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Gay & Bisex

Sai di buono....


di lollone86
20.07.2011    |    23.521    |    2 9.5
"A complicare le cose c'erano i ragazzi che giravano per casa che erano tutti bellocci, anzi decisamente belli..."
Finito il liceo, decisi di frequantere l'università ed incredibilmente riuscii ad essere ammesso al corso di medicina.
Dato che abitavo in un paesello di montagna sull'appennino modenese molto lontano da Bologna, ogni giorno mi sarei dovuto sorbire quasi due ore tra treno e bus per arrivare in facoltà ed altrettanti per tornare, così decisi di andare ad abitare in città in un appartamento assieme ad altri tre studenti che ne cercavano un quarto per dividere le spese; l'appartamento era molto bello e dato che era di proprietà di uno dei tre pagavamo pochissimo d'affitto e ci dividevamo solo le spese comuni come il cibo le bollette ecc...

La distanza che c'èra tra casa mia e l'università non fu l'unico motivo che mi spinse a trasferirmi, certamente fu quello principale ma in secondo piano c'era anche la voglia di vivere la mia sessualità a 360°; sapevo ormai di essere gay e mi ero completamente accettato ma fare outing non è mai facile specialmente se si vive in un paese di poco più che 1000 anime popolato perlopiù da anziani e comari con il pettegolezzo pronto. l'età delle seghe era sorpassata e a 19 anni erano un piacevole passatempo ma avevo bisogno e voglia d'altro.

I ragazzi mi accolsero molto bene ed erano tutti molto simpatici, c'era Luca, 22 anni padrone di casa studente cazzeggione di ingegneria, Andrea 20 anni studente di medicina e Yuri detto
"l'avvocato" 22enne cervellone che frequentava giurisprudenza. I ragazzi già vivevano insieme da un anno e tra loro c'era già una bella amicizia ma comunque non ebbi difficolta ad integrarmi... ma ahimè le mie voglie che credevo si sarebbero placate in città, erano più prepotenti che mai, e anche uscire e conoscere qualcuno di affidabile si rivelò molto più difficile del previsto così dopo tre mesi che ero a Bologna ancora la mano si rivelò più che necessaria.
A complicare le cose c'erano i ragazzi che giravano per casa che erano tutti bellocci, anzi decisamente belli. Luca era altissimo quasi due metri con una cascata di riccioli castani che facevano da cornice ad un volto squadrato ma piacevole, giocava a calcio da quando era un bambino quindi aveva un bel fisico e gambe da calciatore ben tirate e muscolose; Yuri alto più o meno 1,80 bellissimo con capelli neri e occhi verdi patito delle discipline orientali ed avaveva un fisichetto godurioso molto bello a vedersi con tutti i muscoli tirati ma non scolpiti e poi c'era andrea che era nella squadra universitaria di nuoto, non era altissimo ma il suo era il fisico più bello di tutta la casa completamente liscio come si addice ad un nuotatore, con i muscoli tutti al punto giusto e una tartaruga da fare spavento, in più un volto angelico con capelli neri corti quasi rasati e occhi celesti come il cielo. Tuttosommato anche io mi difendevo bene: ero abbastanza alto non quanto Luca ma intorno al 190 castano con un bel volto ed un fisco forgiato dal ciclismo e dallo sci che era la mia grande passione.
Tutti i ragazzi erano belli a modo loro ma andrea proprio mi procurava delle scariche da non sapere come resistere, infatti fu spesso oggetto delle mie sedute erotiche solitarie immaginando a volte di possederlo e a volte di farmi possedere... ma ero ben conscio che era una mera fantasia erotica dato che sapevo con certezza che andre era etero, dato che lo avevo visto limonare con una ragazza in discoteca.

Le prime settimane di convivenza passarono tranquille, dato che mi dovevo ancora integrare, ma poco a poco ecco che già era come se ci conoscessimo da tempo e anche le confidenze che erano tra noi si erano fatte più spinte; se nei primi tempi tutti bussavano alla porta prima di entrare in camera ecco che ora spalancavano la porta senza tanti convenevoli; la porta del bagno non si poteva chiudere con la serratura altrimenti si rimaneva chiusi dentro e quindi quando avevamo bisogno di un pò di privacy l'uso era quello di appendere un cartello di plastica rubato ad un cantiere con la scritta "lavori in corso"; poi quali lavori si celassero dietro la porta se bisogni fisologici o di altra natura, beh di volta in volta...
