ancora pulsa.
"Naah, lascia stare. Il sentiero finisce, tra qualche minuto quella famiglia dovrà ripassare di qui. Altri posti non ce n'è, e poi si sta facendo sera... Ci riproveremo, ok?"
"Ah. Ok. Allora... alla prossima" concludo io, un po' deluso.
Ci risistemiamo meglio i vestiti e risaliamo per il sentiero. Arrivati alla strada, ci scambiamo i numeri di telefono e ci salutiamo. Le nostre direzioni si separano.
Mentre vado verso l'auto, incrocio sulla via una signora con una busta di basilico; penso ai momenti appena trascorsi, al mio ano ancora aperto sotto gli slip (e che inizia pure a bruciare un po' - maledetto sale marino!), e maliziosamente sorrido alla signora facendo l'occhiolino. Lei mi guarda perplessa, non dice parola ed entrambi proseguiamo per la nostra strada...
(CONTINUA)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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