I ragazzi non si facevano problemi a farsi vedere nudi e spesso capitava che durante la doccia qualcuno irrompesse in bagno per prendere qualcosa o fare pipi. A luca il più grande e cazzeggione piaceva anche tocchicchiare e le pacche sul sedere erano all'ordine del giorno.

Arrivati verso le feste di natale ognuno torno a casa sua per il pranzo tradizionale ma dato che avevo da preparare comunque un esame trascorso il capodanno con gli amici di sempre tornai a Bologna e con mia sorpresa trovai anche andrea.
"we che ci fai qua non dovevi tornare dopo befana?"
"no, come vedi sono già tornato" mi rispose un pò crucciato
La risposta di andrea mi lasciò un pò interdetto perche il tono con cui mi aveva risposto non era certo il suo solito ma si sentiva che c'era qualcosa che non andava.
Durante la giornata scambiammo solo poche parole fino all'ora di cena quando nel silenzio gelido presi la situazione a due mani e gli dissi
"senti mi vuoi dire che hai? problemi a casa, con l'università; cosa c'è? insomma non ti posso vedere cosi incazzato"
"non ho niente"
"come no, si vede da come rispondi bene che è tutto ok"
Lui mi guardò un pò gettandomi quei suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio nei miei dicendomi:
"scusami se sono stato scortese, ma durante queste feste di natale ho litigato con la mia famiglia, con mio padre e mia madre soprattutto ma ti prego non chiedermene il motivo perche non te lo direi... ti prego rispetta quasta mia imposizione"
quest'apertura inaspettata mi lasciò un pò di stucco ma tuttosommato la tensione si alleggerì, infatti decidemmo di uscire in centro a bologna per fare un giro di bevutelle così da dimenticarci tutto.
rientrammo la notte verso le 3 entrambi alticci ma Andrea forse era poco più brillo di me, così ci mettemmo sul divano ed aspettammo un pò per coricarci, nel mentre guardammo un pò di tv.
Andrea appena toccato il divano cadde in un sonno che dfinirei comatoso, così quando decisi di svegliarlo per portarlo a letto non ci fu verso, ai miei richiami e tentativi di svegliarlo ottenevo solo mugolii e sospiri, così decisi di portarlo in camera sua a braccetto; una volta arrivati in camera sua lo misi a sedere sul suo letto, nel far questo mentre la sua testa era vicina alla mia lo sentii inspirare a pieni polmoni, poi mi guardo e mi disse:
"Lore profumi di buono" e poi senza dire nulla mi baciò.
Fu un bacio dolce, casto, senza lingua, solo labbra contro labbra ma carico di eccitazione ugualmente. Io rimasi senza parole e lui senza dire nulla si accascio sul suo letto e continuò a dormire profondamente ma mi accorsi cche lo faceva con il sorriso sulle labbra, quel sorriso che hai quando stai bene e sei felice; così lo coprii al meglio con una coperta e me ne andai a letto anche io pieno di dubbi su quello che era appena successo... quella notte non chiusi occhio.
La mattina dopo, ci trovammo in cucina per colazione, io ero tesissimo, non sapevo che fare come lui avrebbe introdotto il discorso, come avrebbe reagito? mille domande mi assillavano, ma lui come arrivo in cucina con la faccia distrutta mi chiese semplicemente:
"oh mi scaldi un pò di latte anche a me?"
Io un pò sconcertato lo accontentai ma ero ancora ansioso di vedere la sua reazione... che semplicemente non ci fu; semplicemente aveva deciso di ingnorare quel bacio oppure non se lo ricordava?
"ma quanto abbiamo bevuto ieri sera non mi ricordo nemmeno di essere tornato a casa..."
il mondo mi crollò addosso, i miei film mentali che mi ero fatto, le mie fantasie su quel corpo muscoloso sfumarono mentre pronunciava quelle parole lasciando spazio solo a rabbia e frustrazione.
adesso i ruoli erano inveriti e quello scontroso e maleducato ero io.
"quando hai fatto metti tutto dentro la lavastoviglie e non te lo dimenticare come fai sempre capito?!"
"ammazza che ti sei levato con il cazzo girato stamani, non ci devi andare a bare se poi sei così rompicoglioni?" mi rispose.
Come risposta lo fulminai con lo sguardo e me ne andai in camera mia.
Sbattei la porta e mi buttai sul letto, ripensando al bacio e a come si era comportato in cucina a quei due Andrea così diversi iniziai a piangere.
dio come era umiliante... piangere per un ragazzo che nemmeno ti calcola; magari quel bacio così casto e innocente che per me voleva dire tanto per lui era poco più che un grazie per averlo riportato a letto sano e salvo.
Mi sentivo malissimo, deluso, frustrato... poi sentii la porta aprirsi.
"Lore posso?"
"che vuoi?" risposi in malo modo senza nemmeno voltarmi.
"posso parlarti?" mi chiese mentre piano piano si sdraiava sul letto accanto a me.
Io non risposi ma quando vide che avevo gli occhi umidi anche i suoi si inumidirono e fu un fiume in piena.
"scusami se ti ho trattato male stamattina... sai mi ricordo di stanotte, del bacio, stamani volevo solo vdere la tua reazione; mi piaci da quando hai messo piede in casa ma ho avuto paura a dirtelo, che se magari la prendevi male mi avresti sputtanato con gli altri... che stupido; comunque si, mi piaci non posso tenermelo ancora dentro, questa cona mi logora te lo devo dire, se deciderai di sputtanarmi nn mi interessa cercherò un altra casa e altri amici ma voglio che tu sappia che mi piaci da impazzire, che quando sono con te sto bene anche solo se siamo nella stessa stanza... ora che sai tutto spero non ti incazzerai con me"
"incazzarmi?" risposi, "non ti sei accorto che io provo le stesse cose per te, che ti mangio con gli occhi e che mi fai girare la testa?"
Il suo sorriso che mostrava i suoi denti bianchissimi fu il segnale di via libera così gli presi la testa tra le mani e lo baciai, questa volta si che fu un bacio vero, appassionato; sentivo la sua lingua calda contro la mia e le sue labbra morbide e carnose che si incollavano alle mie.
prese a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio e mentre lo faceva mi toglieva la felpa toccandomi il petto; ci spogliammo e rimanemmo solo con l'intimo, io con i boxer e lui con gli slip che a stento contenevano l'erezione di andrea
"liberiamo il mostro" dissi ridendo così gli calai gli slip facendo saettare il cazzo; era un signor cazzo di almeno 18-19 cm che iniziai a leccare con foga.
"ahhh cazzo sii mi fai vedere le stelle" diceva mentre me lo spingeva in bocca, ad un certo punto senza che io gli dicessi nulla fu lui a prendere in bocca il mio che non era grande come il suo ma comunque si difendeva bene
Sicuramente avevo tutto da imparare da lui, su come si faceva godere un uomo, era bravissimo con la lingua e mi procurava piacre e senzazioni ma i provate.
poi mi fece sdraiare bene a pancia all'aria e lui mettendosi al contario sopra di me mi spinse il cazzo in bocca senza chiedere nemmeno permesso ma poi senza che io chiedessi nulla si attacco nuovamente al mio.
fu un 69 spettacolare ma ad un certo punto non ce la feci più e non avendo il tempo di sfilarmi il cazzo di andre dalla bocca per avvertirlo gli venni in bocca e fu anche una sborrata piuttosto copiosa data l'eccitazione.
Andrea non si fece prendere di sorpresa ma anzi riusci a tenerla tutta in bocca e ad ingoiare.
"ebbravo porcellino e così mi hai sborrato in bocca eh?" mi disse tra il divertito e il contrariato
"scusami andre ma nn ce l'ho fatta ad avvertirti"
"dovrai farti perdonare in qualche modo".
"vuoi venirmi in bocca anche tu? sei il mio primo cazzo non so se ne sono capace"
"no no facciamo così... girati"
"eh? me lo vui mettere in culo?"
"eh già così pareggiamo"
"no no io quel cosone che hai tra le gambe non me lo faccio mettere in culo"
"e su che sarò bravissimo... all'inizio ti farò male di sicuro ma poi vedrai che goduria. ti prego fatti scopare... è da quando ti ho visto nudo in doccia una volta che immagino di farlo"
"e così magari ti ci sei tirato anche qualche sega eh sul mio culetto" rilanciai io...
Andre si fece tutto rosso in viso ma poi ammise di si.
"beh non sai quante me ne sono tirate io pensando a quel bel pisellone che hai effettivamente mi sarebbe sempre piaciuto prenderlo da te"
"ahahahaha dai allora vedi che ti piace dai girati che ci togliamo la voglia entrambi"
Cosi mi girai sporgendo un pò il culo, lui iniziamente inizio penetrandomi con le dita; sentire la sensazione di qualcosa che entra ed esce fu molto intrigante, poi tolte le dita iniziò a leccarmi il buchetto con la sua lingua calda e quando fui pronto sentii la sua grossa cappella appoggiarvisi e spingere piano piano..
"adesso spingi come se dovessi andare in bagno" mi disse, così feci e tra il dolore e l'eccitazione sentivo il suo cazzo che si faceva strada fino a che le sue palle nn batterono sulle mie.
"arrivato"
"cazzo se fa male" risposi
"non preoccuparti da ora in poi calerà" cosi rimase fermo con il cazzo piantato nel culo dando dei leggeri colpetti poi quando i muscoli si furono rilassati iniziò a cavalcarmi...
"oh siiii è bellissimo mi sento come se ce lo avessi fino allo stomaco"
mentre mi cavalcava bene bene il dolore spari lasciando spazio ad una sensazione di godimento mai provata.
"ahh sto per venire dove la vuoi in faccia o in culo?" mi chiese
"dai in faccia"
"ma sei proprio un maiale" mi disse ridendo mentre mi sfilava il cazzo dal culo e lo portava davanti alla mia faccia per il gran finale...
"ahh sto venendo, ahh sborroo!!" con una contrazione in cui i sui addominali e pettorali gia definiti di solito mi parvero ancora più belli esplose sulla mia faccia, coprendola letteralmente di sperma; una volta che ebbe sborrato con la cappella ancora umida ne raccolse un pò dalle guance e mi infilò il cazzo in bocca facendomelo pulire bene bene.
Poi mi fece alzare e mi baciò profondamente e guardandomi negli occhi mi disse
"siamo pieni di sborra anciamo a farci una doccia"
Io che mi aspettavo una frase ad effetto tipo è stato magnifico, superlativo eccc iniziai a ridere e lui in tutta risposta mi appiccicò una sberla sul culo da farmi rimanere il segno....
"ridi ridi" mi disse "ancora ne abbiamo di cose da fare".
Detto questo adammo a lavarci e ci lavammo a vicenda, fu sicuramente la doccia più spettacolare della mia vita, sentire il suo corpo che strucia sul mio ed il suo cazzo seppur moscio che preme sul mio mi procurò un'altra erezione. Avrei voluto qualcosa in più ma promettendomi moltro altro divertimento mi fece una sega facendosi sborrare addosso.
Nel pomeriggio mi confessò che il motivo della lite a casa con i suoi ero io, o megllio sua madre lo sorpese origliando mentre confessava a sua sorella (l'unica che sa della sua omosessualità) di aver preso una cotta per un ragazzo che vive insieme a lui andando su tutte le furie e vuotando il sacco con il padre che per tutta risposta lo cacciò di casa; dopo che la voce si sparse con i nonni materni (gli unici ancora in vita) anche loro lo ripudiarono dicendo che era la vergogna della famiglia così decise si andare via di casa e di tornare in pianta stabile a Bologna.
Nel pomeriggio facemmo sesso molte altre volte scambiandoci i ruoli e provandone di tutti i colori, la sera sfiniti crollammo sul letto, e lui mettendomi la testa nell'incavo del collo ed inspirando mi disse:
"avevo ragione lore sai proprio di buono"....
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